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SANITÀ

Asp Agrigento: 900mila euro per aggiornare l’acceleratore lineare presente all’ospedale San Giovanni Di Dio

L’acceleratore lineare per i trattamenti radioterapici in dotazione all’ospedale San Giovanni Di Dio sarà aggiornato al fine di migliorarne le funzionalità e l’efficienza.

900 mila euro, il costo dell’upgrade iniziato giovedì scorso e che si concluderà entro il 25 marzo, come annunciato dall’Asp.

L’intervento è necessario per incrementare non solo la qualità delle prestazioni erogate, ma anche il numero dei trattamenti e la loro stessa velocità.
“L’installazione dei nuovi moduli hardware comporterà una indubbia miglioria nelle possibilità di cura per tutti i pazienti oncologici della provincia”, ha dichiarato il direttore dell’unità operativa di radioterapia dell’ospedale di Agrigento Michele Bono. “Con questo aggiornamento, ha proseguito il primario, l’attuale acceleratore lineare, che sfrutta una tecnologia 3D conformazionale che risale ormai a dieci anni fa, ci permetterà di effettuare ulteriori piani terapeutici che in atto non sono somministrabili. Una volta completato il processo di aggiornamento, saranno possibili trattamenti in intensità modulata, stereotassica e volumetrica, che permetteranno di aderire maggiormente alla peculiarità delle esigenze del singolo paziente, personalizzando le cure e indirizzando la radiazione in maniera ancora più precisa direttamente sulla malattia, salvaguardando così, e con maggiore efficacia, i tessuti sani attorno alla lesione”.

Durante il periodo di fermo programmato l’attività clinica proseguirà regolarmente, anche se sarà necessario apportare qualche differimento che l’Asp si è impegnata a rendere il più possibile contenuto.

SANITÀ

Sanità in Sicilia: accordo fra Regione e privati convenzionati: 8 milioni in più per ridurre le liste d’attesa

Definito l’accordo tra Regione Siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul 2024, e contribuire a potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali per ridurre le liste d’attesa. L’intesa è stata sottoscritta nel corso di un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica con i dirigenti dell’assessorato della Salute e le organizzazioni sindacali rappresentative del settore. L’accordo prevede una somma complessiva di 310 milioni di euro, da distribuire alle varie branche (dai laboratori di analisi alla fisiokinesiterapia, dalla cardiologia alla radiodiagnostica ed alle altre branche) e per provincia, con un aumento di ben 12 milioni di euro rispetto allo scorso anno.

In aggiunta sono stati definiti i fabbisogni specifici di radioterapia (35 milioni) e nefrologia (102 milioni). Alle singole strutture è destinato un budget per il 2024 pari al 90 per cento della produzione media 2022/2023; il 10 per cento residuo sarà assegnato dalle Asp in misura proporzionale al fabbisogno provinciale, sulla base di criteri che verranno definiti dall’assessorato regionale della Salute. In particolare, il governo regionale ha individuato, dopo un dialogo costruttivo con i sindacati, nella misura di 8 milioni le risorse finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa, garantendo un equilibrato soddisfacimento della domanda di salute del cittadino in base ai differenti settori.

Durante l’incontro è stato anche stabilito un rigoroso cronoprogramma per la distribuzione delle risorse. Il decreto di ripartizione alla specialistica convenzionata ambulatoriale verrà adottato dall’assessorato entro il prossimo 20 maggio; mentre le contrattualizzazioni delle Asp con i singoli operatori economici dovranno avvenire entro il 19 giugno.

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SANITÀ

Sanità in Sicilia, famiglie al bivio: scegliere di attendere mesi o pagare di tasca propria cure ed esami?

In Sicilia, curarsi sta diventando un privilegio riservato soltanto a chi può permettersi di pagare esami e cure mediche, senza quindi dover aspettare mesi, prima di sottoporsi ad un controllo in ospedale.

D’altronde, come già evidenziato dall’ultimo report della Fondazione Gimbe, la percentuale di famiglie che rinuncia a curarsi per mantenere le spese dei propri figli, è in crescita: nell’Isola, infatti, la spesa sanitaria grava sul bilancio familiare più che in altre regioni d’Italia.

Complessivamente, in Sicilia la spesa annuale delle famiglie per la salute nel 2022 è stata pari a 1.219,80 euro: facendo registrare così un aumento dell’8,1% rispetto al 2021; con una percentuale delle famiglie che hanno rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2022 pari al 7,2%.

Si può dunque stimare la spesa sanitaria oggi a carico di una famiglia che, mediamente si attesta intorno al centinaio di euro al mese, raggiungendo quindi circa 1200 euro ogni anno.

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SANITÀ

Giornata mondiale della Croce rossa: esposta la bandiera sulla facciata di Palazzo d’Orléans a Palermo

La bandiera della Croce rossa sventola sulla facciata di Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, in occasione della giornata mondiale dell’associazione di volontariato, che in Italia è operativa da 160 anni.

La ricorrenza viene celebrata oggi, mercoledì 8 maggio, data di nascita del fondatore, Henry Dunant. È un omaggio ai milioni di volontari che, con grande umanità, spirito di abnegazione, coraggio e dedizione si impegnano in ogni parte del mondo per mitigare e lenire le situazioni più critiche.

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