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CRONACA

Santa Maria di Licodia: 57enne arrestato per maltrattamenti nei confronti della moglie e della figlia

SANTA MARIA DI LICODIA – Questa Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito delle indagini a carico di un 57enne di Santa Maria di Licodia (CT) indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, ha richiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale etneo ed eseguita dai Carabinieri della locale Stazione.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati specializzati sui reati in materia di violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, hanno fatto luce sulle condotte poste in essere dall’uomo che si sarebbe reso responsabile di continui episodi di violenza fisica e psicologica nei confronti della moglie di 55 anni e della figlia di 31.

L’uomo, in particolare, sarebbe stato dedito all’uso smodato di sostanze alcoliche, dipendenza questa che, oltre al conseguente mancato mantenimento economico della famiglia, avrebbe accresciuto la sua indole violenta che più volte sarebbe sfociata in aggressioni fisiche determinando, in un’occasione, la frattura del dito della mano destra della moglie.

Quest’ultima circostanza, come altre analoghe, non è stata denunciata dalla donna perché timorosa di eventuali azioni di ritorsione nei suoi confronti e della figlia.

Lo scalmanato inoltre avrebbe invano più volte cercato di convincere la coniuge a prostituirsi per consentirgli, in tal modo, di racimolare somme di denaro a lui stesso necessarie per il soddisfacimento della propria dipendenza etilica.

Il comportamento del 57enne è stato altresì confermato anche dal figlio di quest’ultimo, il quale avrebbe aggiunto d’essere riuscito nel passato, sino a quando ha convissuto con i propri familiari, a contenere le esplosioni d’ira del genitore ma aggiungendo che, dopo aver contratto matrimonio ed essersi così allontanato da quell’abitazione, le intemperanze del padre sarebbero effettivamente diventate incontenibili.

La donna, compresa la necessità di porre fine al comportamento violento e vessatorio del marito, ha sporto denuncia presso la locale Stazione Carabinieri nei confronti del marito che, pertanto, è stato posto agli arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella coniugale.

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CRONACA

Catania, girava con un’arma con matricola abrasa: arrestato 21enne pregiudicato

Il personale delle Scorte della Questura di Catania, a seguito di un inseguimento, ha bloccato in via Gabriele D’Annunzio un’autovettura con a bordo 4 giovani con il conducente che stava guidando in maniera spericolata ad alta velocità e sul punto di investire il personale di polizia.

Una volta fermati e fatti scendere dall’auto, il conducente – identificato quale 21enne catanese, pregiudicato – si è mostrato nervoso e insofferente al controllo. Poco dopo ha consegnato spontaneamente una bustina in cellophane trasparente contenente della sostanza stupefacente, presumibilmente del tipo marijuana. È stato anche sottoposto a perquisizione personale che ha dato esito positivo in quanto è stato trovato in possesso di una pistola cal. 7,65 mod. 40 con matricola abrasa con inserito caricatore con 8 cartucce, mentre le perquisizioni personali degli altri tre giovani hanno dato esito negativo.

La perquisizione è stata estesa anche all’autovettura e ha consentito di rivenire, sotto il tappetino del conducente, altre tre bustine in cellophane trasparente contenenti altra sostanza stupefacente, presumibilmente del tipo marijuana.

La pistola con le cartucce e la sostanza stupefacente per un peso di circa 10 grammi sono stati sequestrati.

Accompagnati presso gli uffici di polizia per ulteriori accertamenti, al 21enne è stata anche sequestrata la somma di 220 euro in banconote di vario taglio ritenuta provento di attività di spaccio. È stato tratto in arresto per i reati di porto abusivo e ricettazione di arma clandestina nonché per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Dell’avvenuto arresto è stato informato il P.M. di turno che ha disposto di associare il 21enne presso la Casa circondariale di Piazza Lanza.

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CRONACA

Santa Maria di Licodia: disposta la chiusura per 7 giorni di una sala giochi frequentata da pregiudicati

Nell’ambito dell’intensificarsi delle attività di controllo del territorio, come disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, al fine di aumentare la sicurezza, reale e percepita, da parte dei cittadini, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno notificato oggi al gestore di un esercizio pubblico dedito ad attività d’intrattenimento, ubicata in una centralissima via del paese, un provvedimento di sospensione di 7 giorni poiché il locale era frequentato da pregiudicati.

I militari dell’Arma, infatti, attraverso la profonda conoscenza del tessuto sociale e criminale del territorio e nel proseguo dei mirati controlli agli esercizi pubblici attivi in quel Comune, così come già fatto nel mese di marzo, quando hanno notificato un medesimo provvedimento di sospensione ad un bar del centro, si sono accorti che anche quell’attività commerciale era divenuta anche uno luogo di intrattenimento e incontro per diversi pregiudicati del posto.

Al fine di monitorare e documentare la situazione, i Carabinieri hanno perciò predisposto, nel corso degli ultimi mesi, molteplici controlli presso il locale, soprattutto in arco serale, rilevando appunto la costante presenza di soggetti che avevano avuto problemi con la Giustizia.

In particolare, all’interno dell’esercizio e nelle sue immediate vicinanze, è stata registrata la presenza di individui con a carico anche gravi vicende giudiziarie, come associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio stradale, minaccia, violenza sessuale, danneggiamento, evasione, spaccio e rissa.

Per tale motivo, i Carabinieri hanno chiesto e ottenuto, da parte della competente Autorità amministrativa, il provvedimento di sospensione e chiusura per 7 giorni della sala giochi.

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CRONACA

Carlentini: uomo muore carbonizzato all’interno della propria auto parcheggiata in piazza Diaz

Stamane, a Carlentini, in Piazza Diaz, un uomo è morto carbonizzato all’interno della propria auto.

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta e i magistrati stanno cercando di ricostruire quanto accaduto nel centro della zona nord del Siracusano.

In base a una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe parcheggiato l’auto in piazza e sarebbe rimasto all’interno; poco dopo, per cause che sono ancora da accertare, il mezzo avrebbe preso fuoco e lui non sarebbe riuscito a uscire.

L’autovettura è stata in pochi istanti avvolta dalle fiamme; a nulla sono servite le chiamate di aiuto di alcune persone presenti in piazza Diaz. Poco dopo sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.
   

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