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ATTUALITÀ

Acireale, emergenza Coronavirus: al momento ci sono 7 casi positivi

ACIREALE – Sono 7 i casi di Coronavirus attualmente positivi ad Acireale. Lo ha comunicato il sindaco Stefano Alì sul suo profilo Facebook. Ecco le parole del primo cittadino: “Fra i dati comunicati dall’ASP e le verifiche della polizia locale emergono 9 casi di nostri concittadini risultati positivi, uno guarito ed uno deceduto. In questo momento quindi 7 casi positivi, 3 ricoverati in ospedale e 4 in quarantena a casa. Invariata anche la situazione in ospedale con 6 posti letto in terapia intensiva impegnati. Continua ad esserci una forte discrepanza col dato ufficiale inviato dall’ASP che riporta solo 5 casi. Nei miei lunghi colloqui con i responsabili dell’ufficio d’igiene, l’assenza di alcuni casi viene addebitata al ritardo con cui sono trasmessi i dati dagli ospedali dove vengono effettuate le analisi. Questo ritardo è pericoloso perché non si avviano immediatamente le ricerche delle persone venute in contatto e potenzialmente contagiata”.

“L’elenco ufficiale delle persone poste in quarantena perché venute in contatto – prosegue il sindaco – ne riporta solamente 13. Come ho già spiegato, secondo l’ASP, questi sono quelli a cui è stato comunicato ufficialmente, ad altri è stato ordinato telefonicamente. Ho chiesto che ai comuni vengano comunicati tutti. Questo per diverse ragioni:

  1. come sindaco e quindi responsabile sanitario locale, io possa verificare che per ogni caso positivo vengano prese le giuste contromisure e quindi nel report indicare anche il caso di paziente positivo a cui è ricollegato, informazione che oggi manca
  2. la polizia locale possa effettuare i controlli per verificare che permangano realmente in quarantena, senza disporre dei nomi risulta impossibile
  3. perché la regione, da cui dipende l’ASP, ha emesso una ordinanza che regolamenta la raccolta rifiuti in maniera diversa per chi è in quarantena. Senza questo dato come si può cambiare la raccolta?

Ad Acireale è necessario attivare un controllo particolare su alcuni casi positivi emersi, anche di non acesi, che possono essere venuti a contatto con un numero significativo di persone. Ho bisogno quindi di verificare che l’ASP stia attivando gli adeguati controlli. Vengono messi, giustamente, in quarantena tutti quelli che vengono da fuori Sicilia perché potenzialmente positivi perché provenienti da aree a rischio (oggi tutto ciò che non è Sicilia) e non viene fatto per chi è stato a contatto con pazienti risultati positivi? La buona notizia è che dall’ASP mi hanno comunicato che anche ad Acireale verrà attivato un posto di verifica in auto in modo da velocizzare l’esecuzione dei tamponi, aumentando quindi il numero delle analisi”.

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Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è diminuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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