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CRONACA

Paternò: il Questore di Catania emette un Daspo sportivo nei confronti di un 26enne

PATERNÒ – Lo scorso 14 novembre, il Questore di Catania ha emesso la misura di prevenzione del D.A.Spo. Sportivo, nei confronti di un 26enne, poiché in occasione dell’incontro di calcio “PATERNÒ – LICATA”, valevole per il campionato di Serie D girone “I”, disputatosi presso lo stadio comunale “Falcone-Borsellino” di Paternò, veniva identificato da personale del Commissariato di P.S. di Adrano, in servizio di ordine pubblico, nelle immediate vicinanze dell’impianto sportivo, nonostante sottoposto ad un precedente D.A.SPO.

Nella circostanza, il personale in servizio di op, a seguito di alcuni lanci di petardi, provenienti dall’esterno dello stadio ed indirizzati al settore ove era posizionata la tifoseria ospite, al fine di provocarne la reazione, interveniva lungo il perimetro esterno dello stadio al fine di identificare gli autori di detti lanci e, all’altezza del settore della tifoseria ospite, identificava il predetto 26enne insieme ad un altro soggetto che invece riusciva a sottrarsi al controllo, il quale si disfaceva di un passamontagna di colore nero e di un artifizio pirotecnico denominato “Big Thunder” che veniva sequestrato con verbale poi convalidato dall’A.G. competente.

Dall’attività istruttoria esperita dalla Divisione Anticrimine è emerso che l’uomo identificato è tuttora sottoposto ad un D.A.Spo. della durata di anni 5 emesso dal Questore di Messina, per una precedente partita, con l’obbligo di presentazione presso il Comando Stazione dei Carabinieri di Paternò al 10° ed al 40° di ogni tempo degli incontri di calcio disputati dalla squadra del Paternò, per cui, oltre ad essere destinatario di un altro DASPO, veniva segnalato all’A.G. per inosservanza di più prescrizioni imposte dal D.A.SPO. ovvero quella di non essersi presentato presso il Comando dei Carabinieri e quella di non accedere o stazionare nei pressi degli impianti sportivi, ai sensi dell’art. 6 della Legge n. 401/89 e succ. mod. ed integrazioni.

Il nuovo D.A.SPO. applicato dal Questore di Catania, stante la gravità dei fatti accertati ed in considerazione che l’uomo era già sottoposto ad un precedente DASPO, è stato emesso per la durata di anni 8 ed è stata applicata, per la medesima durata, anche la prescrizione aggiuntiva di presentarsi presso l’Ufficio di P.S. o Comando Arma dei Carabinieri, competente rispetto alla residenza, al 10° minuto ed al 40° minuto di ogni tempo delle partite che la squadra del PATERNO’ disputerà in casa e fuori casa.

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CRONACA

Palermo, quartiere Ballarò: ritrovato da alcuni volontari il ragazzino 14enne scomparso da Catanzaro

Ritrovano, il ragazzino 14enne che era scomparso da Catanzaro dove vive con la famiglia che stamane ne aveva denunciato l’allontanamento ai Carabinieri.

Massimo, è stato ritrovato poco dopo l’ora di pranzo, mentre vagava per Ballarò, a Palermo.

Lieto fine, grazie all’intuito di tre donne e un uomo, volontari dell’associazione “Sbaratto”, operativa nel popolare mercato, che si sono imbattuti per caso nel giovane. A loro si era rivolto il ragazzino, in via Nino Martoglio: “Scusate cerco un B&B dove alloggiare”. I quattro si sono subito accorti che c’era qualcosa di strano.

“Si capiva che era un minorenne – racconta Cetti Sauro, vice presidente dell’associazione – Gli ho chiesto da dove venisse, prima ha risposto Milano, poi Roma ma era evidente che fosse del Sud Italia, aveva due sacchetti in mano”. I quattro hanno cominciato a fargli domande. Il ragazzo mostrava nervosismo, ripeteva che cercava un alloggio e si raccomandava che non chiamassero i carabinieri. “A quel punto lo abbiamo quasi circondato per evitare che si allontanasse ma rassicurandolo”, dice Giovanni Giordano. Massimo si è poi confidato con la gente di Ballarò e ha raccontato che veniva da Catanzaro ed era fuggito da casa, arrivando a Palermo in treno. Lo abbiamo convinto a telefonare alla madre per rassicurarla – dice Cetti Sauro – Aveva il telefono spento, lo ha acceso e ha fatto la chiamata. Poi io stessa ho parlato con la signora, per tranquillizzarla dicendole che il figlio era in buone mani”.

Il ragazzo, è stato poi affidato ai Carabinieri per il rientro a casa.

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CRONACA

Catania, piazzetta Adamo: proseguono i controlli della Polizia di Stato nel centro storico

Prosegue l’attenzione della Polizia di Stato nei quartieri del centro storico della città. Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, finalizzata a contrastare e prevenire la criminalità diffusa e ogni forma di illegalità, gli agenti della Questura di Catania, con il supporto della Polizia Locale, hanno eseguito mirati controlli in piazzetta Adamo, nelle vicinanze proprio della Questura.

Nel corso del servizio, durante il quale sono stati fermati e controllati sette di veicoli, sono state identificate 12 persone, alcune di esse con precedenti e rilevate 13 contravvenzioni alle norme del Codice della Strada, che hanno comportato altrettante sanzioni.

In particolare, le infrazioni maggiormente riscontrate riguardano la guida senza casco, la guida senza patente, la mancanza di copertura assicurativa e/o di revisione del veicolo, la guida con patente scaduta e mancanza dei documenti al seguito.

L’attività di verifica è inserite nel più ampio contesto dei controlli che Polizia di Stato sta realizzando in tutta la provincia di Catania, al fine di prevenire quei comportamenti che, nonostante contrastino con le norme del Codice della Strada, in talune fasce della popolazione, peraltro ridotte, vengono ormai percepite come “normali”.

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CRONACA

Scolaresca siciliana in gita in Puglia: 150 intossicati tra studenti e professori. Indagini in corso

In totale sono 150, tra studenti e professori, le persone che ieri hanno accusato dolori addominali con vomito, diarrea e iperpiressia durante il loro soggiorno in un albergo di Fasano, come riferito dall’ASL di Brindisi.

Il gruppo in gita, proviene dall’ Istituto tecnico industriale di Milazzo, in Sicilia.

Nella serata di ieri, la prima chiamata di soccorso alla centrale operativa 118 è stata effettuata intorno alle 17 e c’è stato l’invio di 6 ambulanze. Tutti i pazienti sintomatici sono stati visitati nel punto medico allestito nella struttura ricettiva.

Tra ieri sera e stamane, 16 persone sono state “centralizzate e trattate nel punto di primo intervento di Fasano e nel pronto soccorso di Ostuni.

In corso le verifiche da parte dei “Servizi del Dipartimento di prevenzione sugli aspetti epidemiologici e sulla sicurezza alimentare per l’individuazione delle eventuali cause” che avrebbero determinato la presunta intossicazione alimentare.

Intanto il gruppo, quasi al completo, sta facendo rientro in Sicilia.

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