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SANITÀ

Sanità: il sindacato Nursing Up lancia una nuova campagna per il rientro degli infermieri italiani emigrati

Si chiama #Prontiatornare la campagna lanciata dal sindacato degli infermieri Nursing Up per promuovere il rientro degli infermieri italiani emigrati.

L’iniziativa arriva dopo la decisione del governo di puntare su 10mila professionisti indiani per superare il problema della scarsità di infermieri nel nostro Paese.

Una scelta su cui è fortemente critico il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma che, si legge in una nota, contesta anche “il percorso di Bertolaso sul reclutamento di professionisti dal Sud America, come soluzione a breve termine, mentre migliaia di infermieri qualificati lavorano all’estero e sarebbero pronti a tornare se venissero garantite condizioni adeguate”.

“Ogni giorno – spiega – riceviamo messaggi increduli dagli infermieri italiani che lavorano in Europa e persino in Norvegia. Si chiedono perché il governo non crei le condizioni per farli tornare”, afferma De Palma. L’esodo, che ha visto più di 48.000 infermieri lasciare l’Italia dal 2002, ha raggiunto un picco di 15.000 nei soli ultimi tre anni. “Il 40% – fa sapere – tornerebbe a casa se vi fossero stipendi adeguati e stabilità contrattuale”. Il Nursing Up chiede di investire “senza mezzi termini” su chi conosce già il sistema sanitario italiano: “Non si tratta di essere contrari agli stranieri ma di fare scelte politiche a lungo termine. Il nostro Ssn ha bisogno di professionisti formati, pronti a rispondere alle crescenti necessità assistenziali legate al Piano Cronicità 2024”, spiega De Palma, aggiungendo che una politica di assunzioni temporanee non basta. Stipendi competitivi e stabilità, bandi di rientro dedicati e investimenti mirati sui giovani sono alcune delle proposte chiave della campagna #Prontiatornare. Il presidente di Nursing Up conclude con un appello alla politica, invitandola ad “agire subito per evitare il crollo della nostra professione”, un rischio reale se si considera “l’invecchiamento della popolazione e il dimezzamento delle iscrizioni ai corsi di laurea infermieristica negli ultimi 15 anni”.
   

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SANITÀ

Influ Day 2024: il 14 dicembre a Catania la giornata dedicata alla vaccinazione antinfluenzale

CATANIA – Si celebra sabato 14 dicembre, sull’intero territorio regionale, l’Influ day 2024, la giornata per la prevenzione vaccinale antinfluenzale, promossa dall’Assessorato regionale alla Salute.

L’iniziativa si colloca nella cornice della Campagna antinfluenzale 2024/25, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della prevenzione vaccinale antinfluenzale e aumentare le coperture.

L’Asp di Catania, in collaborazione con ARNAS “Garibaldi”, AOE “Cannizzaro”, AOU Policlinico “Rodolico-San Marco” e l’Università di Catania celebreranno l’Influ day 2024, il 14 dicembre, alle ore 10.30, presso i locali di Palazzo Sangiuliano (in Piazza Università), con la partecipazione del rettore, del sindaco di Catania, dei vertici delle quattro Aziende sanitarie di Catania, del direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina preventiva, del comitato scientifico dell’accordo quadro Asp di Catania-Università di Catania, dei rappresentanti dell’Ordine dei medici e dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Catania, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, degli operatori sanitari, della Rete civica della salute, del Centro universitario sportivo (Cus), della Croce rossa italiana, dei direttori dei Dipartimenti e delle Unità Operative interessati e coinvolti, a testimonianza dell’importanza del messaggio rivolto alla popolazione.

Testimonal dell’evento sarà Francesco Lodi, brand ambassador Catania FC.

La Campagna di vaccinazione antinfluenzale 2024/25, coordinata sul territorio provinciale dal Dipartimento di Prevenzione e dall’UOC di Sanità Pubblica, Epidemiologia e Medicina Preventiva dell’Asp di Catania, si concluderà il 29 febbraio 2025.

Open day vaccinazioni al Palazzo Sangiuliano e in 5 ambulatori dell’Asp di Catania

Per l’occasione, sempre il 14 dicembre, previsto anche un open day vaccinazioni, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, sia presso i locali di Palazzo San Giuliano, sia presso gli ambulatori di vaccinazione dell’Asp di Catania a:

  • Catania (Corso Italia, 234 e PTA San Giorgio)
  • Mascalucia (Via Regione Siciliana, 12)
  • Acireale (Via G. Martinez, 19)
  • Caltagirone (c/o Ospedale “Gravina” – Edificio “Clementi” – III piano).

La vaccinazione antinfluenzale è un’opportunità per prevenire le forme gravi e complicate di influenza e ridurre la mortalità prematura nelle fasce più fragili della popolazione.

Oltre alla vaccinazione antinfluenzale, per le categorie previste dal Calendario di Immunizzazione regionale, sarà possibile ricevere, anche in co-somministrazione, la vaccinazione anti-pneumococcica o anti Herpes-zoster; e la vaccinazione anti-virus respiratorio sinciziale (RSV) e anti-Covid.

A chi è raccomandata la vaccinazione
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a:

  • persone anziane, a partire dai 60 anni in su
  • chi soffre di malattie croniche
  • residenti in strutture di lungodegenza, quali RSA
  • bambini a partire dai 6 mesi di vita
  • operatori sanitari
  • donne a qualsiasi trimestre di gravidanza
  • addetti ai servizi pubblici (forze dell’ordine, insegnanti, ecc.)
  • chi lavora a contatto con gli animali
  • tutti coloro che vivono con persone ad alto rischio di complicanze

La vaccinazione anti-pneumococcica a:

  • persone anziane, a partire dai 60 anni in su
  • ⁠adulti, d’età compresa fra i 18 e i 59 anni, con patologie a rischio (dietro prescrizione medica)

La vaccinazione anti-Herpes zoster

  • persone anziane, a partire dai 65 anni in su, senza condizioni di rischio
  • adulti, dai 18 anni in su, con patologie a rischio (dietro prescrizione medica)

La vaccinazione anti Covid-19

  • persone anziane, a partire dai 60 anni in su
  • adulti, d’età compresa fra i 18 e i 59 anni, con patologie a rischio
  • ⁠donne in gravidanza

La vaccinazione anti-virus respiratorio sinciziale (RSV)

  • persone anziane, a partire dai 75 anni in su
  • persone anziane, a partire dai 60 anni in su, con condizioni di rischio (dietro prescrizione medica).

Dove vaccinarsi

La vaccinazione antinfluenzale potrà essere eseguita in via prioritaria presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, anche in co-somministrazione con la vaccinazione anti-pneumococcica o anti Herpes-zoster, oltre che presso gli ambulatori vaccinali, previa prenotazione on line, collegandosi al sito aziendale https://vaccini.aspct.it/vacpreno1 e presso le farmacie aderenti.

È previsto anche un ambulatorio dedicato alla vaccinazione antinfluenzale sito a Catania, in Corso Italia 234, ad accesso libero, dalle 8.30 alle 11.30, senza necessità di prenotazione.

Info

Per informazioni è possibile contattare il proprio medico curante o il Dipartimento di Prevenzione e l’UOC Epidemiologia ai numeri 095.2540104/111/210, o tramite indirizzo mail a uoc.semp@aspct.it.

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ATTUALITÀ

Clinica del Mediterraneo: con l’arrivo del sistema robotico Mako finiscono i “viaggi della speranza” dei siciliani

Alla Clinica del Mediterraneo, Casa di Cura multi specialistica accreditata con il SSN, con l’arrivo del sistema robotico Mako, dati alla mano, circa cento interventi di chirurgia ortopedica di protesi al ginocchio, e interventi di chirurgia ortopedica di protesi all’anca, con SSN e in formula privata o assicurativa, finiscono gli estenuanti e costosi “viaggi della speranza” dei siciliani.

Da Ragusa, in un anno (con Mako) emergono a chiare lettere i benefici della chirurgia robotica avanzata: “un servizio di eccellenza alla portata di tutti”. Un’attività nel segno distintivo di umanità, professionalità e innovazione per la salute.La Clinica del Mediterraneo, struttura sanitaria all’avanguardia, continua, e con evidente successo, ad investire le proprie risorse nell’incessante ricerca del perfezionamento strutturale e tecnologico con una visione del futuro minutamente basata sull’eccellenza, consentendo a moltissimi pazienti di usufruire di chirurgia protesica di altissimo livello, sia per tecnologia robotica avanzata, sia per la specializzazione del team medico e infermieristico.

«Con la chirurgia robotica avanzata la nostra Clinica intende seguire una politica volta all’eccellenza: dotarsi delle migliori tecnologie e presenza di professionisti di altissimo livello come il dott. Marcello Stamilla, il dottore Zisa, e tanti altri professionisti che costituiscono un team multi specialistico. Accogliamo e accompagniamo il paziente dalla sua accettazione fino alla sua stabilizzazione post intervento chirurgico per far sì che ogni fase del suo percorso di salute sia seguita e tutelata per una migliore e veloce ripresa», dichiara il dott. Salvatore Pacini (Direttore Sanitario, Clinica del Mediterraneo di Ragusa).

La Clinica del mediterraneo, fedele alla “mission” aziendale, ha consolidato il proprio ruolo di riferimento per i siciliani offrendo una assistenza medica altamente specializzata in branche diverse e strategie diagnostiche innovative e mirate ai bisogni del paziente.

Mako è un sistema robotico specializzato in procedure chirurgiche protesiche del ginocchio e dell’anca. Grazie ad una puntuale scansione e riproduzione virtuale della parte anatomica interessata dalla problematica ortopedica consente al medico chirurgo di intervenire con estrema precisione nella sostituzione di ginocchio unicondilare e/o femoro-rotulea (PKA), nell’intervento al ginocchio totale (TKA) e nell’artroplastica totale di anca (THA). L’innovazione tecnologica che fa la differenza in questo tipo di interventi dipende da tre elementi che costituiscono questa innovativa tecnologia: un braccio robotizzato per l’esecuzione precisa di quanto pianificato; un modulo di visione munito di monitor affinché il chirurgo possa stabilire il corretto posizionamento delle protesi; un modulo guida controllato da un ingegnere biomedico certificato, presente durante l’intervento al fine di garantire la corretta esecuzione della procedura e massimizzare la prestazione del sistema robotico.

«Ho lavorato sette anni, in Francia, con diversi centri di eccellenza nel settore ortopedico. Oggi posso sottolineare come la Clinica del Mediterraneo sia all’avanguardia a livello tecnologico: operiamo nel settore ortopedico ai massimi livelli mondiali. Dallo scorso maggio 2023, siamo stati i primi in Sicilia a beneficiare di Mako: tecnologia robotica avanzata. Avanzata perché sfrutta l’utilizzo di un sistema 3D con una TAC che ci permette di avere l’articolazione del paziente all’interno del nostro computer, pianificare l’intervento e, poi, riprodurlo in sala operatoria con una perfezione robotica di un decimo di millimetro. Risultato: errori azzerati recupero più rapido», dichiara il dott. Marcello Stamilla (Medico Specialista in Ortopedia, Clinica del Mediterraneo di Ragusa).

Tra le numerose testimonianze raccolte, riportiamo quella della Signora Giuseppina Dimartino, ottantaduenne paziente della Clinica del Mediterraneo di Ragusa. «Dopo cinque anni di dolore alle ginocchia e infiltrazioni mi sono rivolta alla Clinica del Mediterraneo quindi al dottore Stamilla. Deciso, dopo diverse visite, il giorno dell’intervento mi sono fatta coraggio e alla fine, onestamente, ero contentissima, come stessi andando a fare una villeggiatura alla Clinica del MediterraneoSono rimasta soddisfatta di ogni cosa: dell’intervento e dei suoi esiti, dell’assistenza, della cortesia di tutto il personale, medico e infermieristico, della riabilitazione. Non ho avuto dolori, mi sono ripresa facilmente e dopo due giorni ho deambulato. Io dico che il dottore Stamilla ha le mani gentili e fatate, non faccio che ripeterlo a tutti coloro che potrebbero aver bisogno del suo intervento».

«La chirurgia ortopedica robotica è caratterizzata da una minore invasività, da un risparmio tessutale, da minor perdite ematiche e anche, anzitutto, dalla protesizzazione calcolata sull’autonomia del paziente che garantisce un maggior comfort dello stesso con questa nuova articolazione. Noi prendiamo il paziente in carico 48 ore dopo l’intervento chirurgico e lo dimettiamo dopo aver effettuato un trattamento di riabilitativo che, sostanzialmente, consiste nel mandare il paziente a casa in completa autonomia», dichiara il dott. Salvatore Missud (Medico Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione. Responsabile U.O di Riabilitazione Neuromotoria, Clinica del Mediterraneo di Ragusa).

La struttura consta di un Raggruppamento medico e di un Raggruppamento chirurgico, articolati in Unità Operative per un totale di 100 posti letto accreditati con il SSN, più 2 posti in regime libera professione, con servizi specialistici e ambulatoriali ad uso dei pazienti ricoverati e di pazienti esterni. Valore aggiunto della Struttura è certamente il team di professionisti che opera in sinergia e solida collaborazione tra i vari reparti e servizi.

«Dal punto di vista tecnologico stiamo crescendo sempre più. Il ruolo dell’anestesista e dell’anestesia per il paziente è fondamentale perché nonostante la tecnologia il fulcro è sempre il paziente quindi la gestione del dolore nel paziente post-operato è di basilare importanza e noi come equipe, come servizio di anestesia, siamo in grado e ottimizziamo al massimo il dolore per il paziente», dichiara il dott. Angelo Bentrovato (Medico Specialista in Anestesiologia e Rianimazione. Responsabile Servizio di Anestesia e Terapia del dolore, Clinica del Mediterraneo di Ragusa).

«Con l’avvento della robotica si è migliorato il rapporto che si ha con il paziente e con tutto il sistema del complesso operatorio. La nuova tecnologia Mako ha migliorato moltissimo sia l’assistenza intraoperatoria al paziente, sia tutto quello che riguarda il post operatorio, con significativo miglioramento del recupero funzionale del paziente», dichiara Salvatore Distefano (Capo Sala Complesso Operatorio, Clinica del Mediterraneo di Ragusa).

In un’ottica di assoluto benessere del paziente, la Clinica del Mediterraneo si avvale anche della tecnologia Vision Pro ovveroun congegno dotato di visiera e di un sistema di cuffie che permette al soggetto sottoposto ad intervento di rilassarsi, svagarsi, annullare comprensibili ansie, avendo uno sguardo disteso su di un paesaggio tridimensionale e avendo, altresì, la possibilità di comunicare con l’anestesista tramite tablet appositamente collegato.

«Preme chiarire che gli utenti possono scegliere di accedere alla nostra Clinica secondo tre differenti canali: il primo è quello in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale; il secondo è quello “puro” ovvero quello privato che consiste nel pattuire con il cliente un iter a pagamento; il terzo, sempre più diffuso, compendia il coinvolgimento del sistema assicurativo, ovvero tramite l’analisi della singola voce assicurativa si appura se quel tipo di trattamento è compreso, compendiato, dal pacchetto assicurativo in questione, quindi si prosegue lungo un percorso concordato col paziente», conclude il dott. Davide Caccamo (Amministratore Unico, Clinica del Mediterraneo di Ragusa).

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SANITÀ

Militello in Val di Catania: inaugurato oggi all’ospedale il nuovo Blocco Operatorio realizzato attraverso i i fondi regionali

MILITELLO V.C. – Inaugurato oggi il nuovo Blocco Operatorio dell’Ospedale di Militello. Intervenuti per l’occasione il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio; il sindaco di Militello, Giovanni Burtone; il direttore del Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’Assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino; il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

«Questa giornata inaugura non solo un servizio, ma una stagione di novità per l’Ospedale – ha detto il manager Laganga Senzio -. Ci saranno nuove attività, nuovi servizi, una nuova Risonanza magnetica. Inizieranno presto anche i lavori per la Casa di Comunità. Tutto questo testimonia l’impegno costante per il territorio, non solo dell’Asp di Catania, ma di tutte le Istituzioni presenti qui oggi e che ringrazio per l’importante ruolo svolto nella valorizzazione dell’Ospedale e per l’attenzione rivolta alla nostra Azienda sanitaria».

Prima del taglio del nastro, i locali sono stati benedetti dall’assistente religioso del Presidio, don Davide Paglia, che ha portato i saluti del vescovo mons. Calogero Peri. Presenti il direttore medico del Presidio, Giacoma Di Martino; il direttore dell’UOC Tecnico, Francesco Alparone; i direttori dei Dipartimenti di competenza, i direttori delle Unità Operative dell’Ospedale, le autorità militari, i rappresentanti sindacali, numerosi operatori.

«È un giorno importante per Militello – ha detto Iacolino -. È stata premiata la perseveranza dell’Azienda sanitaria di Catania. Un percorso risalente nel tempo, a un finanziamento della precedente Amministrazione regionale, che oggi grazie agli stimoli del sindaco Burtone ha avuto una concreta attuazione. Una struttura di 1000 metri quadrati, moderna, attrezzata, funzionale che certamente darà una risposta assistenziale con una maggiore appropriatezza di prestazioni, nell’esclusivo interesse di un’area relativa a un Ospedale che va mantenuto e consolidato, anche in previsione della cosiddetta rimodulazione della rete ospedaliera siciliana».

Il nuovo Blocco Operatorio si sviluppa su un’area di circa 1000 mq. Sono due le sale operatorie realizzate, moderne e all’avanguardia.

«Un ulteriore risultato per il nostro Ospedale che migliora ancora i suoi servizi ai cittadini – ha detto Burtone -. Questa apertura sarà anche utile per rilanciare ulteriormente la presenza dell’Ospedale di Militello nella prospettiva della ridefinizione della rete ospedaliera. Dimostriamo con i fatti e con le infrastrutture l’importante ruolo svolto dall’Ospedale non solo per la comunità di Militello, ma anche per il territorio del comprensorio»

I lavori, eseguiti grazie a un finanziamento regionale di 1,7 milioni di euro, hanno interessato la ristrutturazione globale del piano terra dell’Ospedale. Di ultima generazione anche la strumentazione e le attrezzature, per un investimento di 600 mila euro.

«È stata raggiunta una nuova tappa – ha sottolineato Musumeci -. Dapprima il potenziamento della Rianimazione, ora la riqualificazione del Blocco Operatorio che mette il personale nelle condizioni di potere lavorare con maggiore efficienza. L’Ospedale diventa più attrattivo. L’appello che rivolgo al direttore generale Laganga, non essendo più alla Regione, anche se prima di andarmene ci tenevo a finanziare anche questo intervento, è di tenere sempre viva l’attenzione verso questo Ospedale. La struttura ospedaliera è un presidio di sicurezza per tutti e abbiamo il dovere di preservarlo e di potenziarlo. Ecco perché sono contento di essere qui oggi, per condividere con i dirigenti, con il personale sanitario, con gli amministratori questa ulteriore tappa».

Il Blocco Operatorio dispone, anche, di una zona risveglio, con apparecchiature di controllo e monitoraggio del paziente; due sale per la preparazione del paziente e due sale per la preparazione del personale medico e sanitario; spogliatoi per il personale; due stanze di supporto logistico con una zona briefing; una centrale di sterilizzazione che servirà tutto il Presidio; un magazzino di pronta disponibilità; percorsi indipendenti per la gestione dello sporco.

La progettazione dell’intervento e l’esecuzione dei lavori sono state curate dall’Ufficio Tecnico, guidato da Francesco Alparone. Le procedure di aggiudicazione delle gare sono state seguite dall’UOS Acquisti Beni, diretta da Giampaolo Runza, struttura afferente all’UOC Provveditorato, diretto da Pietro Galatà

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