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CRONACA

Catania, ruba uno scooter la notte di Capodanno: 17enne arrestato in flagranza dalla Polizia

Spingeva, insieme ad un complice, uno scooter appena rubato ma la sua azione criminale è stata interrotta dall’intervento della Polizia di Stato che ha arrestato in flagranza di reato un 17enne catanese per furto aggravato, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento di beni dello Stato e porto di oggetti atti ad offendere, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

Nel corso della notte di San Silvestro, intorno alle 3, gli agenti della squadra volanti della Questura di Catania, in servizio di controllo del territorio, transitando per via Cesare Beccaria, hanno notato un giovane a bordo di un ciclomotore che spingeva con il piede un altro scooter condotto da un’altra persona.

I poliziotti hanno subito notato che quest’ultima si guardava intorno, con fare sospetto, come se volesse evitare di essere visto e, pertanto, hanno deciso di effettuare un controllo, affiancando i mezzi con l’autovettura di servizio. A quel punto il conducente del ciclomotore si è subito dato alla fuga mentre l’altro, durante l’accertamento, ha iniziato ad agitarsi e improvvisamente ha lanciato lo scooter da lui condotto addosso ad uno degli agenti, cagionandogli delle lesioni.

Lo scooter è andato a sbattere anche sull’autovettura di servizio, arrecando danni alla portiera e al lunotto anteriore.

Il giovane ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato inseguito da uno dei poliziotti e raggiunto in via Cesare Vivante mentre cercava di nascondersi sotto un’autovettura.

Il ragazzo, che è stato trovato anche in possesso di un tirapugni, ha raccontato agli agenti che poco prima, insieme ad un amico, aveva rubato motociclo sul quale viaggiava in via Cesare Beccaria, rompendo il blocca disco con un cacciavite e il bloccasterzo con una pedata.

Per i fatti accaduti i poliziotti hanno arrestato il 17enne e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso il Tribunale per i Minorenni, lo hanno condotto presso il Centro di Prima Accoglienza di Via Franchetti in attesa del giudizio di convalida,

Sono in corso le attività investigative per l’identificazione del complice, mentre il mezzo rubato è stata restituita al legittimo proprietario.

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CRONACA

Valle del Belìce: una messa per celebrare il 57° anniversario del terremoto del ’68

Sarà celebrata giovedì 16 gennaio, alle ore 10, nella chiesa Ss.

Trinità di Salaparuta (Trapani) la santa messa commemorativa del 57° anniversario del terremoto ’68 del Belìce.

Alle 11, nella sala conferenza di piazza mercato, sarà inaugurata una mostra fotografica a cura di Giuseppe Verde. Interverranno: il sindaco Michele Saitta, Salvo Cucina, dirigente protezione civile Sicilia, Nicola Catania, coordinatore dei sindaci del Belìce.

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CRONACA

Noto: arrestato pregiudicato 39enne di nazionalità marocchina per furto aggravato

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Noto hanno arrestato per furto aggravato un 39enne di nazionalità marocchina, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio.

Giovedì sera l’uomo è stato notato da alcuni clienti mentre rubava alcolici dagli scaffali di un supermercato a Rosolini e li nascondeva sotto un giubbotto, anch’esso asportato all’interno del supermercato.

L’uomo, nonostante fosse stato scoperto e invitato dal responsabile del punto vendita a restituire la refurtiva, cercava di allontanarsi senza pagare e, non riuscendoci, dava in escandescenze e scaraventava a terra un carrello della spesa rischiando di colpire alcuni clienti. I Carabinieri, tempestivamente intervenuti, riuscivano a bloccarlo e trarlo in arresto dopo che l’uomo aveva creato il panico all’interno del supermercato, scaraventando a terra diversi scaffali di merce e minacciando gli impiegati brandendo cocci di vetro di bottiglie che lui stesso aveva rotto.

Oggi l’arresto è stato convalidato e l’uomo associato alla casa circondariale di Siracusa.

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CRONACA

Raddusa, vanno in giro a spendere soldi falsi: 3 persone denunciate dai Carabinieri

E’ grazie a un’attenta attività info-investigativa, che i Carabinieri della Stazione di Raddusa hanno denunciato tre uomini di 28, 38 e 54 anni, tutti di Palagonia e con pregresse vicissitudini giudiziarie, perché ritenuti responsabili di spendita di monete false, sulla base degli indizi raccolti da verificare comunque in sede giurisdizionale.

L’allarme, infatti, era stato già diramato dalla centrale operativa dalla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Palagonia a tutte Stazioni del suo territorio poiché in particolare tre uomini, in quel comprensorio a bordo di una Renault Clio, avevano tentato di spacciare banconote false da 50,00 euro ad alcuni ignari commercianti.

Immediata è stata la risposta di tutte le pattuglie operanti nel palagonese e nei centri viciniori fino a quando, intorno alle 17.30, i militari della Stazione di Raddusa, contattando gli esercenti del posto, hanno appreso della presenza itinerante della Renault Clio e del tentativo da parte di un uomo, in un caso riuscito ai danni di un bar, di acquistare prodotti dal costo di pochi euro a fronte della cessione di una banconota da 50,00 euro.

La ricerca da parte dei Carabinieri dell’autovettura segnalata è stata pertanto frenetica, fino a giungere alla sua localizzazione in via Pietro Mascagni, mentre si trovava ferma con due uomini a bordo nei pressi di un supermercato.

A questo punto i Carabinieri, postisi in posizione defilata, hanno atteso l’arrivo del terzo uomo, avvenuto poco dopo, entrando quindi in azione bloccando il terzetto e provvedendo all’immediato controllo su quest’ultimo, trovando effettivamente in una tasca dei suoi jeans una banconota da 50,00 euro, all’apparenza verosimilmente falsa.

La successiva perquisizione a bordo dell’autovettura ed agli altri due uomini, tra l’altro entrambi con specifici precedenti giudiziari, ha inoltre consentito ai militari di scovare all’interno del vano portaoggetti una busta da lettera, al cui interno erano contenute ulteriori 16 banconote dello stesso taglio la cui autenticità, era obiettivamente messa in dubbio dalla consistenza della carta, naturalmente il tutto sequestrato.

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