ATTUALITÀ
Dopo “EricèNatale”, la Città di Erice si promuove nelle fiere internazionali del turismo

Si è concluso il ricco palinsesto di iniziative natalizie che ha animato Erice dal 7 dicembre al 6 gennaio. Un mese intenso di eventi che ha spaziato dalla musica all’arte, dal teatro al cinema, includendo i pittoreschi mercatini e il suggestivo circuito dei presepi che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione.
“EricèNatale si conferma un brand,“ commenta la sindaca di Erice Daniela Toscano. “I dati lo dimostrano, ad esempio quelli delle corse della Funierice, che sono assolutamente positivi anche in confronto con gli anni precedenti. Sia EricèNatale che EricèEstate saranno presentate nelle diverse fiere alle quali il Comune di Erice parteciperà. Una delle più importanti è la BIT a cui prenderemo parte con il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale. Insieme ad altre associazioni stiamo pensando di partecipare ad alcune fiere in Europa, magari più di nicchia, ma assolutamente importanti perché in queste occasioni c’è un rapporto diretto con il visitatore e siamo nelle condizioni di poter raccontare queste iniziative, il nostro territorio, la nostra storia e la nostra cultura.”
“Facendo parte dell’associazione dei borghi più belli di Sicilia e dei borghi più belli d’Italia, abbiamo un’ulteriore vetrina prestigiosa”, così continua la sindaca Daniela Toscano.
“EricèNatale è una sorta di organizzazione di comunità, con privati cittadini e associazioni come la Fondazione Erice Arte, la Fondazione Ettore Majorana, il Mema, la Montagna del Signore, Vivere Erice, Il Bajuolo e tante altre. Fondamentale anche il coinvolgimento delle scuole, in primis l’Istituto “Ignazio e Vincenzo Florio” di Erice, ma anche l’Istituto “Sciascia – Bufalino” che spesso collabora alle iniziative del comune. Da parte dell’amministrazione e da parte mia il massimo ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato, perché è chiaro che senza il contributo di tutti non si possono sostenere eventi così impegnativi” così afferma.
La strategia di promozione territoriale del Comune di Erice si sviluppa in maniera continuativa. La valorizzazione degli eventi stagionali di Erice, in particolare “EricèNatale” ed “EricèEstate”, rappresenta un elemento fondamentale della programmazione, su cui il Comune lavora con costanza durante tutto l’anno.
“Garantiamo una presenza stabile e pianificata nelle fiere turistiche tramite tre canali complementari: la partecipazione diretta e autonoma del Comune di Erice, la presenza coordinata attraverso il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale e l’inserimento nel padiglione della Regione Sicilia”– così conclude.
EricèNatale – Il borgo dei presepi gode del sostegno de “I Borghi più belli d’Italia” e della Funierice ed è stato organizzato dal Comune di Erice, in collaborazione con la Fondazione Erice Arte, la Fondazione e Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, l’Associazione “Il Bajuolo” di Erice, l’Associazione “MEMA” (Mediterranean Music Association) con l’Associazione Siciliana Amici della Musica e Amici della Musica di Cefalù “S. Cicero”, l’Associazione “Vivere Erice”, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Ignazio e Vincenzo Florio”, l’Istituto di Istruzione superiore “Sciascia Bufalino”, la Montagna del Signore, l’associazione Omnia Certe, l’Istituto di Cultura Italo-Tedesco di Trapani con il Goethe-Institut Italien, l’associazione Donare Rende Felici, l’associazione VMKlab, l’Associazione Hot Stone, Fc Service, l’Associazione Tradumari&venti e il Gruppo Medievale Monte San Giuliano-Erice.
La manifestazione è stata coordinata dal settore Cultura del Comune di Erice guidato dal Dott. Toto Denaro.
ATTUALITÀ
Acireale: la Diocesi a Roma vince il bando ”Idee in Movimento” con il progetto ”Cuciture di Comunità”

La filiera con capofila l’Associazione Mai Più Soli, ha vinto a Roma il bando “Idee in Movimento” indetto dal MLAC (movimento lavoratori azione cattolica) con fondi 8XMILLE alla Chiesa Cattolica, presentando il progetto “Cuciture di Comunità”, un’iniziativa volta alla formazione e alla valorizzazione dell’arte sartoriale siciliana.
Dall’esperienza associativa dell’Emporio della Solidarietà “Madre Teresa”, volta ad aiutare i più poveri che hanno l’opportunità di avere abiti non più utilizzati, il progetto prevede il recupero di abbigliamento in disuso con la cooperazione dell’Associazione Artigiani Acesi.
Emporio Madre Teresa, Acireale
Il progetto, in collaborazione con la Caritas ed il Progetto Policoro della diocesi di Acireale, intende creare un laboratorio ed offrire una formazione gratuita di tre giovani nelle tecniche sartoriali commerciali e tradizionali della Sicilia, fornendo loro competenze utili per un futuro inserimento lavorativo nel settore.
Inoltre, sarà realizzato uno spazio espositivo museale dedicato alla storia della sartoria in collaborazione con la Fondazione Città del Fanciullo e l’Ecomuseo del Cielo e della Terra, con l’obiettivo di conservare, promuovere e diffondere questa antica arte.
Rosario Consoli, referente del Progetto Policoro diocesi di Acireale, ha dichiarato:
“Questo progetto nasce dalla volontà di trasmettere alle nuove generazioni il valore della tradizione sartoriale siciliana, mettendo insieme formazione e cultura. Il nostro obiettivo è creare un luogo di apprendimento e crescita, in cui i giovani possono acquisire competenze e, allo stesso tempo, contribuire alla conservazione della nostra identità artigianale. Siamo entusiasti di dare avvio a questo percorso”.
Il progetto “Cuciture di Comunità” include, oltre ad una preziosa opportunità per contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, il recupero degli abiti che saranno messi a disposizione dei meno fortunati.
Don Orazio Caputo, presidente dell’Associazione “Mai Più Soli”, così si esprime:
“A volte l’abito donato non è in perfette condizioni e necessita di una piccola riparazione. L’Emporio con questo laboratorio, in un’ottica di economia circolare, potrà supportare ancora meglio la nostra comunità in un percorso di carità”.
Attualmente sono in corso le selezioni per i giovani che potranno accedere al percorso formativo. I giovani interessati potranno contattare la Caritas diocesana guidata dal direttore don Orazio Tornabene.
ATTUALITÀ
Concorso per il reclutamento di 626 allievi marescialli del ruolo di ispettori dell’arma dei Carabinieri

Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 626 Allievi Marescialli del Ruolo Ispettori dell’Arma dei Carabinieri e, con un successivo decreto, di ulteriori 24 Allievi Marescialli in possesso dell’attestato di bilinguismo.
Gli aspiranti potranno presentare la domanda online fino al giorno 8 marzo attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritte di preselezione, di composizione italiana, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali e, infine, la prova orale).
Decidere di arruolarsi nell’Arma significa entrare a far parte di un Istituzione ricca di tradizioni e valori al completo servizio della comunità attraverso i numerosi comandi diffusi in maniera capillare nel Paese, prime tra tutti le Stazioni Carabinieri: un presidio di prossimità a tutela della sicurezza e della legalità che lega l’Arma al cittadino.
Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma o che siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2024/2025 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 26° anno di età. I vincitori del concorso, ammessi al 15° Corso Triennale Allievi Marescialli, frequenteranno un corso di formazione della durata di tre anni, seguendo corsi militari e universitari ad indirizzo giuridico-amministrativo presso la Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, conseguendo la laurea di 1° livello in “Scienze Giuridiche della Sicurezza”. Una volta completato il ciclo di studi, i giovani Marescialli ricopriranno incarichi di responsabilità nelle varie Organizzazioni dell’Arma dei Carabinieri rappresentando un insostituibile punto di riferimento per la collettività.
ATTUALITÀ
Aeroporto di Comiso, colloqui Falcone-Commissione UE: ”Da Bruxelles ok a voli in continuità territoriale”

La Commissione Europea è pronta a “recepire l’imposizione degli oneri di servizio pubblico” (Osp) per le rotte aeree da e per l’aeroporto di Comiso, dando così il via ai voli calmierati in continuità territoriale verso Roma e Milano. Lo rende noto l’eurodeputato Marco Falcone,vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, a seguito delle interlocuzioni avute con la Direzione generale Mobilità (Dg Move) della Commissione UE a Bruxelles. «Stiamo lavorando – spiega Falcone – affinché Comiso, da risorsa inespressa, diventi un pilastro della continuità territoriale fra la Sicilia e il resto d’Italia. Il modello che immaginiamo per Comiso è analogo al sistema di voli fra Lampedusa o Pantelleria e la Sicilia: prezzi e orari fissi con un incremento nella stagione estiva o in eventuali periodi sensibili come la fine dell’anno. Ciò per sostenere il turismo nel Sud-est isolano, ma anche per l’offerta verso chi vuole rientrare più spesso nei luoghi natali. La Commissione UE – specifica l’azzurro Falcone, già assessore ai Trasporti
in Sicilia – è in attesa dei documenti dell’Enac riguardo l’imposizione degli Osp e la relativa gara d’appalto, in vista della loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale UE».
L’eurodeputato Falcone proprio nelle prossime settimane a Bruxelles incontrerà Filip Cornelis, direttore generale dell’unità Aviazione della Dg Move. «Non occorre una vera e propria approvazione della continuità territoriale da parte di Bruxelles – aggiunge l’eurodeputato eletto in Sicilia e Sardegna – bensì è sufficiente che l’Italia dia prova delle condizioni di “fallimento di mercato” che insistono su Comiso. Malgrado l’aeroporto sia efficiente e in funzione, il contesto di limitata concorrenza e la nostra insularità rendono infatti
poco remunerativo per le compagnie aeree fornire un livello accettabile di voli a prezzi adeguati. Ecco perché siamo a lavoro per concretizzare un intervento pubblico che sostenga il mercato e venga incontro alle aspettative dei siciliani, in particolare dalle province di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e oltre. Costruire una efficiente continuità territoriale fra l’aeroporto di Comiso e il resto d’Italia – sottolinea Falcone – è necessario per dare attuazione al principio di insularità, ormai un caposaldo anche a livello europeo».
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