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ATTUALITÀ

Coronavirus Acireale: situazione invariata sul numero dei casi. Il sindaco Alì: “Limitate all’indispensabile e solo ai casi di effettiva necessità l’uscita da casa e supereremo questa emergenza.”

ACIREALE – Situazione invariata rispetto ad ieri:  8 i casi positivi di cittadini acesi, uno guarito ed uno deceduto. In questo momento risultano 6 casi positivi, 2 ricoverati in ospedale e 4 in quarantena a casa.
Invariata anche la situazione in ospedale con 6 posti letto in terapia intensiva impegnati.

Il sindaco Stefano Alì  ha avuto un lungo colloquio col responsabile del servizio di prevenzione il quale gli  ha assicurato che sarà posta maggiore attenzione alle persone venute in contatto;  3 delle 8 persone positive non hanno avuto contatti essendo arrivate da fuori Sicilia e si sono poste immediatamente in isolamento.

E’ stato  inviato dall’asp al primo cittadino acese  un report con tutte le persone rientrate che si sono registrate, come previsto da ordinanza regionale, al sito Costruiresalute. Ad Acireale sono state 401.

“Trovo i dati in questo report estremamente interessanti- afferma sulla sua pagina social il sindaco Alì –  Nel grafico che allego mostro come chiaramente e prevedibilmente il fenomeno è avvenuto utilizzando l’aereo, sono in 250 ad avere scelto questo mezzo pari al 62%. Quindi, anche, tenendo conto di eventuali omissioni, l’attenzione data a chi è rientrato dallo stretto di Messina appare altamente sovrastimata e principalmente orientata verso i mass media. Sarebbe interessante che la regione pubblicasse il dato complessivo, relativo ai 30.00-40.000 di cui si parla. Proiettando i 400 rientrati ad Acireale sulla base della popolazione regionale, si arriva a circa 40.000. Di questi, in quanti sono rientrati con le navi traghetto?
Mi viene il sospetto che certe manifestazioni vengono enfatizzate per allontanare l’attenzione dai problemi reali. Armi di distrazione di massa, spesso portate avanti anche inconsapevolmente. Io credo che come è avvenuto spesso nel passato e continua anche oggi noi Siciliani veniamo confusi con argomenti che ci distraggono dalle reali emergenze, che per me in questo momento sono altre. Di natura sanitaria: Assenza di tamponi ed incapacità di individuare positivi asintomatici; incapacità ad isolare e mettere in quarantena le persone a rischio ed i contatti di persone positivi;  Assenza di dispositivi di protezione, ad esempio le mascherine sia per la gente comune sia soprattutto per le strutture ospedaliere;  Carenza di interventi per l’incremento di posti in terapia intensiva.

C’è poi l’altro dramma legato all’aspetto economico. Il comune di Acireale sta erogando i fondi a supporto alle famiglie e stiamo avviando, finanziandolo, un servizio di aiuto per chi è assolutamente indigente accompagnato dall’attivazione di un conto corrente per raccolta fondi specifica per questo scopo. Oggi daremo informazioni più dettagliate.

Sono però interventi con le limitate risorse del comune. Ad oggi su questo tema non ci sono stati interventi a livello nazionale o regionale. I servizi sociali sono oggetto di finanziamenti significativi che vengono erogati a livello di distretto socio sanitario. E’ necessario che la politica permetta di impegnare questi fondi di importi milionari per intervenire SUBITO sul tema dell’aiuto economico.
Continuo a ripetere che questo è un fenomeno tipicamente meridionale dove manca un’economia forte basata su personale dipendente, o in qualche modo regolarizzato che oggi gode degli interventi tipo cassa integrazione. Io ho evidenziato in ogni modo questo problema alla rappresentanza politica nazionale, spero che vengano previsti interventi specifici che aiutino tutti gli invisibili che ci sono al sud. Un numero enorme.
Io ricevo telefonate disperate e strazianti. Non si tratta di delinquenti che andranno a derubare i supermercati, sono persone disperate che non sanno cosa fare.
Anche su questo vogliono dare un messaggio mediatico fuorviante e devastante per il sud. Grande è la critica per gli squilibri all’interno della comunità europea, con le nazioni del nord disinteressate ai problemi del sud, mi sembra che lo stesso accada in Italia dove il modello economico di nord e sud è assolutamente differente. Limitate all’indispensabile e solo ai casi di effettiva necessità l’uscita da casa e supereremo questa emergenza.”

Alì sulla sua pagina social ricorda ai cittadini acesi i riferimenti ed i numeri utili messi a disposizione dal comune di Acireale:

Protezione civile 095/895625 o la mail protezionecivile@comune.acireale.ct.it a cui registrarsi, numero attivo in orario di ufficio.
Servizio di assistenza e supporto psicologico 095-895724.

Arcicaccia, organizzazione di volontariato di protezione civile nell’ambito del coc del comune di Acireale, offre un presidio di supporto telefonico allo 095/895609.

Sul sito del comune  https://www.comune.acireale.ct.it/coronavirus.aspx si trova inoltre l’elenco di chi effettua consegna a domicilio, e la possibilità di ulteriori registrazioni via cellulare o inviandole ad antoniorusso@comune.acireale.ct.it. Sul sito trovate anche tutte le disposizioni emanate e l’autodichiarazione per chi è costretto ad uscire.

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ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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