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SPETTACOLO

Rassegna teatrale Palco Off: “L’arte della resistenza”

CATANIA – “L’arte della resistenza” è il nuovo spettacolo in scena il 17 e 18 Febbraio presso Zō Centro Culture Contemporanee, nel cartellone della rassegna teatrale Palco Off.  Lo spettacolo chiude una trilogia, composta da “Coro di Babele” e “Mi Ricordo”, entrambi andati in scena nell’ambito della rassegna durante le scorse edizioni; il primo, inoltre, è stato premiato dal Fringe Milano OFF e portato con successo al Festival di Avignone 2022 e 2023 e in Tunisia al Festival Méditerranéen de Théâtre 2023. “L’arte della resistenza”, a sua volta, è già vincitrice del Bando “Sicilia di scena” – Teatro Biondo Palermo 2023 e del Bando “Chiamata OffIine” – Ferrara Off 2022.

Lo spettacolo si rivolge essenzialmente alla generazione Y, i Millennials, nati tra l’inizio degli anni ottanta e la metà degli anni novanta. Ma non è solo a questi che gli attori pongono dei quesiti, considerati universali: “Si può fare teatro quando si è depressi?”  “E cosa si può fare quando si è depressi?”.  Lo spettacolo pone l’attenzione sulla condizione degli artisti, delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche di uomini e donne che vivono il presente, il mondo reale, con le sue difficoltà e contraddizioni.

“L’arte della resistenza” è stato pensato per un pubblico internazionale: i testi sono tradotti anche in inglese e in francese. Porta in scena tre attrici e un attore, su un palco vuoto che diventa la base su cui percorrere le zone d’ombra di animi lacerati e usurati da anni di crisi economica, sociale, politica e culturale, in un continuo gioco meta/teatrale che stimola il pubblico a una partecipazione attiva.

Gli spettatori saranno coinvolti dai personaggi, dalle loro scelte di vita, dai loro compromessi e rinunce. Resistenza è responsabilità, è una full immersion nell’amaro e nel cinico che regolano possentemente i rapporti umani. “L’arte della resistenza” non porta in scena solo la disillusione, ma la speranza che i sogni possano generare, ancora, il cambiamento.

 “L’arte della resistenza” è una produzione di  Barbe à Papa Teatro, testo e regia di Claudio Zappalà, con la partecipazione in voce di  Elvio La Pira, con Chiara Buzzone, Federica D’Amore, Totò Galati, Roberta Giordano, in collaborazione con Spazio Marceau e C.T.M. (Centro Teatrale Meridionale) e con il supporto di Theatron 2.0.

“L’arte della resistenza” tiene alto lo standard degli acclamati successi dei precedenti spettacoli della rassegna dopo il clamore di Itinerdante, Happy Days, Seconda solo ad Elisabeth  Taylor  e Dio non parla Svedese

Inizio spettacoli Sabato ore 21.00 e Domenica ore 18.00. Dopo ogni spettacolo si terrà un incontro con gli “Artisti dell’OFF”.

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CULTURA

Acireale: presentato il progetto L’Etna ridisegna il territorio delle Aci, 28 Giugno 1329

Nel fine settimana arriva ad Acireale l’evento “L’Etna ridisegna il territorio delle Aci – 28 giugno 1329”, nato dall’urgenza di narrare i fatti storici del vulcano ed i suoi eventi eruttivi, che determinarono nei secoli lo sviluppo e l’identità del territorio delle Aci.

Il progetto è curato dall’Associazione Culturale Basaltika in collaborazione con l’ente scientifico dell’INGV- Osservatorio Etneo di Catania, con il patrocinio della Città di Acireale, dell’Assemblea Regionale Siciliana, della Regione Siciliana Assessorato al Turismo e Spettacolo e del Comune di Aci Sant’Antonio.

“L’Etna ridisegna il territorio delle Aci – 28 giugno 1329” è un contenitore scientifico e culturale. Due gli appuntamenti in programma: venerdì 25 ottobre alle ore 17.00 presso la Sala Galatea al Palazzo di Città di Acireale la conferenza “L’Etna ridisegna il territorio delle Aci” e sabato 26 ottobre alle ore 18.00 presso il Foyer del Teatro Bellini di Acireale l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “Sognare da svegli – la resilienza dell’arte” a cura di Carmelo Nicosia.

Abbiamo accolto con piacere la proposta dell’Associazione Basaltika, che ha come protagonista l’Etna, un elemento identitario fortissimo per tutti noi, e ce la racconterà da tanti punti di vista: scientifico, storico e artistico, -spiega il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo-. L’incontro con Basaltika per noi è anche una bella occasione per continuare il percorso avviato con la mostra EGO di Giuseppe Patanè. Il nostro Teatro Bellini sarà la suggestiva scenografia di un nuovo allestimento e stavolta sarà l’Etna con le bellissime rappresentazioni offerte da sette artisti ad animare il Foyer”.

L’Amministrazione ha voluto puntare dal momento dell’insediamento su eventi di ampio respiro e credo che stiano arrivando i giusti riconoscimenti, perché la nostra città piace, è viva e riscuote l’interesse di organizzatori, artisti e visitatori. Continuando su questa linea abbiamo accolto la proposta di Basaltika. Abbiamo voluto dare nuova vita al Teatro Bellini, proponendo un nuovo utilizzo di un edificio storico importante,- dichiara l’assessore alla Cultura, Enzo Di Mauro-. Da sabato e fino alla fine di dicembre ospiterà una meravigliosa rivisitazione della presenza dell’Etna nel nostro territorio” .

Questa mattina a Palazzo di Città sono stati illustrati i dettagli del progetto dal direttore di Basaltika, Oriana TabaccoBasaltika decide di puntare lo sguardo sul territorio acese partendo dalle origini e cercando di comprendere come l’Etna con le eruzioni, in ultimo quella del 1329, lo abbia modificato. Un focus attento, mirato che tocca la sfera scientifica ed emotiva del vulcano Etna che nei secoli ha determinato in ogni modo la sua presenza sul territorio, oggi meta di appassionati e ricercatori,- dichiara il presidente di Basaltika Oriana Tabacco-. L’ Etna è il luogo di memoria collettiva, che meglio esprime il pensiero insito nell’opera d’arte stessa, quale anima viva in continuo mutamento, vulnerabile e sempre attiva. La scelta di realizzare l’evento all’interno del Teatro Bellini non è stata casuale. E’ stato luogo di eccellenza per il territorio siciliano, oggi è un’ incompiuta e ci auguriamo che l’arte possa rigenerare e dare nuova vita a questo meraviglioso spazio”.

L’Etna magmatica, Etna madre che dispensa bellezza e suggestione con il suo fuoco perenne. Può l’arte favorire questo processo virtuoso di rigenerazione? Noi pensiamo di sì. Ci piace ‘sognare da svegli’ e ipotizzare che l’incontro osmotico tra due ferite aperte, quella perenne dell’Etna e l’incompiuta del Bellini, possano fare sgorgare linfa nuova e vitale. Ma le imprese presuppongono azioni concrete, attivate da esseri umani speciali, e quindi alcuni talentuosi e professionali artisti, hanno aperto la porta del Teatro, ipotizzando un progetto visivo nel Foyer Galleria, Overture, che introduca un viaggio all’interno del teatro” dichiara il curatore della mostra Carmelo Nicosia.

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SPETTACOLO

Sant’Agata Li Battiati: domani al Centro Autismo dell’Asp in scena il “Don Chisciotte”

SANT’AGATA LI BATTIATI – Domani, 23 ottobre, alle 16.30, al Polo Culturale “Giovanni Verga” di Sant’Agata Li Battiati, il Centro Autismo dell’Asp di Catania, diretta da Alfia Ruggeri, porterà in scena “Don Chisciotte, il cavaliere della mancia” nell’adattamento di Mirella Costa.

Interverranno per l’occasione il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, e il direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina; il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Carmelo Florio; il sindaco di Sant’Agata Li Battiati, Marco Rubino.

Anche quest’anno i giovani del Centro hanno partecipato con impegno e entusiasmo al Laboratorio teatrale che integra le attività abilitative dell’UOSD Autismo, e rappresenta uno strumento per lo sviluppo di abilità nell’ambito della comunicazione, della interazione reciproca e delle capacità adattive, incidendo positivamente sul sentimento di autoefficacia e sull’autostima.

La messa in scena teatrale si rivela un’importante occasione di condivisione e di apertura al territorio, elementi fondamentali per il percorso di integrazione e inclusione delle persone con autismo.

La scelta di rappresentare il “Don Chisciotte, il cavaliere della mancia” vuole essere essa stessa un invito ad accogliere chi esprime i propri valori e i propri ideali, anche con un linguaggio non comune, in un mondo che, spesso, preferisce l’omologazione ed esclude il “diverso”.

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SPETTACOLO

Giarre: celebrato il 25esimo anniversario della fondazione del Coro Madagascar’Angels

Domenica 20 ottobre, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, il coro Madagascar’s Angels, diretto dal M° Michele Patanè, ha celebrato il 25° anniversario della sua fondazione con un evento di festa e preghiera, all’insegna del bel canto. La cornice dell’evento è stata la Parrocchia Gesù Lavoratore di Giarre, adornata con i colori missionari.

All’evento canoro, animato da cinque cori di rilievo, hanno partecipato don Orazio Sciacca, direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano, mons. Agostino Russo, vicario generale, don Salvatore Cardilecatanese di origine, Missionario del PIME ed inviato in Brasile, e don Giuseppe Pizzolidirettore delle Pontificie Opere Missionarie, che ha presieduto anche la Concelebrazione Eucaristica, che così si è espresso:

“La Giornata Missionaria Mondiale è un momento di unità e solidarietà tra tutte le Chiese cristiane, che pregano per i missionari impegnati nella diffusione del Vangelo. Le comunità vivono un senso di fratellanza spirituale e sostegno concreto, specialmente verso le Chiese in situazioni di persecuzione. Questa giornata riflette il vero spirito della fede cristiana”

Presenti anche il sindaco di Giarre Leonardo Cantarella ed il consigliere comunale Santo Primavera, che hanno portato i loro saluti e si sono congratulati con la realtà canora nata a Giarre, frutto dell’intuizione del M° Patanè.

Alla rassegna corale hanno preso parte quattro cori di grande prestigio, ognuno dei quali ha rappresentato un continente:

  • l’Associazione Musicale Giovanni Pierluigi Da Palestrina di Aci Sant’Antonio, diretta dal M° Angelo D’Agata, ha rappresentato l’Africa, portando un cero verde e un piatto vuoto, segno della povertà e dell’impegno a procurare il pane quotidiano per chi ne è privo.
  • il Coro Polifonico San Marco di Catania, diretto dal M° Pietro Valguarnera, ha rappresentato le Americhe, portando un cero rosso e dei sandali, simbolo del cammino missionario nelle periferie del mondo.
  • la Schola Cantorum Don Salvatore Romeo di Trecastagni, sotto la direzione del M° Sebastiano Russo, ha rappresentato l’Europa, portando un cero bianco e una corona del Rosario, a ricordare la preghiera per le missioni
  • la Corale Polifonica Jonia di Giarre, diretta dal M° Giuseppe Cristaudo, ha rappresentato l’Oceania, portando un cero azzurro e una brocca d’acqua, che ricorda la purezza acquisita tramite il battesimo.

Infine, l’Asia è stata rappresentata dalcoro Madagascar’s Angels, che ha portato un cero giallo e una Bibbia, segni che rimandano all’evangelizzazione dei popoli. 

Diretto dal M° Patanè, il coro si è esibito nei brani Agnus Dei di Smith, Hallelujah di Cohen e Salve Regina di Denaro. Lo stesso M° Gabriele Denaro era presente e ha partecipato all’esecuzione del suo brano insieme al coro.

La manifestazione si è conclusa con tutti i cori riuniti nell’esecuzione di Pacem in terris di Frisina.

Don Orazio Sciacca ha dichiarato:

“La musica del coro missionario è importante perché attraverso il canto riesce a trasmettere il messaggio evangelico in modo universale, unendo le voci di diverse culture e lingue in un’unica preghiera di speranza e solidarietà”.

In chiusura, il Comune di Giarre ha consegnato targhe ricordo per il 25° anniversario del coro a Don Giuseppe Pizzoli, Don Orazio Sciacca, al M° Michele Patanè, al Coro Madagascar’s Angels e a suor Teresa Giunta, esprimendo ammirazione per il prezioso servizio svolto dal coro in questi anni a favore della Chiesa.

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