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CRONACA

Vizzini: sequestrati 30mila giocattoli non conformi e potenzialmente pericolosi in una ditta gestita da un cittadino cinese

Guardia di finanza

VIZZINI – I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito del dispositivo posto al contrasto delle condotte illecite di contraffazione di marchi e brevetti, di immissione in commercio di prodotti non sicuri, di falsa o fallace indicazione dell’origine o della provenienza delle merci, hanno eseguito un intervento nel settore della sicurezza prodotti e della conformità della marcatura CE attestante la qualità degli articoli posti in esposizione per la vendita al pubblico, sottoponendo a sequestro amministrativo circa 30mila articoli non conformi, costituiti da giocattoli per bambini quali macchinine, giochi ad acqua, pupazzetti, bambole, pistole e costruzioni.

I Finanzieri della compagnia di Caltagirone hanno ispezionato una ditta individuale gestita da un cittadino di etnia cinese, allocata nel Comune di Vizzini, rilevando la presenza di numerosi articoli illeciti non conformi alle vigenti normative comunitarie attestanti gli standard di sicurezza e qualitativi previsti in seno ai prodotti ludici da destinare ai bambini.

Tale risultato ha permesso dunque di contrastare un importante impianto di approvvigionamento di prodotti non sicuri e quindi potenzialmente pericolosi per composizione e qualità, bloccandone la successiva immissione in commercio nel distretto del calatino, a dimostrazione della grande attenzione del Corpo verso la repressione di tali fenomenologie illecite.

Al termine delle attività, l’esercente di origine cinese è stato segnalato alla Camera di Commercio del Sud-Est Sicilia per la successiva irrogazione di una sanzione amministrativa, mentre i prodotti non sicuri sono stati posti in sequestro amministrativo e ritirati dal mercato al fine di tutelare la sicurezza dei consumatori nonché la leale pratica concorrenziale di mercato.

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CRONACA

Catania, scoperta sala giochi priva di autorizzazioni nel quartiere San Cristoforo: sequestri e sanzioni

Nell’ambito dei controlli serali, inerenti all’attività di prevenzione e di contrasto delle violazioni di natura amministrativa, concernenti le attività commerciali, gli agenti della Squadra Amministrativa della Questura di Catania, hanno eseguito mirati controlli nel centrale quartiere San Cristoforo. Questi controlli hanno lo scopo di verificare l’eventuale mancato rispetto, da parte degli esercenti, delle normative di settore vigenti e di quelle preposte alla tutela della sicurezza dei pubblici locali, dei lavoratori in essi impiegati e della salute dei consumatori.

Nel corso dei controlli è stata individuata e controllata una sala pubblica da gioco.

Durante le verifiche, effettuate con l’ausilio degli agenti della volante del Commissariato “San Cristoforo”, sono state identificate e controllate 16 persone presenti all’interno del locale.

È emerso che la sala giochi operava in assenza di qualsiasi autorizzazione e regolare licenza. Sono stato, pertanto, sequestrati amministrativamente 6 apparecchi elettronici da gioco del tipo slot machine, privi di autorizzazione, e sono state elevate sanzioni per un ammontare totale di 67mila euro per gli apparecchi non collegati alla rete tematica dello Stato, per non avere il regolare nulla osta rilasciato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e per la mancanza della licenza di sala pubblica da gioco.

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CRONACA

Caltanissetta: a fuoco un’auto posteggiata nel parcheggio dell’ospedale Sant’Elia. Indagini in corso

Nella notte, è stato appiccato un incendio ad un’auto sita all’interno del parcheggio dell’ospedale Sant’Elia, a Caltanissetta, di proprietà di un infermiere.

Sul luogo dell’accaduto, sono intervenuti i Carabinieri e i Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme.

La vettura, una Bmw X3, è andata completamente distrutta.

In base alle prime ricostruzioni, pare che qualcuno avrebbe cercato di rubare l’autovettura provocando un corto circuito che avrebbe poi scatenato l’incendio.

Indagini in corso da parte dei Carabinieri che stanno visionando le telecamere per ricostruire quanto accaduto.

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CRONACA

Randazzo: controlli dei Carabinieri finalizzati alla tutela dell’ordine sociale nell’ambito dell’operazione “Pasqua e Pasquetta sereni”

Proseguono nel corso di queste festività pasquali i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale etneo, in città e provincia, nell’ambito dell’operazione “Pasqua e Pasquetta sereni”, con l’obiettivo di garantire sicurezza a cittadini e turisti.

Un focus particolare è stato dedicato, dai militari della Compagnia di Randazzo, all’organizzazione di mirati e capillari controlli alla circolazione stradale mediante l’impiego di pattuglie nei pressi dei principali snodi viari, per garantire l’incolumità di tutti gli utenti della strada, automobilisti e pedoni, contrastando le condotte di guida indisciplinate e, quindi, pericolose.

In tal senso, i militari della Stazione di Linguaglossa, dislocati lungo la via Borgo di Piedimonte Etneo, hanno sorpreso un 26 enne del luogo che, a bordo della sua Alfa Romeo 147, sfrecciava ad alta velocità effettuando sorpassi pericolosi e invadendo la corsia opposta, tanto da costringere gli altri automobilisti ad effettuare brusche frenate per evitarlo.

La pattuglia lo ha subito fermato servendosi anche dei lampeggianti e sirene dell’auto militare, per interrompere quello slalom azzardato che avrebbe potuto mettere a repentaglio anche la vita dei passanti, visto che quella via, che funge da circonvallazione del paese, è sempre molto trafficata.

Dopo aver accertato che il giovane non stesse guidando sotto l’influenza di alcool – l’etilometro ha dato esito negativo – i Carabinieri hanno proceduto ad una perquisizione della sua auto, per verificare che non stesse trasportando droga o armi e, nel portaoggetti dello sportello anteriore lato passeggero, hanno trovato un coltello taglia pizza, con la lama seghettata. Nel vano porta bagagli, invece, sotto il pianale dove è alloggiata la ruota di scorta, era ben nascosto un altro coltello da cucina con la lama lunga 10 centimetri.

Il ragazzo, che non aveva alcun motivo di nascondere in auto ben 2 coltelli, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria perché la legge sul porto d’armi od oggetti atti ad offendere non considera soltanto le classiche armi da fuoco, ma anche le cosiddette armi bianche, come gli oggetti muniti di lama acuminata e, in generale, tutte le varie armi improprie. La norma, infatti, dispone che “senza un giustificato motivo” non possono essere portati fuori dalla propria abitazione strumenti da punta o da taglio atti ad offendere, tra i quali anche mazze, tubi, catene, fionde, bulloni, sfere metalliche, nonché qualsiasi altro strumento utilizzabile contro qualcuno.

Anche un 40 enne catanese è stato denunciato per “porto d’armi per cui non è ammessa licenza” perché sorpreso, dall’Aliquota Radiomobile di Randazzo, con un coltello a serramanico nella giacca. In particolare, i militari lo hanno notato nei pressi di un distributore di benzina mentre si avvicinava agli automobilisti intenti a fare rifornimento, proponendo loro l’acquisto di calzini. Alcuni conducenti, inoltre, si erano rivolti ai Carabinieri riferendo di essere stati importunati dall’uomo, il quale era molto insistente.

Scattato il controllo, il catanese in trasferta a Piedimonte Etneo ha riferito di essere giunto in paese mediante autostop deciso a vendere biancheria pur non essendo provvisto di alcuna licenza che permette di esercitare l’attività di venditore ambulante. Inoltre, quando i Carabinieri lo hanno perquisito, hanno trovato nella tasca del suo giaccone un coltello apribile con la lama lunga 8 centimetri e lui, per giustificarsi, ha raccontato di averlo trovato per terra poco prima, e di averlo tenuto per difendersi in caso fosse stato derubato.

I controlli per la salvaguardia della circolazione stradale si sono, infine, conclusi con la denuncia a piede libero di un messinese di 46 anni che, fermato a Castiglione di Sicilia a bordo di un’utilitaria, è risultato sprovvisto di patente di guida perché revocata in seguito ad un’ordinanza della Procura di Messina. L’auto, inoltre, era priva della prevista copertura assicurativa e, perciò, è stata sequestrata.

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