CRONACA
Catania, Guardia di Finanza in azione: scovati 10 chili di droga nascosta in un campo agricolo, quattro arresti

Quattro giovani, di età compresa tra i 19 e i 21 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato da militari della guardia di finanza del comando provinciale di Catania nell’ambito di attività di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Militari del nucleo di Polizia economico finanziario etneo durante due perquisizioni in un fondo agricolo del rione Picanello, dove i quattro nascondevano la droga conservandola in buste e borsoni, hanno sequestrato 10 kg circa di sostanze stupefacenti.
In particolare, durante due perquisizioni, le Fiamme gialle hanno trovato 7,9 chilogrammi di marijuana e 1,9 chili di hashish e diversi bilancini. Secondo stime degli investigatori la droga sequestrata immessa sulle piazze di spaccio avrebbe avuto un valore di mercato di circa 80-90 mila euro.
Dopo l’attività svolta dalla guardia di finanza di Catania, il gip, su richiesta della locale Procura, ha convalidato il sequestro e gli arresti, disponendo il trasferimento in carcere dei quattro indagati
CRONACA
Catania, controllo straordinario del territorio: arrestato un pusher e due uomini per furto

Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Borgo Ognina hanno effettuato una serie di controlli nel territorio di competenza e nella zona del centro cittadino, con particolare riferimento alle cd. zone rosse, previste con ordinanza prefettizia.
Nel corso del servizio sono stati emessi tre ordini di allontanamento e divieto di stazionamento nei confronti di altrettanti soggetti e sono stati denunciati due di essi inadempienti al predetto ordine, già notificatogli nei giorni precedenti.
In via Pulvirenti, i poliziotti hanno fermato un 40enne catanese, intento a spacciare sostanza stupefacente. L’uomo, con diversi precedenti per reati in materia di droga, infatti, è stato trovato in possesso di alcune dosi di crack e, quindi, denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini dello spaccio, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva. Al pusher è stato, altresì, notificato l’ordine di allontanamento e divieto di stazionamento nella zona in cui è stato trovato a spacciare.
In via Firenze, gli agenti del Commissariato hanno arrestato in flagranza di reato due uomini, di 57 e 42 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, poiché responsabili di un furto consumato all’interno di un laboratorio di analisi, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva. I due, infatti, dopo aver forzato la porta d’ingresso, si erano introdotti all’interno del laboratorio, ma l’azione tempestiva dei poliziotti ha consentito di bloccarli mentre tentavo di asportare i computer. Entrambi gli arresti sono stati convalidati dal GIP che ha loro applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Nel corso dei servizi sono stati controllati diversi soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, al fine di accertare l’osservanza delle prescrizioni imposte, ed è stata effettuata un’attenta attività di monitoraggio dei luoghi di residenza di persone vittime di violenza di genere.
CRONACA
Catania: arrestato dai Carabinieri un pusher 29enne mentre aspettava i suoi clienti

Nell’ambito del rafforzamento delle attività per il contrasto alla vendita ed al traffico di droga, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno proceduto all’arresto in flagranza di un 29enne catanese, perché, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, è stato ritenuto responsabile di detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Al riguardo, erano circa le 19:00 e l’equipaggio stava pattugliando la zona del porto poiché, sulla base di attività info investigative, i militari erano riusciti a sapere che quella zona, era frequentata da un pusher particolarmente attivo, che si muoveva a bordo di uno scooter.
Durante il servizio, infatti, i Carabinieri hanno subito individuato l’uomo a bordo di un motociclo rosso, fermo in una strada poco illuminata e che, guardingo, sembrava in attesa di qualcuno.
I militari dell’Arma, valutata la situazione, hanno deciso di intervenire subito. Quindi, con una rapida azione ben coordinata, gli investigatori hanno circondato l’uomo, bloccandogli ogni possibile via di fuga. Sentendosi stretto nella morsa dei carabinieri, lui, ancor prima di essere interrogato, ha cercato di giustificarsi, affermando di essersi fermato in quel luogo solo per poter parlare liberamente al telefono.
Ma il suo tentativo di giustificazione è apparso subito forzato e fuori luogo. In effetti parlava in fretta, cercando di trovare delle scuse senza che nessuno gli avesse chiesto spiegazioni, come se volesse anticipare eventuali sospetti. I Carabinieri, notando il suo atteggiamento nervoso e la sua insistenza nel discolparsi, hanno deciso di approfondire il controllo e, infatti, durante la perquisizione hanno trovato nella tasca del suo giaccone ben 10 dosi di crack. A quel punto non c’erano più dubbi: il ragazzo non si trovava lì per una semplice telefonata, ma per spacciare, probabilmente in attesa di un cliente.
Il 29enne, quindi, è stato così posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
CRONACA
Catania, controlli sulla genuinità degli alimenti in commercio: sequestri e sanzioni

La Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha coordinato una complessa attività di controllo finalizzata a verificare la presenza delle autorizzazioni previste per la vendita degli alimenti e per la tracciabilità dei prodotti di gastronomia destinati al pubblico, ponendo particolare attenzione alle pietanze a base di pesce.
A coordinare l’operazione il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, in sinergia con personale della Divisione Anticrimine, del Corpo Forestale della Regione Siciliana, dello S.Pre.S.A.L, dell’Asp Igiene Pubblica e Servizio Veterinari e dell’Ispettorato del Lavoro.
L’attività sinergica dei vari Enti specializzati, finalizzata a verificare la regolarità delle autorizzazioni necessarie per la rivendita e la tracciabilità dei prodotti, ha permesso di identificare 40 persone e operare il sequestro di 15 kg di pesce di sospetta provenienza, mancante di documenti che ne attestasse la lecita provenienza, oltre che comminare sanzioni per un importo complessivo di circa 11.000 euro.
Il primo controllo è stato attivato nel quartiere di San Giuseppe la Rena, presso una società di catering che produce, confeziona e somministra quotidianamente i pasti preconfezionati sul territorio catanese. Nella circostanza, lo S.Pre.S.A.L. ha comminato sanzioni per 4000 euro per violazioni inerenti alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, mentre il Corpo Forestale ha riscontrato la presenza di alcuni alimenti privi della documentazione che ne attestasse la legittima provenienza, in particolare uova, che sono state sequestrate e distrutte, comminando sanzioni per 1500 euro. Il controllo di competenza degli altri enti, invece, ha evidenziato la regolarità di tutte le autorizzazioni necessarie, sia per quanto riguarda la conformità dei prodotti, anche animali, che il rispetto degli standard igienico-sanitari nell’esecuzione di tutta l’attività produttiva.
Il secondo controllo è stato effettuato in una pescheria – gastronomia di Viale Mario Rapisardi, dove il Corpo Forestale ha elevato sanzioni per 3500 euro per la presenza sul bancone di 15 kg di pesce spada privo di documentazione che ne attestasse la legittima provenienza, che, nell’immediatezza, è stato sequestrato e distrutto. Talune difformità sono state riscontrate anche dall’Asp Igiene pubblica che ha sanzionato il titolare per lievi carenze igienico sanitarie. Lo S.Pre.S.A.L., inoltre, ha comminato sanzioni per 2000 euro per lievi violazioni inerenti alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
I controlli di competenza dell’Ispettorato del Lavoro hanno, infine, evidenziato, per entrambi gli esercizi commerciali, il pieno rispetto della normativa relativa alle assunzioni del personale dipendente finalizzata a garantire i diritti e le tutele previste dalla legge nell’ambito dei rapporti di lavoro.
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