ATTUALITÀ
“Donne, Dee e Madonne all’ombra del vulcano”, mostra personale di Maria Tripoli

CATANIA – Si terrà a Catania, presso la GAM – Galleria d’Arte Moderna in Via Castello Ursino 26, la mostra personale di Maria Tripoli, intitolata “Donne, Dee e Madonne all’ombra del vulcano: i volti che parlano attraverso il silenzio”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Catania, sarà visitabile dal 15, inaugurazione alle 17,30, al 30 marzo 2025.L’evento rappresenta un’importante occasione per il pubblico di immergersi nell’universo pittorico di un’artista dalla sensibilità raffinata e dalla ricerca espressiva profonda. Le opere in mostra raccontano il femminile attraverso una prospettiva che unisce mitologia, introspezione e realtà sociale, con un uso magistrale del colore e della composizione.
L’arte di Maria Tripoli
Maria Tripoli, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Catania e con un percorso formativo che include la Scuola Libera del Nudo, ha esposto in diverse città italiane, portando avanti una ricerca artistica che si distingue per la sua capacità di coniugare forza ed emozione. Le sue tele esplorano il rapporto tra interno ed esterno, tra corpo e anima, tra passato e presente, con una particolare attenzione alla figura femminile. Le sue opere si caratterizzano per l’uso evocativo della policromia, dove ogni tonalità assume un significato simbolico, e per un’introspezione psicologica che si traduce in immagini di straordinaria intensità. L’artista cattura emozioni e sentimenti, rendendoli visibili attraverso un linguaggio pittorico che lascia spazio alla riflessione e all’immaginazione dello spettatore.

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Sabato 15 marzo ore 17.00, inaugurazione. Saluti istituzionali: Avv. Enrico Trantino, Sindaco di Catania, Ing. Prof.ssa Anna De Francesco, Dirigente ISS De Felice-Olivetti, Vera Ambra, Presidente Associazione Akkuaria, Dott.ssa Giovanna D’Amico, Lions Club Catania Etna, Prof. Giuseppe Guzzetta, Presidente Lions Club Catania Etna, Katia Arcidiacono, docente ISS De Felice-Olivetti. Interventi critici: Prof. Sergio Collura, Prof. Giuseppe Adernò.
Domenica 16 marzo ore 17.00, “Le voci delle donne”. Letture e performance con: Cinzia Caminiti, Giulia D’Anca, Irene Pavone, Maria Grazia Fama, Melina Pappalardo, Rossana Quattrocchi, Rita Ligresti, Rita Maria Coppa, Valentina Giua, Vera Ambra Ospite musicale: Duo D’Ito con Sachika Ito (soprano) e Davide Sciacca (chitarrista)
Venerdì 21 marzo ore 17.00, “Fuoco Sacro”. Sfilata di moda e costume realizzata dagli allievi di Storia del Costume per lo Spettacolo, diretta dalla Prof.ssa Liliana Nigro. Gli abiti, ispirati alla materia magmatica e alla figura delle “donne guerriere”, celebrano l’energia e la forza femminile. Un tributo artistico che unisce moda, arte e mitologia, in una rappresentazione scenografica carica di simbolismo.
Sabato 22 marzo ore 17.00, “Deliri emozionali e Rosarossa”. Presentazione delle raccolte poetiche di Maria Tripoli. Un’occasione per conoscere l’universo letterario dell’artista, in cui la pittura e la poesia si fondono per raccontare storie di passioni, turbamenti e introspezioni profonde.
Giovedì 27 marzo ore 17.00, incontro con Rita Maria Coppa. Presentazione del libro La Dea dalle dita di rosa con l’intervento della Prof.ssa Antonella Russo, docente universitaria. Un dialogo sulle figure archetipiche del femminile, tra mito e contemporaneità.
Sabato 29 marzo ore 10.30, “Martirio femminile nell’arte”. Evento a cura dei Lions Club Catania Etna. Un’analisi sul ruolo della sofferenza e della resilienza femminile nell’iconografia artistica, attraverso epoche e culture diverse.
Domenica 30 marzo ore 17.00, “La Poesia dell’Istante”. Laboratorio di scrittura poetica creativa condotto da Valentina Giua (Rinascimento Poetico) in collaborazione con il progetto LeggerissimaMente, vincitore del bando Cepell “Città che legge”. Un percorso interattivo in cui l’ispirazione nasce dall’arte visiva per trasformarsi in parole, dando vita a componimenti che dialogano con le opere esposte.
La mostra e le iniziative collaterali offriranno al pubblico un’esperienza artistica e culturale di grande impatto, celebrando la donna e il suo universo interiore attraverso pittura, poesia, musica e moda. L’evento rappresenta non solo un’occasione per apprezzare il talento di Maria Tripoli, ma anche per riflettere sulla condizione femminile, sulle sue lotte e sulle sue conquiste, attraverso il linguaggio universale dell’arte.
ATTUALITÀ
Beni culturali in Sicilia: i piccoli pazienti del Di Cristina alla scoperta dei tesori del mare

Si concluderà domani, sabato 22 marzo, con una giornata al circolo velico Sferracavallo, il progetto “Verde come le alghe, blu come il mare, bianco come le vele” dedicato ai bambini ricoverati all’ospedale “Arnas Civico Di Cristina” di Palermo.
L’iniziativa, ideata dalla scuola in ospedale “Lombardo Radice”, è stata realizzata in collaborazione con la Soprintendenza del mare della Regione e Marevivo Sicilia. La prima fase del progetto si è svolta nel reparto di Oncoematologia pediatrica, dove i bambini hanno incontrato i subacquei dell’ente che hanno presentato le attrezzature da immersione e illustrato le tecniche e gli strumenti utilizzati nel lavoro dell’archeologo marino.
«Rendiamo più lieve la degenza dei piccoli pazienti – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – offrendo loro momenti di gioia e scoperta. Attraverso il gioco, la conoscenza e l’emozione della scoperta, vogliamo regalare loro non solo un sorriso, ma anche l’opportunità di sentirsi esploratori di un patrimonio straordinario che appartiene a tutti noi».
Nella giornata conclusiva, i bimbi saranno accolti nel centro di educazione ambientale di Marevivo, al circolo velico, dove svolgeranno attività educative volte alla conoscenza del territorio e dei fondali dell’area marina protetta Capo Gallo- Isola delle Femmine. I biologi illustreranno le specie marine e i segreti dei fondali ai piccoli delle scuole elementari, mentre i più grandi avranno l’opportunità di immergersi virtualmente nei fondali palermitani, grazie ai visori con video a 360° presenti nella “Stanza del Mare”. Una sorpresa allieterà ulteriormente la loro giornata: in mattinata è prevista, grazie alla collaborazione con l’Istituto zooprofilattico di Palermo, la liberazione di una tartaruga marina proprio dall’accesso al mare del circolo velico di Sferracavallo.
Si tratta della terza edizione del progetto presso il reparto di Oncoematologia pediatrica di Palermo, realizzato per la prima volta nel 2014, che ha visto la partecipazione della Soprintendenza del Mare, delle insegnanti della scuola in ospedale “Lombardo Radice” di Palermo, della delegazione Marevivo Sicilia, del circolo velico Sferracavallo e delle associazioni di volontariato Aslti e Spya di Palermo.
ATTUALITÀ
Sicilia: il Garante dei detenuti della regione consegna 2500 coperte per le carceri siciliane

Sono state consegnate, nella Casa circondariale Pagliarelli di Palermo, le 2.500 coperte acquistate con i fondi del bilancio regionale e destinate a quindici istituti penitenziari siciliani che ne avevano fatto richiesta. L’iniziativa, promossa dall’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Siciliana guidato da Santi Consolo, mira a garantire migliori condizioni di vita ai detenuti durante i mesi invernali.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso il suo apprezzamento: «Questa è una dimostrazione concreta di attenzione verso chi vive la condizione di detenuto. Il mio governo sarà sempre in prima linea nel sostenere progetti di questo genere e nel promuovere ulteriori azioni a favore della dignità delle persone carcerate e del loro reinserimento sociale».
«Nei periodi più freddi dell’anno– ha osservato Consolo – in molti istituti penitenziari, dove il riscaldamento potrebbe risultare insufficiente, una coperta in più può fare la differenza. La distribuzione è avvenuta in base alle necessità manifestate dagli istituti di pena interpellati dal nostro ufficio, con l’intento di migliorare le condizioni di vita delle persone recluse».
ATTUALITÀ
Università, Schifani alla Kore di Enna: ”La formazione è baluardo contro l’illegalità”

«L’Università, luogo di sapere e formazione, è il baluardo più forte contro l’illegalità: qui si formano le menti e le coscienze delle future generazioni, affinché possano contribuire a costruire una società più giusta, libera e responsabile. Il legame tra conoscenza e legalità è indissolubile: più forti saranno i nostri atenei, più forte sarà la capacità della nostra comunità di opporsi a ogni forma di sopraffazione». È il messaggio lanciato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico della Kore di Enna, alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ricordando la coincidenza di questo evento con la 30^ Giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
«L’Università Kore – ha affermato Schifani – è diventata negli anni un centro di eccellenza, capace di offrire agli studenti siciliani un’istruzione di qualità, evitando che tanti giovani siano costretti a lasciare la nostra terra per proseguire i loro studi altrove. Per la nostra regione è un privilegio e uno stimolo alla libertà di scelta formativa, che dà risultati di eccellenza. Questo è un risultato che va sostenuto e valorizzato, perché investire sulla formazione significa investire sul futuro della Sicilia».
A margine, il presidente della Regione ha acceso i riflettori su un tema di rilevanza nazionale, quello della necessità di un maggior numero di medici per rafforzare il sistema sanitario del Paese. «La recente decisione del governo nazionale di superare il numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina è una svolta epocale – ha sottolineato con forza – voluta con determinazione dalla ministra Bernini, che ho avuto modo di conoscere in anteprima, due anni fa, proprio in occasione dell’inaugurazione di un altro anno accademico: quello dell’università di Catania. L’abolizione del numero chiuso è una risposta concreta alla carenza di medici che il nostro sistema sanitario sta affrontando e che, negli anni a venire, potrebbe diventare ancora più critica. In passato, molti giovani motivati e preparati sono stati costretti a rinunciare al sogno di diventare medici a causa di un sistema selettivo che, pur con le migliori intenzioni, ha finito per limitare l’accesso a una professione essenziale per il nostro Paese. Oggi, invece, grazie a questa riforma, offriamo una possibilità reale a chi desidera intraprendere questo percorso, e al tempo stesso garantiamo al nostro sistema sanitario un ricambio generazionale di cui ha assolutamente bisogno».
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