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CRONACA

Mazara del Vallo, vìola il divieto di avvicinamento alla ex moglie: 25enne arrestato dai carabinieri

MAZARA DEL VALLO – I Carabinieri della Stazione di Mazara del Vallo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno arrestato un pregiudicato mazarese classe ’98 per maltrattamenti in famiglia, in ottemperanza ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa sostituita dagli arresti domiciliari.

L’odierna misura, emessa dal GIP del Tribunale di Marsala, scaturisce a seguito della minuziosa indagine dei Carabinieri che ha portato alla luce le continue violazioni del 25enne alla misura cui risultava essere sottoposto. Pochi giorni prima i militari dell’Arma erano intervenuti sul lungomare mazarese, su richiesta della vittima (ex moglie), che era stata avvicinata dall’uomo e aggredita verbalmente e fisicamente. Il tempestivo intervento dei Carabinieri, che da tempo monitoravano la vicenda, ha permesso di arrestare in flagranza l’indagato.

L’uomo al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

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CRONACA

Tangenziale di Catania, scontro tra tre auto: sette persone ferite, tra cui una donna incinta

Intervento dei Vigili del Fuoco per un incidente stradale sulla Tangenziale di Catania, in direzione Siracusa, tra lo svincolo di San Gregorio e quello di Gravina di CT all’interno di una galleria.

L’incidente ha coinvolto tre autovetture fra cui una Fiat 500 con all’interno una ragazza di 25 anni incinta ed incastrata che ha riportato fratture agli altri inferiori.

Nelle altre auto una signora con due bambini e una con altre tre persone a bordo, tra cui una coppia di anziani.

La squadra dei Vigili del Fuoco, ha operato insieme ai sanitari del Servizio 118 per estrarre la ragazza dalle lamiere.

Sul posto sono intervenute tre ambulanze che hanno portato tutti i coinvolti in ospedale.

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CRONACA

Palermo, via Umberto Giordano: donna 86enne muore folgorata nel suo appartamento

A Palermo, una donna di 86 anni, è morta folgorata nel suo appartamento, sito in via Umberto Giordano.

La donna, è morta forse in seguito a un corto circuito dell’impianto elettrico che ha innescato anche un incendio nell’abitazione al primo piano del palazzo.

I Vigili del Fuoco dopo avere spento il rogo, hanno ritrovato la vittima.

Sul luogo dell’accaduto, oltre ai pompieri sono intervenuti anche i Carabinieri, gli agenti di Polizia e i sanitari del 118.

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CRONACA

Palermo, quartiere Ballarò: ritrovato da alcuni volontari il ragazzino 14enne scomparso da Catanzaro

Ritrovano, il ragazzino 14enne che era scomparso da Catanzaro dove vive con la famiglia che stamane ne aveva denunciato l’allontanamento ai Carabinieri.

Massimo, è stato ritrovato poco dopo l’ora di pranzo, mentre vagava per Ballarò, a Palermo.

Lieto fine, grazie all’intuito di tre donne e un uomo, volontari dell’associazione “Sbaratto”, operativa nel popolare mercato, che si sono imbattuti per caso nel giovane. A loro si era rivolto il ragazzino, in via Nino Martoglio: “Scusate cerco un B&B dove alloggiare”. I quattro si sono subito accorti che c’era qualcosa di strano.

“Si capiva che era un minorenne – racconta Cetti Sauro, vice presidente dell’associazione – Gli ho chiesto da dove venisse, prima ha risposto Milano, poi Roma ma era evidente che fosse del Sud Italia, aveva due sacchetti in mano”. I quattro hanno cominciato a fargli domande. Il ragazzo mostrava nervosismo, ripeteva che cercava un alloggio e si raccomandava che non chiamassero i carabinieri. “A quel punto lo abbiamo quasi circondato per evitare che si allontanasse ma rassicurandolo”, dice Giovanni Giordano. Massimo si è poi confidato con la gente di Ballarò e ha raccontato che veniva da Catanzaro ed era fuggito da casa, arrivando a Palermo in treno. Lo abbiamo convinto a telefonare alla madre per rassicurarla – dice Cetti Sauro – Aveva il telefono spento, lo ha acceso e ha fatto la chiamata. Poi io stessa ho parlato con la signora, per tranquillizzarla dicendole che il figlio era in buone mani”.

Il ragazzo, è stato poi affidato ai Carabinieri per il rientro a casa.

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