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CULTURA

Il magistrato catanese Santino Mirabella presenta “Un Futuro da ricordare”, il suo primo romanzo-giallo

CATANIA – Si tratta di un avvincente “hot case” edito da Europa edizioni, in cui un fatto accaduto in un tempo molto lontano, allunga le sue ombre nel presente affinché si “chiudano i conti una volta per tutte”.

Il famoso scrittore Riccardo Landini nella prefazione del volume scrive: “Colpisce e va rimarcata la scrittura dell’autore, così ricca, così policroma e raffinata; si potrebbe dire come da consolidata tradizione siciliana. Non è così scontato imbattersi in un romanzo in cui la lingua italiana sia ampiamente variegata e venga utilizzata con amorosa sollecitudine e profondità di conoscenza”.

Un uomo anziano viene trovato a terra semincosciente da un Metronotte. Farnetica frasi senza senso, parla di un delitto e di un colpevole innocente. Nino, questo il nome dell’anziano, diventa da quel momento “un caso” per la guardia giurata, ex poliziotto, che l’ha salvato e che inizia a indagare sul suo passato. Parallelamente anche Olga, una studentessa di medicina che assiste Nino come volontaria, comincia a fare delle ricerche colpita da alcune foto ritrovate a casa dell’anziano amico. Le due indagini scorrono parallele svelando al lettore un caso intricato e pieno di colpi di scena iniziato molti decenni prima ma che ancora deve essere risolto.

E’ questa la trama di “Un futuro da ricordare”, il primo romanzo-giallo di Santino Mirabella che all’attività di Magistrato, affianca da anni quella di scrittore spaziando nella poesia, narrativa e saggistica.

I personaggi poi si muovono nel romanzo simili a ombre dolenti, ritratti scolpiti da un destino che con nessuno di loro è stato e sarà clemente, eppure risultano così vividi, affamati, quasi disperati nella ricerca di un significato all’esistenza stessa. I due protagonisti, l’anziano Nino e Gregorio la guardia giurata, nella perfetta orchestrazione del destino, si incontrano casualmente, sconvolgendo l’uno la vita dell’altro, pur senza scambiarsi che poche parole, pochi sguardi e tanto di quel silenzio che, alla fine risulta insopportabile da portarsi sulle spalle.

Questo libro è “il primo vero romanzo giallo della mia carriera letteraria – afferma l’autore – un hot case ispirato dal titolo e dalla volontà di scrivere una storia raccontata da due punti di vista, una donna e un uomo. Dopo 50 pagine, io e la mia amica con cui stavo scrivendo ci siamo divisi per incompatibilità creativa: io proseguivo a braccio, lei voleva pianificare ogni minimo particolare. E così la parte femminile la ho riscritta e proseguita io. Credo che alla fine tutto combaci, ma occorre anche il lettore, protagonista lui stesso della ricostruzione della trama”.

Come scrive l’autore alla fine del volume citando Pasolini “la scrittura di questo libro è affidata al lettore. E’ lui che deve rimettere insieme i frammenti (…) E’ lui che deve ricongiungere passi lontani che però si integrano. E’ lui che deve organizzare i momenti contraddittori ricercandone la sostanziale unitarietà. E’ lui che deve eliminare le eventuali incoerenze”.

BIOGRAFIA
Magistrato dal 1991, Santino Mirabella ha sempre esercitato presso gli uffici giudiziari di Catania cominciando la propria carriera giudiziaria come Magistrato di sorveglianza. Attualmente è Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania.

All’attività di Magistrato Mirabella affianca quella di scrittore spaziando nella narrativa, saggistica e poesia. Ha ricevuto diversi premi letterari come: Il Premio Italo Calvino, il Premio Alessandro Manzoni ed il Premio Giovannino Guareschi.

Mirabella è inoltre Presidente della Associazione Culturale “Efesto”, con sede in Catania, organizzatrice di eventi letterari nonché del Premio Letterario ‘EFESTO – Città di Catania”, giunto alla sesta edizione e per il quale ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica.

Pubblicazioni più importanti: “L’illazione” – Lelio Luttazzi, una vita in swing” Con interventi di Maurizio Costanzo, Lins Wertmuller, Walter Veltroni, Christiano de Sica etc; “Le favole dell’isola”
Libro illustrato con favole sull’isola Ferdinandea; “La storia del postino che volle farsi posta”
Mio primo romanzo; “In scena”, con Tuccio Musumeci e Pippo Baudo; “Distillando sogni”, sul cantautorato, con la collaborazione anche di Claudio Lolli, Franco Battiato, Mario Venuti e Luca Madonia.

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CULTURA

Maturità 2024: che cos’è il “Capolavoro dello Studente”, a cosa servirà e come dovrà essere presentato

La maturità si avvicina, e torna la paura del “capolavoro”, se ne parla da mesi ma con l’avvicinarsi dell’Esame di Maturità 2024 per l’appunto, spopola nuovamente l’argomento tra social e forum studenti : il “Capolavoro dello studente” sta agitando infatti, migliaia di maturandi sparsi in tutta Italia, che temono che vi siano nuove “prove” implementate all’interno degli Esami di Stato in programma a giugno.

Ma cosa è esattamente il “capolavoro dello studente” ? E’ un prodotto personale che rappresenta le competenze acquisite dallo studente e i progressi accumulati durante i 5 anni scolastici: come spiegato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nel documento ufficiale sulla Maturità 2024, il “capolavoro”, si legge, è un servizio digitale attraverso cui in via sperimentale i maturandi possono «caricare in stato di bozza il proprio “capolavoro”, ovvero una propria opera, individuata autonomamente, particolarmente significativa per rappresentare i progressi che ha compiuto e le competenze che ha raggiunto durante il proprio percorso scolastico».

Il lavoro, dovrà essere caricato tramite E-Portfolio sulla piattaforma “Unica” , rappresentando di fatto una “vetrina” delle specifiche capacità dello studente, della sua storia personale scolastica che lo distingue dagli altri candidati.

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CULTURA

Siracusa, il 16 aprile evento-spettacolo nella Neapolis per celebrare la mostra di Mitoraj

Una performance teatrale e musicale, con oltre 40 artisti, per celebrare la più grande mostra scultorea a cielo aperto di Igor Mitoraj, visitabile già dal 26 marzo scorso e che coinvolgerà alcuni dei luoghi più straordinari e suggestivi della Sicilia fino al 31 ottobre 2025. La cerimonia si terrà martedì 16 aprile alle 17.30 nell’area archeologica Neapolis di Siracusa, con uno spettacolo dedicato al mito di Icaro, scritto e diretto dalla regista Gisella Calì e accompagnato dalle musiche inedite di Lello Analfino. Parteciperanno l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, l’assessore al Territorio Elena Pagana, il direttore del Parco archeologico di Siracusa Carmelo Bennardo, il presidente dell’Atelier Mitoraj Jean Paul Sabatié, il direttore del parco dell’Etna Giovanni Laudani, il dirigente generale del dipartimento Beni culturali Mario La Rocca, il curatore della mostra Luca Pizzi e il direttore culturale Roberto Grossi.

Delle 27 opere monumentali che compongono il percorso espositivo, 25 potranno essere ammirate all’interno del Parco archeologico di Neapolis a Siracusa mentre si innalzerà a 1700 metri sulle pietre laviche dell’Etna l’opera bronzea del “Teseo Screpolato” e dallo spazio antistante al Castello Maniace a Ortigia la scultura alata “Ikaria” guarderà verso il Mediterraneo. «È un progetto in cui la Regione Siciliana crede molto – dichiara l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – perché tende a valorizzare lo straordinario patrimonio storico e archeologico della regione, come il Parco di Neapolis, in una logica innovativa. Una mostra di caratura internazionale che saprà richiamare nuovo pubblico e rafforzare l’immagine della Sicilia nel mondo, anche come volano per il turismo e l’economia». Le opere realizzate tra il 1993 e il 2014 in bronzo, ghisa, travertino e resina, si integrano con i luoghi che le accolgono. Lo stile espressivo di Mitoraj e la sua poetica, ricca di surrealismo e simbolismo, si manifestano, infatti, in armonia e continuità con i modelli della tradizione classica e romana dialogando, allo stesso tempo, con la natura. L’area archeologica e l’esposizione di Mitoraj per la prima volta potranno essere visitate con il biglietto d’ingresso unico di 16,50 euro. L’orario di apertura è dalle 8.30 alle 19.30 con acquisto dei biglietti fino alle 18.00. La mostra è promossa dal Parco archeologico di Siracusa Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, prodotta da Atelier Mitoraj, in collaborazione con Mediatica e Tate, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana, assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, assessorato del Territorio e dell’ambiente. Collaborano anche l’assessorato dell’Agricoltura, con il Parco dell’Etna, con il Demanio forestale, i Comuni di Ragalna e di Siracusa.

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CULTURA

Catania: visita dell’Arcovescovo Renna al “Duca degli Abruzzi” in occasione del 150esimo anniversario dell’istituto

Visita pastorale stamattina dell’Arcivescovo S.E. Monsignor Luigi Renna presso il Politecnico del Mare di Catania. Un momento di incontro e confronto con gli studenti, inserito all’interno delle Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Istituto Duca degli Abruzzi, per dialogare su importanti temi ed esprimere la vicinanza della Chiesa alle attività culturali, educative di una scuola che quest’anno “taglia” il traguardo di un secolo e mezzo di vita.

Accanto alla dirigente del Politecnico del Mare, Vice Presidente dell’ITS di Catania, Cavaliere della Repubblica, presidente della Rete Resil (Rete Nazionale delle Scuole di Logistica) e presidente “The International Propeller Clubs – Ports of Catania & Southeastern Sicily” Brigida Morsellino l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna ha avuto modo di ammirare l’intero istituto con i suoi laboratori, il planetario e la mostra fotografica- curata dal fotoreporter Davide Anastasi- che ripercorre i 150 anni dell’istituto di Catania.

“La sua presenza qui oggi è un onore per tutti noi perché non fa altro che veicolare il messaggio di essere sulla giusta rotta- afferma Brigida Morsellino– gli studenti devono conoscere e capire la realtà che li circonda, in tutti i suoi aspetti, per poter crescere e diventare i futuri cittadini del domani consapevoli del ruolo che dovranno ricoprire in una società più giusta. La Legalità e il rispetto delle regole sono valori supremi e tutti noi dobbiamo lavorare sodo per salvaguardarli”. 

Ampio spazio, nel corso della conferenza presso l’Aula Magna dell’istituto, è stato dato al dialogo con l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna che ha risposto alle domande degli studenti presenti.

“Nella società di oggi mi preoccupa molto la povertà educativa, che rappresenta un livello molto più basso rispetto a quella di carattere economico,- dichiara l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna– bisogna combattere contro la mancanza di valori nei contesti sociali difficili. Per questo è fondamentale seguire il buon esempio  di Don Pino Puglisi che, nel quartiere Brancaccio di Palermo, ha creato un modello educativo e rinnovato che ha saputo “contagiare” tutti. Lui è stato un educatore che ha tirato fuori da ognuno quel capolavoro che è in noi”.

Finita la conferenza, tra gli applausi degli studenti, la dirigente Morsellino  ha consegnato all’Arcivescovo Renna il crest dei 150 anni dell’Istituto Duca degli Abruzzi con il nuovo simbolo celebrativo della scuola.

isita dell’Arcivescovo S.E. Monsignor Luigi Renna all’Istituto Duca degli Abruzzi di Catania

Visita pastorale stamattina dell’Arcivescovo S.E. Monsignor Luigi Renna presso il Politecnico del Mare di Catania. Un momento di incontro e confronto con gli studenti, inserito all’interno delle Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Istituto Duca degli Abruzzi, per dialogare su importanti temi ed esprimere la vicinanza della Chiesa alle attività culturali, educative di una scuola che quest’anno “taglia” il traguardo di un secolo e mezzo di vita.

Accanto alla dirigente del Politecnico del Mare, Vice Presidente dell’ITS di Catania, Cavaliere della Repubblica, presidente della Rete Resil (Rete Nazionale delle Scuole di Logistica) e presidente “The International Propeller Clubs – Ports of Catania & Southeastern Sicily” Brigida Morsellino l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna ha avuto modo di ammirare l’intero istituto con i suoi laboratori, il planetario e la mostra fotografica- curata dal fotoreporter Davide Anastasi- che ripercorre i 150 anni dell’istituto di Catania.

“La sua presenza qui oggi è un onore per tutti noi perché non fa altro che veicolare il messaggio di essere sulla giusta rotta- afferma Brigida Morsellino– gli studenti devono conoscere e capire la realtà che li circonda, in tutti i suoi aspetti, per poter crescere e diventare i futuri cittadini del domani consapevoli del ruolo che dovranno ricoprire in una società più giusta. La Legalità e il rispetto delle regole sono valori supremi e tutti noi dobbiamo lavorare sodo per salvaguardarli”. 

Ampio spazio, nel corso della conferenza presso l’Aula Magna dell’istituto, è stato dato al dialogo con l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna che ha risposto alle domande degli studenti presenti.

“Nella società di oggi mi preoccupa molto la povertà educativa, che rappresenta un livello molto più basso rispetto a quella di carattere economico,- dichiara l’Arcivescovo di Catania Luigi Renna– bisogna combattere contro la mancanza di valori nei contesti sociali difficili. Per questo è fondamentale seguire il buon esempio  di Don Pino Puglisi che, nel quartiere Brancaccio di Palermo, ha creato un modello educativo e rinnovato che ha saputo “contagiare” tutti. Lui è stato un educatore che ha tirato fuori da ognuno quel capolavoro che è in noi”.

Finita la conferenza, tra gli applausi degli studenti, la dirigente Morsellino  ha consegnato all’Arcivescovo Renna il crest dei 150 anni dell’Istituto Duca degli Abruzzi con il nuovo simbolo celebrativo della scuola.

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