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CULTURA

”Roberto Bolle and Friends”, uno spettacolo di enorme potenza espressiva al Teatro Antico di Taormina

TAORMINA – Nella ineguagliabile cornice del Teatro Antico di Taormina ho assistito alla memorabile performance di Roberto Bolle and Friends

Uno spettacolo di enorme potenza espressiva sublimato dall’ineguagliabile livello professionale di un cast di grandi stelle della danza internazionale che lo hanno interpretato e trasformato in emozioni per chi lo ha visto o lo ha ascoltato estasiato.

Ogni quadro proposto sublimava un inusitato livello di bellezza, di colore, di musica e di movimento che il pubblico ha accolto con un tripudio di consensi.

Un pubblico composto, attento, scrupoloso che sapeva cogliere nel dettaglio, con Intelligente acume, ogni guizzo di virtuosismo che, a iosa, la sapienza dei danzatori ha regalato alla meritevole platea durante ciascuna delle loro straordinarie esibizioni.

Uno spettacolo che ha saputo rendere onore alla nostra Città e tenerne alto il profilo di notorietà.

Mi appare quasi doveroso, nella mia qualità, di esprimere il mio dovuto ringraziamento a Maurizio Gullotta, Antonio Lombardo e Marco Talio che con la loro meritevole opera, attraverso l’associazione Aldebaran, hanno saputo organizzare uno spettacolo di così elevato spessore artistico e culturale. Un successo quanto mai meritato che ci ha regalato quegli entusiastici consensi che si riflettono su noi cittadini e conferiscono onore alla nostra Città.

Carlo Turchetti
Presidente Pro Loco Taormina

Nella foto: Carlo Turchetti, presidente Pro Loco Taormina

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CULTURA

Acireale, Villa Belvedere: festa conclusiva del progetto di Educazione alla Pace

Stamattina alla Villa Belvedere di Acireale si è concluso con un momento di festa il progetto di Educazione alla Pace programmato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione all’interno della Biblioteca comunale dei Ragazzi Maria Grazia Cutuli per l’anno scolastico 2023/24. Le attività iniziate lo scorso febbraio sono state condotte dal dott. Pippo Scudero, in collaborazione con la responsabile della Biblioteca Carmela Borzì. 

Erano presenti 80 alunni, in rappresentanza di tutti i ragazzi, circa 250, che hanno partecipato ai laboratori creativi e di lettura animata che si sono svolti all’interno della Biblioteca.

Sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Valentina Pulvirenti e il direttore dell’ufficio caritas diocesano don Orazio Tornabene. I bambini hanno ascoltato una canzone composta dalla musicista Sveva Castrogiovanni utilizzando le loro parole e le loro frasi e hanno decorato un lenzuolo che e’ stato esposto tra gli alberi.

Ringrazio i dirigenti scolastici e gli insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso, un ringraziamento particolare va a Carmela Borzì che si spende tanto per tutte le attività organizzate in favore di bambini e ragazzi e un ringraziamento va a voi che dall’8 febbraio lavorate insieme, -ha detto l’assessore Valentina Pulvirenti. Spero che tutte le attività che avete fatto insieme abbiano lasciato un segnale in voi. In un mondo in cui ci sono tante guerre l’educazione alla pace è importante. È importante che capiamo che i conflitti non servono e non sono mai la soluzione”.

“Il nemico più grande della pace è l’indifferenza, se tra persone c’è indifferenza, se non mi metto dalla parte del mio vicino la pace non ci sarà mai, se non stacca l’impegno e la responsabilità la pace non ci sarà mai”, ha detto ai ragazzi don Orazio Tornabene.

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CULTURA

Scuole in Sicilia: intesa tra Regione, Usr Sicilia e Aiga per progetti educativi su legalità e diritti

Una più approfondita conoscenza delle libertà fondamentali, dei diritti e dei doveri costituzionali e l’educazione alla cittadinanza attiva come viatico per una vera cultura della legalità fin dai banchi di scuola. L’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione siciliana ha stipulato un protocollo di intesa con l’Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) Sicilia – capofila la sezione di Palermo – e l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, per “la realizzazione di azioni comuni volte a promuovere e incentivare attività collegate ai percorsi formativi scolastici e all’offerta formativa che ogni istituto scolastico predispone”, attraverso lo svolgimento di specifici moduli tematici.

Fra le azioni comuni individuate dall’accordo, lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, lo stimolo dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri, già a partire dalla scuola primaria; il potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria, sviluppo e  implementazione della conoscenza del ruolo dell’avvocato nella società sia nell’ambito delle attività processuali che extragiudiziali, orientamento alla professione forense sia in campo civile che penale; la realizzazione di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (pcto) rivolti agli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado; corsi di formazione e approfondimento per il corpo docente in materia giuridica ed economico-finanziaria.

Ogni singola istituzione scolastica, attraverso la sottoscrizione di convenzioni annuali con le sezioni locali dell’Aiga di riferimento, nell’ambito della progettazione didattica curriculare ed extracurriculare, potrà predisporre lo svolgimento, per ogni anno scolastico, di singole attività formative o moduli di orientamento.

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ATTUALITÀ

Concluso con successo “Abitare il silenzio”

CATANIA – Grande e sentita partecipazione, a Catania, per la seconda edizione di Abitare il silenzio, Festival dell’autobiografia tra esplorazione del sé e memoria dei luoghi, ideato e diretto da Lucia Caruso, organizzato, insieme, dalle associazioni L’Albero Filosofico (Catania), diretta dalla stessa Caruso e Terre perse per ritrovarsi (Venezia), diretta da Alessandro Doria, con il patrocino del Comune di Catania.

Accolti dalla Biblioteca “Bellini” di Catania, conclusi tre giorni preziosi all’insegna del “silenzio” come luogo per cogliere consapevolmente (ciascuno) il proprio colloquio interiore. Moderati dalla giornalista Grazia Calanna, è stato un susseguirsi di preziosi interventi. Con anche gli organizzatori Lucia Caruso e Alessandro Doria, hanno preso parte Novella Primo, Rosalba Galvagno, Francesco Farinella eDuccio Demetrio (special guest, presente anche un attesissimo laboratorio di scrittura).

Nella prima giornataLucia Caruso e Alessandro Doria si sono soffermati sul concetto di “autobiografia come cura sui”; notevoli gli apprezzamenti per il primo “Silent reading party”, con un libro, i cellulari spenti e tantissimo reciproco ascolto; per “Narrarsi nel luoghi della cura” con Federica Marcucci e Alessio Muratore focalizzato sull’importanza di riconoscere il proprio passato per avere un futuro; per “Scrivere nell’abbandono”, con Alessandro Doria che si è soffermato sul valore della scrittura, specie quella autobiografica, quale supporto prezioso per la serenità della e nella propria quotidianità, per “Il silenzio e la scrittura” di Maria Liberti che ha proposto una ricca riflessione sul rapporto fra il silenzio e la scrittura, quella autobiografica, in particolare, che attraverso lo scandaglio di sé opera come adeguato strumento della socratica cura, per “Una madeleine tra il tempo che fugge e il tempo delle profondità” di Francesco Farinella che ha magistralmente condotto i presenti alla scoperta della “memoria involontaria” approfondendo la tematica autobiografica in uno degli eventi più straordinari della Storia della letteratura, che ha avuto profonde ripercussioni nella psicologia e fenomenologia della memoria; per “La saggezza del silenzio”, una lettura orteghiana con Massimo Vittorio che ha rimandato all’autenticità comunicativa del silenzio e al rifiuto di un dire permanente, visto come una sofisticazione del vissuto.

Giornata clou, quella di sabato, arricchita da tre preziosi e spessissimi interventi: “Solo il silenzio vive”, di Novella Primo che a partite dal requisito imprescindibile della meditazione, il silenzio, ha ripercorso con appassionante cura le cartografie della memoria nelle scrittrici Romano, Spaziani e Anedda; “Il caso Goliarda Sapienza”, autobiografia e psicoanalisi con Rosalba Galvagno che ha brillantemente indagato il rapporto intercorrente tra Autobiografia e Psicoanalisi a partire dal romanzo “Il filo di mezzogiorno”, racconto della cura psicoanalitica che la scrittrice catanese sostenne intorno agli anni 1962-1965, con magnetici riferimenti e, anche, al capolavoro “L’arte della gioia”, romanzo pubblicato postumo nel 1998; “Il silenzio degli addii” con Duccio Demetrio che ha “illuminato” situazioni di raccoglimento, di ricerca del silenzio, di scrittura autobiografica e poetica quali strumenti che “rendono più sopportabile lo spaesamento e l’impossibilità dell’addio”. “Autobiografia di un corpo” con la sensibilità colta di Daniela Bellavia e, in chiusura, “Ad un tratto il ricordo m’è apparso”, laboratorio esperienziale con Lucia Caruso e Francesco Farinella che si sono soffermati insieme ai partecipanti su Autobiografia e memoria involontaria: “Le scritture del desiderio”.

Si è conclusa a Catania, suscitando enorme interesse, la seconda edizione del Festival dell’autobiografia Abitare il Silenzio, tra esplorazione del sé e memoria dei luoghi, organizzata dalle associazioni l’Albero Filosofico, Catania e Terreperseperritrovarsi, Venezia. All’evento hanno partecipato numerosi relatori provenienti da tutta Italia. L’autobiografia, sostiene Lucia Caruso, presidente dell’associazione l’Albero Filosofico e ideatrice del Festival, è uno strumento indispensabile nel processo umano della ricerca dei significati per collocarsi nel mondo. E se ci chiediamo come fare per abitare il Silenzio scopriamo la possibilità di un’originaria “narrazione di Sé” per cogliere quel colloquio interiore che ognuno di noi intrattiene con le voci della propria anima. E ancora il silenzio degli addii come questione filosofica individuale e universale. Scegliere di raccontarli e scriverne risveglia miti e narrazioni che trasformano gli addii in storie dell’umanità. Ed in tali situazioni il raccoglimento, la ricerca del silenzio, la scrittura autobiografica e poetica rendono più sopportabile lo spaesamento e l’impossibilità dell’addio”, dichiara Lucia Caruso, Presidente dell’Albero Filosofico.

“Desideravo ringraziare prima di tutto il pubblico di questa edizione per essere stato presente in modo attivo e partecipe alla seconda edizione del festival. Insieme alla dott.ssa Caruso stiamo provando ad offrire un prodotto culturale che aiuti le persone a pensare, a riflettere, evitando l’inutile chiacchiericcio che si ascolta per strada o che si può leggere nei social. È un progetto che spero possa trovare un coinvolgimento o un supporto anche da parte dell’amministrazione, così come accade a Venezia, mio comune di residenza, dove gli assessorati lavorano in concerto per garantire le nostre Riflessioni Lagunari. Credo sia un vantaggio per Catania e per tutta la Sicilia poter godere di un momento di riflessione culturale importante al punto da aver permesso di offrire gratuitamente ai presenti la partecipazione del prof. Duccio Demetrio, uno dei massimi esponenti viventi della filosofia della narrazione. Da Giugno, inizieremo a preparare l’edizione 2025, sperando di poter coinvolgere ancora più persone”, conclude Alessandro Doria, Presidente di “Terre perse per ritrovarsi” (Venezia).  

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