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CRONACA

Fiumefreddo di Sicilia, sfonda il portone e prende a calci la porta di casa della fidanzata: arrestato dai Carabinieri

La scorsa notte, una gazzella della Sezione Radiomobile di Giarre è intervenuta presso l’abitazione di una 37enne, residente a Fiumefreddo, che era stata appena aggredita dal fidanzato, l’uomo un 34enne del posto è stato arrestato, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, per “maltrattamenti contro familiari” e “lesioni personali”.

Al riguardo, erano circa le 02:00 quando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Giarre ha ricevuto una telefonata al numero d’emergenza 112, da parte di un condomino che, preoccupato per le urla che provenivano dall’abitazione della sua vicina, ha deciso di chiedere aiuto ai Carabinieri.

L’alert ha consentito alla pattuglia, attivata dagli operatori della Centrale, di raggiungere in una manciata di minuti l’appartamento della vittima, situato in una zona periferica del paese e di individuare il compagno della donna che, già sulla strada, stava per allontanarsi a bordo di una bicicletta.

I militari dell’Arma lo hanno subito fermato, chiedendogli cosa ci facesse in giro a quell’ora. Lui, tuttavia, ha candidamente ammesso, agli investigatori, di avere appena terminato di litigare con la sua ragazza, cercando di sminuire l’accaduto, ma la sua versione dei fatti non ha convinto l’equipaggio che, dopo averlo messo in sicurezza, ha voluto subito sentire la versione della donna.

La giovane vittima, visibilmente scossa, appena ha visto i Carabinieri si è lasciata andare ad un pianto liberatorio, raccontando loro che quella sera, mentre tornava a casa dal lavoro, il suo fidanzato ha preteso che lei restasse sempre in collegamento telefonico con lui, fino all’arrivo nel suo appartamento, in modo che lui fosse certo che non incontrasse nessuno.

Questo atteggiamento, chiaramente possessivo e prevaricatore, però, non è stato tollerato dalla ragazza che, così, ha deciso di interrompere la conversazione, per dirigersi a casa serenamente, senza costrizioni di sorta.

Il geloso fidanzato, però, per “punirla” perché non ha acconsentito alle sue volontà, ha aspettato che fosse notte fonda, quindi l’ha raggiunta a casa dove, con calci e pugni, ha rotto il cancello del palazzo per poi sfogare la sua rabbia anche contro la porta di ingresso dell’alloggio di lei.

La donna, a quel punto, convinta di riuscire a calmarlo e anche per far sì che la smettesse di fare quel trambusto che, ovviamente, ha svegliato anche i vicini, ha aperto la porta, venendo in quel momento aggredita dal fidanzato che, dopo averla insultata, l’ha afferrata per un braccio, strattonandola. Solo grazie all’aiuto di una dirimpettaia il 34enne ha “mollato la presa”.

Rincuorata e rassicurata dalla presenza dei militari dell’Arma, la vittima si è poi recata in caserma per denunciarlo, raccontando che la sua storia con l’uomo è iniziata circa un anno prima e che in questo breve periodo si sono più volte allontanati e riavvicinati proprio a causa della gelosia di lui e del suo carattere violento. Tuttavia, ad ogni ritorno insieme, l’uomo è sempre stato più risentito e sospettoso e, temendo che lei potesse frequentare altre persone, è diventato sempre più aggressivo.

Raccolte le dichiarazioni della donna e anche quelle dei testimoni che, nel corso dei mesi, hanno più volte assistito alle loro liti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

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CRONACA

Valle del Belìce: una messa per celebrare il 57° anniversario del terremoto del ’68

Sarà celebrata giovedì 16 gennaio, alle ore 10, nella chiesa Ss.

Trinità di Salaparuta (Trapani) la santa messa commemorativa del 57° anniversario del terremoto ’68 del Belìce.

Alle 11, nella sala conferenza di piazza mercato, sarà inaugurata una mostra fotografica a cura di Giuseppe Verde. Interverranno: il sindaco Michele Saitta, Salvo Cucina, dirigente protezione civile Sicilia, Nicola Catania, coordinatore dei sindaci del Belìce.

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CRONACA

Noto: arrestato pregiudicato 39enne di nazionalità marocchina per furto aggravato

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Noto hanno arrestato per furto aggravato un 39enne di nazionalità marocchina, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio.

Giovedì sera l’uomo è stato notato da alcuni clienti mentre rubava alcolici dagli scaffali di un supermercato a Rosolini e li nascondeva sotto un giubbotto, anch’esso asportato all’interno del supermercato.

L’uomo, nonostante fosse stato scoperto e invitato dal responsabile del punto vendita a restituire la refurtiva, cercava di allontanarsi senza pagare e, non riuscendoci, dava in escandescenze e scaraventava a terra un carrello della spesa rischiando di colpire alcuni clienti. I Carabinieri, tempestivamente intervenuti, riuscivano a bloccarlo e trarlo in arresto dopo che l’uomo aveva creato il panico all’interno del supermercato, scaraventando a terra diversi scaffali di merce e minacciando gli impiegati brandendo cocci di vetro di bottiglie che lui stesso aveva rotto.

Oggi l’arresto è stato convalidato e l’uomo associato alla casa circondariale di Siracusa.

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CRONACA

Raddusa, vanno in giro a spendere soldi falsi: 3 persone denunciate dai Carabinieri

E’ grazie a un’attenta attività info-investigativa, che i Carabinieri della Stazione di Raddusa hanno denunciato tre uomini di 28, 38 e 54 anni, tutti di Palagonia e con pregresse vicissitudini giudiziarie, perché ritenuti responsabili di spendita di monete false, sulla base degli indizi raccolti da verificare comunque in sede giurisdizionale.

L’allarme, infatti, era stato già diramato dalla centrale operativa dalla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Palagonia a tutte Stazioni del suo territorio poiché in particolare tre uomini, in quel comprensorio a bordo di una Renault Clio, avevano tentato di spacciare banconote false da 50,00 euro ad alcuni ignari commercianti.

Immediata è stata la risposta di tutte le pattuglie operanti nel palagonese e nei centri viciniori fino a quando, intorno alle 17.30, i militari della Stazione di Raddusa, contattando gli esercenti del posto, hanno appreso della presenza itinerante della Renault Clio e del tentativo da parte di un uomo, in un caso riuscito ai danni di un bar, di acquistare prodotti dal costo di pochi euro a fronte della cessione di una banconota da 50,00 euro.

La ricerca da parte dei Carabinieri dell’autovettura segnalata è stata pertanto frenetica, fino a giungere alla sua localizzazione in via Pietro Mascagni, mentre si trovava ferma con due uomini a bordo nei pressi di un supermercato.

A questo punto i Carabinieri, postisi in posizione defilata, hanno atteso l’arrivo del terzo uomo, avvenuto poco dopo, entrando quindi in azione bloccando il terzetto e provvedendo all’immediato controllo su quest’ultimo, trovando effettivamente in una tasca dei suoi jeans una banconota da 50,00 euro, all’apparenza verosimilmente falsa.

La successiva perquisizione a bordo dell’autovettura ed agli altri due uomini, tra l’altro entrambi con specifici precedenti giudiziari, ha inoltre consentito ai militari di scovare all’interno del vano portaoggetti una busta da lettera, al cui interno erano contenute ulteriori 16 banconote dello stesso taglio la cui autenticità, era obiettivamente messa in dubbio dalla consistenza della carta, naturalmente il tutto sequestrato.

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