ATTUALITÀ
Gangi, 921 civici connessi alla fibra FTTH: al via i lavori per la navigazione ultraveloce

GANGI – Il Borgo più bello d’Italia in provincia di Palermo interessato dal progetto cofinanziato dal PNRR e dall’azienda di telecomunicazioni.
Connettività presto disponibile per famiglie, professionisti e imprese per accedere ai servizi digitali all’avanguardia
Gangi (Palermo), 11 febbraio 2025 – Al via a Gangi i lavori di Open Fiber previsti dal “Piano Italia a 1 Giga”. L’intervento nel ‘Borgo più bello d’Italia’ in provincia di Palermo prevede il cablaggio in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra ottica fino a casa) di 921 civici distribuiti sul territorio che corrispondono a 1.850 unità immobiliari tra abitazioni, attività commerciali e imprese. Ai fondi pubblici, che ammontano al 70% del progetto, si aggiunge un ulteriore 30% finanziato da Open Fiber. Tra gli edifici cablati ci sono l’Istituto comprensivo ‘Polizzano’, l’Istituto scolastico superiore “Salerno”, la casa di riposo ‘Villa San Michele’, la sede dell’associazione no-profit Avis e la Stazione dei carabinieri.
COPERTURA FIBRA FTTH E CONNETTIVITÀ OLTRE 1 GBPS
La connettività in fibra ottica realizzata da Open Fiber può raggiungere la velocità di oltre 1 Gigabit al secondo e permette di ottenere numerosi vantaggi grazie all’accesso ad una vasta gamma di servizi in rete, oltre a semplificare le relazioni tra cittadini e pubbliche amministrazioni, potenziare la didattica per gli studenti e migliorare la produttività e la competitività delle piccole e medie imprese.
OPEN FIBER E LA SOSTENIBILITÀ
L’intervento su Gangi prevede il riuso di infrastrutture già esistenti e limiterà al minimo l’impatto e gli eventuali disagi per la comunità. Come nei cantieri aperti da Open Fiber in tutta Italia, gli scavi saranno effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale. Le potenzialità della tecnologia FTTH sono inoltre di fondamentale importanza anche in termini di ecosostenibilità. I cavi in fibra ottica, infatti, consumano meno energia riducendo l’emissione di anidride carbonica e calore in atmosfera.
I VANTAGGI DELLA NUOVA RETE A BANDA ULTRA LARGA
«Potenziare le infrastrutture digitali per il nostro paese significa proiettarsi sempre più verso il futuro – dice il sindaco Giuseppe Ferrarello -. Questi ultimi interventi ed investimenti si aggiungono a quelli già effettuati e ci permetteranno di coprire vaste zone ai piedi dell’abitato coprendo e completando molte zone non raggiunte precedentemente dalla banda ultra larga. Gangi vuole essere un borgo sempre più digitale, ciò significa migliorare la vita dei cittadini, delle attività produttive. Si tratta di un’infrastruttura necessaria se vogliamo attrarre aziende o imprese che possano investire nel nostro territorio».
«La Sicilia è sempre più connessa grazie a Open Fiber e agli investimenti continui che portano connessioni ultraveloci e servizi digitali innovativi nelle aree dell’entroterra. A Gangi, i lavori per la posa della fibra ottica in oltre 900 unità immobiliari sono l’esempio concreto di questo impegno che rende questo borgo uno dei più virtuosi del Sud nella transizione digitale», spiega Davide Naccari, field manager dell’azienda guidata dall’Amministratore delegato Giuseppe Gola.
IL PIANO ITALIA A 1 GIGA
Il “Piano Italia a 1 Giga” rientra nei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del PNRR, e attuato da Infratel Italia. Open Fiber si è aggiudicata complessivamente 8 lotti in gara, per un totale di 3.881 comuni in 9 regioni: Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto.
LO STUDIO: BORGHI PIÙ ATTRATTIVI SE CONNESSI ALLA FIBRA FTTH
Gangi fa parte dei “Borghi più belli d’Italia” e, insieme ad altri 24 comuni, rappresenta la Sicilia nell’associazione che celebra le località più suggestive di tutta Italia. Con circa 9 milioni di visitatori, questi borghi contribuiscono per oltre 5 miliardi di euro all’anno all’economia italiana come attrazione turistico-culturale, rappresentando anche una conseguente fonte di valore economico. Il dato emerge dallo studio “L’impatto economico e occupazionale del turismo e la digitalizzazione nei Borghi più belli d’Italia”, realizzato dalla società di consulenza Deloitte che ha evidenziato come il processo di digitalizzazione e i sistemi di lavoro flessibili possono rappresentare una possibile azione di contrasto del fenomeno dello spopolamento delle aree interne, migliorandone l’attrattività per quanti hanno la possibilità di lavorare da remoto e favorendo lo sviluppo di imprese locali in grado di sfruttare l’infrastruttura digitale.
Dall’analisi di Deloitte, emerge che l’evoluzione storica della copertura della Banda Ultra-Larga (BUL) nei Borghi più belli d’Italia è in forte crescita negli ultimi anni, sia considerando i comuni sia le unità immobiliari (UI) coperte: ad oggi il 63,9% dei borghi gode di una copertura “Fiber to the Home” (FTTH) – una percentuale molto rilevante, se si considera che solo nel 2019 questa arrivava solo al 2,2%. Solo con un tale sviluppo infrastrutturale – sostengono gli analisti – sarà possibile ridurre il gap di mercato e creare condizioni di sviluppo economico e sociale attrattive per i lavoratori.
ATTUALITÀ
Beni culturali in Sicilia: i piccoli pazienti del Di Cristina alla scoperta dei tesori del mare

Si concluderà domani, sabato 22 marzo, con una giornata al circolo velico Sferracavallo, il progetto “Verde come le alghe, blu come il mare, bianco come le vele” dedicato ai bambini ricoverati all’ospedale “Arnas Civico Di Cristina” di Palermo.
L’iniziativa, ideata dalla scuola in ospedale “Lombardo Radice”, è stata realizzata in collaborazione con la Soprintendenza del mare della Regione e Marevivo Sicilia. La prima fase del progetto si è svolta nel reparto di Oncoematologia pediatrica, dove i bambini hanno incontrato i subacquei dell’ente che hanno presentato le attrezzature da immersione e illustrato le tecniche e gli strumenti utilizzati nel lavoro dell’archeologo marino.
«Rendiamo più lieve la degenza dei piccoli pazienti – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – offrendo loro momenti di gioia e scoperta. Attraverso il gioco, la conoscenza e l’emozione della scoperta, vogliamo regalare loro non solo un sorriso, ma anche l’opportunità di sentirsi esploratori di un patrimonio straordinario che appartiene a tutti noi».
Nella giornata conclusiva, i bimbi saranno accolti nel centro di educazione ambientale di Marevivo, al circolo velico, dove svolgeranno attività educative volte alla conoscenza del territorio e dei fondali dell’area marina protetta Capo Gallo- Isola delle Femmine. I biologi illustreranno le specie marine e i segreti dei fondali ai piccoli delle scuole elementari, mentre i più grandi avranno l’opportunità di immergersi virtualmente nei fondali palermitani, grazie ai visori con video a 360° presenti nella “Stanza del Mare”. Una sorpresa allieterà ulteriormente la loro giornata: in mattinata è prevista, grazie alla collaborazione con l’Istituto zooprofilattico di Palermo, la liberazione di una tartaruga marina proprio dall’accesso al mare del circolo velico di Sferracavallo.
Si tratta della terza edizione del progetto presso il reparto di Oncoematologia pediatrica di Palermo, realizzato per la prima volta nel 2014, che ha visto la partecipazione della Soprintendenza del Mare, delle insegnanti della scuola in ospedale “Lombardo Radice” di Palermo, della delegazione Marevivo Sicilia, del circolo velico Sferracavallo e delle associazioni di volontariato Aslti e Spya di Palermo.
ATTUALITÀ
Sicilia: il Garante dei detenuti della regione consegna 2500 coperte per le carceri siciliane

Sono state consegnate, nella Casa circondariale Pagliarelli di Palermo, le 2.500 coperte acquistate con i fondi del bilancio regionale e destinate a quindici istituti penitenziari siciliani che ne avevano fatto richiesta. L’iniziativa, promossa dall’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Siciliana guidato da Santi Consolo, mira a garantire migliori condizioni di vita ai detenuti durante i mesi invernali.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso il suo apprezzamento: «Questa è una dimostrazione concreta di attenzione verso chi vive la condizione di detenuto. Il mio governo sarà sempre in prima linea nel sostenere progetti di questo genere e nel promuovere ulteriori azioni a favore della dignità delle persone carcerate e del loro reinserimento sociale».
«Nei periodi più freddi dell’anno– ha osservato Consolo – in molti istituti penitenziari, dove il riscaldamento potrebbe risultare insufficiente, una coperta in più può fare la differenza. La distribuzione è avvenuta in base alle necessità manifestate dagli istituti di pena interpellati dal nostro ufficio, con l’intento di migliorare le condizioni di vita delle persone recluse».
ATTUALITÀ
Università, Schifani alla Kore di Enna: ”La formazione è baluardo contro l’illegalità”

«L’Università, luogo di sapere e formazione, è il baluardo più forte contro l’illegalità: qui si formano le menti e le coscienze delle future generazioni, affinché possano contribuire a costruire una società più giusta, libera e responsabile. Il legame tra conoscenza e legalità è indissolubile: più forti saranno i nostri atenei, più forte sarà la capacità della nostra comunità di opporsi a ogni forma di sopraffazione». È il messaggio lanciato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico della Kore di Enna, alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ricordando la coincidenza di questo evento con la 30^ Giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
«L’Università Kore – ha affermato Schifani – è diventata negli anni un centro di eccellenza, capace di offrire agli studenti siciliani un’istruzione di qualità, evitando che tanti giovani siano costretti a lasciare la nostra terra per proseguire i loro studi altrove. Per la nostra regione è un privilegio e uno stimolo alla libertà di scelta formativa, che dà risultati di eccellenza. Questo è un risultato che va sostenuto e valorizzato, perché investire sulla formazione significa investire sul futuro della Sicilia».
A margine, il presidente della Regione ha acceso i riflettori su un tema di rilevanza nazionale, quello della necessità di un maggior numero di medici per rafforzare il sistema sanitario del Paese. «La recente decisione del governo nazionale di superare il numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina è una svolta epocale – ha sottolineato con forza – voluta con determinazione dalla ministra Bernini, che ho avuto modo di conoscere in anteprima, due anni fa, proprio in occasione dell’inaugurazione di un altro anno accademico: quello dell’università di Catania. L’abolizione del numero chiuso è una risposta concreta alla carenza di medici che il nostro sistema sanitario sta affrontando e che, negli anni a venire, potrebbe diventare ancora più critica. In passato, molti giovani motivati e preparati sono stati costretti a rinunciare al sogno di diventare medici a causa di un sistema selettivo che, pur con le migliori intenzioni, ha finito per limitare l’accesso a una professione essenziale per il nostro Paese. Oggi, invece, grazie a questa riforma, offriamo una possibilità reale a chi desidera intraprendere questo percorso, e al tempo stesso garantiamo al nostro sistema sanitario un ricambio generazionale di cui ha assolutamente bisogno».
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