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CRONACA

Ramacca, rapina in una tabaccheria: malvivente riconosciuto e arrestato dai carabinieri

RAMACCA – I Carabinieri della Stazione di Ramacca hanno arrestato un pregiudicato 35enne del posto, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata.

Nella serata i Carabinieri della locale Stazione hanno ricevuto la segnalazione telefonica del titolare di una tabaccheria, sita in pieno centro cittadino, il quale informava il comandante di una rapina appena commessa presso il proprio esercizio commerciale.

L’immediato intervento dei militari ha consentito di assumere le informazioni necessarie all’accertamento dei fatti, nonché dell’identificazione dell’autore del reato che, invero, è risultato essere del posto e da loro conosciuto per sue pregresse vicende.

La disamina delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’attività commerciale ha riscontrato l’allarmato racconto della dipendente della tabaccheria, ove, in prossimità dell’orario di chiusura serale, il rapinatore ha fatto il suo ingresso a volto scoperto brandendo un coltello ed intimando alla donna <<… dammi cento euro ed una stecca di … (marca di sigarette) …>> che ha immediatamente assecondato la sua richiesta.

Il rapinatore si è poi rapidamente dileguato a ma è stato riconosciuto dai militari che hanno attivato subito le ricerche presso la sua abitazione sino a quando, previ anche alcuni contatti telefonici tra lui ed il comandante della Stazione, i militari lo hanno localizzato e fermato mentre si trovava a bordo della propria Renault Clio nei pressi del carcere di Caltagirone (CT).

L’uomo è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti la misura cautelare restrittiva a seguito della quale è stato associato alla Casa Circondariale di Caltagirone.

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CRONACA

Tangenziale di Catania, scontro tra tre auto: sette persone ferite, tra cui una donna incinta

Intervento dei Vigili del Fuoco per un incidente stradale sulla Tangenziale di Catania, in direzione Siracusa, tra lo svincolo di San Gregorio e quello di Gravina di CT all’interno di una galleria.

L’incidente ha coinvolto tre autovetture fra cui una Fiat 500 con all’interno una ragazza di 25 anni incinta ed incastrata che ha riportato fratture agli altri inferiori.

Nelle altre auto una signora con due bambini e una con altre tre persone a bordo, tra cui una coppia di anziani.

La squadra dei Vigili del Fuoco, ha operato insieme ai sanitari del Servizio 118 per estrarre la ragazza dalle lamiere.

Sul posto sono intervenute tre ambulanze che hanno portato tutti i coinvolti in ospedale.

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CRONACA

Palermo, via Umberto Giordano: donna 86enne muore folgorata nel suo appartamento

A Palermo, una donna di 86 anni, è morta folgorata nel suo appartamento, sito in via Umberto Giordano.

La donna, è morta forse in seguito a un corto circuito dell’impianto elettrico che ha innescato anche un incendio nell’abitazione al primo piano del palazzo.

I Vigili del Fuoco dopo avere spento il rogo, hanno ritrovato la vittima.

Sul luogo dell’accaduto, oltre ai pompieri sono intervenuti anche i Carabinieri, gli agenti di Polizia e i sanitari del 118.

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CRONACA

Palermo, quartiere Ballarò: ritrovato da alcuni volontari il ragazzino 14enne scomparso da Catanzaro

Ritrovano, il ragazzino 14enne che era scomparso da Catanzaro dove vive con la famiglia che stamane ne aveva denunciato l’allontanamento ai Carabinieri.

Massimo, è stato ritrovato poco dopo l’ora di pranzo, mentre vagava per Ballarò, a Palermo.

Lieto fine, grazie all’intuito di tre donne e un uomo, volontari dell’associazione “Sbaratto”, operativa nel popolare mercato, che si sono imbattuti per caso nel giovane. A loro si era rivolto il ragazzino, in via Nino Martoglio: “Scusate cerco un B&B dove alloggiare”. I quattro si sono subito accorti che c’era qualcosa di strano.

“Si capiva che era un minorenne – racconta Cetti Sauro, vice presidente dell’associazione – Gli ho chiesto da dove venisse, prima ha risposto Milano, poi Roma ma era evidente che fosse del Sud Italia, aveva due sacchetti in mano”. I quattro hanno cominciato a fargli domande. Il ragazzo mostrava nervosismo, ripeteva che cercava un alloggio e si raccomandava che non chiamassero i carabinieri. “A quel punto lo abbiamo quasi circondato per evitare che si allontanasse ma rassicurandolo”, dice Giovanni Giordano. Massimo si è poi confidato con la gente di Ballarò e ha raccontato che veniva da Catanzaro ed era fuggito da casa, arrivando a Palermo in treno. Lo abbiamo convinto a telefonare alla madre per rassicurarla – dice Cetti Sauro – Aveva il telefono spento, lo ha acceso e ha fatto la chiamata. Poi io stessa ho parlato con la signora, per tranquillizzarla dicendole che il figlio era in buone mani”.

Il ragazzo, è stato poi affidato ai Carabinieri per il rientro a casa.

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