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ECONOMIA

Milano, Schifani alla BIT: ”Pronti al rilancio delle terme di Acireale e Sciacca”

“Le Terme di Acireale e Sciacca sono chiuse da dieci anni, ma oggi la Regione è pronta a voltare pagina.

Rispetto al passato, quando il precedente bando per riqualificarle non ha avuto successo a causa di ostacoli burocratici e gestionali, questa volta il contesto è completamente diverso.

La Regione ha infatti risolto una serie di criticità che solo un ente pubblico poteva affrontare, rimuovendo gli impedimenti che avevano scoraggiato la partecipazione delle aziende private nel tentativo di rilancio”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani nella conferenza stampa “Terme di Sicilia: la riqualificazione di Acireale e Sciacca”, all’interno del Villaggio “Thermalia” realizzato da Federterme alla Borsa internazionale del turismo a Milano.

“Questo nuovo scenario – ha aggiunto il governatore – può aprire la strada a un reale interesse da parte degli operatori del settore, che oggi possono contare su condizioni più favorevoli per investire e contribuire al rilancio delle terme. E in questa logica abbiamo anche ridotto, dal 5% allo 0,5% del fatturato, il canone per la concessione delle acque termali. L’obiettivo non è solo riaprire le strutture, ma trasformarle in eccellenze del turismo termale, integrandole con le tradizioni locali, l’artigianato e l’enogastronomia, per offrire un’esperienza autentica e sostenibile ai visitatori con ricadute positive per i territori. Proprio per sottolineare questa visione di qualità e innovazione, la Regione ha scelto di presentare il progetto di rilancio all’interno del villaggio Thermalia alla Bit di Milano.

Questa decisione nasce dalla convinzione che i privati che parteciperanno ai prossimi avvisi pubblici debbano rappresentare l’eccellenza del settore, portando competenza e visione strategica per far rinascere queste strutture e valorizzare al meglio le potenzialità della nostra terra. Con 90 milioni di euro stanziati dal Fondo di sviluppo e coesione e un modello di partenariato pubblico-privato, la Sicilia vuole trasformare finalmente le terme in un punto di riferimento per il turismo di benessere a livello nazionale e internazionale, per destagionalizzare l’offerta e attrarre così nuovi flussi”.

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ECONOMIA

Fondo per la progettazione, Aricò: ”I comuni impegnino le risorse entro fine mese”

I comuni siciliani hanno tempo fino alla fine di marzo per impegnare le somme ricevute dal Fondo di progettazione della Regione. Si tratta di risorse pari a 40 milioni di euro, previste dalla Finanziaria 2024 e distribuite agli enti locali per sostenere la progettazione di opere pubbliche strategiche. 

«Voglio ricordare che i comuni che non lo abbiano ancora fatto – dice l’assessore regionale delle Infrastrutture, Alessandro Aricò – sono in tempo per impegnare le somme ricevute, anche eventuali importi parziali o residui, entro la fine di questo mese. Grazie a queste risorse, gli enti locali hanno potuto realizzare progettazioni di qualità orientate alla crescita e allo sviluppo sostenibile e attuare iniziative per centinaia di milioni di euro che rappresentano un’importante opportunità di crescita per i territori. L’iniziativa del governo Schifani è stata particolarmente importante per le amministrazioni più piccole, spesso penalizzate da uffici tecnici sottodimensionati».

Il finanziamento è stato distribuito tra i 391 Comuni siciliani secondo criteri specifici: il 40% in parti uguali e il 60% in proporzione alla popolazione residente, con un tetto massimo di 200 mila euro per comune. Un contributo aggiuntivo di 300 mila euro è stato concesso ai Comuni in dissesto finanziario sciolti per mafia nell’ultimo triennio.

L’intervento mira a potenziare la capacità progettuale degli enti locali, consentendo loro di accedere con maggiore facilità ai fondi nazionali ed europei destinati alla realizzazione di opere pubbliche e infrastrutture strategiche per il territorio siciliano.

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ECONOMIA

Bisacquino: entro ottobre i lavori di messa in sicurezza del monte Triona, nel Palermitano

Partiranno entro il prossimo mese di ottobre i lavori di mitigazione del rischio sul versante occidentale del monte Triona a Bisacquino, nel Palermitano. È questa la conclusione a cui si è giunti in seguito alla convocazione del tavolo tecnico voluto dalla Struttura commissariale di contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Nel corso dell’incontro, presieduto dal direttore della Struttura commissariale, Sergio Tumminello, alla presenza del sindaco di Bisacquino, Tommaso Di Giorgio, del responsabile unico del procedimento, Vincenzo Silvestri, sono stati illustrati i passaggi tecnici e amministrativi ed è stato stilato un cronoprogramma che consentirà di velocizzare l’iter.

Attraverso la conferenza di servizi che si terrà a breve, sarà infatti possibile acquisire i pareri tecnici per rendere esecutiva, e quindi immediatamente cantierabile, la progettazione acquisita. I lavori, che beneficeranno dello stanziamento di 7,8 milioni di euro da parte del ministero dell’Ambiente, consentiranno la stabilizzazione e la riqualificazione di tutta l’area di accesso a monte Triona, fortemente a rischio da anni a causa di varie criticità. È l’altura su cui si staglia il santuario della Madonna del Balzo, luogo di culto risalente al XVII secolo. L’opera, renderà pienamente fruibile tutto il versante che gli eventi alluvionali del 2015 e un incendio del 2017 resero inaccessibile, con la chiusura alla circolazione dei veicoli e a quella dei pedoni, sia l’area di pertinenza del luogo di culto, sia quella della strada panoramica di accesso.

Tra le misure che verranno adottate, la regimazione delle acque, il rafforzamento corticale mediante installazione di rete metallica a doppia torsione e interventi di protezione passiva come le barriere paramassi per contrastare il distacco e il rotolamento di materiali lapidei.

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ECONOMIA

Attività produttive, Tamajo al Cioko wine fest ad Alcamo: ”Vetrina di eccellenze”

«Il Cioko wine fest non è soltanto una manifestazione enogastronomica ma è l’espressione viva di una comunità che crede nelle proprie potenzialità, che si mette in gioco e che vuole valorizzare le sue eccellenze». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, stamattina tagliando il nastro inaugurale dell’edizione 2025 della manifestazione ad Alcamo, nel Trapanese, dando ufficialmente il via a tre giorni di festa e valorizzazione del territorio. «È un evento che appartiene a tutti,  ai produttori, agli artigiani, alle istituzioni – aggiunge – ma soprattutto ai cittadini, che con entusiasmo e partecipazione rendono possibile tutto questo. È la dimostrazione che la Sicilia sa fare e sa farsi amare, unendo tradizione, qualità e ospitalità».

Il Cioko wine fest rappresenta una vetrina di eccellenze e un momento di condivisione, crescita e orgoglio per tutta la Sicilia: dal 21 al 23 marzo, il cuore della città – da Piazza Ciullo al Collegio dei Gesuiti – sarà animato da un ricco programma di iniziative che coniuga gusto, cultura e intrattenimento. Fra questi, cooking show, spettacoli musicali, attività per bambini e un grande villaggio del gusto e dei sapori di Sicilia con, in prima linea, protagonisti il cioccolato di Modica e i vini di Alcamo.

«Questa – conclude Tamajo – è una manifestazione che nasce dal basso e che coinvolge attivamente le realtà locali. La Regione continuerà a sostenere iniziative come questa, perché portano benefici concreti all’economia, al turismo e favoriscono il senso di appartenenza di un’intera comunità».

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