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ATTUALITÀ

Siracusa: il bilancio dell’attività dei carabinieri della sezione Tutela Patrimonio Culturale

SIRACUSA – Le attività condotte nel 2019 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) nelle quattro province orientali della Sicilia hanno visto impegnati i militari della Sezione di Siracusa in molteplici ambiti di intervento, con una particolare attenzione ai fenomeni criminosi del traffico illecito di beni archeologici e delle aggressioni in danno dei beni immobili di natura paesaggistica e archeologica.

Osservando gli eventi e le dinamiche che hanno contrassegnato il periodo, si rileva una sensibile diminuzione delle segnalazioni di ricerca archeologica clandestina (-50%) mentre, per quanto concerne il recupero di reperti archeologici, i dati statistici confermano il trend dell’anno precedente: 310 a fronte dei 312 del 2018.

Con riferimento ai reati in danno di beni immobili sottoposti a vincoli paesaggistici e archeologici, dall’esame dei dati registrati nel 2019, emerge che sono stati perseguiti 7 reati con il conseguente sequestro di 3 beni immobili e, quindi, la sostanziale conferma della tendenza degli ultimi anni.

In tale contesto, la strategia di intervento della Sezione TPC di Siracusa si è articolata lungo due direttrici fondamentali: l’azione di prevenzione (rappresentata dalle molteplici attività ispettive) e l’azione di contrasto (attraverso le indagini di polizia giudiziaria).

L’azione di prevenzione dei reati, condotta in sinergia con i reparti dell’Arma Territoriale, il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania e in collaborazione con le competenti Soprintendenze, è stata sviluppata attraverso l’esecuzione di 212 controlli. Quest’attività comprende i controlli per la sicurezza degli obiettivi a rischio (musei, biblioteche, aree archeologiche), nonché delle aree tutelate da vincoli paesaggistici. I controlli preventivi hanno riguardato anche gli esercizi commerciali di settore, con numerose verifiche amministrative presso mercatini, fiere ed esercizi antiquariali. Queste tipologie di controlli rivestono un ruolo fondamentale per contrastare la ricettazione di beni trafugati. Infatti, i dati acquisiti nel corso delle ispezioni vengono poi incrociati con quelli presenti nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che contiene informazioni sulle opere da ricercare e sugli eventi delittuosi collegati.

L’individuazione dei soggetti operanti illegalmente nel settore e il recupero dei beni culturali illecitamente sottratti rappresentano, invece, gli obiettivi strategici che caratterizzano l’azione di contrasto, svolta attraverso indagini d’iniziativa o su delega dell’Autorità Giudiziaria. Nel 2019, tale attività ha consentito di denunciare 41 persone per vari reati (principalmente ricettazione e in danno del paesaggio), sequestrare 329 beni culturali illecitamente sottratti, per un ammontare stimato in 130 mila euro. In merito, il dato relativo ai reperti archeologici recuperati (94% circa del totale dei beni recuperati) conferma la rilevanza che in Sicilia riveste il fenomeno degli scavi clandestini. Significativa anche l’attività di repressione del fenomeno della contraffazione di opere d’arte contemporanea, con significativi sequestri nel peculiare settore.

Tra le operazioni più significative, si evidenziano:

  • Siracusa – 28 febbraio 2019, militari della Sezione TPC di Siracusa, coadiuvati dall’Arma territoriale e con il prezioso ausilio del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, sequestravano una piscina abusivamente realizzata in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Il manufatto, collocato su un banco roccioso della linea di costa, franato per effetto della corrosione marina, provocava gravissimo danno ad una porzione del Porto Grande di Siracusa.
  • Portopalo di Capo Passero – 8 marzo 2019, a Portopalo di Capo Passero (SR), militari della Sezione TPC di Siracusa, coadiuvati dall’Arma territoriale, ponevano sotto sequestro un appezzamento di terreno, sito in area sottoposta a vincolo archeologico in quanto posta all’interno di un più vasto sito archeologico di epoca Ellenistica e Tardo Romana. Il privato possessore, a seguito di lavori di sbancamento eseguiti in difformità dall’autorizzazione ottenuta, provocava la distruzione di reperti archeologici, arrecando un danno irreversibile al patrimonio culturale.
  • Siracusa – 30 maggio 2019, a Siracusa, presso l’ex Convento di San Francesco, ove si svolgeva la mostra denominata “Ciclopica – From Rodin to Giacometti”, militari della Sezione TPC di Siracusa, nell’ambito dell’azione di contrasto al fenomeno della falsificazione di opere d’arte contemporanea, sequestrava due sculture falsamente attribuite al Maestro Alberto Giacometti, importante esponente del surrealismo del XX secolo.
  • Pedara e Catania – 25 novembre 2019, a Pedara (CT) e Catania, nell’ambito di attività di contrasto al commercio illegale di beni archeologici via internet, militari della Sezione TPC di Siracusa, coadiuvati dall’Arma territoriale, sequestravano 59 reperti fittili ascrivibili a corredi funerari provenienti da necropoli della Sicilia orientale.

Infine, sempre nel campo della tutela archeologica, si vuole evidenziare quanto operato il 7 novembre 2019 nei territori di Castiglione di Sicilia (CT) e San Gregorio (CT), dove i militari della Sezione TPC di Siracusa, coadiuvati dall’Arma territoriale, sequestravano 234 reperti di interesse archeologico e culturale, che includono oggetti distribuiti in un arco temporale compreso tra l’età pre-protostorica e quella moderna, geograficamente collocabili tra l’Italia meridionale, i Paesi dell’Europa centrale e l’area medio-orientale ed asiatica. Tutti i beni, illecitamente detenuti, facevano parte di una collezione privata, non notificata alla competente Soprintendenza.

Il recupero dei reperti così sommariamente riassumibili:

  • 87 monete in oro, argento e bronzo, di epoca compresa tra il V sec. a.C. e il XIII sec. d.C.;
  • 57 monili ed ornamenti in oro, argento, vetro e bronzo, di epoca compresa tra il I sec. d.C. e il XVIII sec. d.C.;
  • 90 oggetti vari (lucerne, utensili, posate e pesi) in terracotta, osso, ferro e bronzo, di epoca compresa tra il I sec. d.C. e il XII sec. d.C.; è da inquadrare nel contesto di una sinergica collaborazione tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e le articolazioni periferiche della Regione Sicilia (Soprintendenze), attuata allo scopo di predisporre una più efficace tutela del patrimonio culturale.

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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