CRONACA
Niscemi, 40enne arrestato e condotto in carcere a Gela: deve scontare la pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione
NISCEMI – I poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Niscemi hanno tratto in arresto un 40enne in esecuzione di un provvedimento di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela – Ufficio Esecuzioni Penali, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma clandestina.
L’uomo, condannato dal Tribunale di Gela con sentenza definitiva, è stato condotto al carcere di Gela dove dovrà scontare la pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione.
CRONACA
Palermo, quartiere Ballarò: ritrovato da alcuni volontari il ragazzino 14enne scomparso da Catanzaro
Ritrovano, il ragazzino 14enne che era scomparso da Catanzaro dove vive con la famiglia che stamane ne aveva denunciato l’allontanamento ai Carabinieri.
Massimo, è stato ritrovato poco dopo l’ora di pranzo, mentre vagava per Ballarò, a Palermo.
Lieto fine, grazie all’intuito di tre donne e un uomo, volontari dell’associazione “Sbaratto”, operativa nel popolare mercato, che si sono imbattuti per caso nel giovane. A loro si era rivolto il ragazzino, in via Nino Martoglio: “Scusate cerco un B&B dove alloggiare”. I quattro si sono subito accorti che c’era qualcosa di strano.
“Si capiva che era un minorenne – racconta Cetti Sauro, vice presidente dell’associazione – Gli ho chiesto da dove venisse, prima ha risposto Milano, poi Roma ma era evidente che fosse del Sud Italia, aveva due sacchetti in mano”. I quattro hanno cominciato a fargli domande. Il ragazzo mostrava nervosismo, ripeteva che cercava un alloggio e si raccomandava che non chiamassero i carabinieri. “A quel punto lo abbiamo quasi circondato per evitare che si allontanasse ma rassicurandolo”, dice Giovanni Giordano. Massimo si è poi confidato con la gente di Ballarò e ha raccontato che veniva da Catanzaro ed era fuggito da casa, arrivando a Palermo in treno. Lo abbiamo convinto a telefonare alla madre per rassicurarla – dice Cetti Sauro – Aveva il telefono spento, lo ha acceso e ha fatto la chiamata. Poi io stessa ho parlato con la signora, per tranquillizzarla dicendole che il figlio era in buone mani”.
Il ragazzo, è stato poi affidato ai Carabinieri per il rientro a casa.
CRONACA
Catania, piazzetta Adamo: proseguono i controlli della Polizia di Stato nel centro storico
Prosegue l’attenzione della Polizia di Stato nei quartieri del centro storico della città. Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, finalizzata a contrastare e prevenire la criminalità diffusa e ogni forma di illegalità, gli agenti della Questura di Catania, con il supporto della Polizia Locale, hanno eseguito mirati controlli in piazzetta Adamo, nelle vicinanze proprio della Questura.
Nel corso del servizio, durante il quale sono stati fermati e controllati sette di veicoli, sono state identificate 12 persone, alcune di esse con precedenti e rilevate 13 contravvenzioni alle norme del Codice della Strada, che hanno comportato altrettante sanzioni.
In particolare, le infrazioni maggiormente riscontrate riguardano la guida senza casco, la guida senza patente, la mancanza di copertura assicurativa e/o di revisione del veicolo, la guida con patente scaduta e mancanza dei documenti al seguito.
L’attività di verifica è inserite nel più ampio contesto dei controlli che Polizia di Stato sta realizzando in tutta la provincia di Catania, al fine di prevenire quei comportamenti che, nonostante contrastino con le norme del Codice della Strada, in talune fasce della popolazione, peraltro ridotte, vengono ormai percepite come “normali”.
CRONACA
Scolaresca siciliana in gita in Puglia: 150 intossicati tra studenti e professori. Indagini in corso
In totale sono 150, tra studenti e professori, le persone che ieri hanno accusato dolori addominali con vomito, diarrea e iperpiressia durante il loro soggiorno in un albergo di Fasano, come riferito dall’ASL di Brindisi.
Il gruppo in gita, proviene dall’ Istituto tecnico industriale di Milazzo, in Sicilia.
Nella serata di ieri, la prima chiamata di soccorso alla centrale operativa 118 è stata effettuata intorno alle 17 e c’è stato l’invio di 6 ambulanze. Tutti i pazienti sintomatici sono stati visitati nel punto medico allestito nella struttura ricettiva.
Tra ieri sera e stamane, 16 persone sono state “centralizzate e trattate nel punto di primo intervento di Fasano e nel pronto soccorso di Ostuni.
In corso le verifiche da parte dei “Servizi del Dipartimento di prevenzione sugli aspetti epidemiologici e sulla sicurezza alimentare per l’individuazione delle eventuali cause” che avrebbero determinato la presunta intossicazione alimentare.
Intanto il gruppo, quasi al completo, sta facendo rientro in Sicilia.
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