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CRONACA

Alcamo: tre giovani incensurati arrestati dai carabinieri per detenzione di stupefacenti

ALCAMO – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Alcamo, con il supporto dei colleghi del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia hanno arrestato tre 21enni, incensurati, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno intimato l’ALT alla vettura dove viaggiavano i tre alcamesi notando, da subito, un atteggiamento agitato e poco collaborativo. Procedendo alla perquisizione dell’auto e dei tre giovani i militari dell’Arma hanno rinvenuto cinque dosi di cocaina ben occultati. La successiva perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire ulteriori dieci grammi di cocaina suddivisa in dosi, all’interno di un’intercapedine di una porta, ulteriori 2 grammi di marijuana, nonché materiale da taglio e confezionamento, un bilancino di precisione e circa 3500 euro in contanti.

Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato sequestrato mentre i tre ragazzi, a seguito di rito direttissimo, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di Alcamo.

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CRONACA

Pedara, maltrattamenti in famiglia: arrestato 55enne che da 29 anni vessava moglie e figli

A Pedara, nel Catanese, i Carabinieri su disposizione della Procura della Repubblica etnea hanno arrestato un 55enne che da 29 anni vessava moglie e figli.

L’uomo, un elettricista, è stato posto ai domiciliari in abitazione diversa da quella familiare e con il braccialetto elettronico.

A denunciarlo è stata la moglie, che ha trovato il coraggio dopo aver subito anni di continue vessazioni in un crescendo di violenza fisica e verbale sfociato anche in minacce di morte con coltelli a scatto e nel lancio di arredi e soprammobili verso i figli anche quando erano minorenni.

L’uomo, dedito all’alcol, infatti, avrebbe tenuto abituali condotte violente anche nei confronti dei bambini, che avrebbe anche aggredito anche in presenza di amici o altri parenti, minacciandoli: “Ti ammazzo e ti lascio dove sei”.

In una occasione, circa 5 anni fa, l’uomo con un bastone avrebbe anche rotto un braccio alla moglie per poi accompagnarla al pronto soccorso e costringerla a dire di essere caduta. L’uomo avrebbe spesso anche preso la moglie a schiaffi e pugni causandole lividi e lesioni che avrebbero notato anche le persone abitualmente frequentate dalla famiglia, che hanno poi fornito ai Carabinieri dichiarazioni precise e concordanti in merito agli episodi di violenza.

Gli atteggiamenti dell’uomo avrebbero inoltre portato la moglie a dormire sul divano ormai da due anni temendo che il marito durante la notte potesse farle del male. Anche la figlia della coppia, ormai maggiorenne, ha riferito ai Carabinieri di essere stata vittima di maltrattamenti da parte del padre, che avrebbe sempre tentato di malmenarla per futili motivi e, non riuscendo a colpirla, le avrebbe lanciato contro gli oggetti trovati in casa.

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CRONACA

Cianciana, accoltella moglie e figli: sceglie il silenzio il 35enne accusato di triplice tentato omicidio

Ha scelto il silenzio, sia al momento dell’arresto che durante tutta la prima notte di carcere passata a Sciacca, Daniele Alba, il meccanico 35enne di Cianciana che ieri ha accoltellato moglie e figli.

Dopo essere stato convinto a uscire di casa e a consegnarsi, in seguito ad una estenuante trattativa fatta dal negoziatore del reparto Operativo dei Carabinieri, ha rischiato di essere linciato da un uomo che ha anche colpito con un pugno l’auto dei Carabinieri.

Il meccanico è accusato di triplice tentato omicidio e nelle prossime ore verrà interrogato.

Alla base della sanguinosa aggressione familiare l’ennesima lite con la moglie che aveva preannunciato all’uomo di volerlo lasciare.

Intanto restano gravi le condizioni dei due figli, una bimba di tre anni e il fratellino di sette, ricoverati in terapia intensiva all’ospedale dei bambini di Palermo.

La madre, sottoposta ieri a un intervento chirurgico all’ospedale di Ribera, è invece fuori pericolo.
   

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CRONACA

Fondi comunitari ricevuti illecitamente: sequestrati beni a due soci di un’azienda agricola

Un’azienda agricola con sede a Scordia, in provincia di Catania, avrebbe percepito illecitamente finanziamenti comunitari per alcuni terreni nei comuni di Vittoria e Acate, nel Ragusano.

Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza di Vittoria, coordinata dalla Procura europea (European Public Prosecutor’s Office) di Palermo.

L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), dal 2017 al 2023, ha ricevuto domande di pagamento attestanti la disponibilità di terreni, di fatto di proprietà di soggetti terzi.

I riscontri effettuati presso l’Agenzia delle entrate hanno consentito di accertare la falsità dei contratti di locazione dei terreni, a fronte dei quali è stato illecitamente ottenuto un finanziamento Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia) per oltre 650mila euro.

L’intervento della Gdf ha inoltre permesso di bloccare le ulteriori somme in fase di erogazione, quantificate in oltre 50mila euro.

Su richiesta del Procuratore europeo delegato per la Sicilia e Calabria, il Giudice per le indagini preliminari di Caltagirone ha emesso un decreto di sequestro preventivo per le somme indebitamente percepite e rinviato a giudizio, per truffa aggravata, i due soci dell’azienda agricola. Le Fiamme gialle hanno eseguito in settimana il provvedimento, sottoponendo a sequestro i conti correnti, gli immobili e le autovetture nella disponibilità dei due soggetti.

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