CRONACA
Mazara del Vallo: il Questore emette nove Daspo urbani per altrettanti giovani violenti
MAZARA DEL VALLO – Nei giorni scorsi il Questore di Trapani ha emesso 9 provvedimenti di Divieto di Accesso alle aree urbane (il cosiddetto Daspo) nei confronti di altrettanti giovani (tra i quali un minorenne) che si erano resi responsabili di gravissime aggressioni a coetanei avvenute negli scorsi mesi nei pressi di alcune discoteche di Mazara del vallo.
I ragazzi, di giovanissima età, al termine di due diverse serate in discoteca, avevano aggredito violentemente alcuni loro coetanei (utilizzando addirittura dei caschi e un coltellino) per motivi assolutamente banali, causando ad alcuni di essi anche delle fratture ossee e delle ferite da taglio.
Le indagini immediatamente attivate dalla Sezione Investigativa del Commissariato di Mazara del Vallo avevano consentito di individuare un gruppo di giovani, tutti di Mazara del Vallo, e di denunciarli alle Autorità Giudiziarie di Marsala e di Palermo per i minorenni.
All’esito delle indagini alcuni di loro sono stati sottoposti a misure coercitive della libertà personale (Obbligo di dimora ed obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria).
Il divieto di accesso notificatogli impedirà ai giovani, per un periodo di due anni, di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze di discoteche, sale da ballo e di qualsiasi altro locale o luogo all’aperto dove si tengano concerti o trattenimenti danzanti, presenti nel territorio del Comune di Mazara del Vallo, oltre che di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento situati all’interno dell’area delimitata del centro storico mazarese, pena la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da ottomila a ventimila euro.
CRONACA
Tangenziale di Catania, scontro tra tre auto: sette persone ferite, tra cui una donna incinta
Intervento dei Vigili del Fuoco per un incidente stradale sulla Tangenziale di Catania, in direzione Siracusa, tra lo svincolo di San Gregorio e quello di Gravina di CT all’interno di una galleria.
L’incidente ha coinvolto tre autovetture fra cui una Fiat 500 con all’interno una ragazza di 25 anni incinta ed incastrata che ha riportato fratture agli altri inferiori.
Nelle altre auto una signora con due bambini e una con altre tre persone a bordo, tra cui una coppia di anziani.
La squadra dei Vigili del Fuoco, ha operato insieme ai sanitari del Servizio 118 per estrarre la ragazza dalle lamiere.
Sul posto sono intervenute tre ambulanze che hanno portato tutti i coinvolti in ospedale.
CRONACA
Palermo, via Umberto Giordano: donna 86enne muore folgorata nel suo appartamento
A Palermo, una donna di 86 anni, è morta folgorata nel suo appartamento, sito in via Umberto Giordano.
La donna, è morta forse in seguito a un corto circuito dell’impianto elettrico che ha innescato anche un incendio nell’abitazione al primo piano del palazzo.
I Vigili del Fuoco dopo avere spento il rogo, hanno ritrovato la vittima.
Sul luogo dell’accaduto, oltre ai pompieri sono intervenuti anche i Carabinieri, gli agenti di Polizia e i sanitari del 118.
CRONACA
Palermo, quartiere Ballarò: ritrovato da alcuni volontari il ragazzino 14enne scomparso da Catanzaro
Ritrovano, il ragazzino 14enne che era scomparso da Catanzaro dove vive con la famiglia che stamane ne aveva denunciato l’allontanamento ai Carabinieri.
Massimo, è stato ritrovato poco dopo l’ora di pranzo, mentre vagava per Ballarò, a Palermo.
Lieto fine, grazie all’intuito di tre donne e un uomo, volontari dell’associazione “Sbaratto”, operativa nel popolare mercato, che si sono imbattuti per caso nel giovane. A loro si era rivolto il ragazzino, in via Nino Martoglio: “Scusate cerco un B&B dove alloggiare”. I quattro si sono subito accorti che c’era qualcosa di strano.
“Si capiva che era un minorenne – racconta Cetti Sauro, vice presidente dell’associazione – Gli ho chiesto da dove venisse, prima ha risposto Milano, poi Roma ma era evidente che fosse del Sud Italia, aveva due sacchetti in mano”. I quattro hanno cominciato a fargli domande. Il ragazzo mostrava nervosismo, ripeteva che cercava un alloggio e si raccomandava che non chiamassero i carabinieri. “A quel punto lo abbiamo quasi circondato per evitare che si allontanasse ma rassicurandolo”, dice Giovanni Giordano. Massimo si è poi confidato con la gente di Ballarò e ha raccontato che veniva da Catanzaro ed era fuggito da casa, arrivando a Palermo in treno. Lo abbiamo convinto a telefonare alla madre per rassicurarla – dice Cetti Sauro – Aveva il telefono spento, lo ha acceso e ha fatto la chiamata. Poi io stessa ho parlato con la signora, per tranquillizzarla dicendole che il figlio era in buone mani”.
Il ragazzo, è stato poi affidato ai Carabinieri per il rientro a casa.
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