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CULTURA

Gangi: al via domani la prima edizione del premio nazionale “Omnia Gangi 2024”

Il Comune di Gangi, a dieci anni dall’elezione di Borgo più bello d’Italia, lancia la prima edizione del premio nazionale “Omnia Gangi”. Tema dell’edizione 2024: “Il teatro delle Radici”. Un omaggio all’anno dedicato al Turismo delle Radici, il progetto di richiamo internazionale, voluto dai ministeri degli Esteri e della Cultura, che propone offerte turistiche e culturali indirizzate agli italo-discendenti e oriundi italiani nel mondo, invitandoli a viaggiare alla scoperta delle proprie radici e della storia familiare.

Una settimana di eventi culturali e musicali che si concluderanno il Primo Maggio con l’assegnazione, a una personalità della cultura nazionale, del Premio “Omnia Gangi 2024”.

Il programma prenderà il via domani (23 Aprile), alle ore 17, dove nella sala Polifunzionale(sotto piazzetta Vitale) si svolgerà la “Giornata Mondiale del Libro – Maratona di Lettura e Musica”.

Il 25 aprile, alle ore 17, nell’ex carcere Borbonico al via la singolare personale dell’eclettico artista madonita Enzo Rinaldi e alle 18, nella sala Polifunzionale, concerto di musica classica “Borghi Sonori”.

Sarà Fabrizio Fazio e Band il 26 aprile, dalle ore 18,30, ad intrattenere il pubblico per le vie del centro storico. L’artigiano del tamburo presenterà la sua singolare e coinvolgente performance.

Il 27 aprile, alle ore 18, le sale nobili di palazzo Bongiorno ospiteranno la presentazione del libro “Suspira Gancitani” di Delia J. Balistreri e alle ore 22 in piazzetta Zoppo di Gangi spazio ai più giovani con la serata disco di Dj Space e VJ San.

Il 30 aprile, alle ore 18, la sala polifunzionale ospiterà “Il Viaggio di ritorno” convention culturale sul Turismo delle Radici, dopo i saluti del sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e dell’assessore al Turismo Stefano Sauro ne parleranno: Marina Gabrieli, coordinatrice nazionale Italea, progetto PNRR Turismo delle radici; Maurizio Giambalvo, coordinatore regionale Italea; Laura Anello, presidente Italea Sicilia; Nicola Farruggio vice presidente vicario Federalberghi Sicilia; Fabio Sebastiani direttore e conduttore Radio Mir, la web radio degli italiani all’estero; Roberto Pennisi, imprenditore Argentino di origini italiane e l’attore Manlio Dovì. Previsto il collegamento con il presidente dell’associazione “Gangitanos de Rosario” Juan Josè Mocciaro Dialoga con gli ospiti Rosa Di Stefano. Interverranno anche tutti i sindaci dei comuni siciliani che hanno aderito al progetto del Turismo delle Radici. E alle 20:30 cena “Letteraria” con Gaetano Basile (evento ad invito). Basile leggerà passi di libri che trattano l’arte culinaria e saranno preparati anche piatti a tema. Alle 22, in piazzetta Zoppo di Gangi, è prevista l’esibizione musicale del maestro Filippo Paternò Mediterranea Ensemble.

Il primo maggio la conclusione di “Omnia Gangi 2024” con la consegna del premio, realizzato dall’artista madonita Enzo Rinaldi, alle ore 18, lo start nella sala polifunzionale con “Il Teatro delle Radici”, Valentina Bruschi intervisterà Giuseppe Sottile, Carmelo Zaffora e Giovanni Ventimiglia. Seguirà la performance del maestro Vincenzo Castellana e la presentazione e la consegna del Premio Omnia Città di Gangi I° Edizione,

“Omnia Gangi è un premio che abbiamo voluto istituire per premiare personalità della cultura regionale e nazionale – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – un evento che si inserisce a pieno all’interno delle manifestazioni annuali che organizziamo. Il premio – chiosa il primo cittadino – ogni anno avrà un tema diverso, quest’anno abbiamo scelto il teatro delle radici un richiamo alle origini gangitane”.

Gli eventi sono patrocinati dal comune di Gangi, istituzione Gianbecchina, Italea, Pro Loco e Gangi Impianti.

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CULTURA

Partinico: incontro in caserma con gli scolari di Montelepre nell’ambito del progetto “Cultura della Legalità”

I Carabinieri della Compagnia di Partinico, nell’ambito del progetto di diffusione della “Cultura della Legalità”, hanno accolto nella loro caserma di Via Edmondo De Amicis i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale “Alessandro Manzoni” di Montelepre.

All’evento hanno partecipato gli alunni delle classi di terza media e i rispettivi docenti accompagnatori. Gli studenti hanno visitato i locali della nuova caserma, simulato le operazioni di sopralluogo in una scena del crimine allestita per l’occasione oltre che visto e provato i mezzi e gli equipaggiamenti in dotazione.

Inoltre, sono state organizzate delle dimostrazioni con i reparti speciali dell’Arma.

Il Nucleo Carabinieri Cinofili di Palermo Villagrazia, ha sguinzagliato Ron, un pastore tedesco specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti, che poi si è lasciato accarezzare dai ragazzi, che non hanno esitato a giocare con lui e tempestare di domande l’operatore specializzato che lo conduce. Accanto a lui anche Vera, un pastore belga, ha messo in mostra le sue abilità nella ricerca di armi ed esplosivi, trovando, senza difficoltà, un’arma giocattolo che era stata nascosta.

Anche i militari del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Palermo, specializzati come artificieri antisabotaggio, hanno preso parte all’iniziativa con una dimostrazione in cui hanno impiegato la loro “arma segreta” il robot TIGR, che abilmente manovrato dall’operatore si è avvicinato ad un pacco sospetto, neutralizzando la minaccia.

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CULTURA

Conferenza Episcopale Siciliana: promulgato il decreto su esorcismi e preghiere di guarigione e liberazione

La Conferenza Episcopale siciliana ha promulgato il 14 Maggio scorso, nella festa di San Mattia apostolo, il decreto su esorcismi e preghiere di guarigione e liberazione. Se è oggettivo che la pratica dell’esorcismo in tempi recenti è diminuita rispetto al passato, anche a motivo di una crescente diagnostica di carattere psichico e psicologico, è altresì vero che sono comunque in molti coloro che ricorrono a tale esercizio.

Anche nelle diciotto Diocesi di Sicilia, come avviene ormai in tutta Italia, si è diffusa la prassi da parte di alcuni sacerdoti di indire riunioni periodiche nelle quali si svolgono preghiere atte ad ottenere la guarigione dagli influssi e dai disturbi procurati dal Maligno. Le stesse sono spesso associate a celebrazioni liturgiche che vengono di riflesso definite impropriamente S. Messe di guarigione.

Affinché queste celebrazioni siano svolte è però necessario che siano illuminate da una normativa giuridico-pastorale puntuale che ben delinei le possibilità di azione. Inoltre, è fondamentale che chi guida questi momenti, se vissuti nella fiducia allo Spirito Santo, sia da conforto per l’anima tormentata, e sappia anche circoscrivere la preghiera a tale compito senza scadere nella concitazione di isterismo, artificiosità, teatralità o sensazionalismo.

Il Canone 1171 del Codice di Diritto Canonico parla degli esorcismi mettendoli in relazione con gli “ossessi”, quei casi di possessione diabolica vera e propria. In questo caso ad agire deve essere un sacerdote esorcista. Ciò non toglie che si possa agire a beneficio di coloro che sono “disturbati” anche con preghiere di liberazione attraverso le quali chiedere l’intercessione di Dio affinché il “disturbato” sia liberato.

La Congregazione per la Dottrina della Fede ha già emanato, nel settembre del 2000, delle norme da seguire. Il testo si oppone ad “esorcismi fai da te” e traccia un riferimento preciso per coloro che esercitano il ministero, ma anche a chi prima di indirizzare un fedele dall’esorcista è chiamato a fare un sano discernimento tra reale disturbo e mera suggestione. A questo, dopo ventiquattro anni, si affianca il decreto firmato dai vescovi di Sicilia.

Nel documento si evidenzia una situazione per la quale il numero dei fedeli che cercano liberazione da presunte possessioni è ampio. Le stesse sono causate, a loro dire, da malefici e fatture. A rispondere a questa richiesta sono i sacerdoti che, animati da slancio pastorale e desiderio di confortare il proprio gregge, accolgono e benedicono chi chiede loro aiuto. Nonostante la buona volontà a loro riconosciuta alcuni sacerdoti non agiscono conformemente alle linee guida.

Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e Presidente della CESi, così si esprime“Queste linee guida sono emesse per affrontare questioni di interesse generale all’interno della comunità ecclesiale. Le pratiche religiose sono importanti per esprimere e mantenere una prassi unitaria all’interno delle comunità di fede. Attraverso la preghiera comune, la partecipazione ai sacramenti e l’osservanza dei rituali religiosi, i fedeli vivono la comunione con gli altri credenti”.

Così Mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa e delegato Cesi per la Pastorale Esorcistica: “In questo decreto, che viene emanato da parte dei Vescovi di Sicilia, è centrale la cura, l’attenzione e la premura nei confronti di questi nostri fratelli che sono posseduti o vessati dal demonio.  Si tratta di un servizio reso agli esorcisti, a coloro che si occupano di questi nostri fratelli con fragilità, ma nello stesso tempo si rivolge a tutto il popolo di Dio. Questo è possibile coltivando una vita spirituale intensa, nutrendosi dei sacramenti e mettendosi in docile ascolto della Parola di Dio”.

Fin troppo spesso si rischia di spettacolarizzare la preghiera di liberazione. Recitare le preghiere in adunanze pubbliche davanti all’Eucarestia solennemente esposta e benedicendo con il Santissimo Sacramento fa sì che si verifichino urla, parolacce se non addirittura bestemmie che possono turbare i fedeli presenti, in special modo quelli più deboli.

Ancor peggio alcune volte tali preghiere avvengono in case private a cura di laici, a volte anche assistiti da sacerdoti. In questo clima di approssimazione è necessario per la Conferenza Episcopale Siciliana chiarire la prassi e ribadire l’insegnamento che la Chiesa ha già dato, fornendo disposizioni che ribadiscano i punti cardine già stabiliti.

Fra Benigno, direttore della Pastorale Esorcistica, così interviene: “Non bisogna alimentare la curiosità morbosa verso la preghiera di liberazione. Bisogna aver cura anche dei fratelli più fragili e non sottoporre nessuno a preghiere di liberazione comunitarie. Ecco perché i Vescovi, giustamente, intervengono a regolare questi punti. È chiaro che bisogna obbedire, come ci insegna il Vangelo, anche a queste indicazioni che ci vengono date per il bene di tutti”.

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CULTURA

Legalità ad Acireale: oggi la premiazione del concorso indetto dall’Associazione Antiracket “Rosario Livatino”

Il sindaco Roberto Barbagallo ha partecipato stamattina alla premiazione del concorso Legalità indetto dall’Associazione antiracket acese A.SA.RA. “Rosario Livatino”, patrocinato dalla Città di Acireale.

Protagonisti del concorso sono stati gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado della città. I vincitori sono stati premiati nel corso di una cerimonia nell’aula magna del liceo classico “Gulli e Pennisi” alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Roberto Barbagallo, il vescovo Antonino Raspanti, il primo dirigente di Polizia e dirigente del Commissariato di Acireale Tito Cicero, il capitano Domenico Rana comandante della Compagnia dei carabinieri di Acireale e il comandante della Polizia locale Alfio Licciardello.

E’ importante per noi Amministratori essere qui, insieme alle Forze dell’ordine, ad ascoltare le parole dei ragazzi delle nostre scuole. Grazie all’A.SA.RA, che è un’associazione ormai storica, per questo concorso e per le iniziative che porta avanti sul territorio. Noi proviamo giornalmente a fare la nostra parte . Il Comune di Acireale ha recentemente rimesso in piedi l’Organismo di Composizione della Crisi. Siamo stati tra i primi Comuni italiani a istituirlo e finalmente siamo riusciti ad ottenere il passaggio alla sezione A. E’ un atto che ci consentirà di sostenere concretamente chi è in difficoltà, intervenendo in favore delle famiglie che a causa di un reddito “povero” non sono in grado di garantire ai propri figli un dignitoso tenore di vita e di sostenere chi a causa di eventi non previsti non è in grado di offrire nulla ai propri creditori”, ha annunciato il sindaco Roberto Barbagallo.

Al tavolo il dirigente scolastico del “Gulli e Pennisi” Tarcisio Maugeri, il presidente dell’A.SA.RA Gabriella Puleo e Giovanni Vecchio, presidente della commissione esaminatrice degli elaborati.

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