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CRONACA

Catania: controlli dei carabinieri per contrastare il mercato nero di ricambi d’auto e moto

CATANIA – I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato il via ad un’ampia e mirata azione di contrasto ai furti di parti di autovetture o motoveicoli, di solito parcheggiati sulla pubblica, al fine di colpire il fiorente mercato nero di ricambi d’auto.

Al riguardo, dall’esame delle denunce dell’ultimo trimestre ricevute dai Comandi Arma del capoluogo etneo, è stato accertato come per le automobili, di solito utilitarie e citycar, i pezzi più frequentemente rubati siano centraline, catalizzatori, sportelli, cerchi, gruppi ottici, ma anche intere plance o paraurti, mentre ai motocicli, vengono asportati maggiormente bauletti e parabrezza.

In tale contesto operativo, nel giro di qualche giorno, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo di Catania, durante le attività di prevenzione sul territorio, hanno già deferito in stato di libertà 3 soggetti, colti sia mentre vendevano abusivamente ricambi di illecita provenienza, sia mentre stavano cercando di cannibalizzare un veicolo regolarmente posteggiato in questo centro cittadino.

In particolare gli equipaggi delle Gazzelle dell’Arma, in un primo servizio di contrasto al fenomeno criminale, hanno denunciato per “ricettazione” un pregiudicato catanese di 75 anni, scoperto dai militari davanti alla propria abitazione in via Zia Lisa, ad allestire un vero e proprio negozio di autoricambi senza alcuna autorizzazione. Nella circostanza, gli operanti hanno rinvenuto e sequestrato 7 gruppi ottici posteriori appartenenti a Fiat e Seat, un indicatore di direzione anteriore, tre copri cerchi ed un tappo per serbatoio in metallo di verosimile provenienza illecita, poichè alla richiesta sulla loro origine, il soggetto non è riuscito a fornire una risposta plausibile. In aggiunta, i militari hanno recuperato anche un’agenda trasformata a vero e proprio “libro mastro” per gli ordini da evadere, dove erano riportati marche e modelli di autovetture, nonché i relativi pezzi da rimediare per i clienti.

Nella stessa giornata, sempre il personale del Nucleo Radiomobile ha deferito all’A.G. etnea, 2 catanesi già noti alle Forze dell’Ordine di 40 e 43 anni, sopresi durante la notte in via Plebiscito mentre cercavano di smontare uno sportello da una Lancia Y.

Solo dallo scorso gennaio, in riferimento a tele fenomeno delinquenziale, i Reparti Carabinieri presenti in città hanno arrestato in flagranza 5 soggetti. Di questi, 2 soggetti arrestati per furto a Misterbianco, di 37 e 32 anni pregiudicati del posto, sopresi da una pattuglia mentre tentavano di smontare un catalizzatore da una Fiat Stilo parcheggiata sulla pubblica via. Nella successiva perquisizione veicolare venivano altresì rinvenuti due ulteriori catalizzatori di provenienza illecita. Mentre un altro, un pregiudicato 23enne del posto, sorpreso mentre stava smontando un bauletto da uno scooter Kymco parcheggiato di fronte alla Banca d’Italia e i restanti 2 soggetti (entrambi catanesi con pregiudizi di polizia di 46 e 48 anni), fermati nel quartiere Picanello all’interno di un garage privato, nell’atto di cannibalizzare una Peugeot 2008 nuova di zecca, provento di furto, per rivenderne i pezzi. In aggiunta, sono stati altresì denunciati a piede libero per “ricettazione” ulteriori 3 pregiudicati, di cui uno, catanese di 21 anni di Librino, trovato in possesso in casa di n. 18 catalizzatori di varie marche di auto e n. 2 gruppi ottici posteriori di una SMART di provenienza illecita e 2 catanesi, rispettivamente di 61 e 38 anni con precedenti di polizia specifici, colti in possesso di una centralina d’auto, marca Magneti Marelli di una Fiat, appena  rubata nella zona del vecchio Ospedale “Garibaldi”.

Tale attività di contrasto continuerà nel prossimo futuro. Tuttavia l’azione repressiva posta in essere dall’Arma di Catania, per essere ancora più efficace, dovrà essere necessariamente sostenuta anche dalla cittadinanza, che deve evitare di rivolgersi al mercato nero parallelo di parti d’auto, poiché tale condotta irresponsabile non fa altro che alimentare esponenzialmente il fenomeno dei furti di autovettura o parti di esse, creando così un circolo vizioso senza fine.

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CRONACA

Catania, fugge durante un controllo: pregiudicato 26enne bloccato e arrestato dalla Polizia

Nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, i poliziotti della Squadra Volante transitando per via Nizzeti hanno notato un giovane a bordo di una vettura che, per via della strana andatura, è stata fermata per un controllo.

Il conducente fingeva più volte di fermarsi, per poi ripartire a grande velocità; pertanto, ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in viale Marco Polo, dove il giovane, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, improvvisamente ha urtato la Volante lateralmente, perdendo il controllo e andando ad impattare contro un albero.

Identificato quale 26enne pregiudicato catanese è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di due dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso totale di 2,31 grammi, e della somma di 1.145,00 euro in contanti.

Date le circostanze gli agenti hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del giovane, che ha dato esito negativo.

A seguito dell’impatto, i due agenti hanno subito delle lesioni. Al termine dell’intervento, sono stati visitati presso un ospedale cittadino e refertati con una prognosi di 5 giorni ciascuno.

Alla luce di quanto accaduto, il 26enne è stato tratto in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

Biancavilla, maltratta i familiari e si gioca lo stipendio della moglie alle slot machine: arrestato marito violento

Sono stati momenti di tensione quelli vissuti a Biancavilla lo scorso pomeriggio, presso un’abitazione situata nella periferia al confine con Adrano, dove un 51enne del posto, disoccupato e pregiudicato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

I Carabinieri della locale Stazione, impegnati in attività di contrasto e prevenzione della criminalità diffusa, sono intervenuti in pochi minuti presso quell’appartamento, dopo la telefonata al numero di emergenza 112 da parte della moglie dell’uomo, esasperata in seguito all’ultimo episodio di violenza subìto dal marito.  

Quando la pattuglia è arrivata ha dapprima tranquillizzato la donna che, spaventata, era scesa in strada ad attendere i soccorsi e, poi, i militari sono saliti al piano superiore, facendo accesso nell’appartamento dal quale si udiva l’uomo inveire violentemente contro i familiari.

In casa i Carabinieri hanno trovato inequivocabili tracce di violenza: mobili e porte rotte e, sul pavimento, soprammobili in frantumi e cocci di vetro, oltre ad un libro che era stato dato alle fiamme nella cucina. L’uomo ha cominciato ad avanzare minacciosamente contro i militari dell’Arma, insultandoli in cerca di uno scontro, ma l’equipaggio, che aveva ben intuito le sue condizioni di alterazione psicofisica a causa dell’abuso di alcolici, non cedendo alle provocazioni, con fermezza ma anche empatia, lo ha ricondotto alla calma.

Dopodiché, i Carabinieri hanno avviato i necessari accertamenti per comprendere esattamente la dinamica dei fatti e hanno scoperto, ascoltando le dichiarazioni della vittima, che il 51 enne, in stato di alterazione psico-fisica, aveva iniziato a inveire contro la propria moglie per futili motivi e le aveva versato del detersivo per i piatti sui capelli, spargendolo anche per tutta la cucina. Con pazienza la donna si era lavata, subendo questo gesto inconsulto senza fiatare, ma al suo ritorno in cucina, il marito aveva minacciato di ucciderla, passando poi alle vie di fatto mediante il lancio di un coltello da cucina all’altezza del viso, non colpendola solo grazie alla prontezza di riflessi della donna. A quel punto una figlia della coppia era intervenuta in difesa della madre, ma era stata anche lei minacciata, quindi le due donne era riuscite a scappare di casa e chiedere aiuto.  

Quando i Carabinieri hanno raccolto la querela, sono venuti a conoscenza del fatto che il 51enne non era nuovo a tali atteggiamenti aggressivi nei confronti di tutto il nucleo familiare e nel 2016 era già stato denunciato dalla donna che, unitamente ai figli, era stata trasferita presso una comunità protetta. Tuttavia, era riuscito a convincere la moglie a tornare a vivere con lui e si faceva mantenere da lei, regolarmente impiegata, sperperando però lo stipendio alle slot machine. Con la continua minaccia di recarsi presso il luogo di lavoro di lei, infatti, si faceva consegnare il bancomat e lo adoperava per giocare alle “macchinette”.

Sulla base di tutti gli elementi di prova raccolti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato condotto presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciate in stato di libertà tre persone accusate di furto in concorso

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno denunciato in stato di libertà tre persone, due 31enni e un 23enne, per furto in concorso dopo aver asportato i fanali posteriori di un veicolo parcheggiato in centro.

Ad accorgersi del furto è stato il proprietario dell’auto che ha sporto denuncia in Commissariato.

I poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini, acquisendo elementi utili all’individuazione dei responsabili, due dei quali già noti alle forze dell’ordine per analoghi precedenti. Tra le attività investigative, di fondamentale importanza è risultata la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso i tre uomini nello svolgimento dell’atto criminoso.

Al termine degli adempimenti di rito, sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.

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