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CULTURA

Via dei Corti 2022: premi speciali a Toti e Totino, Domenico Centamore, Angela Curri e tanti altri

GRAVINA DI CATANIA – Al Municipio del Comune di Gravina di Catania, il sindaco Massimiliano Giammusso, l’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Franco Marcantonio, l’Assessore alla Cultura Elvira Tarantini, il direttore artistico Cirino Cristaldi e la presidente dell’associazione Gravina Arte Marcella Messina hanno svelato alla stampa il programma della settima edizione del Festival Indipendente di Cinema Breve Via dei Corti.

Cirino Cristaldi – Lucio Di Mauro

L’appuntamento con il ricco calendario in programma sarà dal 26 al 29 maggio nel meraviglioso e suggestivo Parco Borsellino, ma non solo. La direzione organizzativa dell’evento ha presentato al pubblico gli ospiti le proiezioni, gli incontri e le premiazioni che arricchiranno il programma della manifestazione.

Saranno presenti i protagonisti della serie televisiva MàkariEster Pantano e Domenico Centamore che ritireranno il premio Film in Sicily alla serie TV; Centamore, inoltre, riceverà il Premio Via dei Corti al talento siciliano insieme al duo comico per eccellenza, Toti e Totino e al cantautore Vincenzo SpampinatoInoltre, il Premio Città di Gravina andrà all’attrice catanese Vitalba Andrea e la giovane attrice pugliese Angela Curri ritirerà il Premio Via dei Corti – Astro Nascente. Sarà il Giornalista Lucio Di Mauro della testata “Spazio Notizia” Sicilia24Tv, già premiato nel 2021, che assegnerà alla giornalista e critica cinematografica Ornella Sgroi , il “Premio Via dei Corti – Una vita per il cinema”, una sorta e singolare passaggio di consegnaInfine, sarà consegnato il Premio Globus – Via dei Corti per la valorizzazione del territorio a Emma Cecala.

Marcella Messina – Massimiliano Giammusso – Cirino Cristaldi

Da menzionare due importanti incontri della sezione Campus riservati a tutti gli appassionati del mondo del cinema che si svolgeranno presso il C. C. Katanèmain sponsor della manifestazione: giovedì 26 maggio, alle ore 17.00 incontro “La comicità siciliana” con Emma Cecala, Toti e Totino e alle ore 18.00 un tuffo nella serie televisiva Màkari con i protagonisti Ester Pantano e Domenico Centamore. I due incontri verranno moderati rispettivamente da Davide Di Bernardo e Rosario Scuderi.

Il direttore artistico, Cirino Cristaldi, ha così commentato la scelta dei premi: “Sono stati due anni molti impegnativi. Mi sembra doveroso continuare la nostra opera di valorizzazione del lavoro di chi sta nel settore del cinema. Per questo motivo abbiamo voluto consegnare questi premi a personalità che si sono distinte per l’impegno profuso nell’attività culturale”.

Via dei Corti è soprattutto il concorso internazionale di cortometraggi che anche quest’anno ha visto la partecipazione di tantissimi lavori provenienti da tutti i continenti.

Si menzionano, inoltre, i due cortometraggi vincitori della sezione CineMigrare, in partnership con l’omonimo Festival: Come a Micono, (Ita) di Alessandro Porzio e Il Seme Della Speranza (Ita) di Nando Morra.

Di seguito tutti i finalisti delle varie sezioni e in allegato il programma del festival.

Via dei Corti è realizzato dalle associazioni Gravina Arte e No_Name, con il patrocinio del Comune di Gravina di Catania. 

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CULTURA

Conferenza Episcopale Siciliana: promulgato il decreto su esorcismi e preghiere di guarigione e liberazione

La Conferenza Episcopale siciliana ha promulgato il 14 Maggio scorso, nella festa di San Mattia apostolo, il decreto su esorcismi e preghiere di guarigione e liberazione. Se è oggettivo che la pratica dell’esorcismo in tempi recenti è diminuita rispetto al passato, anche a motivo di una crescente diagnostica di carattere psichico e psicologico, è altresì vero che sono comunque in molti coloro che ricorrono a tale esercizio.

Anche nelle diciotto Diocesi di Sicilia, come avviene ormai in tutta Italia, si è diffusa la prassi da parte di alcuni sacerdoti di indire riunioni periodiche nelle quali si svolgono preghiere atte ad ottenere la guarigione dagli influssi e dai disturbi procurati dal Maligno. Le stesse sono spesso associate a celebrazioni liturgiche che vengono di riflesso definite impropriamente S. Messe di guarigione.

Affinché queste celebrazioni siano svolte è però necessario che siano illuminate da una normativa giuridico-pastorale puntuale che ben delinei le possibilità di azione. Inoltre, è fondamentale che chi guida questi momenti, se vissuti nella fiducia allo Spirito Santo, sia da conforto per l’anima tormentata, e sappia anche circoscrivere la preghiera a tale compito senza scadere nella concitazione di isterismo, artificiosità, teatralità o sensazionalismo.

Il Canone 1171 del Codice di Diritto Canonico parla degli esorcismi mettendoli in relazione con gli “ossessi”, quei casi di possessione diabolica vera e propria. In questo caso ad agire deve essere un sacerdote esorcista. Ciò non toglie che si possa agire a beneficio di coloro che sono “disturbati” anche con preghiere di liberazione attraverso le quali chiedere l’intercessione di Dio affinché il “disturbato” sia liberato.

La Congregazione per la Dottrina della Fede ha già emanato, nel settembre del 2000, delle norme da seguire. Il testo si oppone ad “esorcismi fai da te” e traccia un riferimento preciso per coloro che esercitano il ministero, ma anche a chi prima di indirizzare un fedele dall’esorcista è chiamato a fare un sano discernimento tra reale disturbo e mera suggestione. A questo, dopo ventiquattro anni, si affianca il decreto firmato dai vescovi di Sicilia.

Nel documento si evidenzia una situazione per la quale il numero dei fedeli che cercano liberazione da presunte possessioni è ampio. Le stesse sono causate, a loro dire, da malefici e fatture. A rispondere a questa richiesta sono i sacerdoti che, animati da slancio pastorale e desiderio di confortare il proprio gregge, accolgono e benedicono chi chiede loro aiuto. Nonostante la buona volontà a loro riconosciuta alcuni sacerdoti non agiscono conformemente alle linee guida.

Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e Presidente della CESi, così si esprime“Queste linee guida sono emesse per affrontare questioni di interesse generale all’interno della comunità ecclesiale. Le pratiche religiose sono importanti per esprimere e mantenere una prassi unitaria all’interno delle comunità di fede. Attraverso la preghiera comune, la partecipazione ai sacramenti e l’osservanza dei rituali religiosi, i fedeli vivono la comunione con gli altri credenti”.

Così Mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa e delegato Cesi per la Pastorale Esorcistica: “In questo decreto, che viene emanato da parte dei Vescovi di Sicilia, è centrale la cura, l’attenzione e la premura nei confronti di questi nostri fratelli che sono posseduti o vessati dal demonio.  Si tratta di un servizio reso agli esorcisti, a coloro che si occupano di questi nostri fratelli con fragilità, ma nello stesso tempo si rivolge a tutto il popolo di Dio. Questo è possibile coltivando una vita spirituale intensa, nutrendosi dei sacramenti e mettendosi in docile ascolto della Parola di Dio”.

Fin troppo spesso si rischia di spettacolarizzare la preghiera di liberazione. Recitare le preghiere in adunanze pubbliche davanti all’Eucarestia solennemente esposta e benedicendo con il Santissimo Sacramento fa sì che si verifichino urla, parolacce se non addirittura bestemmie che possono turbare i fedeli presenti, in special modo quelli più deboli.

Ancor peggio alcune volte tali preghiere avvengono in case private a cura di laici, a volte anche assistiti da sacerdoti. In questo clima di approssimazione è necessario per la Conferenza Episcopale Siciliana chiarire la prassi e ribadire l’insegnamento che la Chiesa ha già dato, fornendo disposizioni che ribadiscano i punti cardine già stabiliti.

Fra Benigno, direttore della Pastorale Esorcistica, così interviene: “Non bisogna alimentare la curiosità morbosa verso la preghiera di liberazione. Bisogna aver cura anche dei fratelli più fragili e non sottoporre nessuno a preghiere di liberazione comunitarie. Ecco perché i Vescovi, giustamente, intervengono a regolare questi punti. È chiaro che bisogna obbedire, come ci insegna il Vangelo, anche a queste indicazioni che ci vengono date per il bene di tutti”.

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Legalità ad Acireale: oggi la premiazione del concorso indetto dall’Associazione Antiracket “Rosario Livatino”

Il sindaco Roberto Barbagallo ha partecipato stamattina alla premiazione del concorso Legalità indetto dall’Associazione antiracket acese A.SA.RA. “Rosario Livatino”, patrocinato dalla Città di Acireale.

Protagonisti del concorso sono stati gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado della città. I vincitori sono stati premiati nel corso di una cerimonia nell’aula magna del liceo classico “Gulli e Pennisi” alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Roberto Barbagallo, il vescovo Antonino Raspanti, il primo dirigente di Polizia e dirigente del Commissariato di Acireale Tito Cicero, il capitano Domenico Rana comandante della Compagnia dei carabinieri di Acireale e il comandante della Polizia locale Alfio Licciardello.

E’ importante per noi Amministratori essere qui, insieme alle Forze dell’ordine, ad ascoltare le parole dei ragazzi delle nostre scuole. Grazie all’A.SA.RA, che è un’associazione ormai storica, per questo concorso e per le iniziative che porta avanti sul territorio. Noi proviamo giornalmente a fare la nostra parte . Il Comune di Acireale ha recentemente rimesso in piedi l’Organismo di Composizione della Crisi. Siamo stati tra i primi Comuni italiani a istituirlo e finalmente siamo riusciti ad ottenere il passaggio alla sezione A. E’ un atto che ci consentirà di sostenere concretamente chi è in difficoltà, intervenendo in favore delle famiglie che a causa di un reddito “povero” non sono in grado di garantire ai propri figli un dignitoso tenore di vita e di sostenere chi a causa di eventi non previsti non è in grado di offrire nulla ai propri creditori”, ha annunciato il sindaco Roberto Barbagallo.

Al tavolo il dirigente scolastico del “Gulli e Pennisi” Tarcisio Maugeri, il presidente dell’A.SA.RA Gabriella Puleo e Giovanni Vecchio, presidente della commissione esaminatrice degli elaborati.

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Gangi: in programma lunedì la processione dello Spirito Santo e i “Miraculi” dei Santi

A Gangi da quattro secoli, nell’unico Santuario in Italia dedicato alla Spirito Santo, il lunedì dopo Pentecoste si rinnova la sentita e profonda tradizione religiosa di un popolo. Lunedì prossimo (20 maggio) attesi migliaia di fedeli, provenienti da tutta l’isola, per partecipare alla sacra processione dedicata allo Spirito Santo con “I miracula”.

L’appuntamento è, per le ore 16,30, in Chiesa Madre da dove il corteo sacro si muoverà e dalla parte alta dell’abitato raggiungerà le pendici del Monte Marone dove si trova il Santuario. Una processione unica per antichi rituali e caratterizzata dal numero di simulacri trasportati a spalla dai fedeli. Oltre quaranta statue, vere e proprie opere d’arte, raffiguranti i principali Santi frutto della preziosa manifattura di artisti siciliani. Opere in legno intagliate e scolpite molte delle quali realizzate dallo scultore gangitano Filippo Quattrocchi(1734-1818).

Ma il vero “Miracolo” si rinnoverà sul sacrato del Santuario, dove si svolgerà un omaggio speciale alla terza figura della Trinità con “i miracula”. I fedeli, con sulle spalle i pesanti simulacri, inizieranno una corsa, un veloce andirivieni (per tre volte), inneggiando allo Spirito Santo.

Secondo un rigido protocollo a sfilare in processione sarà per prima la confraternita più giovane, a chiuderlo la più antica: quella del Santissimo Salvatore.

Ad occuparsi dell’organizzazione sarà la comunità ecclesiale in collaborazione con l’amministrazione Comunale.

Per il prossimo week end sono diversi gli eventi previsti nel programma. Sabato (18 maggio), alle ore 18, “Veglia di Pentecoste” presieduta da monsignor Giuseppe Marciante vescovo di Cefalù e offerta della cera per la lampada della preghiera da parte del comune di Caltavuturo; Domenica, alle ore 19, messa solenne presieduta da don Giuseppe Amato, rettore del Santuario e alle 20 partenza del quadro dello Spirito Santo dal Santuario verso la chiesa Madre. Alle ore 22 Talent show: “Festival Story della musica Italiana”. A chiudere i festeggiamenti, lunedì (20 maggio ), la “Sacra Processione” (ore 16,30) “i Miracula” e alle 22 i fuochi d’artificio.

“Anche quest’anno – ha detto don Giuseppe Amato rettore del Santuario – abbiamo voluto impiegare molte delle nostre energie sulla festa dello spirito Santo che rimane una tra le più importanti del nostro territorio. Abbiamo voluto unire fede, tradizione, eventi culturali e tutto ciò che può farci vivere con rinnovato spirito questo importante appuntamento per la comunità gangitana e non solo. Voglio ringraziare il comitato che mi collabora, i diversi amici sacerdoti che verranno per la preparazione alla festa e tutti gli sponsor che hanno creduto nel nostro progetto e ci hanno sostenuto anche nella parte economica. Sarà un’occasione per vivere a 360° la nostra fede e il nostro essere comunità”.

“Ogni anno – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – l’amministrazione comunale contribuisce affinché questo profondo momento di fede e festa riesca nel miglior modo possibile, voglio ringraziare il vescovo monsignor Giuseppe Marciante, il rettore del Santuario don Giuseppe Amato, la comunità ecclesiale, il comitato della festa, i volontari e le forze dell’ordine che ci aiuteranno a gestire l’enorme afflusso di pellegrini”.

Il comune di Gangi inoltre a predisposto degli spazi espositivi gratuiti, per i giorni 1819-20 maggio, nell’area attigua al Santuario delle Spirito Santo, compresa l’area circostante il bevaio ed aree limitrofe, al fine di consentire ai titolari di attività commerciali – artigianali e attività produttive di posizionare uno stand per la promozione o vendita.

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