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CRONACA

Vittoria, spacciava marijuana nei pressi di una scuola: scatta il Daspo Urbano per un giovane pusher

VITTORIA – Prosegue l’attività della Polizia di Stato di prevenzione e contrasto ad ogni forma di illegalità nel territorio alla luce delle direttive impartite dal Questore della provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore, con l’obiettivo di assicurare maggiore sicurezza ai cittadini anche attraverso l’adozione di apposite misure di prevenzione personale.
In tale direzione rientra il provvedimento di D.A.C.Ur. – cd. “daspo urbano” – che può essere adottato nei confronti delle persone denunciate negli ultimi tre anni per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi o per delitti non colposi contro la persona o il patrimonio, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza.
In tale contesto, il Questore Trombadore ha emesso il provvedimento D.A.C.Ur. nei confronti di un giovane di recente tratto in arresto in flagranza di reato da personale del Commissariato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il pusher era stato sorpreso dai poliziotti nei pressi di un istituto scolastico di Vittoria intento a spacciare droga. In quella circostanza gli agenti insospettiti da uno strano andirivieni di studenti verso l’uomo decidevano di procedere al controllo dello stesso, intuendo che fosse in atto un’attività di spaccio.
L’immediato intervento dei poliziotti e la successiva perquisizione personale eseguita nei confronti del giovane dava esito positivo poiché il predetto veniva trovato in possesso bustine in cellophane contenenti circa 5 grammi di marijuana nonché la somma di 30 euro in banconote di vario taglio, provento dell’attività di spaccio.
Il Questore della provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore, rilevata l’attuale e concreta pericolosità del giovane tratto in arresto, nell’esercizio delle prerogative di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, all’esito dell’attività svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine ha emesso il provvedimento D.A.C.Ur. vietandogli di stazionare nelle immediate vicinanze di tutti gli istituti scolastici ubicati nel Comune di Vittoria per la durata di 2 anni.
In caso di violazione del provvedimento è prevista la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 10.000 a 24.000 euro.
Con l’irrogazione di questa misura prevista nel nostro Ordinamento è precisa intenzione del Questore limitare il raggio di azione delle persone pericolose o sospette per garantire maggiore tranquillità ai cittadini.
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CRONACA

Castellammare del Golfo: spento definitivamente l’incendio divampato ieri da contrada Gagliardetta-Piano Principe

E’ stato spento stamane, intorno alle 10, con l’intervento di due elicotteri e poi di due Canadair, l’incendio sul monte Inici, a Castellammare del Golfo.

Il rogo si era sviluppato ieri mattina da contrada Gagliardetta-Piano Principe interessando due fronti: uno verso la zona Firriato e l’altro alla Vaccheria, nella parte sud della montagna che sovrasta Castellammare del Golfo. Dopo i primi interventi sembrava essere stato domato, ma con la ripresa del vento le fiamme sono nuovamente divampate.

All’alba i primi interventi di due elicotteri, quindi di due Canadair che hanno definitivamente spento l’incendio: in fumo circa 130 ettari tra macchia mediterranea e alberi di pino e leccio.

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CRONACA

Palermo: nuovi dettagli eliminerebbero l’ipotesi di omicidio-suicidio dei coniugi Pietro e Laura

Ancora ombre sul caso della morte dei due coniugi palermitani, il commercialista Pietro Delia e l’agente della Polizia Municipale Laura Lupo, entrambi trovati senza vita con ferite da arma da fuoco nella loro casa, in via Notarbartolo, lo scorso sabato mattina.

La prima ipotesi dell’omicidio-suicidio, secondo cui la donna, trovata con la pistola in mano, avesse ucciso il marito e poi si fosse sparata, lascia dei dubbi soprattutto alla luce delle autopsie svolte nei giorni scorsi.

Laura Lupo, vigilessa in servizio all’ufficio del giudice di pace, aveva infatti due ferite causate dalla sua pistola d’ordinanza, una al collo, l’altra alla testa, da qui dunque, sorge spontanea la domanda: “Come è possibile che si sia sparata una prima volta e poi sia riuscita nuovamente a premere il grilletto colpendosi al capo e uccidendosi?”

Ricominciano da capo quindi, le indagini degli investigatori.

Un altro segnale che aveva avvalorato, nei giorni scorsi, la tesi dell’omicidio – suicidio, è l’assenza di segni di effrazione nell’appartamento, risultato chiuso regolarmente.

Dopo la tragedia, è stata la figlia che abita al piano di sotto a dare l’allarme; la giovane, non avendo notizie del padre con cui aveva un appuntamento di lavoro, preoccupata ha chiamato i Vigili del Fuoco che sono entrati in casa e hanno scoperto i cadaveri. 

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciato 40enne tunisino presente clandestinamente sul territorio italiano

Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, hanno indagato un uomo di 40 anni, di nazionalità tunisina, in quanto irregolare sul territorio italiano, dando così corso alle successive attività finalizzate al rimpatrio.

In particolare, gli agenti della Volante del Commissariato hanno notato l’uomo nel corso di un controllo di un autocarro sul quale viaggiava, in qualità passeggero e sprovvisto di documenti di riconoscimento. Alla richiesta di fornire le proprie generalità il 40enne ha riferito di essere cittadino tunisino. È stato pertanto accompagnato presso gli uffici del Commissariato, dove sono state compiute tutte le operazioni necessarie per confermarne l’identità ed eventuali precedenti. In quella sede i poliziotti hanno appurato come l’uomo non avesse ottenuto alcun titolo che ne regolarizzasse la posizione, dopo l’ingresso illegale nel territorio italiano.

È stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Successivamente è stato condotto presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, dove sono state avviate le procedure finalizzate all’espulsione e al rimpatrio mediante accompagnamento alla frontiera

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