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SANITÀ

Sanità Siciliana: al Policlinico di Catania un incontro sull’importanza del partenariato pubblico-privato

Al Policlinico universitario di Catania, si è svolto un incontro sul virtuoso ed equilibrato rapporto di partenariato tra pubblico e privato, fondamentale per razionalizzare risorse, personale e presenza sul territorio della sanità siciliana.

Queste le tematiche affrontate con esperti del settore nell’ambito della quarta lezione della Scuola di formazione per il bene comune. Dopo i saluti istituzionali dei presidenti, Antonio La Ferrara per Futurlab, Salvatore Motta e il vice Roberto Monteforte per Compagnia delle opere Sicilia, che hanno organizzato l’incontro, sono intervenuti i tecnici che, dal punto di vista legislativo, amministrativo, organizzativo-logistico hanno approfondito la tematica del partenariato pubblico-privato, nel quale le due parti mettono in campo le migliori risorse, professionali, gestionali, economiche per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR e il rispetto delle direttive nazionali, con il ritorno della sanità sul territorio.

All’incontro hanno partecipato studenti universitari di varie facoltà, rappresentate da esponenti delle associazioni e degli istituti superiori Spedalieri e Galilei di Catania.

SANITÀ

Sanità in Sicilia, famiglie al bivio: scegliere di attendere mesi o pagare di tasca propria cure ed esami?

In Sicilia, curarsi sta diventando un privilegio riservato soltanto a chi può permettersi di pagare esami e cure mediche, senza quindi dover aspettare mesi, prima di sottoporsi ad un controllo in ospedale.

D’altronde, come già evidenziato dall’ultimo report della Fondazione Gimbe, la percentuale di famiglie che rinuncia a curarsi per mantenere le spese dei propri figli, è in crescita: nell’Isola, infatti, la spesa sanitaria grava sul bilancio familiare più che in altre regioni d’Italia.

Complessivamente, in Sicilia la spesa annuale delle famiglie per la salute nel 2022 è stata pari a 1.219,80 euro: facendo registrare così un aumento dell’8,1% rispetto al 2021; con una percentuale delle famiglie che hanno rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2022 pari al 7,2%.

Si può dunque stimare la spesa sanitaria oggi a carico di una famiglia che, mediamente si attesta intorno al centinaio di euro al mese, raggiungendo quindi circa 1200 euro ogni anno.

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SANITÀ

Giornata mondiale della Croce rossa: esposta la bandiera sulla facciata di Palazzo d’Orléans a Palermo

La bandiera della Croce rossa sventola sulla facciata di Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, in occasione della giornata mondiale dell’associazione di volontariato, che in Italia è operativa da 160 anni.

La ricorrenza viene celebrata oggi, mercoledì 8 maggio, data di nascita del fondatore, Henry Dunant. È un omaggio ai milioni di volontari che, con grande umanità, spirito di abnegazione, coraggio e dedizione si impegnano in ogni parte del mondo per mitigare e lenire le situazioni più critiche.

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SANITÀ

Alzheimer, malattia sempre più diffusa: scoperta una nuova forma legata a una variante del gene “Apoe4”

Un gruppo di ricercatori guidato dall’Istituto di ricerca biomedica dell’Ospedale della Santa Croce e San Paolo di Barcellona ha scoperto una nuova forma di Alzheimer, legata a una variante del gene “Apoe” già noto per il ruolo che gioca nell’insorgere di questo disturbo che colpisce milioni di persone ogni anno in tutto il mondo.

Gli autori dello studio hanno utilizzato i dati provenienti da quasi 3.300 donatori di cervello e da oltre 10.000 pazienti americani ed europei, tra i quali anche diverse centinaia di persone che presentano la mutazione Apoe4. I risultati indicano che coloro che hanno questa variante per entrambe le copie del gene, hanno un rischio molto maggiore di sviluppare l’Alzheimer: un processo degenerativo che distrugge lentamente e progressivamente le cellule del cervello e che si manifesta inizialmente con lievi difficoltà a ricordare e perdita delle capacità intellettive.

Non esiste un farmaco in grado di prevenire o guarire la malattia, ma quest’ultima ricerca dimostra l’esistenza di una nuova variante che si aggiunge alle altre: quella a esordio precoce, che colpisce le persone già tra i 30 e i 60 anni, causata da mutazioni che riguardano i geni App, Psen1 e Psen2 e la malattia tardiva, che si presenta di solito dopo i 65 anni, ed è legata a varianti di geni diversi.

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