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CRONACA

Campobello di Mazara, rubano una bici e chiedono soldi per restituirla: due stranieri arrestati per tentata estorsione

CAMPOBELLO DI MAZARA – I Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara hanno arrestato due cittadini stranieri per un “cavallo di ritorno” di una bicicletta di valore rubata ad un mazarese.

L’indagine nasce dalla segnalazione di un cittadino di Mazara del Vallo, che ha denunciato il furto di una bici in titanio, del valore di circa 2000 euro. L’uomo poco prima si era accorto che qualcuno gli aveva sottratto l’amato mezzo di trasporto che aveva lasciato nei presi della propria abitazione privata, sita nel centro di Campobello di Mazara.

Alla segnalazione del reato, i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, hanno subito fatto scattare un’accurata indagine. I militari dell’Arma hanno acquisito le testimonianze di alcuni testimoni che hanno portato gli inquirenti sulla pista dei due uomini stranieri, i quali si erano allontanati in sella alla preziosa bicicletta in direzione dell’ex cementificio “Cascio” nel comune di Castelvetrano.

Il proprietario, che aveva deciso di mettersi alla ricerca della bici, a riscontro di quanto già i Carabinieri avevano notato nei video estrapolati, ha confidato di essere stato presso l’ex cementificio, di aver avuto la conferma che il mezzo si trovasse lì e di aver ricevuto una richiesta estorsiva di 200 euro per la restituzione dello stesso.

I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Marsala, hanno quindi organizzato un servizio specifico bloccando i due stranieri 28enni mentre avveniva lo scambio di denaro per la restituzione della bicicletta.

L’arresto dei due extracomunitari è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dei due. La bici è stata, così, riconsegnata alla vittima, appassionato di ciclismo, che ha ringraziato di cuore i Carabinieri per il felice esito dell’operazione.

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CRONACA

Isole Eolie: ritrovato sacchetto con 2 chili di cocaina sugli scogli di Vulcano. Indagini in corso

Un involucro in cellophane con oltre due chilogrammi di cocaina è stato trovato in località Vulcanello di Vulcano, alle Eolie, dai carabinieri.

I militari hanno notato una busta di plastica adagiata in una cala della scogliera e dentro al sacchetto c’era un involucro con la cocaina.

Lo stupefacente è stato sequestrato e, per stabilirne il grado di purezza, sarà analizzato dai carabinieri del Ris di Messina.

I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire alla provenienza della cocaina, verosimilmente dispersa in mare da qualche imbarcazione e poi trasportata sulla scogliera dalla marea. 

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciato 32enne accusato di due furti ai danni di un’attività di ristorazione

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, a seguito di una mirata attività di indagine, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 32enne che si era reso responsabile di due furti in un’attività di ristorazione.

A seguito della denuncia presentata dalla vittima presso gli uffici del Commissariato, i poliziotti hanno appreso di due furti consumati ai danni di una locale panineria, durante i quali, con pressoché identiche modalità, erano stati asportati alimenti e bevande per un valore complessivo di circa mille euro.

Sono state avviate immediatamente le indagini che hanno consentito di acquisire tutti gli elementi utili all’individuazione dei responsabili. Un’accurata analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area, hanno permesso di identificare l’uomo quale persona già nota al personale del Commissariato in quanto gravato da precedenti per analoghi reati.

È stato pertanto denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per furto con specifico riguardo ad entrambi gli episodi evidenziando la condotta recidiva del medesimo.

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CRONACA

Catania, si presenta per una denuncia ma era senza permesso di soggiorno: denunciata 46enne cubana

Gli agenti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato una donna di 46 anni, di nazionalità cubana, ritenuta responsabile del reato di soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

La donna si è presentata presso gli uffici del Commissariato per denunciare lo smarrimento di una carta prepagata Poste Pay, allorché, l’operatore dell’ufficio denunce, durante il controllo del passaporto per l’identificazione, ha accertato che la stessa era priva del permesso di soggiorno risultando così irregolare.

Pertanto, esperiti gli adempimenti di rito, i poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato la donna reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione e, di concerto con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, hanno disposto l’esecuzione del decreto di espulsione con accompagnamento alla frontiera.

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