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CRONACA

Viagrande, furto in un negozio: 34enne individuato e denunciato dai Carabinieri

L’intensificazione delle attività di controllo, finalizzate a garantire in tutto il comprensorio etneo una maggiore sicurezza ai cittadini, ha consentito ai Carabinieri della Stazione di Viagrande, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, di denunciare un pregiudicato del posto, di 34 anni, perchè ritenuto responsabile di furto aggravato.

Nel corso della mattinata, un esercente viagrandese si è recato presso la locale caserma dei Carabinieri per denunciare di aver subito, durante la notte, un furto all’interno della propria attività commerciale, situata in pieno centro cittadino.

Avviate immediatamente le indagini, i Carabinieri hanno quindi acquisito i filmati di videosorveglianza della zona, ricostruendo quanto accaduto: il malvivente, dopo aver scavalcato la recinzione del negozio, si era introdotto all’interno dopo aver infranto i vetri di una finestra sul retro. Una volta dentro, l’uomo aveva rubato alcuni utensili elettrici ed un telefono cellulare posizionato vicino alla cassa.

L’attenta analisi delle immagini e la profonda conoscenza del territorio, ha permesso agli investigatori di riconoscere il ladro, già pregiudicato per reati contro il patrimonio, individuato, nello specifico, sulla base delle sue fattezze fisiche e per la particolare andatura. Il 34enne, soltanto una ventina di giorni addietro, era stato infatti “pizzicato” mentre, in compagnia del fratello 30enne, aveva “alleggerito”, con le stesse modalità, la cassa di un ristorante di Trecastagni.

Individuato l’autore del reato, i militari dell’Arma hanno organizzato ed eseguito, nel giro di pochi minuti, una perquisizione presso la sua abitazione, nella quale i Carabinieri hanno trovato gli indumenti da lui indossati al momento del furto, come cristallizzato dalle immagini dei video di sorveglianza. Vistosi ormai scoperto, il 34enne ha fatto in modo di fare recuperare la refurtiva, che è stata presa in consegna dai Carabinieri.

Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, il titolare del negozio è rientrato in possesso degli oggetti rubati, e ha voluto ringraziare l’Arma per la restituzione di quanto credeva perso per sempre.

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CRONACA

Modica, spaccio di droga nel centro storico: due arresti da parte della Polizia

Le attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, predisposte dal Commissariato P.S. di Modica, hanno consentito di trarre in arresto in flagranza di reato due persone, rispettivamente di 29 e 24 anni, note per i loro pregiudizi.

Gli agenti hanno effettuato un discreto servizio di osservazione in Piazza Matteotti, ed hanno assistito ad alcune cessioni di dosi di droga a dei giovani, rilevando nel contempo il luogo di occultamento delle stesse, individuato in un tubo di scolo delle acque piovane; pertanto, gli operatori sono intervenuti, bloccando i due, e recuperando lo stupefacente nascosto.

Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire altre dosi: complessivamente, sono stati rinvenuti 13 grammi di cocaina, suddivisi in 40 dosi, e 5 grammi di hashish.

La sostanza rinvenuta è stata sequestrata e si è proceduto alla denuncia in stato di arresto dei due uomini, che sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. Uno dei due è stato denunciato anche per detenzione illegale di munizioni, in quanto nel corso della perquisizione domiciliare è stata trovata una cartuccia cal. 9.

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CRONACA

Messina, corriere della droga finisce in manette: trasportava oltre 10 chili di marijuana

Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Messina Centro hanno arrestato in flagranza un 47enne, per spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo era alla guida di un furgone cassonato sbarcato dal traghetto proveniente da Villa San Giovanni che trasportava, nascosti in un sottofondo, oltre 10 chilogrammi di marijuana accuratamente confezionati e sigillati in 18 buste di plastica termosaldate.

L’uomo è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

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CRONACA

Sospese le attività di un bar e di un chiosco a Catania: erano diventati ritrovo di pregiudicati

La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente le attività di un bar in via Domenico Tempio e di un chiosco-bar nei pressi di piazza Federico di Svevia in quanto erano diventati abituale ritrovo di pregiudicati, secondo quanto emerso dai costanti controlli finalizzati a verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza.

Entrambi i provvedimenti di sospensione hanno una durata di 7 giorni e sono stati emessi dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art.100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Nel primo caso, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” hanno notificato il provvedimento di sospensione dell’attività al titolare del bar, a seguito dei diversi controlli eseguiti per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico.

Nello specifico, i poliziotti hanno avuto modo di constatare come il bar fosse diventato un luogo di incontro abituale di pregiudicati per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui rapina, furto aggravato, reati in materia di stupefacenti e, persino, maltrattamenti in famiglia. 

La presenza di questi clienti non è risultata sporadica, ma è stata riscontrata in molteplici accertamenti al punto da rappresentare un rischio concreto per la sicurezza.

Nel secondo caso, sempre i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” hanno provveduto a notificare il provvedimento di sospensione dell’attività al titolare della società che gestisce il chiosco-bar.

In occasione dei diversi controlli sui clienti presenti, effettuati in un significativo arco temporale, sono emersi, per molti di loro, diversi precedenti per reati di particolare allarme sociale. Infatti, dalle verifiche nella banca dati in uso alle forze dell’ordine, è stato possibile accertare precedenti per estorsione, ricettazione, danneggiamento, truffa, nonché per reati predatori e in materia di stupefacenti.  

Pertanto, sulla base di quanto rilevato dai poliziotti del Commissariato, ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la chiusura di entrambi gli esercizi commerciali con l’apposizione dei sigilli per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

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