Connect with us

ATTUALITÀ

Algra compie 10 anni

CATANIA – Algra Editore compie 10 floridi anni e festeggia (con più di mille autori e venti collane) la vitalità di un sogno, quello del suo artefice, Alfio Grasso, da sempre amante della scrittura, dell’editoria e della cultura. Ricordiamo che la denominazione “Algra Editore”, nasce dalla fusione del suo nome e del suo cognome, segno indelebile di un’impronta autobiografica e fortemente personale.

Algra Editore”, nel tempo, è divenuto sicuro sinonimo di qualità, affidabilità e consapevolezza del ruolo editoriale come della inscindibile responsabilità nella produzione di una “buona letteratura”.

Fondare una casa editrice in un momento “difficile” per l’editoria, sembrava una follia, eppure sono trascorsi 10 floridi anni e moltissimo è stato fatto. Vogliamo sintetizzare i momenti salienti di questo cammino? Vogliamo tracciare un bilancio?

Algra nasce dieci anni fa, in un momento in cui qualunque addetto ai lavori mi sconsigliava di intraprendere un percorso come questo in un settore in profonda crisi. Molte, infatti erano, in quel periodo, le attività (case editrici, librerie, distributori etc.) che chiudevano battenti. In verità, lavoro nel mondo dell’editoria da quando ancora stavo specializzandomi all’Università, ossia da più di vent’anni, e già allora si parlava di crisi. Tuttavia, i sogni a volte si fanno prepotenti e non ti lasciano via di scampo. Fu così che decisi di lasciare la realtà editoriale nella quale lavoravo, e dove ho imparato il mestiere, per fondare la mia casa editrice, per realizzare la mia idea di editoria, per fare delle parole, della scrittura, delle idee la mia professione, trascinando con me, in quella “apparente follia”, Alessandra Motta e Rossella Grasso (mia moglie e mia sorella), senza il sostegno (e, soprattutto, la collaborazione) delle quali, oggi, non avremmo festeggiato i nostri primi dieci anni. È difficile sintetizzare questa decade che è stata contrassegnata da una costante e continua crescita, posso solo ringraziare quelle persone (direttori di collana, autori, collaboratori) che hanno contribuito a dare credibilità e linfa vitale alla nostra casa editrice, fino a farci tracciare un bilancio che non può che essere assolutamente positivo.

Quali iniziative editoriali avete pensato per celebrare questa importante tappa anagrafica?

A dieci anni dalla fondazione della casa editrice ci piacerebbe rilanciare la nostra rivista letteraria, Anthos, quella che, per i primi anni, ha rappresentato una perfetta sintesi dello spirito e della vocazione di Algra. Dopo un lungo periodo di sospensione, vorremmo ridare continuità a questo progetto, creando uno “spazio letterario” di incontro e confronto tra autori, anche esordienti, al fine di ospitare quei testi che, molto spesso, se non in esperienze come questa, rischierebbero di rimanere chiusi in un cassetto.

Professionalità, cura, qualità e accoglienza sono sempre state le caratteristiche distintive di ALGRA da molti riconosciuta come “casa ALGRA”. Considerato, forse tra lettori e autori, molti lo ignorano, che bisogna costantemente fare i conti con il mercato che non sempre “ricompensa” il lavoro di un editore, quanto è complicato tenere il bilancio in equilibrio, tanto più per un vero editore non a pagamento?

Sin dagli arbori della casa editrice abbiamo fatto della professionalità una delle mission principali. L’accoglienza, la cura degli autori e dei loro testi sono state per noi un impegno e, allo stesso tempo, un punto di forza considerevole. Spesso si ignora che all’interno di una casa editrice esistono diverse figure professionali (lettori, correttori, editor, impaginatori, grafici etc.) che determinano la qualità del prodotto finale. Anche questo contribuisce a fare la differenza e a consolidare il rapporto di fiducia con gli autori. L’editore è un imprenditore e, se vuole che i suoi investimenti diventino un utile, non deve smettere mai, nemmeno un momento, di guardarsi intorno e di lavorare tenendo in considerazione la contemporaneità che lo circonda. Tuttavia, quello dell’editore è anche un mestiere nel quale la passione, a volte, vince il braccio di ferro con la professione. Per di più, un editore indipendente, che non è necessariamente soggetto ai vincoli del mercato, tende spesso ad assumere scelte più culturali che commerciali. Cosa fare, allora, per realizzare un bilancio positivo? Selezionare accuratamente le proposte e determinare con cautela le tirature dei volumi, tenendo sempre in considerazione qualità, originalità e potenzialità dei testi.

Vogliamo fare una panoramica numerica su autori, curatori, genere pubblicati cresciti nel tempo? Quali sono le vostre collane “storiche” e come si differenziano? Avete nuovi progetti editoriali in preparazione? E, ancora, a partire dalla vostra linea editoriale, passando per le esperienze fatte, quali ipotesi per il futuro di ALGRA e degli altri marchi editori collegati?

Oggi Algra conta più di mille autori, venti collane editoriali dirette da venticinque attentissimi direttori. Alcune esperienze si sono esaurite nel tempo, ma solo perché negli anni la vocazione umanistica dei nostri marchi editoriali è diventata sempre più netta. Altre sono andate avanti più lentamente, al fine di garantire sempre una crescente qualità della produzione. Abbiamo, tra le altre, Aspasia, collana di medicina narrativa diretta da Giusy Scandurra e Pina Travagliante; Cinema di carta, collana di storia e critica del cinema diretta da Franco La Magna; Clio, collana di studi storici diretta da Lina Scalisi e Pina Travagliante, che annovera nel suo Comitato scientifico e in quello di redazione importanti nomi del nostro panorama accademico; Contemporanea. Concetti, pratiche e forme, collana di saggistica diretta da Davide Miccione; Copioni, collana tascabile di teatro diretta da Orazio Caruso; Fiori Blu, collana di narrativa diretta da Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi; Ginestra dell’Etna, collana di poesia diretta da Maurizio Cucchi e Antonio Di Mauro; Il bruco, collana di letteratura per l’infanzia diretta da Rossella Grasso; Il tocco di Asfodelo, collana di giallistica al femminile diretta da Maria Rita Pennisi; Il vortice, collana di letteratura per ragazzi diretta da Alessandra Motta; L’Albatros, collana di lingua e letteratura straniera diretta da Monica Savoca e Rosario Trovato, anche questa con un Comitato scientifico di carattere internazionale; L’Arco di Ulisse, collana di critica poetica diretta da Emilio Zucchi; Plumelia, collezione di poesia dell’Editore; Saccurafa, collana di lingua e tradizione popolare siciliana diretta da Alfio Patti; Sicilia Niura, collana di gialli e noir di ambientazione siciliana diretta da Sebastiano Ambra, Alberto Minnella, Rosario Russo e Gaudenzio Schillaci.

A queste si sono aggiunte di recente Congetture e confutazioni, collana di critica letteraria diretta da Antonio Di Grado, e Chamos, collana di narrativa diretta da Margherita Verdirame, che intende recuperare pagine autoriali perse nella memoria, offrendole nuovamente ai lettori. La stessa intenzione si prefiggono, per la poesia, Memoria Poetica Siciliana, diretta da Aldo Gerbino, e, per la narrativa al femminile, Una, nessuna e centomila, diretta da Dora Marchese, entrambe di prossima apertura. Vanno poi ricordati i volumi pubblicati nella collana Scritti e i numerosi fuori collana. Inoltre, a quanto detto, bisogna aggiungere la significativa produzione del marchio Il soffio Edizioni, destinato a ospitare nel tempo gran parte della produzione di narrativa e poesia. Ogni collana, naturalmente, ha dei tratti grafici distintivi che rendono le pubblicazioni facilmente riconoscibili.

Quante novità pubblicate ogni anno? L’editoria digitale nel tempo diventa realtà sempre più significativa. Pensate possa dare un valore aggiunto alle vostre edizioni?

La produzione media annuale è di sessanta pubblicazioni circa. Il digitale rappresenta il futuro ma, a mio avviso, non sostituirà mai in maniera definitiva il cartaceo. In ogni caso, per un editore cambierà poco, farà sempre il suo mestiere, a prescindere dal supporto col quale propone i testi al lettore. Continuerà a selezionare scrupolosamente le idee, le storie, i pensieri, quelli belli da leggere, quelli sui quali ritiene di investire e ne farà dono a chi vorrà leggerli, li lascerà nel tempo, indipendentemente che passino da una macchina da stampa o dai circuiti di un eReader.

Il nostro paese è, come tristemente noto, in basso nelle classifiche europee della lettura. Cosa suggerireste perché si possa risalire la classifica, per incentivare significato e ragioni della lettura?

Io credo che il dato più triste e che merita maggiore attenzione sia l’aumento sproposito di “pseudo scrittori”. Tutti vogliono pubblicare almeno un libro (e, pagando, ci riescono) e tutti sognano di fare della scrittura il loro lavoro o, peggio ancora, il “non lavoro” della loro vita. Conosco autori che hanno pubblicato più libri di quelli che hanno letto. La situazione, ormai, è fuori controllo e stiamo lasciando ai posteri la testimonianza di una società dove tutti possono, anzi devono fare tutto. Niente di più sbagliato. Stiamo dimenticando l’importanza della preparazione, dello studio, della formazione, il senso del sacrificio, fondamentali anche per fare lo scrittore. La lettura è indispensabile per chi vuole sperimentarsi nella scrittura e se ogni aspirante scrittore mettesse in pratica questo principio la nostra posizione in classifica sarebbe ben altra.

Continua a leggere

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

Continua a leggere

ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

Continua a leggere

AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

Continua a leggere

Notizie più lette

Exit mobile version