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POLITICA

Acireale: domani in occasione della Festa della Città la cerimonia in Sala Consiliare al Palazzo di Città

Domani, sabato 30 novembre, si celebra la “Festa della Città di Acireale” in ricordo del giorno in cui 19 anni fa con decreto del Presidente della Repubblica Italiana fu riconosciuto ad Acireale il titolo di Città.

Il sindaco Roberto Barbagallo e il presidente del consiglio comunale Michele Greco invitano tutti a partecipare.

Alle ore 10.00 in Sala Consiliare si terrà la Cerimonia per il 30° Anniversario dell’Istituzione della Presidenza del Consiglio Comunale di Acireale e la Consegna delle onorificenze civiche.

Sarà consegnata la “Civica Benemerenza” a suor Alfonsa Fileti della Comunità Madonna della Tenda di San Giovanni Bosco. Il riconoscimento è un segno di stima e gratitudine della Città di Acireale per il servizio svolto da Suor Alfonsina in favore delle famiglie in difficoltà, dei minori a rischio e delle donne vittime di violenza.

Il presidente Michele Greco consegnerà una campanella simbolica agli ex presidenti del civico consesso.

A seguire il Concerto dell’ensemble  “Bellini Clarinet Choir” diretto dal M° Giuseppe Ventura e in Sala Galatea la rassegna musicale Aciclassica a cura di Collegium Musicum di Catania, organizzata dalla Pro Loco di Acireale.

Oggi si susseguono i tour culturali al Palazzo di Città, al Palazzo del Turismo e al Museo dell’Opera dei Pupi per cittadini, turisti e gruppi scolastici, in collaborazione con gli studenti del Liceo Archimede di Acireale. 

Centinaia di studenti degli istituti acesi hanno visitato questa mattina le stanze istituzionali del Palazzo di Città, guidati dai brillanti ciceroni del Liceo Scientifico “Archimede”.

E’ un’iniziativa che nasce nel 2023 per volontà del consiglio comunale. Questo Palazzo è aperto alla città, una città che nel nel 2005 ha ricevuto il sigillo del presidente della Repubblica che ci ha riconosciuto questo titolo. Oggi, in attesa della cerimonia del 30 novembre, accogliamo tanti cittadini, ma soprattutto tanti studenti, che hanno il piacere di visitare il nostro Palazzo. E’ il Palazzo che ci rende comunità e che ci dà il senso dello stare insieme, quindi per noi è una bella giornata e lo sarà ancor di più domani, quando nel giorno del 19º anniversario andremo a sigillare questo rapporto dalla Città e il suoi concittadini”, ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Michele Greco.

Ieri sera nella Sala Accademia Zelantea a Palazzo di Città è stata inaugurata la mostra Civitas Acis Regalis. La mostra che ripercorre la storia dello stemma cittadino tramite i documenti originali reperiti è curata dalla Consulta della Cultura, in collaborazione con l’Associazione Filatelica Numismatica, la Coriandolata e l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici.

Il sindaco Roberto Barbagallo ha aperto la tre giorni di manifestazioni ringraziando quanti hanno collaborato all’organizzazione della Festa della Città: “E’ un evento fortemente voluto dal consiglio comunale appena insediatosi nel 2023. Acireale è caratterizzata da sempre da un forte senso di comunità e di appartenenza. La mostra, le visite guidate nei palazzi e nei musei permetteranno a tutti di conoscere meglio la storia della nostra città e di entrare nei luoghi delle istituzioni. Domani, inoltre nel corso della Cerimonia, tutta la città potrà ringraziare Suor Alfonsina Fileti per il suo grande operato a servizio della comunità”.

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ECONOMIA

Maltempo: la Giunta Regionale delibera stato di crisi e chiede stato di emergenza nazionale per 39 Comuni

Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi regionale e deliberato la richiesta dello stato di emergenza nazionale ai sensi del Codice di Protezione civile per i danni causati dall’ondata di maltempo che ha colpito con nubifragi e alluvioni la fascia orientale della Sicilia dal 10 al 14 novembre. Lo ha deliberato la Giunta regionale nella seduta di oggi, su proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, in base alla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina. «Abbiamo fronteggiato la situazione con i primi interventi – afferma il presidente Schifani – e lo stato di crisi regionale ci consentirà di attivare ulteriori iniziative per le quali sarà commissario il dirigente generale della Protezione civile. La devastazione apportata dai fenomeni atmosferici ci impone di chiedere anche l‘aiuto dello Stato. Siamo certi che il governo nazionale si attiverà per consentirci di mettere in sicurezza il territorio».

Ingente la mole di danni rilevati a infrastrutture pubbliche e private, alla viabilità e alle attività produttive e commerciali, segnalati dalle amministrazioni comunali o verificati con appositi sopralluoghi dei tecnici regionali. La stima complessiva dei danni, in alcuni casi ancora in corso, si attesta intorno a 75 milioni di euro, dei quali quasi 7 milioni sono necessari per interventi di somma urgenza, alcuni già eseguiti per un importo di 1,4 milioni, mentre altri sono in corso o da avviare per oltre 5,5 milioni. Sono 39 i Comuni interessati dal provvedimento. Città Metropolitana di Catania: Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande. Città Metropolitana di Messina: Forza D’Agrò, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti. Libero Consorzio di Siracusa: Augusta, Avola, Buccheri, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Palazzolo Acreide, Rosolini, Siracusa.

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ECONOMIA

Sicilia, alluvione del 19 ottobre: dalla giunta Schifani l’ ok a interventi per Licata e le zone del Nisseno

Via libera dalla giunta regionale alla declaratoria di calamità naturale e al riconoscimento dell’avversità meteomarina per i territori dell’Agrigentino e del Nisseno colpiti dall’alluvione del 19 ottobre. Due proposte dell’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, che permetteranno di attivare le misure di sostegno alle imprese agricole e ittiche che hanno subito danni. «Il governo regionale – dice Barbagallo – ha preso atto delle conseguenze dell’ondata di maltempo sulle attività produttive ed è intervenuto per sostenere le imprese in maniera concreta: verranno ripristinate le strutture agricole danneggiate e saranno ristorate le aziende della pesca messe in difficoltà dalle avversità meteorologiche». Nello specifico, è stata approvata la declaratoria di calamità naturale per i danni all’agricoltura nei territori a cavallo tra le province di Agrigento e di Caltanissetta che consentirà di avviare un bando della sottomisura 5.2 del Psr 2014-2022 per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo.

L’esondazione del fiume Salso e dei torrenti Rizzuto e Imera meridionale ha interessato un’area di circa 60 ettari e sono stimati danni per 962 mila euro nel Comune di Licata, nell’Agrigentino, e per oltre 1,7 milioni di euro nei comuni di Butera, Mazzarino, Riesi e Sommatino, nel Nisseno. Si tratta di stradelle poderali e interpoderali, suoli agricoli per asportazione e accumulo di terreno, serre e tunnel, impianti di irrigazione, recinzioni, colture arboree, strutture portanti dei vigneti, fabbricati rurali, canali di scolo, invasi e pozzi che potranno essere ripristinati con i fondi del Psr. In difficoltà anche le aziende della pesca nell’area di Licata. Lo straripamento del Salso, infatti, ha riversato in mare arbusti, sterpaglie e materiale ligneo che hanno impedito alle imprese della piccola pesca del territorio di continuare le attività nel tratto antistante le coste licatesi, con diversi casi di mancato recupero delle reti e delle attrezzature sovraccaricate di detriti. Per questo la giunta ha riconosciuto l’avversità meteomarina di carattere eccezionale che permetterà di attivare il fondo di solidarietà regionale della pesca e dell’acquacoltura per 300 mila euro.

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POLITICA

Autonomie locali: anche in Sicilia proroga di sindaci e dei consigli comunali eletti nel 2020 e 2021

Le elezioni amministrative per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali eletti in Sicilia nel 2020 e nel 2021, durante le tornate elettorali autunnali straordinarie a causa dell’emergenza Covid-19, subiranno un rinvio. In particolare, nei Comuni in cui gli organismi elettivi sono stati rinnovati nel 2020 e concluderebbero il mandato nel settembre 2025, le elezioni si terranno nella primavera 2026; invece, nei Comuni in cui si è votato nell’autunno del 2021 le elezioni slitteranno alla primavera 2027. Lo comunica l’assessore regionale alle Autonomie Locali, Andrea Messina, preannunciando l’emanazione della circolare che, in linea con le indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno con la circolare n. 83/2024, dispone il ritorno alla normale applicazione della normativa elettorale.

«In virtù della competenza esclusiva in materia elettorale – precisa l’assessore Messina – le consultazioni amministrative per il rinnovo degli organi elettivi dei Comuni sono regolate in Sicilia dall’articolo 169 della legge regionale n. 12 del 1963, che ha una sostanziale coincidenza con il dettato normativo dello Stato. Per questo motivo ho già dato disposizioni agli uffici di predisporre la circolare che sancirà anche per la nostra regione il rinnovo di sindaci e consigli comunali all’interno della “finestra” individuata dalla norma durante la primavera». Il rinvio delle tornate elettorali riguarda tutti quei Comuni che, a causa della normativa d’emergenza Covid-19, hanno svolto le elezioni del 2020 e del 2021 nel periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 dicembre, ovvero oltre la finestra temporale individuata dalla legge tra il 15 aprile e il 15 giugno, determinando conseguentemente la naturale decadenza del mandato nel periodo autunnale.

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