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CRONACA

Mascalucia e San Giovanni La Punta: servizio straordinario di controllo sul territorio contro il reato di guida in stato di ebrezza.

Nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire ogni forma di illegalità diffusa, soprattutto nelle giornate di festa tra le ricorrenze del 25 aprile e 1° maggio, il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha disposto un  piano straordinario di controllo su tutto il territorio etneo, con l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza e garantire in questo modo il sereno godimento delle vacanze ai cittadini e turisti, italiani e stranieri, che in numerosi hanno affollato la provincia catanese.

L’attenzione dei Carabinieri è stata soprattutto rivolta, in quei giorni, alle zone di maggiore aggregazione, alle aree ed ai parchi commerciali, le chiese, i siti culturali e i locali d’intrattenimento, ma anche alle stazioni, alle fermate degli autobus e, in generale, in prossimità dei punti di maggiore affluenza, per scongiurare qualsiasi problematica connessa alla sicurezza pubblica.

In tale ambito, i Carabinieri della Compagnia di Gravina unitamente ai colleghi della Tenenza di Mascalucia, supportati dal personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia”, hanno predisposto un massiccio dispositivo finalizzato al controllo della circolazione stradale lungo le principali arterie stradali del Comune di Mascalucia e San Giovanni la Punta particolarmente trafficate in occasione delle festività del 1° maggio sia dai residenti che dai numerosi turisti che si recano sull’Etna per effettuare le escursioni.

Nell’ambito di tale contesto operativo, i militari dell’Arma hanno posto particolare attenzione alla prevenzione di tutte quei comportamenti alla guida, potenzialmente pericolosi per gli utenti della strada e per la sicurezza pubblica, tra cui il fenomeno della guida sotto l’influenza di alcool. Pertanto, attrezzati di idonea strumentazione finalizzata alla misurazione dei grammi di alcol per litri di sangue, nota come “etilometro”, le pattuglie hanno effettuato una serie di controlli lungo la strada che da Mascalucia conduce a Nicolosi.

Tra gli utenti della strada controllati, i Carabinieri hanno fermato un 53enne di San Giovanni La Punta, alla guida di un’Audi Q4, che ha sin da subito attirato l’attenzione dei militari per la perdita di gocce di sangue dal naso.

Una volta accertato che stesse bene e che la perdita di sangue non fosse conseguenza di emorragie, gli operanti gli hanno iniziato a porgere delle domande alle quali hanno ottenuto delle risposte sconnesse e prive di senso, motivo per cui i Carabinieri hanno deciso di sottoporlo ad un accertamento etilometrico che ha fornito due risultati consecutivi, rispettivamente di 1,2 g/l e 1,8 g/l quindi, ben oltre la soglia del minimo consento che ha comportato, pertanto, all’autista il suo deferimento all’Autorità Giudiziaria ed il ritiro della patente.

Significativa è stata, in tale contesto, la lezione di un Maresciallo, impegnato nel controllo, al figlio del 53enne verbalizzato, il quale ha espresso il suo disappunto circa il controllo fatto al padre poiché, secondo il suo punto di vista, quello della guida in stato di ebrezza è da considerarsi cosa di poco conto, rispetto a tanti altri gravi reati ai quali bisognerebbe dare più attenzione. A quel punto, il Sottufficiale dell’Arma ha, chiaramente, spiegato al giovane che l’impegno dei Carabinieri, a favore della collettività, si concretizza in diversi modi e con svariate sfaccettature pertanto, anche le violazioni, a suo giudizio considerate di poco rilievo, vanno perseguite a norma di legge con lo scopo, anche, di garantire sicurezza reale e percepita a tutti i cittadini.  

A conclusione del servizio straordinario di controllo, i Carabinieri hanno fermato nel complesso circa 40 veicoli e identificato oltre 60 persone, hanno elevato sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 6.000,00 €  per le violazioni, considerate più odiose e pericolose, come la “mancanza di copertura assicurativa” e “guida senza l’uso di cinture di sicurezza e cascosequestrando 3 autoveicoli in quanto privi di assicurazione.   Tra gli utenti della strada sanzionati, un 50enne di Mascalucia, che circolava alla guida di una Smart For Two con la moglie seduta al lato passeggero e la figlia, minorenne, rannicchiata nel bagagliaio. Il conducente è stato sanzionato con la multa di 172,00 € per “soprannumero di persone su determinati veicoli”. Un altro automobilista, alla guida di una Fiat Panda, credendo di farla franca ha deciso di non fermarsi all’ALT, non riuscendovi in quanto i militari sono, attraverso il numero di targa, subito risaliti ad un 28enne di Camporotondo Etneo, scoprendo altresì che la macchina fosse priva di assicurazione e sottoposta ad un fermo amministrativo. I verbali gli sono stati notificati direttamente a casa, dove è stato raggiunto dall’equipaggio ha identificato.

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CRONACA

Catania, fugge durante un controllo: pregiudicato 26enne bloccato e arrestato dalla Polizia

Nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, i poliziotti della Squadra Volante transitando per via Nizzeti hanno notato un giovane a bordo di una vettura che, per via della strana andatura, è stata fermata per un controllo.

Il conducente fingeva più volte di fermarsi, per poi ripartire a grande velocità; pertanto, ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in viale Marco Polo, dove il giovane, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, improvvisamente ha urtato la Volante lateralmente, perdendo il controllo e andando ad impattare contro un albero.

Identificato quale 26enne pregiudicato catanese è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di due dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso totale di 2,31 grammi, e della somma di 1.145,00 euro in contanti.

Date le circostanze gli agenti hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del giovane, che ha dato esito negativo.

A seguito dell’impatto, i due agenti hanno subito delle lesioni. Al termine dell’intervento, sono stati visitati presso un ospedale cittadino e refertati con una prognosi di 5 giorni ciascuno.

Alla luce di quanto accaduto, il 26enne è stato tratto in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

Biancavilla, maltratta i familiari e si gioca lo stipendio della moglie alle slot machine: arrestato marito violento

Sono stati momenti di tensione quelli vissuti a Biancavilla lo scorso pomeriggio, presso un’abitazione situata nella periferia al confine con Adrano, dove un 51enne del posto, disoccupato e pregiudicato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

I Carabinieri della locale Stazione, impegnati in attività di contrasto e prevenzione della criminalità diffusa, sono intervenuti in pochi minuti presso quell’appartamento, dopo la telefonata al numero di emergenza 112 da parte della moglie dell’uomo, esasperata in seguito all’ultimo episodio di violenza subìto dal marito.  

Quando la pattuglia è arrivata ha dapprima tranquillizzato la donna che, spaventata, era scesa in strada ad attendere i soccorsi e, poi, i militari sono saliti al piano superiore, facendo accesso nell’appartamento dal quale si udiva l’uomo inveire violentemente contro i familiari.

In casa i Carabinieri hanno trovato inequivocabili tracce di violenza: mobili e porte rotte e, sul pavimento, soprammobili in frantumi e cocci di vetro, oltre ad un libro che era stato dato alle fiamme nella cucina. L’uomo ha cominciato ad avanzare minacciosamente contro i militari dell’Arma, insultandoli in cerca di uno scontro, ma l’equipaggio, che aveva ben intuito le sue condizioni di alterazione psicofisica a causa dell’abuso di alcolici, non cedendo alle provocazioni, con fermezza ma anche empatia, lo ha ricondotto alla calma.

Dopodiché, i Carabinieri hanno avviato i necessari accertamenti per comprendere esattamente la dinamica dei fatti e hanno scoperto, ascoltando le dichiarazioni della vittima, che il 51 enne, in stato di alterazione psico-fisica, aveva iniziato a inveire contro la propria moglie per futili motivi e le aveva versato del detersivo per i piatti sui capelli, spargendolo anche per tutta la cucina. Con pazienza la donna si era lavata, subendo questo gesto inconsulto senza fiatare, ma al suo ritorno in cucina, il marito aveva minacciato di ucciderla, passando poi alle vie di fatto mediante il lancio di un coltello da cucina all’altezza del viso, non colpendola solo grazie alla prontezza di riflessi della donna. A quel punto una figlia della coppia era intervenuta in difesa della madre, ma era stata anche lei minacciata, quindi le due donne era riuscite a scappare di casa e chiedere aiuto.  

Quando i Carabinieri hanno raccolto la querela, sono venuti a conoscenza del fatto che il 51enne non era nuovo a tali atteggiamenti aggressivi nei confronti di tutto il nucleo familiare e nel 2016 era già stato denunciato dalla donna che, unitamente ai figli, era stata trasferita presso una comunità protetta. Tuttavia, era riuscito a convincere la moglie a tornare a vivere con lui e si faceva mantenere da lei, regolarmente impiegata, sperperando però lo stipendio alle slot machine. Con la continua minaccia di recarsi presso il luogo di lavoro di lei, infatti, si faceva consegnare il bancomat e lo adoperava per giocare alle “macchinette”.

Sulla base di tutti gli elementi di prova raccolti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato condotto presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciate in stato di libertà tre persone accusate di furto in concorso

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno denunciato in stato di libertà tre persone, due 31enni e un 23enne, per furto in concorso dopo aver asportato i fanali posteriori di un veicolo parcheggiato in centro.

Ad accorgersi del furto è stato il proprietario dell’auto che ha sporto denuncia in Commissariato.

I poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini, acquisendo elementi utili all’individuazione dei responsabili, due dei quali già noti alle forze dell’ordine per analoghi precedenti. Tra le attività investigative, di fondamentale importanza è risultata la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso i tre uomini nello svolgimento dell’atto criminoso.

Al termine degli adempimenti di rito, sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.

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