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Catania: sequestro di beni per 2 milioni a Tomaselli, reggente della famiglia “Ercolano” (FOTO)

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CATANIA – Su proposta di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), hanno eseguito un provvedimento di applicazione di misura patrimoniale, emesso dal Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, finalizzato al sequestro di 2 attività commerciali per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, ritenute di proprietà di Antonio Tomaselli (classe 1966), inteso “penna bianca”, già reggente della famiglia “Ercolano”, attualmente recluso in carcere dal novembre del 2017.

Il patrimonio sottoposto a sequestro di prevenzione dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria è costituito dalle 2 seguenti imprese unitamente ai pertinenti complessi aziendali:

  • Etna Autoservizi & C. S.A.S., avente la sua sede in zona centrale a Catania in via Cimarosa, attiva dal 1977, esercente l’attività di “autorimesse e garage”;
  • Conti Calcestruzzi S.R.L.S., con sede a Misterbianco (CT), esercente l’attività di “fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l’edilizia”, attiva dal 2016 e già in amministrazione giudiziaria.

Tomaselli è stato più volte, a partire dal 2002, imputato per la sua partecipazione a Cosa Nostra etnea (clan Santapaola-Ercolano) nonché è già stato destinatario nel 2011 di una misura di prevenzione personale. La sua carriera criminale inizia con una condanna in primo grado a cinque anni di reclusione per associazione mafiosa tra il 2002 e il 2004 e prosegue con la contestazione di una serie ripetuta di tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Con l’operazione “Chaos”, eseguita nel 2017 dai Carabinieri, a Tomaselli viene riconosciuto il ruolo di responsabile operativo della famiglia Santapaola-Ercolano nonché, nello stesso periodo, di aver perpetrato una tentata estorsione di una società cliente della “Conti Calcestruzzi” di cui il preposto è l’effettivo titolare. Negli anni 2014-2016, Tomaselli è ancora artefice di estorsioni aggravate dal metodo mafioso che gli vengono contestate in due distinti procedimenti penali.

Nell’operazione “Pizzini” del G.I.C.O. di Catania del luglio 2018, Tomaselli unitamente ad Aldo Ercolano e Rocco Biancoviso (alter ego di Tomaselli nel territorio etneo di Scordia) erano destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver compiuto un forzato recupero di crediti in danno di un’impresa catanese operante nel settore dei trasporti. L’attività investigativa in questione venne sviluppata dalle Fiamme Gialle etnee a seguito della perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione di Aldo Ercolano all’atto dell’applicazione della misura in carcere disposta per l’operazione “Brotherhood” nel corso della quale furono ritrovati degli interessanti messaggi scritti a penna su fogli di carta sui quali vi erano annotati importi e nominativi di persone fisiche e di aziende, nonché documentazione riferibile a “recuperi crediti” affidati ad Aldo Ercolano e all’odierno proposto Tomaselli.

Sono molteplici e convergenti le dichiarazioni di più collaboratori di giustizia sulla figura di Tomaselli, anche noto con il soprannome di “capelli bianchi”, dichiarazioni che ne descrivono, nei dettagli, la militanza ininterrotta nelle fila di Cosa Nostra nonché la sua ascesa ai vertici del clan. Non mancano nemmeno ripetute frizioni con diverse frange del Clan Santapaola che, in più occasioni, vedono Tomaselli, per la sua manifestata ambizione di ritagliarsi maggiori spazi di autonomia, quale destinatario di tentati omicidi. Anche il garage di via Cimarosa (oggi in sequestro) viene notoriamente ritenuto da più collaboratori un’azienda mafiosa gestita da Tomaselli e dal padre e spesso anche sede ideale per lo svolgimento di summit tra affiliati.

Nel corso di più investigazioni delegate da questa Procura Distrettuale, Tomaselli risultava partecipare, con funzioni di responsabilità via via crescenti, a più incontri mafiosi finalizzati essenzialmente a dirimere le controversie che insorgevano con altri clan quali i Nardo e i Mazzei per la spartizione dei proventi derivanti dalle estorsioni. Tomaselli veniva in rilievo, inoltre, quale costante punto di riferimento dei responsabili dei gruppi “Santapaola- Ercolano” di San Giovanni Galermo, Paternò e Ramacca, Lineri e il gruppo della Stazione ai quali impartiva direttive per l’acquisto di armi e stupefacenti. La sua consacrazione al vertice, come accertato in seno all’indagine “Chaos”, si manifestava con la simbolica consegna alla sua responsabilità della “carta” ovvero del “libro mastro” nel quale veniva annotata la contabilità della famiglia mafiosa.

Un’estorsione aggravata perpetrata da Tomaselli a danno di un’azienda appaltatrice del lavoro di posa in opera della fibra ottica nel territorio di Catania segnalava il suo assoluto potere decisionale nelle sorti della “Conti Calcestruzzi S.R.L.” di cui era evidentemente proprietario occulto. L’impresa vittima veniva costretta a rifornirsi del calcestruzzo prodotto dall’azienda mafiosa a un prezzo più alto rispetto a quello offerto dalle concorrenti, dovendo sottostare, anche, a uno scarso livello qualitativo del cemento venduto. Nell’azione estorsiva cooperava con Tomaselli, il già citato Rocco Biancoviso, anch’egli destinatario di un sequestro di prevenzione, operato dal G.I.C.O. di Catania nel febbraio di quest’anno, per 3 milioni di euro (tra i beni sequestrati anche i supermercati “Il Coccodrillo”).

Sulla base, dunque, dei descritti plurimi, gravi e concordanti elementi indiziari, il Tribunale etneo ha ritenuto Antonio Tomaselli soggetto gravato da pericolosità sociale qualificata in quanto esponente organico di Cosa Nostra nell’arco temporale che va dal 2002 al 2017.

Gli approfondimenti effettuati dagli specialisti del G.I.C.O. di Catania su delega del Gruppo di lavoro delle Misure di Prevenzione di quest’Ufficio sono, dunque, consistiti nella messa a sistema del vasto compendio indiziario a carico di Tomaselli tratto dall’esame di documentazione bancaria e contabile, dalle evidenze di atti pubblici e scritture private, dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e dalle intercettazioni eseguite nell’ambito dei molteplici procedimenti penali che hanno visto il proposto imputato per delitti di mafia.

I complessi accertamenti patrimoniali eseguiti hanno permesso di tracciare analiticamente il profilo soggettivo di Tomaselli, di ricostruire il quadro di imprese a lui riconducibile individuandone gli asset patrimoniali illecitamente accumulati con risorse finanziarie di provenienza illecita.

Al descritto profilo soggettivo del proposto è, tra l’altro, corrisposta una rilevante e costante “sproporzione” nell’arco temporale preso in considerazione (2009-2017) delle attività economiche possedute, da Tomaselli e dalla sua cerchia familiare, rispetto ai redditi esigui dagli stessi dichiarati al fisco.

Le indagini patrimoniali dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, eseguite anche con l’ausilio del sofisticato software “Molecola” sviluppato dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza per l’acquisizione massiva e l’analisi di tutte le informazioni rilevabili dalle banche dati in uso al Corpo, evidenziano che proprio la sistematica indisponibilità di risorse finanziarie costituisce la prima significativa traccia dell’avvenuta immissione di capitali di illecita provenienza.

L’ipotesi di intestazione fittizia della “Conti Calcestruzzi S.R.L.”, accertata dai Carabinieri nel corso dell’operazione “Chaos” e oggi sottoposta anche a sequestro di prevenzione, veniva confermata dal Tribunale di Catania in funzione di riesame dove veniva sottolineata l’assidua frequenza alla sede (in assenza dell’amministratore di diritto) di Tomaselli, il cui cognato, tra l’altro, risultava gestire un conto corrente on-line della società. Il rappresentante formale della “Conti Calcestruzzi” risultava essere anche inserito nel circuito citofonico riservato di Tomaselli a dimostrazione del fatto che la realtà aziendale fosse pienamente inquadrata nei possedimenti economici di Cosa Nostra. La presenza di un socio occulto, dello spessore criminale certificato di Tomaselli, assegnava alla “Conti Calcestruzzi S.R.L.” la natura di impresa mafiosa. Tale manifesta illiceità era immediatamente spendibile sul mercato dove le imprese concorrenti venivano sbaragliate perché Tomaselli era in grado di imporre la “sua” impresa quale principale fornitrice di calcestruzzo.

L’altra azienda mafiosa raggiunta dal provvedimento cautelare di prevenzione è un’autorimessa, “Etna Autoservizi & C. S.A.S.”, costituita negli anni Settanta dai genitori del proposto e la cui proprietà nel 2006 venne divisa tra il padre e i figli (tra i quali lo stesso Antonio Tomaselli). Lo storico immobile sede dell’autorimessa inizialmente in affitto per un canone mensile di 3.000 euro venne acquistato dalla famiglia Tomaselli attraverso una locazione finanziaria stipulata nel 2005, in un periodo storico nel quale il proposto iniziava la sua ascesa nel clan mafioso. Lo schema contrattuale locativo vedeva quale parte venditrice la “Consap S.P.A.” (Concessionaria Servizi assicurativi Pubblici), quale acquirente il “Credito Siciliano S.P.A.” e quale utilizzatrice la “ETNEA AUTOSERVIZI di TOMASELLI Giuseppa S.a.s.”. Il perfezionamento della locazione finanziaria si realizzava con un versamento iniziale di oltre 300 mila euro da parte della famiglia Tomaselli, con il pagamento di un canone mensile (poi rinegoziato) di circa 9.000 euro e con un riscatto finale di 350mila euro che sarebbe stato versato nel 2024. L’impegno finanziario assunto da Tomaselli non appare giustificato dalle dichiarate capacità reddituali e manifestamente sproporzionato rispetto alle proprie possibili economiche ed appare, dunque, logico dedurre che le risorse impiegate per il rilevante acquisto immobiliare abbiano avuto una fonte illecita.

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Acireale: stamane al Palazzo di Città il seminario “AlimentAzione” nell’ambito degli appuntamenti de “Il mese dell’Ambiente e della Biodiversità”

Stamattina in sala stampa a Palazzo di Città di Acireale si è svolto il seminario “AlimentAzione”inserito nel programma del Mese dell’Ambiente e della Biodiversità. L’assessore alle Politiche Sociali e Pubblica Istruzione Valentina Pulvirenti, con la responsabile del servizio Diritto allo studio Carmela Borzì, hanno discusso con vari professionisti di sana alimentazione, disturbi alimentari e relativa prevenzione, nutrizione e ristorazione scolastica. 

“L’incontro ha l’obiettivo di affrontare il tema dell’alimentazione sotto vari aspetti, si è discusso dell’importanza di una sana alimentazione e dei disturbi alimentari, che purtroppo riguardano tanti giovani, ma anche di allergie ed intolleranze alimentari, di refezione scolastica e delle possibilità di miglioramento del servizio attraverso incontri tra il Comune, il SIAN, le scuole e le famiglie. Programmeremo degli incontri nelle scuole al fine di far acquisire ai ragazzi corrette abitudini alimentari prevenendo quelle scorrette,- ha annunciato il vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Valentina Pulvirenti.- Durante il seminario abbiamo, inoltre, messo in evidenza il paradosso dell’alimentazione tra “fame e spreco” e i ragazzi dell’Eris al fine di diffondere una cultura anti spreco hanno presentato delle ricette realizzate con gli scarti alimentari”.

A margine i ragazzi dell’Ente di formazione professionale – indirizzo Ristorazione, accompagnati dall’insegnante Rosario Leotta, hanno preparato con gli scarti alimentari un rinfresco con arancinetti di pane, menta in pastella, crostini con pesto di barbetta di finocchi, bucce di patate e carote croccanti, polpettine di tronco di broccoli, scorze candite, bucce di fave fritte e acque profumate al fine di promuovere una politica antispreco.

Alla presenza di tanti giovanissimi sono intervenuti sul tema della “Sana alimentazione”Antonella D’Addato Pr Manager; Giusi Manuele medico specializzato in Endocrinochirurgia Omeopatica; Giorgio Pulvirenti, il medico di famiglia più giovane d’Italia; Laura Chisari dietista dell’Associazione “Per Adriana” e Carmelita Russo, neuropsichiatra dell’infanzia e adolescenza psicoterapeuta e responsabile del percorso DAN presso UOCNPIA dell’Ospedale di Acireale. A seguire hanno affrontato il tema dei disturbi della nutrizione nell’infanzia Manfredi Zammataro segretario regionale dell’associazione Codici “Alimentazione e Consumatori” e Rosanna La Carrubba dirigente Medico UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ASP Catania.

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Acireale, “Mese dell’Ambiente e della Biodiversità”: domani al Palazzo di Città l’incontro “Alimentazione”

Domani, venerdì 19 aprile, alle ore 10.00 in sala stampa a Palazzo di Città è in programma nel Mese dell’Ambiente e della Biodiversità l’incontro “AlimentAzione”.

L’assessore alle Politiche Sociali e Pubblica Istruzione Valentina Pulvirenti, con la responsabile del servizio Diritto allo studio Carmela Borzì, discuteranno con vari professionisti di sana alimentazione, disturbi alimentari e relativa prevenzione, nutrizione e ristorazione scolastica.

A margine ci sarà un rinfresco preparato dai ragazzi dell’Eris con gli scarti alimentari al fine di promuovere una politica antispreco.

Il Mese dell’Ambiente e della Biodiversità è organizzato dalla Città di Acireale in collaborazione con le associazioni ambientaliste e di promozione del territorio, con il sostegno degli Assessorati al Turismo e al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana. E’ inserito nel cartellone Acireale E2024.

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Taormina: grandi progetti per “Italia Forum”, nuovo sodalizio che propone una griglia di iniziative di respiro nazionale

Taormina – È stata denominata “ItaliaForum”, la nuova Associazione Nazionale nata da “TraOrminaForum” che opererà sempre nella cittá del centauro. Vi saranno anche altre sedi come ad esempio, RomaForum, quella della capitale. L’ultima adesione è “IschiaForum” e presto sará operativa anche “MilanoForum”, la sede del capoluogo lombardo. Il nuovo progetto è stato reso noto, alla presenza del presidente del Consiglio comunale, Pinuccio Composto e dell’assessore, Mario Quattrocchi in una gremitissima aula consiliare. Ha moderato l’incontro il giornalista, Mauro Romano.
“È questo un ritorno – ha commentato il neo indicato, presidente del sodalizio – Alessandro Cardente, che svolge il ruolo di “Esperto contro le Violenze di Genere e la Violenza Giovanile presso l’Osservatorio Scientifico Nazionale di Forza Italia” – siamo nati come comitato nel 2014, così, quasi per gioco ma già con passione e con una visione chiara. Questo sentimento è quello che ci ha contraddistinto sempre. Con tutte le cose che abbiamo fatto e con quelle che torneremo ad organizzare. Ripartiremo dalla nota manifestazione contro il femminicidio “Io sto con le donne – gli uomini scendono in piazza” che ha avuto risonanza in tutta Italia. L’iniziativa vedrá come palcoscenico Taormina ma in coincidenza con un evento mediatico a Roma. Coinvolgeremo in quasi tutti i nostri progetti le scuole del territorio perché i ragazzi, sono il frutto di oggi e l’eredità che lasceremo domani a questo paese”. Con la Dirigente Scolastica dell’Istituto comprensivo, Carla Santoro l’intesa é ottima. Ci si è già accordati per un Protocollo d’intesa.Oltre alla sensibilizzazione contro le violenze di genere, la “Giornata della Solidarietà” porterà i ragazzi ad essere protagonisti di un concetto più completo di inclusione, rispetto e solidarietà per tutti. In primis, con un premio che verrà creato tramite i lavori realizzati in classe e che ogni anno verrà assegnato ai cittadini più meritevoli del territorio (studenti, imprenditori, sportivi,).
Ma Italia Forum vuole lavorare anche con gli albergatori, lanciando una proposta:
“Il Percorso Della Bellezza”. Un pacchetto turistico destagionalizzato, che porterà i visitatori a soggiornare, a pranzare a godere colazioni e aperitivi, negli alberghi e le ville storiche più affascinanti di Taormina. Un percorso sensoriale: culinario ma anche storico e artistico immerso nei racconti della taormina da sognare. Resta avviata l’importante collaborazione con l’Aias di Taormina importante riferimento territoriale. Ha effettuato un importate intervento, appunto, Bruno De Vita, in rappresentanza del sodalizio che si occupa dell’assistenza ai disabili. Poi ovviamente, resta in programma il grande Carnevale di Trappitello”. Del nuovo direttivo fanno parte oltre a Cardente esperti che si occuperanno di vari settori come: Stefano Sciacca (vicepresidente); Antonella La Macchia (organizzazione); Nino Scalora (eventi e Carnevale); Tamako Sakiko Chemi (sociale); Marco Noè (Sport e Giovani); Angela Corvaia (Eventi e bambini).

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