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ATTUALITÀ

Futuro alimentazione, Tardino (Lega): “No al pesce senza pesce, la sostenibilità passi dalla pesca artigianale”

PALERMO – “Gli hamburger senza carne sono già sugli scaffali dei supermercati, e tra non molto potrebbe arrivare anche il branzino senza pesce. Non è fantascienza, è un futuro molto prossimo che dà la misura delle politiche alimentari fin qui non adeguate dell’Unione europea dove, in queste settimane, si sta discutendo e scegliendo la direzione da intraprendere nei prossimi decenni in fatto di sostenibilità e biodiversità. E mentre si discute, ci sono colossi del food che investono milioni e milioni di dollari sulle alternative alle proteine animali, come la Nestlè, che ha già immesso nel mercato svizzero il Vuna, tonno vegetale che ha richiesto solo pochi mesi di ricerche ed è composto da proteine di piselli e altri ingredienti. Sembra tonno, ma non è tonno. L’alternativa vegetale ai prodotti ittici – una sorta di pesce senza pesce – costituisce una pericolosa deriva che non accettiamo e che non sarà necessaria se metteremo in campo le misure utili a salvare la pesca tradizionale, invece che condannarla all’estinzione”.

Lo ha dichiarato Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, intervenendo in Commissione Pesca sulla discussione della strategia “Farm to Fork” (“Dal produttore al consumatore”), il piano di strategia per il 2030 presentato a maggio dalla Commissione europea. Una strategia studiata per trasformare il sistema alimentare europeo, rendendolo più sostenibile e riducendo il suo impatto sui Paesi terzi.

“L’obiettivo finale è giusto e nobile – ha dichiarato l’europarlamentare – però la strada che stiamo prendendo è sbagliata. I mari sono inquinati dalla plastica, è verissimo. Studi hanno dimostrato che in pratica ingeriamo una carta di credito alla settimana e che quasi il 90% delle riserve marine di pesce nel mondo sono state sfruttate totalmente o sono totalmente esaurite. Ma siamo ancora in tempo per intervenire con politiche mirate sui territori ed evitare di essere costretti di guardare al pesce-vegetale come unica alternativa per il futuro. La Commissione europea, che nel Mediterraneo ha fin qui spremuto e portato allo stremo le marinerie italiane, mettendo infiniti e ingiusti paletti ai nostri pescherecci e sacrificando l’esistenza di centinaia di imprese ittiche, deve iniziare a riconoscere l’importante ruolo dei piccoli pescatori come guardiani del mare e dell’acquacoltura come fornitrice chiave di alimenti e proteine sani, che altrimenti dovrebbero essere importati. È stato un errore e dannoso applicare le stesse norme, dalla Lettonia alla Sicilia, a soggetti e territori molto diversi tra loro. Occorre un approccio olistico e non generalizzato al tema, non dimenticando le tre dimensioni della sostenibilità, che non deve essere solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Servono maggiori aiuti ai pescatori e agli acquacoltori, con particolare attenzione a quelli su piccola scala, e alle flotte costiere artigianali. Serve la tracciabilità dei prodotti, etichette chiare e controlli, e tolleranza zero sulla pesca illegale. Il tutto in un’ottica sostenibile a lungo termine. Ed è quello che come Lega chiederemo e difenderemo in Europa”.

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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