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CRONACA

Aggressione in un centro d’accoglienza ad Agrigento: operatore colpito con una pietra da un ospite della struttura

AGRIGENTO – Un operatore in servizio presso un centro accoglienza ad Agrigento è stato aggredito da uno degli ospiti della struttura.

Secondo una prima ricostruzione, il lavoratore, al culmine di un diverbio, sarebbe stato colpito alla testa con una grossa pietra da un immigrato somalo.

L’intervento delle forze dell’ordine ha riportato la calma, ma l’operatore è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.

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CRONACA

Ragusa Ibla, evade dai domiciliari: in carcere pregiudicato 29enne per aggravamento della pena

I Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla, unitamente al personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Ragusa, nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 16 marzo, hanno dato esecuzione ad un provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa, conducendo in carcere un pregiudicato 29enne del posto, colpito da un aggravamento della pena degli arresti domiciliari inflittagli dal Tribunale ibleo per un’aggressione consumata unitamente al fratello 38nne, circa 5 mesi fa nel territorio di Ibla.

Il giovane, che era ristretto dai Carabinieri presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, ha violato le restrizioni alle quali era sottoposto e, in un’occasione è stato denunciato per evasione dagli agenti delle Volanti della Questura che, nella circostanza di un controllo, hanno verificato l’assenza dell’uomo dalla propria abitazione. Accompagnato in caserma per l’espletamento delle formalità di rito, è stato quindi condotto nel carcere di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

Polizia Postale: indagato 14enne quale presunto responsabile di condotte di pornografia minorile

Un ragazzo di 14 anni, residente a Catania, è stato individuato quale presunto responsabile di condotte di pornografia minorile nei confronti di un coetaneo a seguito di indagini condotte dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania e coordinate dalla Procura della Repubblica per i minorenni. In particolare, il minore ha ottenuto delle immagini della vittima, da lui già conosciuta, in atteggiamenti intimi e, tramite un falso profilo social, ha iniziato a ricattarlo chiedendogli altre foto e video dello stesso contenuto altrimenti avrebbe divulgato quelle già in suo possesso. Il minore, accompagnato dai genitori, ha subito denunciato i fatti alla Polizia Postale. Le indagini, immediatamente svolte, hanno permesso di risalire all’utilizzatore del falso profilo nei confronti del quale il pubblico ministero ha emesso un decreto di perquisizione. Al minore indagato sono stati sequestrati i dispositivi informatici in suo possesso, la cui analisi ha confermato le sue responsabilità.

La Procura per i minorenni di Catania, in questi ultimi mesi, ha ricevuto da parte della Polizia Postale, diverse informative di condotte illecite compiute da adolescenti e riguardanti immagini di pornografia minorile ottenute anche mediante applicazioni di intelligenza artificiale. Si tratta del cosiddetto deep fake, ovvero video e foto generati che utilizzano software di intelligenza artificiale capaci di modificare dati reali e renderli credibili. Occorre evidenziare che, qualora i soggetti coinvolti in atti sessuali siano minori, sebbene non si tratti di situazioni reali, la condotta costituisce, in ogni caso, un reato di particolare gravità.

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CRONACA

Catania, progetto “legalità Scuola Rugby”: continuano gli incontri dei Poliziotti del X reparto mobile con gli studenti

Lo scorso 15 aprile una rappresentanza del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Catania ha partecipato ad un incontro con gli studenti ed i docenti dell’I. C. S. “M. Pluchinotta” di S. A. Li Battiati, nell’ambito della progettualità “Legalità Scuola Rugby”, nata dal sodalizio tra le Fiamme Oro della Polizia di Stato, i Reparti Mobili del sud Italia, la F.I.R. e le associazioni sportive presenti sul territorio.

L’iniziativa nasce per favorire la diffusione della cultura della legalità e dell’inclusione sociale, sottolineando l’importanza del benessere psico-fisico insito nella pratica sportiva.

Lo sport costituisce un legame tra generazioni e promuove una società fondata sull’inclusione, sulla solidarietà e sul rispetto delle regole.

Destinatari di tale progetto sono i giovani delle scuole medie primarie che hanno così la possibilità di conoscere uno sport, il rugby appunto, che affonda le proprie origini su solidi valori condivisi dalla Polizia di Stato, fulcro per la crescita ordinata e serena della società.

Nel corso dell’incontro, prendendo spunto dalle connessioni tra sport, legalità e la funzione di garante dell’ordine e della sicurezza pubblica della Polizia di Stato, si è innestato un proficuo dialogo con i giovani studenti intervenuti.

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