CRONACA
Termini Imerese, controllo straordinario del territorio: un arresto per spaccio di droga

I Carabinieri del Reperto Territoriale di Termini Imerese, nelle ultime settimane hanno intensificato i servizi straordinari di controllo del territorio in tutto l’hinterland Termitano, al fine di incrementare la percezione di sicurezza e, la presenza dello Stato nella cittadinanza che, hanno interessato anche alcuni Istituti scolastici.
I militari della Stazione di Trabia e il personale della Compagnia d’Intervento Operativo del 12° Reggimento Sicilia, hanno arrestato un 30enne, del posto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e per resistenza a Pubblico Ufficiale.
L’uomo alla guida di una bicicletta elettrica è stato controllato dai Carabinieri a causa del suo atteggiamento sospetto e, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di quasi 50 grammi di hashish, abilmente occultata all’interno della bici, già suddivisa in dosi e pronta per la vendita al dettaglio.
L’attività di ricerca estesa anche all’interno dell’abitazione del ragazzo, ha permesso di rinvenire ulteriori 60 grammi, in dosi, nonché, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento della droga e la somma contante di 100,00 euro frutto dell’attività di spaccio.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto e, disposto per l’indagato, la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Nel corso dei diversi servizi, i militari della Compagnia di Intervento Operativo di Palermo, impegnati nell’espletamento di un posto di controllo alla circolazione stradale a Termini Imerese, hanno denunciato in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale, un 17enne, del luogo che, alla guida di un’autovettura, non si è fermato all’alt intimato dalla pattuglia dei Carabinieri.
Il giovane, notata la presenza dei militari, ha rallentato dapprima la marcia del veicolo per poi accelerare repentinamente al fine di eludere il controllo dando così inizio, ad un inseguimento tra le vie della cittadina che ha messo in serio pericolo l’incolumità di persone e veicolo in strada.
La folle corsa è terminata sotto casa del minore quando, raggiunto dai Carabinieri, ha confessato di non essere in possesso della patente di guida perché mai conseguita.
In occasione di ulteriori controlli espletati a Trabia, i Carabinieri della Stazione di Aliminusa, insieme al personale della CIO di Palermo, hanno denunciato in stato di libertà, un 32enne palermitano, per guida in stato di alterazione psicofisica per l’uso di sostanze stupefacenti – rifiuto dell’accertamento dello stato di alterazione psicofisica.
I militari operanti, hanno fermato un autocarro per un controllo amministrativo e durante la verifica dei documenti di circolazione, hanno percepito un forte odore di sostanza stupefacente provenire dell’interno dell’abitacolo, motivo per il quale, hanno deciso di effettuare una perquisizione.
L’esito dell’attività, ha permesso di rinvenire abilmente occultato all’interno del mezzo, un involucro di carta stagnola di circa 2 grammi, con all’interno hashish.
Il rifiuto dell’indagato, formalmente invitato dai militari, a sottoporsi ad ulteriori accertamenti sanitari da eseguirsi presso la struttura ospedaliera di Termini Imerese, è stata la motivazione che ha scaturito la comunicazione della notizia di reato alla Procura Termitana.
Sempre nell’ambito della medesima attività di controllo straordinario del territorio, i militari al fine di contrastare l’uso di sostanze stupefacenti, hanno segnalato alla Prefettura di Palermo tre uomini, tutti originari di Termini Imerese, quali assuntori di droga.
Nelle adiacenze di alcuni istituti di formazione della cittadina termitana, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della locale Stazione supportati dal personale del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, hanno rinvenuto varie sigarette artigianali, già parzialmente combuste e, diversi grammi di hashish.
Tutta la sostanza stupefacente sequestrata in occasione delle attività dei reparti dell’Arma, è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, per le analisi qualitative e quantitative.
CRONACA
Etna, nube di cenere lavica: registrati tremori di livello alto nei condotti magmatici

Piove cenere lavica sui paesini dell’Etna.
E’ l’effetto dell’eruzione sommitale in corso sul vulcano attivo più alto d’Europa con una bocca effusiva che si è aperta, l’8 febbraio scorso, a quota 3.050 metri, alla base del cratere Bocca Nuova.
La colata avanza lentamente in direzione Sud-Ovest, attestandosi intorno a 1.800 metri di quota e non rappresentando alcun pericolo per i paesi etnei. Si mantiene su livelli molto alti il valore del tremore vulcanico registrato dall’Ingv, osservatorio etneo, di Catania, che segnala il movimento del magma nei condotti interni dell’Etna, svelando il suo grado di energia eruttiva. Una nube lavica emerge dalla zona sommitale e si espande, sospinta dal vento ad alta quota, in direzione Sud-Est con caduta di cenere lavica su diversi paesi. L’eruzione è costantemente monitorata dagli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania che pubblica anche analisi, foto e immagini sull’eruzione in corso sui propri social.
L’aeroporto di Catania sta lentamente recuperando la piena operatività: l’unità di crisi della Sac, la società di gestione dello scalo internazionale Vincenzo Bellini, ha disposto la chiusura degli spazi corrispondenti alla nuvola aerea a Sud-est del vulcano (settore B1) fino alle 15, con il parziale ripristino delle attività ordinarie di volo in arrivo. Nessuna restrizione sulle partenze. La Sac invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo.
CRONACA
Catania, aggressione alle maestre: la solidarietà del sindaco e dell’arcivescovo

C’era anche la mamma che ha aggredito la maestra dell’istituto comprensivo Petrarca di Catania alla riprese delle lezioni e, davanti alla scuola, ha parlato con il sindaco Enrico Trantino, fornendo la sua versione dei fatti: sarebbe intervenuta perché l’insegnante avrebbe colpito con uno o due schiaffi il figlio, mimando il gesto.
Il primo cittadino ha ricordato che non si reagisce con la violenza, ma rispettando le leggi.
Il colloquio è avvenuto davanti ai giornalisti, tenuti però a distanza. Il sindaco è poi entrato nel plesso scolastico di via Pantelleria per incontrare gli alunni di una classe della scuola, probabilmente la quinta elementare frequentata dal figlio della mamma che ha aggredito la maestra.
Nessuno ha poi voluto rilasciare dichiarazioni.
Davanti alla scuola stamattina era presente anche l’arcivescovo metropolita Luigi Renna che ha parlato con alcune madri di alunni del Petrarca, che sono apparse infastidite per l’eco mediatica che ha avuto l’accaduto, da loro ritenuto ‘esagerato’, chiedendo il rispetto della privacy degli alunni.
Sul fronte delle indagini intanto si è appreso che sarebbero state due le donne che avrebbero aggredito la maestra e una sua collega, procurando lesioni a una delle due giudicate guaribili in sette giorni. Al momento non risulta ancora presentata alcuna denuncia. Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia Fontanarossa e della stazione di Nesima.
CRONACA
Blufi, cane scomparso, ritrovato scuoiato e impiccato: taglia di 1500 euro a chi denuncerà il responsabile

Alcuni giorni fa era stata diffusa la notizia della sparizione di un piccolo cane di nome Brian a Blufi, comune di parco delle Madonie in provincia di Palermo.
Sono cominciate le ricerche ma il finale non è stato certamente positivo come tutti speravano.
Il cane Brian è stato ritrovato morto. E’ stato legato per zampe e muso, picchiato selvaggiamente tanto da scuoiarlo e poi è stato impiccato e fatto morire lentamente. L’associazione italiana difesa animali ed ambiente ha annunciato la presentazione di una denuncia contro ignoti e l’istituzione di una taglia di 1.500 euro che verrà pagata a chi con le sue informazioni fornite “aiuterà ad individuare e far condannare in via definitiva gli autori di questo crimine”.
La scomparsa del cane era stata segnalata su Facebook dalla famiglia con cui abitava. “Sono distrutta accanirsi contro un’anima innocente ma perché – scrive una donna – Invito chi sa chi ha visto o sentito qualcosa di denunciare affinché chi si è macchiato di tanto orrore venga punito essendo a mio parere un soggetto socialmente pericoloso. Invito anche il sindaco di Blufi ad attivarsi affinché un gesto così orribile che ha scosso un’intera comunità non resti impunito”.
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