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CRONACA

Ragusa, pensionata truffata per 63.000 euro: i Carabinieri individuano e denunciano il truffatore

A seguito delle indagini avviate dai Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale subito dopo una frode telefonica, nell’agosto scorso la Procura della Repubblica di Ragusa aveva emesso un decreto di sequestro del conto ove era stata fatta accreditare illecitamente un’ingente somma di denaro.

Tutto era cominciato con il più classico degli SMS di fishing. Il nome del proprio istituto di credito a fianco al testo “Il bonifico da 4.900 € dal tuo c/c è stato disposto. Se non hai eseguito tu l’operazione telefona subito al numero…”. Allo spavento iniziale e alla telefonata frettolosa al numero segnalato era seguito il dialogo molto rassicurante con il (finto) operatore bancario, che aveva consigliato all’incauta cliente cosa fare per mettere al sicuro i propri soldi, i risparmi di una vita di una pensionata.

La donna, residente a Ragusa, era stata circuita telefonicamente da abilissimi criminali, esperti di truffe telefoniche, che tenendola sempre impegnata al telefono, l’avevano convinta a recarsi presso lo sportello della propria banca per disporre, con un pretesto, un bonifico urgente da 63.000 euro.

Solo dopo il completamento dell’operazione, si erano insinuati in lei dei sospetti che l’avevano indotta a chiamare i Carabinieri. La tempestività e la prontezza di intervento dei militari della Stazione di Ragusa Principale, messisi immediatamente in contatto con l’istituto di credito della vittima e con quello di destinazione del denaro, ovvero un Ufficio Postale di Napoli, avevano permesso, dopo fitte interlocuzione con i relativi uffici antifrode e la fondamentale collaborazione dell’Arma partenopea, di far congelare subito il conto di destinazione, per poi procedere con il sequestro della somma sottratta e la richiesta di immediata restituzione alla vittima, disposta, dopo pochissimi giorni, dall’Autorità Giudiziaria iblea.

Le indagini dei Carabinieri di Ragusa non si sono fermate al recupero della quasi totalità della somma originariamente bonificata (chi aveva commesso la truffa era riuscito a portare a termine solo piccoli prelievi di contante) ma sono proseguite ed hanno permesso di individuare il presunto responsabile.

G.C., 61enne di origine partenopea, è stato deferito all’autorità giudiziaria iblea per il reato di truffa aggravata continuata, poiché all’esito di una perquisizione domiciliare effettuata presso la sua abitazione di residenza, in provincia di Napoli, con l’aiuto dei Carabinieri del posto, l’uomo è stato trovato in possesso proprio di quella carta bancoposta utilizzata per effettuare i prelievi di denaro immediatamente dopo il bonifico effettuato dall’anziana circuita.

La ricostruzione accusatoria e il grado di responsabilità dell’indagato verranno valutati nel prosieguo del procedimento, come legislativamente previsto.

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CRONACA

Modica, spaccio di droga nel centro storico: due arresti da parte della Polizia

Le attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, predisposte dal Commissariato P.S. di Modica, hanno consentito di trarre in arresto in flagranza di reato due persone, rispettivamente di 29 e 24 anni, note per i loro pregiudizi.

Gli agenti hanno effettuato un discreto servizio di osservazione in Piazza Matteotti, ed hanno assistito ad alcune cessioni di dosi di droga a dei giovani, rilevando nel contempo il luogo di occultamento delle stesse, individuato in un tubo di scolo delle acque piovane; pertanto, gli operatori sono intervenuti, bloccando i due, e recuperando lo stupefacente nascosto.

Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire altre dosi: complessivamente, sono stati rinvenuti 13 grammi di cocaina, suddivisi in 40 dosi, e 5 grammi di hashish.

La sostanza rinvenuta è stata sequestrata e si è proceduto alla denuncia in stato di arresto dei due uomini, che sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. Uno dei due è stato denunciato anche per detenzione illegale di munizioni, in quanto nel corso della perquisizione domiciliare è stata trovata una cartuccia cal. 9.

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CRONACA

Messina, corriere della droga finisce in manette: trasportava oltre 10 chili di marijuana

Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Messina Centro hanno arrestato in flagranza un 47enne, per spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo era alla guida di un furgone cassonato sbarcato dal traghetto proveniente da Villa San Giovanni che trasportava, nascosti in un sottofondo, oltre 10 chilogrammi di marijuana accuratamente confezionati e sigillati in 18 buste di plastica termosaldate.

L’uomo è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

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CRONACA

Sospese le attività di un bar e di un chiosco a Catania: erano diventati ritrovo di pregiudicati

La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente le attività di un bar in via Domenico Tempio e di un chiosco-bar nei pressi di piazza Federico di Svevia in quanto erano diventati abituale ritrovo di pregiudicati, secondo quanto emerso dai costanti controlli finalizzati a verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza.

Entrambi i provvedimenti di sospensione hanno una durata di 7 giorni e sono stati emessi dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art.100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Nel primo caso, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” hanno notificato il provvedimento di sospensione dell’attività al titolare del bar, a seguito dei diversi controlli eseguiti per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico.

Nello specifico, i poliziotti hanno avuto modo di constatare come il bar fosse diventato un luogo di incontro abituale di pregiudicati per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui rapina, furto aggravato, reati in materia di stupefacenti e, persino, maltrattamenti in famiglia. 

La presenza di questi clienti non è risultata sporadica, ma è stata riscontrata in molteplici accertamenti al punto da rappresentare un rischio concreto per la sicurezza.

Nel secondo caso, sempre i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” hanno provveduto a notificare il provvedimento di sospensione dell’attività al titolare della società che gestisce il chiosco-bar.

In occasione dei diversi controlli sui clienti presenti, effettuati in un significativo arco temporale, sono emersi, per molti di loro, diversi precedenti per reati di particolare allarme sociale. Infatti, dalle verifiche nella banca dati in uso alle forze dell’ordine, è stato possibile accertare precedenti per estorsione, ricettazione, danneggiamento, truffa, nonché per reati predatori e in materia di stupefacenti.  

Pertanto, sulla base di quanto rilevato dai poliziotti del Commissariato, ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la chiusura di entrambi gli esercizi commerciali con l’apposizione dei sigilli per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

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