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CRONACA

Catania, mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza: intensificati i controlli della Polizia

Prosegue l’attenzione della Polizia di Stato nei quartieri del centro storico della città. Nell’ambito dell’attività di controllo straordinario del territorio, finalizzata a contrastare e prevenire la criminalità diffusa e ogni forma di illegalità, gli agenti della Questura, in relazione alle direttive impartite dal Questore di Catania, nei giorni scorsi, hanno intensificato i servizi che hanno un’incidenza sui livelli di sicurezza percepita da parte della cittadinanza.

In particolare, gli agenti del Commissariato Centrale, in sinergia con la Polizia Locale, hanno rafforzato quei servizi volti alla verifica del rispetto dell’uso del casco alla guida dei motoveicoli.

A tal proposito, sono stati effettuati, nei giorni scorsi, diversi posti di controllo principalmente tesi al contrasto della citata fattispecie che rappresenta, ancora, un diffuso malcostume.

Da tali servizi scaturiscono poi ulteriori accertamenti, allorquando, alla guida, o comunque a bordo, dei veicoli vengono identificati soggetti con pregiudizi di polizia.

In questi giorni, in zona centro storico, sono stati sanzionati 5 soggetti in quanto alla guida di ciclomotori senza casco, pertanto, sono stati operati altrettanti fermi amministrativi dei mezzi.

Si è, altresì, proceduto in un altro caso al sequestro del mezzo poiché dal controllo è emerso che il conducente, non solo circolava senza indossare il casco, ma che il mezzo era già sottoposto a fermo amministrativo ed a sequestro, pertanto, la conseguente misura sarà finalizzata alla confisca.

Oltre a ciò, sono state elevate altre 2 contestazioni per guida senza copertura assicurativa, inoltre, è stato elevato un verbale per incauto affidamento, uno per guida con patente scaduta di validità, due per guida senza documenti al seguito.

Nel corso del servizio, durante il quale sono stati fermati e controllati decine di veicoli, sono state identificate 12 persone, alcune di esse con precedenti e rilevate 16 contravvenzioni alle norme del Codice della Strada, che hanno comportato altrettante sanzioni.

In particolare, le infrazioni maggiormente riscontrate riguardano la guida senza casco, la mancanza di copertura assicurativa e/o di revisione del veicolo, la guida con patente scaduta e mancanza dei documenti al seguito.

Le attività di verifica in argomento sono inserite nel più ampio contesto dei controlli che la Polizia di Stato sta realizzando in tutta la provincia di Catania, al fine di prevenire quelle forme di illegalità e di comportamenti che, nonostante contrastino con le norme del Codice della Strada, in talune fasce della popolazione – peraltro ridotte – vengono ormai percepite come “normali”. In esito a tale attività solo nel primo trimestre del 2024 sono state elevate 150 sanzioni per il mancato uso del casco protettivo e 260 sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza.

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CRONACA

San Pietro Clarenza: Controlli alle attività commerciali: chiusa una gastro-pescheria abusiva

Controlli congiunti dei Carabinieri della stazione di Camporotondo Etneo e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania agli esercizi commerciali del comune di San Pietro Clarenza, a tutela della salute dei consumatori.

Al riguardo, l’attività ispettiva, mirata a verificare il rispetto della normativa vigente in ambito sanitario-alimentare, ha riguardato una pescheria che produceva anche “preparati” da asporto e che è stata sanzionata e chiusa.

In particolare i Carabinieri, dopo aver effettuato l’ispezione igienico sanitaria presso i locali, hanno rilevato che il titolare, un pescivendolo 57 enne di Acireale, non aveva mai ottenuto la prevista registrazione sanitaria, indispensabile per chiunque operi in una attività commerciale con sostanze alimentari, sia che le prepari, semplicemente manipolandole, sia che le confezioni, sia che si limiti a consegnare prodotti preconfezionati.

L’esercizio commerciale era, perciò, abusivo e a fronte di tale violazione l’uomo è stato sanzionato amministrativamente per un importo complessivo di 3.000 euro, con richiesta, inoltre, all’ASP di Catania, del provvedimento di chiusura del locale e diffida a non proseguire l’attività.

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CRONACA

Militello in Val di Catania: arrestato giovane 19enne già posto ai domiciliari e trovato in possesso di due coltelli

I Carabinieri della Stazione di Militello in Val di Catania erano al corrente della “propensione” di quel 19enne, del posto, dedito alla violazione delle prescrizioni attinenti alla propria misura cautelare degli arresti domiciliari, tanto che lo tenevano d’occhio e, per l’aggravamento della stessa, ne avevano già compendiato all’Autorità Giudiziaria l’esito della loro attività di controllo.

Manco a dirlo però, quando, l’altro giorno, intorno alle 14.00, una parente del giovane se l’è trovato in casa propria, così evadendo ancora una volta dall’abitazione nella quale avrebbe invece dovuto stare rinchiuso per di più chiedendole di procurargli un quantitativo di marijuana.

La donna ha chiamato impaurita i Carabinieri che sono pertanto accorsi, ma il 19enne aveva già “tagliato la corda” avendo compreso che, di lì a poco, sarebbero arrivati i militari.

Sono pertanto scattate le ricerche ed alla fine, dopo circa un’ora, i Carabinieri lo hanno scovato in un terreno incolto nei pressi di via Cavour. Lo hanno bloccato e perquisito, trovandogli addosso due coltelli a serramanico, uno nella tasca dei pantaloni e l’altro in un marsupio che il giovane portava con sé.

L’arresto in flagranza del giovane per evasione e porto abusivo di armi è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria ma, il contestuale accoglimento da parte di quest’ultima della richiesta di aggravamento della precedente posizione proposta dai Carabinieri, ha determinato così l’inasprimento dell’originaria misura cautelare degli arresti domiciliari, a seguito del quale il 19enne è stato associato al carcere di Caltagirone.

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CRONACA

Catania: minaccia la madre e finisce agli arresti domiciliari per violazione del divieto di avvicinamento

Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania hanno posto agli arresti domiciliari un pregiudicato catanese di 21 anni per aver violato il divieto di avvicinamento alla madre, disposto a seguito di precedenti casi di maltrattamento denunciati dalla donna.

A chiedere l’intervento dei poliziotti è stata la stessa donna che ha riferito di essere stata minacciata dal figlio che la aspettava sotto casa, in zona Cibali.

Secondo quanto raccontato, alla base delle minacce, ci sarebbe la partecipazione della donna in una udienza, in Tribunale, relativa a precedenti denunce per maltrattamenti subiti. Questo aveva innescato la reazione del giovane che si sarebbe presentato sotto l’abitazione della madre per minacciarla.

Giunti sul posto, gli agenti non hanno trovato il pregiudicato e, nell’adempimento della procedura “Codice Rosso”, hanno accompagnato la donna presso gli uffici della Polizia di Stato dove ha poi formalizzato la querela, sottolineando che il figlio, in più occasioni, si era presentato sia presso la propria abitazione che in quella dello zio.

A seguito di un controllo mirato, i poliziotti hanno trovato il giovane all’interno dell’abitazione dello zio materno, nel quartiere Librino, violando, così, la misura del divieto di avvicinamento. Per questo motivo, informato il Pubblico Ministero, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari presso l’abitazione del padre.

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