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ATTUALITÀ

Catania: ennesimo sequestro di beni a carico di un mafioso

CATANIA – Ennesimo sequestro della Polizia di Stato e della Procura della Repubblica – D.D.A. – nei riguardi degli indiziati mafiosi di Catania. Nei giorni scorsi, infatti, si è data  esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni, ai sensi del Codice Antimafia,  emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica e del Questore di Catania, a carico di Giovanni Pantellaro, 57enne pluripregiudicato, in atto detenuto, appartenente alla cosca mafiosa “Cappello – Carateddi”.

Nello specifico, è stato disposto il sequestro di prevenzione ai fini di confisca di 3 imprese individuali nel settore dell’abbigliamento e casalinghi, con stazionamento fisso presso lo storico e giornaliero mercato all’aperto della Fiera di Piazza Carlo Alberto, esercitate con autorizzazioni amministrative di “tipo A”, rilasciate dal Comune di Catania nel 2013 (a terzi), nel 2015 (allo stesso proposto) e nel 2017 (a familiare convivente), le cui attività commerciali sono state ritenute riconducibili al Pantellaro.

 Il decreto prevede, altresì, il sequestro di n3 immobili: una villetta sita in zona Ippocampo-San Francesco alla Rena (acquistata nel 2012), un appartamento e un garage in zona Viale Rapisardi (acquistati nel 2016) nonché dei saldi attivi di diversi rapporti bancari/finanziari, formalmente intestati a familiari, ma  riconducibili al predetto.

La complessa attività di analisi sviluppata dagli Uffici proponenti Procura-Questura ha permesso di riscontrare, per la prima volta, le infiltrazioni della criminalità organizzata catanese  all’interno dello storico mercato della cosiddetta “Fera o Luni” di Catania, evidenziando l’interesse dell’organizzazione mafiosa a mantenere il controllo di determinate attività commerciali di vario genere, acquisendo autorizzazioni e concessioni amministrative intestate anche a terzi.

L’attività d’indagine ha inizialmente riguardato l’attuale e qualificata “pericolosità sociale” di Pantellaro, figura apicale della consorteria mafiosa “Cappello – Bonaccorsi”, essendo riconosciuto da diversi collaboratori di giustizia quale responsabile del predetto clan, in particolare del gruppo organizzato e diretto da Salvatore Massimiliano Salvo, inteso “Massimo u Carruzzeri” (in atto ristretto al 41 bis O.P.), per aver preso il posto di Salvatore Giuseppe Lombardo, detto “Salvuccio u Ciuraru”, dopo l’arresto di quest’ultimo.

La “pericolosità sociale” del proposto è stata ricavata dai suoi innumerevoli precedenti di polizia, in particolare, minaccia, lesioni personali aggravate, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alla truffa e tentativo di truffa ai danni di compagnie assicurative.

Da ultimo, sono stati ricavati elementi utili dalla O.C.C.C. relativa all’operazione antimafia “Camaleonte” del 23.06.2020, che ha comportato l’arresto di Pantellaro, unitamente ad altri numerosi esponenti del clan “Cappello-Bonaccorsi”, per i reati di associazione mafiosa.

Sono stati esaminati, successivamente, gli investimenti effettuati da Pantellaro negli anni in cui si è manifestata la sua pericolosità sociale, dal 2012 al 2019, individuando contestualmente, in un quadro di evidente sperequazione, i beni acquistati e riconducibili al predetto nel periodo temporale individuato, assicurando la necessaria “correlazione” tra acquisizione e pericolosità sociale.

L’analisi dei flussi finanziari entrate-uscite, sviluppata dai “patrimonialisti” della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile ha evidenziato, anno per anno, nel periodo preso in considerazione, una forte sperequazione tra i redditi del proposto e del suo nucleo familiare e i beni, anche fittiziamente intestati a terzi, nella disponibilità di Pantellaro, che sono stati ritenuti frutto e reimpiego dei proventi delle attività illecite commesse dall’interessato in seno al clan mafioso di appartenenza.

Dai continui saldi negativi degli anni analizzati, in assenza di adeguate entrate lecite, il Tribunale – Misure di Prevenzione – recependo la proposta del Procuratore e del Questore ha ritenuto che, nel periodo in esame, Giovanni Pantellaro e il suo nucleo familiare abbiano ricavato vantaggi economici dagli illeciti traffici cui il predetto era dedito e che i beni acquisiti, poiché viziati sin dall’origine, vadano sottratti dal circuito dell’economia legale. Il valore dei beni sequestrati è stimato in almeno 500 mila euro.

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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