CRONACA
Controlli della Polizia a Paternò: riscontrate diverse irregolarità in un ristorante di cucina orientale
Ancora una significativa operazione di controllo ad ampio raggio è stata coordinata dalla Polizia di Stato, nei giorni scorsi, nel territorio del comune di Paternò, a garanzia della legalità e a tutela della sicurezza dei cittadini.
L’articolato servizio è stato coordinato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano e si è sviluppato in sinergia con gli enti istituzionali che costituiscono la task force coordinata dalla Polizia di Stato, secondo un modello operativo che, ormai da tempo, sta consentendo il raggiungimento di molteplici risultati significativi, per contrastare fenomeni di abusivismo commerciale, casi di lavoro nero e situazioni di precarie condizioni igienico-sanitarie dei locali deputati alla somministrazione di alimenti e bevande, assicurando, in questo modo, il rispetto delle norme di settore e la sicurezza alimentare a tutela della salute dei consumatori.
La prima fase dell’attività si è concentrata nell’effettuare approfonditi accertamenti in un noto ristorante di cucina orientale, ubicato in una zona di Paternò, particolarmente frequentata dai più giovani. Oltre agli agenti del Commissariato di Adrano, sono stati impegnati i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, il personale del Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia del Corpo Forestale della Regione Siciliana, i medici e i tecnici del Dipartimento di prevenzione veterinaria – Servizio di Sanità pubblica Veterinaria, del Dipartimento di prevenzione – Servizio Igiene pubblica e Spresal dell’Asp di Catania, gli ispettori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e gli agenti della Polizia Locale di Paternò.
Le approfondite verifiche in cucina hanno permesso di trovare e sequestrare 80 chili di alimenti, tra i quali diversi prodotti ittici destinati alla preparazione di sushi, privi di etichettatura e senza alcuna documentazione che ne attestasse la tracciabilità in modo da determinare l’esatta provenienza della merce. Per questa ragione, il Corpo Forestale ha provveduto a sanzionare il titolare per 1.500 euro. Un’ulteriore sanzione è stata contestata dal personale dell’Asp per 1.500 euro per l’idoneità dei luoghi di lavoro, impartendo alcune prescrizioni affinché il titolare provveda ad una serie di adempimenti entro il termine di trenta giorni.
Durante, le ispezioni nel locale, lo Spresal ha rilevato alcune gravi violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi del lavoro e, pertanto, deferirà il titolare all’Autorità Giudiziaria per la presenza di dispositivi di sicurezza non idonei nella cassetta di primo soccorso, per la mancata indicazione delle uscite di emergenza dell’esercizio commerciale. Per tale ragione sono state comminate sanzioni per 4.500 euro.
Inoltre, i controlli sulla documentazione a supporto delle posizioni lavorative del personale dipendente da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro hanno fatto emergere un caso di lavoro nero. Per le anomalie riscontrate sulla condizione contrattuale di un lavoratore, il titolare è stato sanzionato per 1.950 euro. Inoltre, è stata rilevata la mancata tracciabilità del pagamento delle retribuzioni per un altro lavoratore, per cui è stata applicata un’ulteriore sanzione pari a 3.333,32 euro.
Un altro importante risultato dell’azione di controllo è stato legato alle sanzioni ad automobilisti e motociclisti indisciplinati, fermati nei diversi posti di controllo, mobili e fissi, dislocati in più punti del centro abitato, a cominciare dalle zone con una significativa densità veicolare.
Nel contempo, si è provveduto al controllo di altri esercizi commerciali dove sono stati identificati gli avventori e il personale addetto, procedendo ai debiti accertamenti in merito a eventuali precedenti penali e di polizia.
Dal centro alla periferia, i poliziotti del Commissariato di Adrano e del Reparto Prevenzione Crimine hanno pattugliato strade, piazze, luoghi di ritrovo e i punti d’accesso in città per prevenire e contrastare fenomeni di criminalità e illegalità diffusa.
Al riguardo, sono state riscontrate numerose infrazioni al Codice della Strada: 10 automobilisti sono stati sorpresi senza il rinnovo della revisione periodica con la contestuale sospensione dalla circolazione dei relativi mezzi, 7 sono stati sorpresi a guidare senza la copertura assicurativa per la responsabilità civile con il sequestro dei relativi veicoli. Inoltre, sono scattati due fermi amministrativi per guida senza patente e altri conducenti sono stati sanzionati per guida con patente scaduta e per mancanza di documenti al seguito.
Complessivamente, sono state comminate sanzioni amministrative per 20 mila euro.
Il servizio di pattugliamento ha permesso di identificare 252 persone, di cui 40 già note alle forze di Polizia, e di controllare 133 veicoli, tra auto, moto e scooter.
Ulteriori azioni di controllo nel territorio di competenza del Commissariato di Adrano sono già in programma nei prossimi giorni.
CRONACA
Modica, spaccio di droga nel centro storico: due arresti da parte della Polizia
Le attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, predisposte dal Commissariato P.S. di Modica, hanno consentito di trarre in arresto in flagranza di reato due persone, rispettivamente di 29 e 24 anni, note per i loro pregiudizi.
Gli agenti hanno effettuato un discreto servizio di osservazione in Piazza Matteotti, ed hanno assistito ad alcune cessioni di dosi di droga a dei giovani, rilevando nel contempo il luogo di occultamento delle stesse, individuato in un tubo di scolo delle acque piovane; pertanto, gli operatori sono intervenuti, bloccando i due, e recuperando lo stupefacente nascosto.
Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire altre dosi: complessivamente, sono stati rinvenuti 13 grammi di cocaina, suddivisi in 40 dosi, e 5 grammi di hashish.
La sostanza rinvenuta è stata sequestrata e si è proceduto alla denuncia in stato di arresto dei due uomini, che sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. Uno dei due è stato denunciato anche per detenzione illegale di munizioni, in quanto nel corso della perquisizione domiciliare è stata trovata una cartuccia cal. 9.
CRONACA
Messina, corriere della droga finisce in manette: trasportava oltre 10 chili di marijuana
Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Messina Centro hanno arrestato in flagranza un 47enne, per spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo era alla guida di un furgone cassonato sbarcato dal traghetto proveniente da Villa San Giovanni che trasportava, nascosti in un sottofondo, oltre 10 chilogrammi di marijuana accuratamente confezionati e sigillati in 18 buste di plastica termosaldate.
L’uomo è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
CRONACA
Sospese le attività di un bar e di un chiosco a Catania: erano diventati ritrovo di pregiudicati
La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente le attività di un bar in via Domenico Tempio e di un chiosco-bar nei pressi di piazza Federico di Svevia in quanto erano diventati abituale ritrovo di pregiudicati, secondo quanto emerso dai costanti controlli finalizzati a verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza.
Entrambi i provvedimenti di sospensione hanno una durata di 7 giorni e sono stati emessi dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art.100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Nel primo caso, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” hanno notificato il provvedimento di sospensione dell’attività al titolare del bar, a seguito dei diversi controlli eseguiti per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico.
Nello specifico, i poliziotti hanno avuto modo di constatare come il bar fosse diventato un luogo di incontro abituale di pregiudicati per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui rapina, furto aggravato, reati in materia di stupefacenti e, persino, maltrattamenti in famiglia.
La presenza di questi clienti non è risultata sporadica, ma è stata riscontrata in molteplici accertamenti al punto da rappresentare un rischio concreto per la sicurezza.

Nel secondo caso, sempre i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” hanno provveduto a notificare il provvedimento di sospensione dell’attività al titolare della società che gestisce il chiosco-bar.
In occasione dei diversi controlli sui clienti presenti, effettuati in un significativo arco temporale, sono emersi, per molti di loro, diversi precedenti per reati di particolare allarme sociale. Infatti, dalle verifiche nella banca dati in uso alle forze dell’ordine, è stato possibile accertare precedenti per estorsione, ricettazione, danneggiamento, truffa, nonché per reati predatori e in materia di stupefacenti.
Pertanto, sulla base di quanto rilevato dai poliziotti del Commissariato, ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la chiusura di entrambi gli esercizi commerciali con l’apposizione dei sigilli per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.
La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.
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