CULTURA
Acireale E2025: presentato al Palazzo di Città il programma di Marzo ”Il mese della Cultura”

Nel cartellone “Acireale E2025” Marzo è Il Mese della Cultura.
La Città di Acireale dedica ogni giorno del mese a letteratura, approfondimenti, arte, cinema, teatro e musica. Il cardinale Matteo Zuppi, Paolo Mieli, Tony Capuozzo, Pietrangelo Buttafuoco, Paolo Ruffini, Elisabetta Villaggio e Antonio Presti sono alcuni dei nomi degli ospiti annunciati in conferenza stampa questa mattina a Palazzo di Città. Oltre 50 eventi culturali, un programma ricchissimo di appuntamenti allestito in collaborazione con la Diocesi di Acireale, l’Accademia dei Dafnici e degli Zelanti, la Fondazione Bellini, la Pro Loco e tante associazioni culturali e con il sostegno della Regione Siciliana.
(Programma in allegato)
Sono intervenuti il sindaco Roberto Barbagallo, l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro, il vescovo della diocesi di Acireale Antonino Raspanti, il deputato regionale Nicola D’Agostino, il presidente della Fondazione Bellini Mattia Pennisi e il presidente del consiglio comunale Michele Greco.
Tra i tanti partecipanti in sala stampa erano presenti rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, artisti, scrittori e associazioni coinvolti.
Il sindaco Roberto Barbagallo ha accolto e ringraziato tutti gli intervenuti: “Sono veramente tantissime le iniziative culturali che arricchiscono il nostro programma annuale di eventi in Città ed è stato complicato mettere insieme il calendario di Marzo, perché un mese non bastava. E’ una risposta bellissima da parte della città. Quindi ringraziamo davverola Regione per il sostegno, la Diocesi che ospiterà tanti appuntamenti e tutti coloro che hanno lavorato al cartellone e all’organizzazione di questo programma così fitto di eventi importanti. Tutto questo è stato possibile grazie alle associazioni e alle tante risorse umane che sono il tessuto vitale di Acireale”.
L’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro ha voluto evidenziare: “Ringrazio innanzitutto i nostri Uffici, il dirigente Antonino Molino, con la responsabile dei Servizi culturali Nunzia Torrisi e la responsabile del Servizio Turismo Viviana Privitera, perché questo è possibile innanzitutto grazie alla loro abnegazione. Ringrazio la commissione cultura, presieduta da Simona Postiglione, ma in particolare la consigliera Teresa Pizzo, che tanto si è spesa per l’organizzazione e tutti coloro che hanno fortemente voluto partecipare. La cosa che più mi inorgoglisce da assessore è che dopo una sola edizione del Mese della cultura oltre ai grandi autori annunciati, abbiamo avuto tantissime richieste di autori e artisti siciliani e questo significa che Acireale sta seminando bene e la nostra programmazione sta ottenendo il riscontro che speravamo”.
Il vescovo Antonino Raspanti ha sottolineato: “Per il secondo anno il Comune programma il Mese della Cultura e sono contento ci faccia partecipi, perché nel dna del vangelo c’è la diffusione della cultura, che è un modo di pensare, di vivere, di essere e discutere e dibattere su temi artistici e culturali edifica, ricuce le ferite che tutti ci portiamo dentro e li fa venire fuori. Quindi plaudo a tutto questo perché vuol dire che la nostra città non vuole appiattirsi e vuole dare nuovi stimoli soprattutto ai più giovani”.
“Complimenti all’Amministrazione comunale, il Mese della Cultura mi sembra un esperimento talmente riuscito da far risultare 30 giorni non più sufficienti. L’idea è quella che Acireale dovrebbe essere città della cultura dodici mesi l’anno, quindi dovremmo pensare a far sì che ci sia un programma in cui gli eventi culturali spalmati nei diversi mesi siano racchiusi in un programma annuale, – ha suggerito l’on. D’Agostino-. Abbiamo dovuto rinunciare a tantissime proposte e questa è la cosa più bella, perché vuol dire che c’è grande richiesta e grande fiducia a cui bisogna dare risposte”
ATTUALITÀ
Galà “Milo Premia il Teatro” del XIX Premio “Angelo Musco”

MILO – Attesissima, a Milo, la serata di oggi sabato 12 luglio 2025 intitolata “Milo Premia il Teatro” che si terrà tradizionalmente al Teatro Comunale Lucio Dalla di Milo, alle ore 20.45, e che sarà condotta da Mimì Scalia insieme a Ruggero Sardo (nella foto di Rosario Cavallaro), affiancati da Roberta Barbagallo e Cristina Di Pietro.
Con un bilancio positivo, si avvisa alla conclusione la XIX edizione del Premio Teatrale Nazionale “Angelo Musco”diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dall’associazione culturale “Premio Musco”, presieduta dalla stessa Scalia, in collaborazione con “ArchiDrama”, nella persona di Alfio Zappalà (che cura la direzione artistica della rassegna di spettacoli dal vivo al Teatro Lucio Dalla di Milo), il Comune di Milo (Ct), Sindaco Alfio Cosentino, la Regione Siciliana, Assessorato Turismo e Spettacolo,la Presidenza dell’ARS, in collaborazione con la Pro Loco di Milo, presieduta da Alfredo Cavallaro, la UILT (Unione Italiana Libero Teatro) Sicilia. (costo biglietto 15 euro).
«Nell’attesissima serata Milo Premia il Teatro del 12 luglio consegneremo due Premi alla Sicilianità agli attori Domenico Centamore e Lucia Sardo.
Il Premio Cultura (a cura di Grazia Calanna) quest’anno andrà a Renato Pennisi affermato poeta e scrittore, organizzatore di eventi culturale come del “Premio di poesia Salvo Basso Città di Scordia”.
Altra novità di quest’anno il Premio Platino (Assegnato dalla Direttrice del Premio e dagli Organizzatori alle personalità di Milo che si sono distinte in vari ambiti sociali, divulgativi, imprenditoriali, culturali…), il nome sarà svelato nel corso della serata.
Non mancheranno, assegnati dalla giuria tecnica (composta da Gianfranco Barbagallo, vicepresidente UILT Sicilia; Antonio Castro, attore e regista; Giancarlo Scalia, regista, vicepresidente Associazione “Premio Musco”; Alfio Zappalà, attore, direttore artistico della rassegna di spettacoli dal vivo al Teatro Lucio Dalla di Milo; Cristina Di Pietro, laureata in Pianoforte al conservatorio di Reggio Calabria, diplomata al corso professionale di Recitazione e Arti dello Spettacolo dell’Accademia degli artisti di Roma),i premi rivolti ai migliori, attore e attrice (compresi Miglior attore giovane e Miglior attrice giovane),protagonisti, non protagonisti, migliore regia, migliore compagnia e, lo storico, premio “Gradimento del Pubblico”. Altresì nonmancheranno sorprese e momenti di spettacolo con i Bellamorea.
Condurrà la serata finale con Ruggero Sardo, entrambi saremo affiancati da Roberta Barbagallo e Cristina Di Pietro», dichiara Mimì Scalia, Direttore artistico del Premio.
In gara per i prestigiosi riconoscimenti assegnati in occasione della XIX edizione del Premio Teatrale Nazionale “Angelo Musco” i seguenti spettacoli e relativi compagnie protagoniste:
E tu chi sei? Regia Giuseppe Miggiano a cura della “Calandra Teatro” di Truglie (LE); 19quarantatre, regia di Andrea Fichera e Mario Scandurra a cura della “Ars Theatri” di Zafferana Etnea (CT); Giustizia di fimmina, regia di Giovanna Musumeci a cura de “I Proscenici” di Giarre (CT); Le fortune di Tofulu, regia di Eugenio Patanè a cura della “Compagnia teatrale Jonica” di Riposto (CT); Il mistero misterioso, regia di Ernesto Mangano, Maurizio Panasiti e Rodolfo Torrisi a cura del “Teatro delle Nevi” di Acireale (CT).
ATTUALITÀ
“Caffè amaro” torna a Catania: il 9 luglio la presentazione alla Feltrinelli con Sabrina Francalanza

CATANIA – Dopo il debutto al Salone Internazionale del Libro di Torino e la prima presentazione siciliana a Carlentini, “Caffè amaro” torna nella città che ne ha ispirato le atmosfere: Catania. L’appuntamento è per mercoledì 9 luglio alle ore 18:00 presso la libreria La Feltrinelli di via Etnea n.283, dove l’autrice Sabrina Francalanza dialogherà con l’editore Alfio Grasso, fondatore di Algra Editore.
«È una grande emozione presentare Caffè amaro nella città che gli fa da cornice», ha dichiarato Francalanza, classe 1994, originaria proprio di Catania. Il romanzo, uscito il 15 maggio per Algra, segna il debutto narrativo dell’autrice e racconta una storia d’amore intensa, con la città etnea a fare da sfondo a una vicenda sospesa tra passato e presente.
“Caffè amaro” è la storia di Stefano e Rachele, due giovani legati da un amore profondo ma apparentemente impossibile. Il loro è un incontro che cambia la vita, un legame che sfida il tempo e la distanza, e che si consuma sotto l’ombra di una separazione inevitabile. La narrazione, intima e malinconica, esplora le pieghe dell’animo umano con delicatezza, mostrando la durezza dei sentimenti autentici – come un caffè dal sapore forte, che lascia il segno.
Durante l’incontro, l’autrice svelerà retroscena e curiosità sul processo creativo, condividendo con il pubblico l’origine del romanzo e le suggestioni che ne hanno plasmato la scrittura.
Sabrina Francalanza è laureata in Scienze e Lingue per la Comunicazione e ha maturato esperienze nel giornalismo e nella comunicazione, collaborando con testate locali e nazionali e curando contenuti per la televisione, il web e l’editoria. Attiva anche come copywriter e ghostwriter, con Caffè amaro inaugura il suo percorso da autrice, mettendo al centro le parole come espressione più autentica del proprio mondo interiore.
L’evento alla Feltrinelli si preannuncia come un’occasione speciale per incontrare una nuova voce del panorama letterario siciliano e lasciarsi trasportare dalle emozioni di una storia che parla a tutti, con sincerità e intensità.
ATTUALITÀ
Taormina, “Musco in scena” incanta il Teatro Antico: successo per lo spettacolo dell’IOS Musco di Catania

Ieri sera, lunedì 30 giugno, il suggestivo Teatro Antico di Taormina ha fatto da cornice a “Musco in scena”, lo spettacolo realizzato dall’IOS “Angelo Musco” di Catania, che ha regalato una serata intensa, emozionante e profondamente partecipata, inserita nel calendario degli eventi del Comune di Taormina. E proprio il vice sindaco di Taormina, Jonathan Sferra, ha voluto esprimere parole di sincero apprezzamento per la qualità artistica dell’evento e il forte messaggio educativo che lo ha attraversato. L’evento, cui sono stati presenti anche il Dott. Emilio Grasso, Dirigente dell’Ambito Territoriale di Catania, e l’assessore alla Pubblica Istruzione di Catania Andrea Guzzardi, ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno alla Gioia, di Ludwig van Beethoven, inno ufficiale dell’Unione Europea.
I giovani musicisti del Liceo Musicale hanno dato prova di grande maturità artistica, accompagnando le voci del coro e le coreografie dei danzatori del Liceo Coreutico in un viaggio attraverso epoche, linguaggi e stili diversi: da Beethoven a Piazzolla, da Gershwin a Morricone, con incursioni nella contemporaneità grazie al progetto “EtnElectric Beat”.
Il filo conduttore della serata è stato un messaggio potente di pace, fratellanza e dialogo tra i popoli, che ha attraversato ogni momento dello spettacolo, unendo musica, danza e parola in un racconto collettivo vissuto con intensità da protagonisti e spettatori. Lo spettacolo ha visto la presenza dell’associazione Mousikè, rappresentata dalla prof.ssa Maria Intelisano, legata all’Istituto Musco per la collaborazione in progetti musicali svolti anche nel corso degli anni. Si sono inoltre esibiti la cantautrice Eleonora Bordonaro, l’eclettico musicista Puccio Castrogiovanni e la voce limpida e vibrante di Morgana La Manna, che hanno saputo integrarsi armoniosamente con il lavoro degli studenti, come gli emozionanti interventi di Faisal Taher, la cui presenza ha dato ulteriore forza espressiva all’evento. La presenza di studenti della scuola primaria nel coro e nei brevi dialoghi, e di alcuni della scuola secondaria di primo grado nell’orchestra ha sottolineato la ricchezza dell’Istituto Omnicomprensivo, che accoglie studenti dai 3 ai 18 anni.
È stata una serata che ha permesso di svelare il lungo e intenso lavoro creativo svolto durante l’anno scolastico da studenti e docenti, in un percorso condiviso fatto di studio, impegno, sperimentazione e passione.
Grande soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico, prof. Mauro Mangano, che ha sottolineato l’importanza di creare occasioni in cui l’arte diventa veicolo di formazione, crescita e cittadinanza attiva: “Abbiamo avuto la gioia incredibile di potere manifestare il valore artistico dei nostri alunni, guidati dai loro insegnanti, nella musica e nella danza, in un luogo magico come il Teatro Antico di Taormina. Siamo grati al Comune di Taormina, al Parco Archeologico di Naxos Taormina, per averci offerto questa possibilità, e agli amici della scuola che hanno accettato di condividere l’esperienza con gli studenti. La nostra scuola opera in un contesto di periferia urbana, e crediamo nell’arte e nell’istruzione come strumento di crescita, libertà, riscatto, per costruire una città e un mondo migliore.”
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