ATTUALITÀ
Taormina: il premio Oscar, Kevin Spacey, si esibirà al Teatro Antico e riceverà il Nations Award alla carriera
Taormina rinnova il suo speciale legame con il cinema internazionale in occasione del Nations Award, il premio cinematografico voluto e organizzato dal Presidente Michel Curatolo e dal consulente artistico Marco Fallanca in passato assegnato ad acclamate icone del cinema mondiale quali Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, F. Murray Abraham, Gerard Depardieu, Ferzan Ozpetek, Daniel Brühl, Nicola Piovani, Abel Ferrara e Vittorio Storaro. Organizzato sotto l’alto patrocinio del Senato della Repubblica e della Regione Siciliana, l’evento culminerà in una cerimonia di premiazione che si svolgerà il 21 luglio prossimo nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina, il più bel “cinema all’aperto” del mondo.
Nel corso della serata di gala, l’attore di fama mondiale Kevin Spacey – premiato lo scorso anno al Museo Nazionale del Cinema di Torino – si esibirà in una breve performance nell’evocativo scenario del Teatro Antico. In questa occasione, al due volte premio Oscar per I soliti sospetti e American Beauty sarà conferito il Nations Award alla carriera per la sua eccezionale dedizione al mestiere di attore sul palcoscenico, sul grande schermo e in televisione. Nel 2023, il premio è stato attribuito all’attore F. Murray Abraham – premio Oscar per Amadeus di Miloš Forman – che nel 1995 ha interpretato il ruolo del corifeo ne La dea dell’amore di Woody Allen e ha fatto ritorno a Taormina ventisette anni dopo, in occasione delle riprese della seconda stagione della serie antologica HBO The White Lotus.
Nel corso della sua pluridecennale carriera cinematografica, Kevin Spacey ha dato un volto memorabile a personaggi come – tra gli altri – Keyzer Söze in The Usual Suspects, John Doe in Se7en, Jack Vincennes in L.A. Confidential, Lester Burnham in American Beauty, Lex Luthor in Superman Returns e Frank Underwood nella celebre serie Netflix House of Cards, ruolo valsogli un Golden Globe, due SAG Awards e cinque nomination consecutive agli Emmy Award. Tra le altre interpretazioni di Spacey si possono ricordare quelle in Glengarry Glen Ross, Consenting Adults, Swimming with Sharks, Midnight in the Garden of Good and Evil, The Negotiator, The Big Kahuna, Ordinary Decent Criminal, K-Pax, The Life of David Gale, Margin Call, Elvis & Nixon e Baby Driver. Ha inoltre diretto i film Albino Alligator e Beyond the Sea.
“Kevin Spacey è un monumento senza tempo della storia del cinema e del teatro, che merita indiscutibilmente la possibilità di riavere indietro la sua brillante carriera” – dichiarano Michel Curatolo e Marco Fallanca, Presidente e consulente artistico del Nations Award – “Taormina è una delle più antiche sedi di celebrazioni cinematografiche in Italia ed è un vero privilegio poter assistere a un saggio della performance di uno dei grandi della recitazione del nostro tempo. Sia il pubblico che l’industria sentono ogni giorno la mancanza del suo sconfinato talento e noi siamo estremamente orgogliosi di stare al fianco di un così straordinario artista”.
Dopo aver studiato arte drammatica alla Juilliard School e aver debuttato in teatro a New York nel 1981, Spacey è stato un attore camaleontico, ugualmente a suo agio sul palcoscenico e sul grande schermo: si è imposto sulla scena con interpretazioni di rilievo sia a Broadway che off-Broadway, dove ha recitato in produzioni come Enrico I, Parte I di William Shakespeare, Fantasmi di Henrik Ibsen, Il Misantropo di Molière, Il Gabbiano di Anton Čechov e Lungo viaggio verso la notte di Eugene O’Neill. Nel 1991 ha vinto un Tony Award per la sua interpretazione dello zio Louie nel successo di Neil Simon Lost in Yonkers, seguito dal Laurence Olivier Award e da un’altra nomination al Tony Award nel 1999 per The Iceman Cometh. Spacey ha interpretato il ruolo del titolo in Riccardo III nel 2011 e Clarence Darrow in una produzione del West End di Darrow nel 2014 e nel 2015. Dal 2003 al 2015 è stato direttore artistico dello storico teatro Old Vic di Londra.
ATTUALITÀ
Pozzillo: domenica 15 dicembre l’intitolazione della piazza antistante la chiesa a Monsignor Giuseppe Borzì
La comunità della frazione acese di Pozzillo, a vent’anni dalla morte di mons. Giuseppe Borzì, celebra domenica 15 dicembre, alle ore 17, l’intitolazione della piazza antistante la chiesa alla figura di questo amato sacerdote. A seguire si terrà la celebrazione eucaristica.
Saranno presenti le autorità civili e religiose: l’attuale parroco di Pozzillo don Andrea Grasso, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il luogotenente Massimo Pica, comandante della Stazione CC Guardia Mangano, l’On. Nicola D’Agostino, il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo ed il presidente del Consiglio comunale Michele Greco.
Parroco dal 1954 al 2005, è stato per cinquant’anni testimonianza silenziosa, umile e preziosa di impegno apostolico, avendo cura anche della chiesa facendo realizzare le vetrate artistiche in occasione del Giubileo del 2000.
Presbitero di profonda spiritualità, grande umanità e carità è stato una guida solida per la comunità. Ha accompagnato cammini vocazionali, sia negli anni iniziali del suo ministero nella diocesi di Noto, sia, in seguito, nella diocesi acese.
Aveva il dono di indirizzare i suoi figli spirituali verso la propria vocazione. Una grande rete di preghiera sosteneva il suo Ministero e tutti coloro che a lui si affidavano.
Risuonano ancor’oggi le sue parole: “Gesù, in Voi confido, di Voi mi fido, a Voi mi affido, “a Voi li affido”, di Voi son sicuro, in Voi riposo”. Ogni giorno, infatti nella Santa Messa quotidiana, mons. Borzì invitava a pregare per gli ammalati e per coloro che si trovavano in difficoltà.
Don Andrea Grasso così si esprime: “Mons. Borzì ha dispensato Parola di Dio e Sacramenti. È stato di conforto e aiuto tangibile. Ha messo al centro della sua vita l’amore al Cuore di Gesù, a Maria Santissima e alla Santa Patrona pozzillese Margherita. Siamo certi che mons. Borzì continua a pregare e a vegliare sulla sua Pozzillo”.
ATTUALITÀ
La Sicilia vince l’Oscar del turismo 2024 – MHR Awards come migliore destinazione d’Italia
La Sicilia si aggiudica il premio “Oscar del Turismo 2024 – MHR Awards” quale migliore destinazione turistica d’Italia. Ieri sera a Roma, nel corso di un evento, la consegna del premio ideato da “MHR”, network del settore hospitality e travel. Durante la serata sono stati consegnati quindici premi a protagonisti italiani del settore che si sono distinti in termini di performance, qualità, innovazione e sostenibilità. «Con grande orgoglio – dice l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata – riceviamo questo prestigioso riconoscimento, che conferma non soltanto il valore straordinario e attrattivo della nostra Isola sotto ogni profilo, ma anche il costante impegno del mio assessorato e dell’intero governo regionale volto a rafforzare, giorno dopo giorno, il nostro ricco patrimonio. Faremo tesoro del riconoscimento utilizzandolo come fonte d’ispirazione per guidare le nostre future iniziative. L’entusiasmo, la motivazione e l’orgoglio che ne derivano rafforzeranno il nostro impegno a valorizzare tutto ciò che la Sicilia può offrire. Sarà un’ulteriore occasione per incrementare significativamente il flusso di turisti già fortemente in crescita anche nei periodi di bassa stagione».
ATTUALITÀ
Comuni Siciliani, mancati incassi del 2023 per un miliardo di euro: la Corte dei Conti lancia l’allarme
Il cuore della crisi finanziaria” dei Comuni in Sicilia sta nel pessimo rapporto tra accertamenti e riscossioni, con mancati incassi, solo nel 2023, di quasi un miliardo di euro.
E’ quanto emerge dall’indagine-referto sulla finanza locale siciliana 2024 condotta dalla sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana.
I giudici contabili hanno analizzato le informazioni caricate nella banca dati amministrazioni pubbliche (Bdap) della Ragioneria generale dello Stato da 300 Comuni, gli altri 91 risultano inadempienti.
Per quanto concerne le entrate calcolate al netto dei fondi perequativi, “i comuni siciliani registrano accertamenti in crescita da 533 euro pro capite nel 2021 a 556 euro pro capite nel 2022, collocandosi poco al di sotto della media nazionale – pari a 591 euro – con un tasso di crescita nel biennio del 4,3%”.
“Il punto gravemente critico si riscontra sul fronte delle riscossioni, che pur crescendo del 4,9% tra il 2021 e il 2022, restano tra le peggiori a livello nazionale, passando da 298 euro pro capite a 312 – scrive la Corte dei conti – Si determina un gap tra accertamenti e riscossioni che sale da 235 a 244 euro pro capite, molto superiore alla media nazionale di 158 e 159 euro pro capite. La Sicilia risulta, dopo il Lazio, la regione con il rapporto peggiore tra accertamenti e riscossioni per i comuni indagati nel vasto campione della Sezione delle autonomie (pari a oltre il 95% degli enti)”. Nel 2023, segnalano i giudici contabili, si è determinato “un divario tra accertamenti e riscossioni pari a 966 milioni di mancato incasso, se i comuni siciliani raggiungessero la percentuale nazionale media di riscossione, potrebbero contare ogni anno su oltre 400 milioni di entrate in più”.
Per la Corte dei conti “basta questo dato per comprendere come questo aspetto sia il cuore della crisi finanziaria degli enti locali siciliani e che ogni energia organizzativa, programmatoria, gestionale dovrebbe essere mirata all’obiettivo di far fronte a questo inammissibile divario”. Per i giudici “ogni sforzo dovrebbe essere rivolto a rendere effettiva la disponibilità di risorse che sono proprie degli enti, e che spettano loro ai sensi dell’articolo 119, commi primo secondo e quarto, della Costituzione”. “Tutte le altre strade per ottenere ristoro alla situazione di tensione finanziaria sono complementari a questa, che è la strada maestra”, avverte la Corte dei conti.
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