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ATTUALITÀ

Catania: il ricercatore Fabio Sciarrino ospite della Scuola Superiore per parlare di Tecnologie Quantistiche

Le nuove tecnologie quantistiche saranno al centro del nuovo “colloquium” di ricerca che si terrà venerdì 17 gennaio, alle 18, a Villa San Saverio (via Valdisavoia 9), sede della Scuola Superiore di Catania, centro di eccellenza dell’Università di Catania che ha l’obiettivo di selezionare i migliori giovani ed offrire loro un percorso di studio che prevede attività di approfondimento, ricerca e sperimentazione.

Ospite dell’incontro, che sarà introdotto dal rettore Francesco Priolo e dal presidente della Ssc Daniele Malfitana è il prof. Fabio Sciarrino, “Principal Investigator” del Quantum Information Lab presso il Dipartimento di Fisica dell’Università Sapienza di Roma, che in passato ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti quali la “Medaglia della Presidenza della Repubblica”, la Medaglia “Le Scienze per la Fisica” insieme al Premio Sapio Junior per la Ricerca Italiana.

La sua principale area di competenza riguarda l’ottica quantistica sperimentale, il calcolo e l’informazione quantistica e le fondamenta della meccanica quantistica. Negli ultimi anni, la sua attività di ricerca si è concentrata sull’implementazione di protocolli di informazione quantistica tramite circuiti fotonici integrati, con particolare interesse per il “Boson Sampling”, un modello computazionale non universale con caratteristiche promettenti per raggiungere il regime della supremazia quantistica.

Nel 2012, il prof. Sciarrino ha ricevuto un “ERC-Starting Grant Consolidator”, finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca, per il suo progetto sull’ottica quantistica integrata (3D-QUEST) e successivamente, nel 2015, un “ERC-Proof of Concept” per il progetto 3D-COUNT. È stato coordinatore europeo del progetto PICQUE (Photonic Integrated Compound Quantum Encoding), finanziato dal programma Marie Curie Network, e del progetto QUCHIP (Photonics Quantum Simulator on a Chip) nell’ambito delle Tecnologie Future ed Emergenti.

Attualmente è coordinatore del progetto europeo FET Open PHOQUSING ed è stato premiato come Principal Investigator dell’”ERC Advanced Grant” QU-BOSS. È inoltre responsabile del nodo “Piattaforma Fotonica per Tecnologie Quantistiche” dell’Istituto Nazionale Italiano di Scienza e Tecnologia Quantistica. Da gennaio 2024 è il coordinatore del progetto europeo EPIQUE (European Photonic Quantum Computer). È autore di oltre 150 pubblicazioni su riviste internazionali (con più di 25 pubblicazioni su riviste del gruppo Nature e Science) e ha tenuto oltre 150 presentazioni su invito a conferenze nazionali e internazionali.

Nel corso del suo intervento, che prevede anche una breve presentazione da parte dell’allievo Ssc Alessandro Abate, il prof. Sciarrino illustrerà il potenziale trasformativo delle tecnologie quantistiche fotoniche, che sfruttano le proprietà uniche della luce per avanzare nei campi del calcolo, della comunicazione e del sensing quantistici. Come piattaforma versatile, la fotonica integrata consente la scalabilità dei sistemi quantistici utilizzando componenti ottici come divisori di fascio, guide d’onda ed elementi non lineari per manipolare in modo efficiente gli stati quantistici.

Verranno inoltre valutati i principali progressi nella generazione e nel controllo degli stati fotonici quantistici, nonché nell’implementazione di compiti di informazione quantistica. Attraverso l’analisi di recenti risultati sperimentali, la presentazione illustrerà come la fotonica possa aprire la strada alle tecnologie quantistiche di nuova generazione e alle loro applicazioni in vari settori, contribuendo infine allo sviluppo di reti di comunicazione sicure e strumenti computazionali avanzati.

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Acireale: la Diocesi a Roma vince il bando ”Idee in Movimento” con il progetto ”Cuciture di Comunità”

La filiera con capofila l’Associazione Mai Più Soli, ha vinto a Roma il bando “Idee in Movimento” indetto dal MLAC (movimento lavoratori azione cattolica) con fondi 8XMILLE alla Chiesa Cattolica, presentando il progetto “Cuciture di Comunità”, un’iniziativa volta alla formazione e alla valorizzazione dell’arte sartoriale siciliana.

Dall’esperienza associativa dell’Emporio della Solidarietà “Madre Teresa”, volta ad aiutare i più poveri che hanno l’opportunità di avere abiti non più utilizzati, il progetto prevede il recupero di abbigliamento in disuso con la cooperazione dell’Associazione Artigiani Acesi.

Emporio Madre Teresa, Acireale

Il progetto, in collaborazione con la Caritas ed il Progetto Policoro della diocesi di Acireale, intende creare un laboratorio ed offrire una formazione gratuita di tre giovani nelle tecniche sartoriali commerciali e tradizionali della Sicilia, fornendo loro competenze utili per un futuro inserimento lavorativo nel settore.

Inoltre, sarà realizzato uno spazio espositivo museale dedicato alla storia della sartoria in collaborazione con la Fondazione Città del Fanciullo e l’Ecomuseo del Cielo e della Terra, con l’obiettivo di conservare, promuovere e diffondere questa antica arte.

Rosario Consoli, referente del Progetto Policoro diocesi di Acireale, ha dichiarato:

“Questo progetto nasce dalla volontà di trasmettere alle nuove generazioni il valore della tradizione sartoriale siciliana, mettendo insieme formazione e cultura. Il nostro obiettivo è creare un luogo di apprendimento e crescita, in cui i giovani possono acquisire competenze e, allo stesso tempo, contribuire alla conservazione della nostra identità artigianale. Siamo entusiasti di dare avvio a questo percorso”.

Il progetto “Cuciture di Comunità” include, oltre ad una preziosa opportunità per contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, il recupero degli abiti che saranno messi a disposizione dei meno fortunati.

Don Orazio Caputo, presidente dell’Associazione “Mai Più Soli”, così si esprime:

“A volte l’abito donato non è in perfette condizioni e necessita di una piccola riparazione. L’Emporio con questo laboratorio, in un’ottica di economia circolare, potrà supportare ancora meglio la nostra comunità in un percorso di carità”.

Attualmente sono in corso le selezioni per i giovani che potranno accedere al percorso formativo. I giovani interessati potranno contattare la Caritas diocesana guidata dal direttore don Orazio Tornabene.

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Concorso per il reclutamento di 626 allievi marescialli del ruolo di ispettori dell’arma dei Carabinieri

Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 626 Allievi Marescialli del Ruolo Ispettori dell’Arma dei Carabinieri e, con un successivo decreto, di ulteriori 24 Allievi Marescialli in possesso dell’attestato di bilinguismo.

Gli aspiranti potranno presentare la domanda online fino al giorno 8 marzo attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritte di preselezione, di composizione italiana, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali e, infine, la prova orale).

Decidere di arruolarsi nell’Arma significa entrare a far parte di un Istituzione ricca di tradizioni e valori al completo servizio della comunità attraverso i numerosi comandi diffusi in maniera capillare nel Paese, prime tra tutti le Stazioni Carabinieri: un presidio di prossimità a tutela della sicurezza e della legalità che lega l’Arma al cittadino.

Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma o che siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2024/2025 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 26° anno di età. I vincitori del concorso, ammessi al 15° Corso Triennale Allievi Marescialli, frequenteranno un corso di formazione della durata di tre anni, seguendo corsi militari e universitari ad indirizzo giuridico-amministrativo presso la Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, conseguendo la laurea di 1° livello in “Scienze Giuridiche della Sicurezza”. Una volta completato il ciclo di studi, i giovani Marescialli ricopriranno incarichi di responsabilità nelle varie Organizzazioni dell’Arma dei Carabinieri rappresentando un insostituibile punto di riferimento per la collettività.

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Aeroporto di Comiso, colloqui Falcone-Commissione UE: ”Da Bruxelles ok a voli in continuità territoriale”

La Commissione Europea è pronta a “recepire l’imposizione degli oneri di servizio pubblico” (Osp) per le rotte aeree da e per l’aeroporto di Comiso, dando così il via ai voli calmierati in continuità territoriale verso Roma e Milano. Lo rende noto l’eurodeputato Marco Falcone,vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, a seguito delle interlocuzioni avute con la Direzione generale Mobilità (Dg Move) della Commissione UE a Bruxelles. «Stiamo lavorando – spiega Falcone – affinché Comiso, da risorsa inespressa, diventi un pilastro della continuità territoriale fra la Sicilia e il resto d’Italia. Il modello che immaginiamo per Comiso è analogo al sistema di voli fra Lampedusa o Pantelleria e la Sicilia: prezzi e orari fissi con un incremento nella stagione estiva o in eventuali periodi sensibili come la fine dell’anno. Ciò per sostenere il turismo nel Sud-est isolano, ma anche per l’offerta verso chi vuole rientrare più spesso nei luoghi natali. La Commissione UE – specifica l’azzurro Falcone, già assessore ai Trasporti 

in Sicilia – è in attesa dei documenti dell’Enac riguardo l’imposizione degli Osp e la relativa gara d’appalto, in vista della loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale UE».
L’eurodeputato Falcone proprio nelle prossime settimane a Bruxelles incontrerà Filip Cornelis, direttore generale dell’unità Aviazione della Dg Move. «Non occorre una vera e propria approvazione della continuità territoriale da parte di Bruxelles – aggiunge l’eurodeputato eletto in Sicilia e Sardegna – bensì è sufficiente che l’Italia dia prova delle condizioni di “fallimento di mercato” che insistono su Comiso. Malgrado l’aeroporto sia efficiente e in funzione, il contesto di limitata concorrenza e la nostra insularità rendono infatti 

poco remunerativo per le compagnie aeree fornire un livello accettabile di voli a prezzi adeguati. Ecco perché siamo a lavoro per concretizzare un intervento pubblico che sostenga il mercato e venga incontro alle aspettative dei siciliani, in particolare dalle province di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e oltre. Costruire una efficiente continuità territoriale fra l’aeroporto di Comiso e il resto d’Italia – sottolinea Falcone – è necessario per dare attuazione al principio di insularità, ormai un caposaldo anche a livello europeo».

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