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CRONACA

Catania, operazione antidroga “Slot Machine”: oltre 220 anni di reclusione per 23 imputati

Guardia di finanza

A Catania emessa dal G.U.P. Ottavio Grasso la sentenza riguardante l’operazione antidroga della Guardia da Finanza denominata “Slot Machine”: oltre 220 anni di reclusione per 23 imputati con pene comprese tra uno e vent’anni.

Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dai sostituti Andrea Bonomo e Alessandro La Rosa, una presunta associazione che avrebbe gestito un rilevante traffico di sostanze stupefacenti: furono sequestrati 34 kg di cocaina, 400 kg di marijuana, un chilo di hashish e di 11.000 piante di cannabis. Ai vertici del gruppo ci sarebbero stati quattro fratelli Vitale: Franco, Giuseppe e Fabio, che sono stati condannati a venti anni di reclusione ciascuno; e Santo, condannato a undici anni e un mese. Disposta, inoltre, la confisca dei beni sequestrati a Franco e Giuseppe Vitale.

Il gruppo “avrebbe avuto profili di contiguità con il clan Cappello-Bonaccorsi” avvalendosi “del carisma criminale di Santo Aiello, condannato a due anni e due mesi in continuità con precedenti sentenze, cognato dei Vitale, per dirimere controversie legate al traffico di droga, agevolare i pagamenti loro ‘dovuti’ e garantirsi la copertura necessaria” per gli affari illeciti.

Dalle indagini, è emerso che i canali principali di rifornimento di droga, sarebbero stati due: il primo con base operativa in Figline Valdarno in Toscana, con a capo Paolo Messina (condannato a 9 anni e 2 mesi) e il secondo a Catania, riconducibile a Salvatore Copia (7 anni e 9 mesi) e a Nunzio Cacia (7 anni e 5 mesi).

Il trasporto e la custodia della merce acquistata, invece, sarebbero stati garantiti anche da Giovanni Santoro (9 anni e 4 mesi), Angelo Ottavio Isaia (9 anni) e Matteo Aiello (8 anni) che avrebbero gestito diversi siti di stoccaggio tra Catania, Gravina di Catania, Misterbianco e il Villaggio di Ippocampo di Mare.

CRONACA

Isole Eolie: ritrovato sacchetto con 2 chili di cocaina sugli scogli di Vulcano. Indagini in corso

Un involucro in cellophane con oltre due chilogrammi di cocaina è stato trovato in località Vulcanello di Vulcano, alle Eolie, dai carabinieri.

I militari hanno notato una busta di plastica adagiata in una cala della scogliera e dentro al sacchetto c’era un involucro con la cocaina.

Lo stupefacente è stato sequestrato e, per stabilirne il grado di purezza, sarà analizzato dai carabinieri del Ris di Messina.

I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire alla provenienza della cocaina, verosimilmente dispersa in mare da qualche imbarcazione e poi trasportata sulla scogliera dalla marea. 

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciato 32enne accusato di due furti ai danni di un’attività di ristorazione

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, a seguito di una mirata attività di indagine, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 32enne che si era reso responsabile di due furti in un’attività di ristorazione.

A seguito della denuncia presentata dalla vittima presso gli uffici del Commissariato, i poliziotti hanno appreso di due furti consumati ai danni di una locale panineria, durante i quali, con pressoché identiche modalità, erano stati asportati alimenti e bevande per un valore complessivo di circa mille euro.

Sono state avviate immediatamente le indagini che hanno consentito di acquisire tutti gli elementi utili all’individuazione dei responsabili. Un’accurata analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area, hanno permesso di identificare l’uomo quale persona già nota al personale del Commissariato in quanto gravato da precedenti per analoghi reati.

È stato pertanto denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per furto con specifico riguardo ad entrambi gli episodi evidenziando la condotta recidiva del medesimo.

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CRONACA

Catania, si presenta per una denuncia ma era senza permesso di soggiorno: denunciata 46enne cubana

Gli agenti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato una donna di 46 anni, di nazionalità cubana, ritenuta responsabile del reato di soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

La donna si è presentata presso gli uffici del Commissariato per denunciare lo smarrimento di una carta prepagata Poste Pay, allorché, l’operatore dell’ufficio denunce, durante il controllo del passaporto per l’identificazione, ha accertato che la stessa era priva del permesso di soggiorno risultando così irregolare.

Pertanto, esperiti gli adempimenti di rito, i poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato la donna reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione e, di concerto con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, hanno disposto l’esecuzione del decreto di espulsione con accompagnamento alla frontiera.

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