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CRONACA

Caltagirone: picchia e minaccia di morte la compagna per ottenere i soldi della birra. Un arresto per maltrattamenti in famiglia

Maltrattamenti in famiglia a Caltagirone, nel Catanese, dove al 112 è giunta una chiamata da parte di una nonna che segnalava le urla provenienti dalla casa della nipote.

Immediato l’intervento dei Carabinieri, che hanno soccorso una 29enne aggredita dal convivente. L’uomo, 24enne, dopo avere bevuto due bottiglie di birra, e aver finito le sue bottiglie di riserva, avrebbe picchiato la donna, che si era rifiutata di dargli altri soldi, mentre aveva in braccio il loro figlio piccolo, minacciandola di morte e impedendole di abbandonare la casa.

Il 24enne, dal luglio 2023, era destinatario del provvedimento di ammonimento del questore per i diversi episodi di violenza subiti dalla donna. I Militari, dopo aver accertato le condizioni di salute della giovane e le condizioni dell’abitazione, hanno anche allertato il 118, che ha accompagnato la donna in ospedale.

L’ uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e nei suoi confronti è scattata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa della famiglia, con il divieto di comunicare con la persona offesa.

CRONACA

Biancavilla, maltratta i familiari e si gioca lo stipendio della moglie alle slot machine: arrestato marito violento

Sono stati momenti di tensione quelli vissuti a Biancavilla lo scorso pomeriggio, presso un’abitazione situata nella periferia al confine con Adrano, dove un 51enne del posto, disoccupato e pregiudicato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

I Carabinieri della locale Stazione, impegnati in attività di contrasto e prevenzione della criminalità diffusa, sono intervenuti in pochi minuti presso quell’appartamento, dopo la telefonata al numero di emergenza 112 da parte della moglie dell’uomo, esasperata in seguito all’ultimo episodio di violenza subìto dal marito.  

Quando la pattuglia è arrivata ha dapprima tranquillizzato la donna che, spaventata, era scesa in strada ad attendere i soccorsi e, poi, i militari sono saliti al piano superiore, facendo accesso nell’appartamento dal quale si udiva l’uomo inveire violentemente contro i familiari.

In casa i Carabinieri hanno trovato inequivocabili tracce di violenza: mobili e porte rotte e, sul pavimento, soprammobili in frantumi e cocci di vetro, oltre ad un libro che era stato dato alle fiamme nella cucina. L’uomo ha cominciato ad avanzare minacciosamente contro i militari dell’Arma, insultandoli in cerca di uno scontro, ma l’equipaggio, che aveva ben intuito le sue condizioni di alterazione psicofisica a causa dell’abuso di alcolici, non cedendo alle provocazioni, con fermezza ma anche empatia, lo ha ricondotto alla calma.

Dopodiché, i Carabinieri hanno avviato i necessari accertamenti per comprendere esattamente la dinamica dei fatti e hanno scoperto, ascoltando le dichiarazioni della vittima, che il 51 enne, in stato di alterazione psico-fisica, aveva iniziato a inveire contro la propria moglie per futili motivi e le aveva versato del detersivo per i piatti sui capelli, spargendolo anche per tutta la cucina. Con pazienza la donna si era lavata, subendo questo gesto inconsulto senza fiatare, ma al suo ritorno in cucina, il marito aveva minacciato di ucciderla, passando poi alle vie di fatto mediante il lancio di un coltello da cucina all’altezza del viso, non colpendola solo grazie alla prontezza di riflessi della donna. A quel punto una figlia della coppia era intervenuta in difesa della madre, ma era stata anche lei minacciata, quindi le due donne era riuscite a scappare di casa e chiedere aiuto.  

Quando i Carabinieri hanno raccolto la querela, sono venuti a conoscenza del fatto che il 51enne non era nuovo a tali atteggiamenti aggressivi nei confronti di tutto il nucleo familiare e nel 2016 era già stato denunciato dalla donna che, unitamente ai figli, era stata trasferita presso una comunità protetta. Tuttavia, era riuscito a convincere la moglie a tornare a vivere con lui e si faceva mantenere da lei, regolarmente impiegata, sperperando però lo stipendio alle slot machine. Con la continua minaccia di recarsi presso il luogo di lavoro di lei, infatti, si faceva consegnare il bancomat e lo adoperava per giocare alle “macchinette”.

Sulla base di tutti gli elementi di prova raccolti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato condotto presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciate in stato di libertà tre persone accusate di furto in concorso

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno denunciato in stato di libertà tre persone, due 31enni e un 23enne, per furto in concorso dopo aver asportato i fanali posteriori di un veicolo parcheggiato in centro.

Ad accorgersi del furto è stato il proprietario dell’auto che ha sporto denuncia in Commissariato.

I poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini, acquisendo elementi utili all’individuazione dei responsabili, due dei quali già noti alle forze dell’ordine per analoghi precedenti. Tra le attività investigative, di fondamentale importanza è risultata la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso i tre uomini nello svolgimento dell’atto criminoso.

Al termine degli adempimenti di rito, sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

Catania, quartiere “Nesima”: controlli dei Carabinieri per la sicurezza sui luoghi di lavoro

Nell’ambito di una campagna di prevenzione e contrasto, mirata alla verifica del rispetto della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nonché della sicurezza in campo alimentare, disposta d’iniziativa dal Comando Provinciale di Catania, i Carabinieri della Stazione di Catania “Nesima”, supportati dai colleghi del 12° Reggimento “Sicilia” e con la collaborazione dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, del personale della Polizia Locale e dell’A.S.P. di Catania, hanno effettuato alcuni accessi ispettivi ad attività imprenditoriali della zona. 

In particolare, all’esito del servizio, all’interno di un’officina meccanica, sono state riscontrate alcune irregolarità che hanno portato alla denuncia del titolare, un 48enne catanese, per “omessa sorveglianza sanitaria” dei dipendenti.

Durante il controllo all’azienda infatti, i Carabinieri hanno scoperto come l’unico dipendente impegnato a riparare autovetture, fosse un lavoratore “in nero”, privo di un contratto di assunzione, circostanza che ha fatto scattare per il titolare la maxi sanzione.

Per questo operaio irregolare l’imprenditore aveva anche omesso di sottoporlo alla visita medica preventiva e periodica, che si effettua entro determinate tempistiche, previste dal programma di sorveglianza sanitaria, condotta penalmente rilevante che ha determinato la denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Nel corso di analoga verifica ispettiva, effettuata per un panificio della zona, i militari hanno accertato come, tra i 5 lavoratori presenti, 4 fossero “in nero” ovvero lavoravano senza un contratto di assunzione da parte della titolare, una 47enne catanese, per la quale sono scattate le previste maxi sanzioni per lavoro in nero. La donna è stata anche stata deferita all’Autorità Giudiziaria per “omessa sorveglianza sanitaria” dei dipendenti, con contestuale sospensione temporanea dell’attività, fino a quando quest’ultima non provvederà a regolarizzare le mancanze in questione.

Complessivamente, al termine dei controlli, sono state determinate, a carico dei due titolari, ammende per € 2.846,00 e sanzioni amministrative a vario titolo per € 10.300.

A conclusione dell’attività messa in campo dalla Stazione di “Nesima”, a corollario dei significativi risultati operativi già raggiunti, sono stati organizzati diversi posti di controllo lungo le strade della zona, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini al rispetto del Codice della Strada e per contrastare, soprattutto, le condotte indisciplinate di guida che possono creare seri pericoli per automobilisti e pedoni.

All’esito dei controlli, gli equipaggi hanno quindi fermato 9 veicoli e identificato 16 persone, elevando 7 sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada (guida con patente scaduta, mancata copertura assicurativa, omessa revisione periodica), per un totale di 1.941 €. Per 1 veicolo è scattato anche il fermo amministrativo ed è stata ritirata 1 carta di circolazione.

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