ATTUALITÀ
Rapine violente in banca: vittime prese per i capelli e picchiate, arrestati 3 catanesi in trasferta

CATANIA – Nelle prime ore di oggi, nel corso di una vasta operazione, decine di carabinieri del Comando Provinciale di Lucca, con il determinante massivo supporto dei carabinieri di Catania, è stata data esecuzione nel capoluogo etneo all’ordinanza di custodia cautelare in carcere del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca, dott. Alessandro Trinci, emessa a carico di cinque pluripregiudicati residenti a Catania e provincia.
Il gip ha pienamente condiviso le richieste avanzate dal Procuratore della Repubblica di Lucca, dott. Pietro Suchan, e dal Sostituto Procuratore titolare delle indagini, dottoressa Lucia Rugani, che hanno ritenuto ampiamente riscontrate le risultanze investigative dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lucca, dopo lunga e complessa attività dedicata.
Per tutti l’accusa è di rapina aggravata, in relazione a due rapine messe a segno il 30 aprile 2019 a Lunata di Capannori (LU), nella Cassa di Risparmio di Volterra, e il 5 luglio 2019, nella Monte Paschi di Siena di Marina di Massa (MS). In entrambi gli episodi, i malviventi, per farsi consegnare il denaro, minacciarono e colpirono ripetutamente con calci e pugni gli impiegati, tanto che uno di questi riportò lesioni guaribili in 8 giorni.
Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lucca, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare che i soggetti colpiti dalle misure restrittive, quasi tutti rapinatori seriali con numerosi precedenti alle spalle, avevano messo a punto un articolato disegno criminoso che prevedeva la commissione di numerose rapine nelle province dell’alta Toscana e in particolare in quelle di Lucca, Pisa e Massa, oltre che in Liguria, in provincia di La Spezia, riuscendo a portarne a termine due, appunto, nelle province di Lucca e Massa.
Gli arrestati, provenienti dalla Sicilia a bordo di automezzi non direttamente riconducibili agli stessi, utilizzavano come base d’appoggio un appartamento nel centro di Massa, che consentiva loro di muoversi agevolmente nell’area per effettuare i sopralluoghi agli obiettivi individuati e preparare nei minimi dettagli i colpi da realizzare successivamente.
Le misure cautelari, che hanno condotto in carcere i rapinatori seriali in trasferta, hanno consentito di interrompere un progetto criminoso che aveva già creato allarme sociale e altro ne avrebbe potuto ulteriormente provocare con evidenti riverberi negativi sulla percezione della sicurezza pubblica nelle aree interessate, tenuto conto che, solo tra i mesi di giugno e luglio appena trascorsi, il gruppo aveva effettuato una ventina di sopralluoghi ad altrettanti istituti di credito nelle citate province, tutti accuratamente documentati nel corso delle indagini.
La tecnica utilizzata era la più tradizionale, con soggetti che fungevano da “palo” e altri, travisati, che entravano all’interno degli istituti di credito armati di cutter o di un “piede di porco”, afferravano con violenza per il collo e per i capelli gli impiegati, strattonandoli e colpendoli con calci e pugni e li obbligavano a consegnare il denaro contante per oltre cinquemila euro in un caso e un centinaio nell’altro.
La visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza installati nelle banche, a presidio dei varchi di accesso delle numerose arterie stradali, le conseguenti attività tecniche sviluppate e i numerosi servizi di osservazione effettuati dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, hanno permesso di ricostruire le azioni del gruppo criminale, stabilmente dedito alla commissione di rapine ai danni di istituti di credito, individuandone componenti ed esecutori materiali.
Il concreto e attuale pericolo di reiterazione dei reati ad opera di pluripregiudicati organizzati e specializzati nella commissione di reati contro il patrimonio e la persona hanno portato all’emissione da parte del giudice dei provvedimenti cautelari eseguiti oggi nei confronti dei catanesi: Giuseppe Cosentino, 57 anni; Giuseppe Iuppa, 47 anni; Glauco Cosentino, 26 anni (in basso da sinistra a destra).
Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere della città etnea “dell’elefantino” a disposizione dell’autorità giudiziaria di Lucca che vede nel Procuratore Capo della Repubblica, dott. Pietro Suchan, e nel Sostituto Procuratore, dottoressa Lucia Rugani, i titolari dell’indagine.
ATTUALITÀ
I registi Besson, Gilliam, Kusturica e Vanzina a Taormina: poker d’assi ai Nations Award

Luc Besson, Terry Gilliam, Emir Kusturica ed Enrico Vanzina: sono quattro i pluripremiati maestri del cinema contemporaneo che il prossimo 28 giugno riceveranno il Premio alla Carriera nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina in occasione della serata di gala del Nations Award, il premio cinematografico fondato negli anni ’70 in seno alla Rassegna cinematografica internazionale di Messina e Taormina e già assegnato ad acclamate icone del cinema mondiale quali Gina Lollobrigida, Woody Allen, Claudia Cardinale, F. Murray Abraham, Gérard Depardieu, Ferzan Özpetek, Daniel Brühl, Christopher Lambert, Nicola Piovani, Abel Ferrara, Vittorio Storaro, Kevin Spacey e Giancarlo Giannini. L’evento, giunto alla XIX edizione e dedicato al grande tema della sostenibilità ambientale, è organizzato sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e del Senato della Repubblica, col patrocinio e sostegno di Regione Siciliana, ARS e Parco Archeologico di Naxos, col patrocinio del Comune di Taormina e della Città Metropolitana di Messina.
Dopo l’annuncio della partecipazione di Luc Besson – celebre regista, sceneggiatore e produttore francese vincitore del Premio César per Il Quinto Elemento – che a Taormina nel 1983 aveva presentato in anteprima il suo primo lungometraggio, Le Dernier Combat, e qualche anno dopo era tornato per effettuare le riprese di Le Grand Bleu, si compone di ulteriori e prestigiose presenze il parterre di ospiti d’onore del gala che celebre le eccellenze della Settima Arte. “Siamo orgogliosi di poter accogliere a Taormina alcuni dei Maestri che hanno lasciato un’impronta indelebile nel grande cinema contemporaneo, che può essere al contempo popolare e d’autore” – hanno dichiarato Michel Curatolo e Marco Fallanca, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico dell’evento. “L’attesissimo ritorno di Luc Besson così come la tempestiva adesione di Gilliam, Kusturica e Vanzina confermano il valore e la mission del riconoscimento, che intende premiare l’eccellenza artistica internazionale ma farlo anche tenendo conto di scelte filologicamente legate alla tradizione e al prestigio di Taormina e alla storia dei grandi cineasti che ha scoperto o contribuito a lanciare”.
Insieme a Luc Besson, autore di film iconici come Subway, Nikita e Léon, farà ritorno a Taormina anche un altro leggenda come Terry Gilliam – regista, sceneggiatore, comico, animatore, scrittore, produttore e scenografo – unico membro americano dei Monty Python, di cui ha inizialmente diretto le animazioni per poi diventarne in seguito un membro a pieno titolo, collaborando alla serie televisiva Monty Python’s Flying Circus (1969–1974) e ai film Monty Python e il Sacro Graal, Brian di Nazareth e Il senso della vita. Vincitore del BAFTA Award per il contributo eccezionale al cinema britannico e del BAFTA Fellowship alla carriera, Gilliam ha poi orientato la propria carriera verso la regia di film di carattere drammatico, affrontando tematiche legate all’immaginazione e alle opposizioni alla burocrazia e all’autoritarismo. Tra i 13 lungometraggi che ha diretto – talvolta ambientati in mondi distopici e con elementi di commedia nera e tragicomica – si ricordano capolavori come Brazil, Le avventure del barone di Munchausen, La leggenda del re pescatore, L’esercito delle 12 scimmie, Paura e delirio a Las Vegas e I fratelli Grimm e l’incantevole strega.
Ulteriore prestigiosa presenza nel parterre di premiati è quella di Emir Kusturica – regista, musicista e sceneggiatore – noto per lo straordinario successo tra gli anni ’80 e ’90, autore di pellicole dal carattere marcatamente surreale e grottesco, e non prive di graffianti spunti satirici, che gli hanno valso tutti i premi principali dei più importanti festival cinematografici. Dopo l’esordio con il cortometraggio Guernica, premiato al Festival di Karlovy Vary, il cineasta bosniaco naturalizzato serbo si è aggiudicato il Leone d’oro come miglior opera prima al Festival di Venezia nel 1981 per Ti ricordi di Dolly Bell? e, nel 1985, anche la prima Palma d’oro al Festival di Cannes per Papà… è in viaggio d’affari, oltre alla nomination all’Oscar al miglior film straniero. Premiato per la miglior regia a Cannes nel 1988 per il successivo Il tempo dei gitani, vince l’Orso d’argento a Berlino per Il valzer del pesce freccia, al quale segue la commedia vincitrice ancora della Palma d’oro nel 1995 Underground, considerato dalla critica il suo capolavoro e uno dei migliori film del XX secolo. Nel 1998, con Gatto nero, gatto bianco, una commedia provocatoria e farsesca ambientata in un accampamento zigano sulla riva del Danubio, si aggiudica anche il Leone d’argento – Premio speciale per la regia.
A comporre questo special poker di eccezionali cineasti anche Enrico Vanzina, primogenito del grande Steno, che al fianco del padre ha debuttato come aiuto regista per poi virare sulla sceneggiatura e firmare, in oltre quarant’anni di carriera, oltre cento sceneggiature. La prima è quella di Luna di miele in tre nel 1976, seguita nello stesso anno da Febbre da cavallo, da molti considerata il suo capolavoro. Ma è assieme al fratello regista Carlo che scrive sceneggiature di film indimenticabili come Sapore di mare, Il pranzo della domenica, Eccezzziunale… veramente, Vacanze di Natale, Yuppies – I giovani di successo, Le finte bionde, Sotto il vestito niente, Via Montenapoleone, Il cielo in una stanza, Ex – Amici come prima!, Mai Stati Uniti e Non si ruba a casa dei ladri. Ha inoltre prodotto molti programmi televisivi, tra cui le serie I ragazzi della 3ª C (1987-1989), Amori (1989), Anni ’50 (1998), Anni ’60 (1999) e Un ciclone in famiglia (2005-2008). Oggi considerato uno dei massimi esponenti della commedia all’italiana, nel 2023 è stato insignito del David di Donatello alla carriera.
ATTUALITÀ
Il Bayesian sollevato dall’acqua: le gru fanno riemergere interamente il mega yacht

Èstato sollevato dalle gru Hebo Lift 10 e 2 il veliero Bayesian, colato a picco a Porticello la notte del 19 agosto dello scorso anno.
Già ieri l’imbarcazione era stata portata a galla per inserire altre cime. Questa mattina lo scafo è stato tirato fuori dall’acqua e sarà finalmente visibile dopo 10 mesi.
Subito dopo inizieranno le operazioni per svuotare l’acqua presente nello scafo. Da quel momento sarà possibile verificare la reazione dell’ imbarcazione allo svuotamento. A bordo di una motovedetta sono arrivati il pm Raffaele Cammarano che coordina le indagini e i militari della capitaneria che hanno condotto gli accertamenti.
Attorno alla zona del recupero ci sono diverse motovedette della Capitaneria per controllare il tratto di mare e verificare che non vi sia versamento di carburante dall’imbarcazione. Sono presenti anche i tecnici dell’Arpa e si stanno utilizzando dei droni che con raggi infrarossi riescono ad intercettare il minimo rischio di inquinamento.
Sono entrate in azione le pompe di aspirazione per svuotare lo scafo del Bayesian dall’acqua. Un operazione delicata ed eseguita con cautela per evitare danni al relitto che eventuali problemi di inquinamento. Con questa operazione l’imbarcazione dovrebbe essere raddrizzata, sarà più leggera e potrà essere issata dalla gru.
Foto Ansa
ATTUALITÀ
Pale eoliche e impianti fotovoltaici: continua la rivolta da parte dei sindaci del Belìce

Il proliferare di Parchi eolici e fotovoltaici, con pale alte 200 metri e distese di pannelli solari in aree grandi quanto decine di campi di calcio, sta provocando una rivolta da parte dei sindaci del Belìce.
Gli amministratori comunali lanciano l’allarme sul rischio di trasformare per sempre non solo un paesaggio incontaminato ma anche l’assetto economico di un territorio tradizionalmente vocato all’agricoltura e negli ultimi anni anche al turismo.
E’ questa la preoccupazione emersa nel corso del consiglio comunale aperto convocato ieri a Castelvetrano (Trapani). All’incontro erano presenti i sindaci del Belìce e alcuni deputati regionali.
Pur ribadendo di essere favorevoli a una transizione green per contrastare i devastanti effetti del riscaldamento globale, i sindaci hanno tuttavia espresso le loro preoccupazioni per quello che hanno definito un “assalto selvaggio e indiscriminato” al territorio. Da qui la necessità di coniugare lo sviluppo delle energie rinnovabili con il rispetto dell’ambiente e del paesaggio.
Durante la riunione è stata evidenziata la situazione nell’Isola dove le richieste di connessione alla rete elettrica nazionale per impianti rinnovabili hanno superato di ben quattro volte gli obiettivi regionali fissati per legge, con le province di Trapani e Agrigento che fanno la parte del leone.
Dopo un primo documento sottoscritto nel gennaio scorso su iniziativa del sindaco di Montevago Margherita La Rocca, ora i sindaci del Belìce sono intenzionati a firmare l’ennesimo documento di protesta per chiedere la sospensione di tutte le procedure autorizzative per nuovi impianti, la revoca di quelle relative a cantieri non ancora avviati e, soprattutto, l’individuazione da parte della Regione, tramite un apposito piano, delle aree non idonee alla realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici.
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