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ECONOMIA

Cantieri di servizio a Palermo, Albano: “Compilare subito la Did per la domanda”

Possedere la regolare dichiarazione di immediata disponibilità (Did): è quanto occorrerà nell’immediato per poter partecipare alla selezione per i cantieri di servizio, a Palermo, mentre il patto di servizio potrà essere sottoscritto anche successivamente alla scadenza di presentazione delle domande. È quanto si legge nella nota inviata al Comune di Palermo a firma del dirigente del dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, Ettore Foti.

«Abbiamo inviato questo chiarimento al Comune di Palermo – dichiara Nuccia Albano, assessore regionale al Lavoro – in considerazione della mole di lavoro che si registra nel Centro per l’impiego di Palermo e dell’imminente scadenza entro la quale i potenziali candidati devono espletare le procedure burocratiche necessarie e presentare la domanda di partecipazione in maniera completa e adeguata. In questa maniera garantiamo ai cittadini interessati l’opportunità di partecipare ad un progetto fondamentale per il sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione. I cantieri di servizio, infatti, forniscono un prezioso contributo in diversi programmi di lavoro inseriti in progetti sociali o di riqualificazione, apportando benefici per i Comuni e dando dignità e ristoro economico a tante famiglie in difficoltà».

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ATTUALITÀ

Catania, nuovo Terminale Bus Fontanarossa, Cisal: ”Importante svolta per la mobilità cittadina”

CATANIA – L’approvazione del progetto esecutivo del nuovo Terminal Bus di Fontanarossa, un’infrastruttura che rappresenta un nodo strategico per il trasporto pubblico locale e regionale, rappresenta “un’importante svolta per la mobilità cittadina“. 

Così Giovanni Lo Schiavo, responsabile di Cisal Catania, ha accolto con favore l’iniziativa, sottolineando che “il miglior utilizzo delle risorse pubbliche passa attraverso la qualità dei servizi resi alla collettività”. La Confederazione ha espresso apprezzamento per la Giunta comunale del sindaco Enrico Trantino, evidenziando l’importanza del Terminal come infrastruttura fondamentale per il futuro della mobilità.

La realizzazione di questo hub intermodale segna un significativo passo avanti nell’integrazione tra i diversi mezzi di trasporto: autobus urbani ed extraurbani, ferrovia e metropolitana. La mancanza di un terminal bus adeguato ha, per anni, causato disagi ai pendolari, ai cittadini e ai turisti, generando problemi nella gestione dei flussi urbani.

Il nuovo hub risponderà alle esigenze della città, contribuendo a decongestionare il traffico lungo le principali arterie e garantendo un’organizzazione più efficiente dei servizi di trasporto. L’infrastruttura avrà un ruolo chiave nella promozione della mobilità sostenibile e rivoluzionerà il sistema di trasporto e accoglienza non solo per Catania, ma per l’intera provincia.

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ECONOMIA

Beni culturali, fondi per integrazione ore Asu. Schifani: ”Stabilizzazione al più presto”

Tre milioni di euro per garantire per tutto il 2025 l’integrazione oraria dei 258 lavoratori Asu in servizio presso le sedi, centrali e periferiche, dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana. È quanto stabilito oggi dal governo regionale, su proposta dell’assessore Francesco Paolo Scarpinato, nella seduta di giunta.

«Un nuovo segnale di attenzione per una categoria di lavoratori che da troppo tempo fa i conti con una condizione di precarietà lavorativa – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. La nostra intenzione, così come abbiamo dimostrato anche con l’ultima legge di Stabilità, è comunque quella di stabilizzarli al più presto».

Dopo l’ok della giunta, le 20 ore settimanali dei lavoratori Asu, garantite con il sussidio del dipartimento regionale del Lavoro, per tutto il 2025 potranno aumentare fino a 36 grazie a un’integrazione culturale richiesta dal dipartimento dei Beni. Nello specifico, le somme stanziate serviranno per il pagamento delle ore in più e per i versamenti dovuti di Irap e copertura assicurativa Inail.

«L’approvazione dello stanziamento dei tre milioni di euro è un atto che sottolinea la sensibilità del governo per questo personale, nelle more della loro stabilizzazione presso la società partecipata della Regione Sas – aggiunge Scarpinato -. Siamo al lavoro per mettere la parola fine a un altro pezzo di precariato in Sicilia».

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ECONOMIA

La Regione Siciliana chiede al Mit l’innalzamento del livello della diga Rubino nel Trapanese

La Regione Siciliana ha inviato al ministero delle Infrastrutture la richiesta per ottenere l’autorizzazione all’innalzamento del livello della diga Rubino, situata nel Trapanese, da 178,4 a 180,4 metri sul livello del mare. Si potrà così accrescere il volume idrico attualmente immagazzinabile, pari a 4,7 milioni di metri cubi e già sufficiente a soddisfare il comprensorio, ed evitare eventuali rilasci di acqua a valle nel caso si superi la quota a oggi autorizzata.

La richiesta predisposta dall’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, tramite il dipartimento Acqua e rifiuti, si basa sulle recenti certificazioni tecniche che attestano la presenza delle necessarie condizioni di sicurezza della diga, sia dal punto di vista del regolare funzionamento in apertura e chiusura fino al 100% dello scarico di superficie sia per quanto riguarda la staticità generale dell’infrastruttura. Lo confermano le verifiche effettuate dai tecnici incaricati, seppure siano stati segnalati ulteriori interventi di sistemazione che il dipartimento regionale Acqua e rifiuti si impegna a realizzare, garantendo, assieme all’ingegnere responsabile dell’impianto, un incremento del monitoraggio topografico e geotecnico. 

La diga Rubino è già stata recentemente oggetto di significative opere di manutenzione straordinaria e miglioramento, mentre è in corso di attuazione un intervento, incluso nel secondo addendum dei finanziamenti a valere sui fondi Fsc 2014-2020, per l’esecuzione della verifica sismica della diga e delle opere accessorie.

Realizzato tra il 1967 e il 1970 attraverso lo sbarramento del torrente della Cuddia, l’invaso era progettato per giungere sino a quota 184 metri. L’attuale limitazione a 178,4 metri è stata dettata dall’Autorità di vigilanza nel 2019, portando la capacità utile del bacino idrico a 4,7 milioni di metri cubi d’acqua. Con l’innalzamento richiesto a 180,4 metri l’invaso potrà immagazzinare sino a circa 2,4 milioni di metri cubi in più rispetto all’attuale capacità.

L’obiettivo dell’amministrazione regionale, comunque, è eseguire tutte le opere necessarie a eliminare ogni limitazione d’invaso, così da sfruttare la massima potenzialità dell’infrastruttura.

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