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POLITICA

Barbagallo eletto all’unanimità segretario regionale del Pd siciliano: assenti in assemblea 8 deputati Ars su 11

Anthony Barbagallo è stato eletto all’unanimità segretario regionale del Pd siciliano dall’assemblea riunita a Palermo.

Barbagallo è al suo secondo mandato, era l’unico candidato al congresso dopo lo strappo con un fronte composito della classe dirigente del partito che ha disertato il percorso congressuale nei circoli e anche l’assemblea di questa mattina.

“Ci sono diversi assenti, c’è una parte del partito che ha deciso di non partecipare al congresso, noi la rispettiamo e continuiamo a tenere sia la porta aperta sia la mano tesa per la costruzione delle idee e della politica”, ha detto Barbagallo, poco prima della proclamazione.

Tra gli assenti l’eurodeputato Giuseppe Lupo e otto deputati su 11 del gruppo parlamentare all’Ars: il presidente dell’Antimafia siciliana Antonello Cracolici, il capogruppo Michele Catanzaro, Giovanni Burtone firmatario di uno dei ricorsi sul tavolo della commissione nazionale di garanzia del partito, Fabio Venezia, Mario Gambona, Ersilia Saverino, Tiziano Spada, Calogero Leanza.

Assente anche Antonio Rubino, componente dell’assemblea nazionale. I tre deputati regionali presenti Valentina Chinnici, vice segretario regionale; Nello Dipasquale e Dario Safina.

“Il partito è qui oggi. Tradizionalmente i congressi in Sicilia hanno avuto sempre momenti di tensione, però dopo la tensione il Pd deve ripartire. Oggi il partito è certificato, rinnovato, con tanta presenza di giovani e di nuovi mondi, al confine con Pd, che non hanno mai avito modo di iscriversi – ha affermato Barbagallo – C’è una nuova ripartenza che guarda alla società civile, al mondo dell’associazionismo e alle forze fresche che ci sono nell’isola”.

Per il commissario ad acta per il congresso Nicola Stumpo “le assenze sono un vulnus che ci portiamo ancora dietro, spero che mettendo in campo la politica si possa ripartire”. Presenti all’assemblea dei Dem i rappresentanti delle forze di coalizione: il coordinatore regionale del M5s Nuccio Di Paola, il coordinatore regionale di Controcorrente Gandolfo Lo Verde, il segretario regionale di Sinistra Italiana Pierpaolo Montalto, la co-portavoce regionale di Europa Verde Antonella Ingianni e Angela Biondo della segreteria regionale della Cgil Sicilia. Cleo Li Calzi è stata eletta presidente dell’assemblea del Pd siciliano.

Foto Ansa

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ATTUALITÀ

Totò Cuffaro si dimette da segretario della Dc

“Questa mattina ho rassegnato, nelle mani del presidente del partito, Renato Grassi, e del segretario organizzativo nazionale, Pippo Enea, le mie dimissioni da segretario nazionale della Democrazia cristiana”. Lo scrive in una nota Totò Cuffaro, nei giorni scorsi indagato dalla procura di Palermo che ne ha chiesto gli arresti domiciliari.

“Ringrazio – aggiunge – coloro che hanno condiviso con me un percorso di impegno e di servizio al partito. Il presidente ha convocato per il 20 novembre il Consiglio nazionale che sarà chiamato a esaminare e accettare le mie dimissioni irrevocabili e a definire le successive decisioni”.

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ATTUALITÀ

Giardini Naxos: battaglia in “Sud chiama Nord” per la candidatura a sindaco tra Puccio e Priolo

“La nostra cittá tornerà ad essere Giardini Naxos”. Con queste parole, affidate a un post social, Salvo Puccio ha acceso l’attenzione sul futuro politico del Comune. Fedelissimo di Cateno De Luca, attuale direttore generale del Comune di Messina e considerato da tempo il “pupillo” del leader di Sud chiama Nord, Puccio è da mesi in cima alle valutazioni per la candidatura a sindaco alle prossime Amministrative 2026.

Secondo fonti vicine al movimento, Puccio sarebbe già stato individuato da De Luca come candidato naturale. Tuttavia, il ruolo strategico che ricopre a Messina, con dossier delicati da seguire, potrebbe indurre De Luca a valutare soluzioni differenti, mantenendo intatto il legame con il suo braccio destro e guardando al futuro anche in chiave regionale.

Intanto, De Luca ha annunciato che aprirà la partita amministrativa con una rosa di cinque possibili candidati. Una strategia che però sta già facendo ribollire la città, alimentando mormorii e indiscrezioni. Si parla ad esempio una investitura degli altrettanto fedeli: Danilo Lo Giudice, Alfredo Elia Mandri, Pietro Giannetto e Giuseppe Leotta, fermo restando che vi sarebbe un gruppo che punterebbe anche per una candidatura “rosa”. Stando ai rumor che vengono fuori anche dall’opinione pubblica locale il confronto si sarebbe rapidamente ristretto a due soli nomi, con un invito quasi unanime: scegliere tra Puccio e Maurizio Priolo, unica novitá del panorama “deluchiano”.

Prende corpo, dunque, secondo alcune fonti la figura di Priolo, insegnante e vicepreside, impegnato anche nel settore riabilitativo. Una personalità stimata e vicina alla comunità, che molti vedono come la naturale sintesi di un progetto politico condiviso. Non un antagonista, ma un volto capace di raccogliere l’eredità di Puccio e, insieme a lui, guidare una squadra in cui politica e competenze tecniche si intrecciano.

Priolo può contare non solo sulla sua esperienza amministrativa nella pubblica istruzione, ma anche su una rete di professionisti e tecnici legati a Sud chiama Nord, pronti a mettere a disposizione le proprie competenze. Nel ricordare il suo legame storico con Puccio, che ha definito più volte “il miglior tecnico e burocrate che ci sia”, Priolo ha ribadito la volontà di lavorare in squadra per il riscatto del paese. “Serve gettare il cuore oltre l’ostacolo – ha dichiarato – per costruire le condizioni affinché i nostri figli possano restare qui e avere un futuro a Giardini Naxos”. Un messaggio che intercetta la voglia di cambiamento, senza però rinnegare la continuità di un metodo amministrativo che ha già segnato esperienze importanti. La decisione finale spetta, peró, a Scateno, ma il quadro che si delinea non è di contrapposizione: Puccio e Priolo, in modi diversi, potrebbero rappresentare due facce della stessa prospettiva, quella di una Giardini Naxos che vuole tornare protagonista.

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POLITICA

Catania città viva: Diffusa, Creativa, Accogliente

CATANIA – Giovedì 10 luglio 2025, il Partito Democratico, presso l’Aula Consiliare del Comune di Catania, alle ore 9.30, presenterà la propria proposta di PUG per la Città di Catania: CATANIA CITTA’ VIVA.

Saluti: Anthony Barbagallo Segretario Regionale PD; Giuseppe Pappalardo Segretario Provinciale PD; 

Interverranno: Maurizio Caserta Capogruppo PD Consiglio Comunale; Mario Caruso Architetto

E’ prevista la partecipazione dei Consiglieri comunali e di municipio e i Segretari di circolo.

Un documento che è il frutto degli esiti degli incontri con il territorio diffusi nelle varie municipalità condotti dal Circolo tematico PD “Officina Democratica” e da varie ed articolate analisi sullo stato della Citta e sulla situazione e condizione di altre città e ambiti territoriali ad essa comparabili; pensato secondo il principio che lo sviluppo fisico di una città non può prescindere dal suo sviluppo economico e sociale; anzi, la definizione, tutta politica, ancorché su basi tecniche e scientifiche, della sua direzione di evoluzione deve scaturire da un’idea chiara, pure se definita solo per le sue linee generali, del suo sviluppo nel tempo dell’insieme fisico, economico e sociale. Ognuna di queste componenti agisce e deve essere intesa in maniera sinergica e coordinata con le altre, in una struttura capace di adattandosi al mutare nel tempo delle situazioni di contesto più generali. Perché nessun luogo è un’isola.

CATANIA CITTÀVIVA è la visione di una città che cresce coltivando benessere, bellezza e comunità. Una città che non si chiude in un centro, ma si apre e si espande, in ogni direzione e in ogni quartiere: Una città viva perché è abitata, partecipata, emozionante, attrattiva.

CATANIA CITTÀVIVA è un’idea di città dove ogni spazio è abitato, ogni giorno è pieno, ogni persona è protagonista: una città diffusa e plurale, capace di far battere il cuore dell’Europa con la sua energia mediterranea, che si rigenera attraverso la cultura, le relazioni e il paesaggio

CATANIA: UNA CITTÀ, TANTE VOCAZIONI, MILLE EMOZIONI. UNA CITTÀ DIFFUSA

Non esiste un solo centro: ogni quartiere è una centralità con la propria specificità, ogni spazio può essere luogo di incontro, cultura, economia e qualità del vivere. La città si riattiva nei suoi vuoti, si riconnette nei suoi margini, si prende cura delle sue fragilità.

UNA CITTÀ PLURALE E APERTA

Catania è viva perché è molteplice. Non si fonda sull’uniformità, ma sull’incontro delle differenze. Accoglie, mescola, innova. È mediterranea per natura e europea per vocazione.

UNA CITTÀ DELLE EMOZIONI

Arte, musica, luce, sapori, tradizioni: qui la vita si sente. La cultura è infrastruttura pubblica, il paesaggio è esperienza quotidiana, lo spazio pubblico è scena di una socialità intensa e continua.

UNA CITTÀ DEL BENESSERE

Vivere bene significa poter camminare, respirare, incontrarsi, scegliere. Significa casa, lavoro, scuola, salute e bellezza in ogni zona della città. Catania è viva se è accessibile, sicura, sostenibile per tutti i suoi abitanti e fruitori.

UNA CITTÀ CHE ISPIRA

Catania può diventare modello per altre città del Sud e d’Europa, per il modo in cui trasforma la propria identità in progetto urbano. Una città che non si limita a sopravvivere, ma che crea, sogna e indica nuove possibilità.

UNA CITTÀ CHE SI RIGENERA

Non solo riqualificazione fisica, ma rigenerazione umana, sociale, economica e ambientale. Dalle ex aree industriali ai quartieri fragili, ogni trasformazione parte da chi vive i luoghi e li rende vivi.

UNA CITTÀ PER TUTTE LE ETÀ E TUTTE LE VITE

Una città è viva se è adatta a tutti: bambini, giovani, donne, famiglie, anziani, residenti, visitatori, nuovi arrivati. Ogni fase della vita ha bisogno di spazi, servizi, relazioni. La città viva non esclude, non isola, non dimentica.

La proposta è un programma di sviluppo urbano inteso nella sua totalità, fisico, economico e sociale, fondato su 5 assi portanti di evoluzione, riuso e rigenerazione dell’esistente, a supporto in modo sinergico ed integrato di tutte le legittime istanze di una città che vuole rinascere, rifiorire e ritornare ad essere attrattiva e attraente.

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