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SPETTACOLO

Acireale: le descrizioni e le allegorie dei sei carri infiorati in concorso in occasione della Festa dei Fiori 2024

         ASSOCIAZIONE CULTURALE I NUOVI MASTRI FIORAI DEI F.LLI SARDO)

Quante volte ci siamo fatti questa domanda in silenzio o ad alta voce, certe volte felici di aver scoperto una persona speciale con cui condividere percorsi della vita o magari un amico vero… altre volte perchè delusi da persone che hanno dimostrato qualcosa che in realtà poi non è, quella per la quale ci siamo anche innamorati, fidati, affezionati.

Al centro dell’opera l’elefante Ganesha definito il distruttore di ogni ostacolo che si tratti di ostacoli di tipo materiali o spirituali che simboleggia inoltre la capacità di distinguere la verità dall’illusione, il reale dall’irreale.

La vita viene rappresentata come una roulette che non gira da sola, ma che inevitabilmente ha bisogno di qualcuno che la direzioni nel verso giusto, questo qualcuno è l’uomo che in questo caso è rappresentato come un jolly, il quale mischia le carte e manipola la roulette segnando il destino anche di chi gli sta accanto, la donna.

L’uomo e la donna assumono un doppio volto, ma nella maggior parte delle volte ad avere la peggio è la donna che nasconde le sue paure e insicurezze dietro una maschera sorridente, tralasciando il passato, pensando al presente e non alle conseguenze future.

                               “UN SORRISO CI PUO’ SALVARE” 

                           (ASSOCIAZIONE GLI ANTICHI MAESTRI DEI FIORI)

Il valore del sorriso è il tema di quest’opera.

Crisi, pandemie, guerre e i bombardamenti giornalieri di brutte notizie, ci hanno fatto passare la voglia di un sorriso e di apprezzare ciò che di bello la vita ci offre.

L’opera vuole far riflettere la gente e farla sorridere anche solo per un attimo.

Nella parte anteriore viene rappresentato un grande sole, simbolo di forza e rinascita.

Alle spalle due carrillon dai quali verranno fuori due jolly che rappresentano gli imprevisti e contemporaneamente le sorprese che la vita ci riserva ogni giorno.

Un clown ci inviterà a reagire con un sorriso per avere sempre una visione ottimistica ed apprezzare con gioia la vita… un sorriso ci può salvare.

                                 “STORIE DI ARTISTI SENZA PALCO” 

                                                  (ASSOCIAZIONE RIOLO)

E’ un omaggio ad una categoria spesso sottovalutata:  “gli artisti di strada”.

Quante volte passiamo davanti ad un’esibizione di questi artisti senza neanche fermarci un attimo a guardarli? Ci offrono delle performance uniche in modo completamente gratuito, con poco creano veri e propri spettacoli trasformando le nostre vie e piazze in palcoscenici a cielo aperto.

Quanti artisti di fama internazionale hanno iniziato la loro carriera proprio così, ad esempio: Ed Sheeran, Robin Williams o i Maneskin.

Gli artisti di strada si dividono in tante categorie: gli street artist che riempiono di colori le nostre città e i giocolieri che sfidano tecnica ed equilibrio, i maghi che regalano illusioni, musicisti e cantanti che ci incantano.

Un omaggio quindi a questi artisti è ciò che è realizzato in quest’opera, nella speranza di suscitare le stesse emozioni che riescono a trasmettere loro per le strade.

                                               –   “ATTENTI AL TASSO”

                                            (DITTA SPINOSA – LAUDANI)

Un monito su un tema che è costato molto caro, soprattutto ai più giovani, che purtroppo continua a produrre stragi; parliamo del tasso alcolico, spesso superato nell’allegria dello stare bene insieme tra amici, ma causa di bruttissime vicende.

Nell’opera viene riprodotta al centro un auto che per scelta non è di ultimissima generazione, ma di altri tempi per rifarsi al detto “chi va piano, va sano e va lontano”.

Ai lati varie espressioni di “tassi alcolici superati”, diversi personaggi allegri, stravaganti, esuberanti.

Poi un grande mostro che rappresenta l’allegoria dell’alcol; oltre agli immancabili segnali di sicurezza stradale che l’eccessivo alcol non ti fa vedere e infine un grande ventaglio che vuole rappresentare il ventaglio di possibilità che la vita ci offre.

Puoi annebbiarti e rischiare, con alcol, o ancora peggio, con droghe o puoi scegliere di vivere una vita sana e godere delle bellezze della stessa.

                              –  “IO DI TE, NON HO PAURA!”

ASSOCIAZIONE CULTURALE FRATELLI CAVALLARO di Giacomo Cavallaro

Orazio,Seby,Alessio

L’opera rappresenta un tema purtroppo oggi  sempre più diffuso , la violenza sulle donne.

Il titolo si richiama ad un noto brano della cantautrice  Emma Marrone, che evidenzia il coraggio di prendere in mano la propria vita.

Uomini che con una tale brutalità e prepotenza vogliono forse sentirsi superiori,  comandare, controllare, possedere la donna che gli sta accanto, privandola totalmente della libertà di poter fare qualsiasi cosa desideri e talvolta della vita.

Nessuno mai può  giustificare o perdonare un uomo che mette le mani addosso,  sfregia o uccide una donna.

Nessuno mai può arrogarsi il diritto di maltrattare una donna e tantomeno di farsi chiamare uomo… questi, senza offesa per gli animali, sono animali.

Al centro del carro un bellissimo cigno rappresenta la donna; alle spalle del cigno, sullo sfondo di un cuore, comparirà il volto di una donna, pura e delicata su un lato, maltrattata e sfregiata sull’altro

l’uomo violento, viene rappresentato da un lupo per simboleggiare la ferocia contro la figura indifesa della donna.

Ai lati del carro troviamo i simboli legati alla lotta contro la violenza sulle donne: la panchina rossa, le scarpe rosse ed il fiocco rosso.

                                     –  “IL PROFUMO DELLA LIBERTA’”

                                             (ASSOCIAZIONE URSO)

L’opera prende spunto dalla fuga del leone Kimba da un circo, notizia che seminò il panico e che in pochissimo fece il giro del mondo attraverso i media.

Si prende spunto da questa fuga per trattare l’argomento degli animali al circo, dove chiaramente diverse sono le posizioni favorevoli e contrarie.

In primo piano è rappresentato un domatore in vesti molto diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati a vederlo, infatti è chiuso in una gabbia spaventato, forse sta provando ciò che quelle povere creature provano rinchiusi in gabbia.

E’ contornato da due animali, i più grandi che forse si possano osservare in un circo: una giraffa ed un elefante.

A dominare la scena è il leone, per eccellenza “re degli animali”, libero di correre e assaporare la tanto amata libertà.

A chiudere la scena sarà madre natura sotto forma di farfalla, per simboleggiare propio la libertà di cui questi animali hanno bisogno, libertà che ritrovano solamente nei loro habitat naturali.

La farfalla vuole anche essere un segno di rinascita e di rigenerazione, che possa far riconciliare l’uomo e la natura.

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SPETTACOLO

Acireale: giovedì il debutto dell’edizione 2024 del Festival Scolastico “Chi è di Scena”

Debutta giovedì 9 maggio la settima edizione del Festival di Teatro scolastico “chi è di scena”, promosso dall’ Amministrazione comunale di Acireale e rivolto agli studenti degli Istituti Comprensivi e degli Istituti di Istruzione Superiore. La rassegna, grazie all’impegno di Istituti scolastici, dirigenti, docenti, famiglie e studenti è diventata un appuntamento sempre più ricco.

Parteciperanno cinque Istituti comprensivi acesi, il Liceo Archimede, il Liceo Regina Elena, l’Eris scuola di formazione e il CPIA Catania, con le sedi di Giarre e Adrano.

Si comincia giovedì 9 alle ore 11:00 in Sala Pinella Musmeci con “I colori dell’amicizia”portato in scena dall’ Istituto Comprensivo Galileo Galilei. 

C’è un percorso alla base del nostro Festival, iniziato con l’attività propedeutica del seminario di didattica teatrale organizzato dal Comune, proprio perché come Amministrazione abbiamo deciso di puntare sul teatro come attività formativa fondamentale per lo sviluppo e la crescita di bambini e ragazzi. Abbiamo voluto investire sulla formazione culturale artistica dei docenti, che non è importante solo per preparare lo spettacolo, ma per essere in grado di formare a propria volta gli studenti, questo è il vero obiettivo di “chi è di scena”, che in questa edizione si allarga anche a studenti dell’Eris. L’attività teatrale fatta a scuola non deve essere vista come un’offerta extracurricolare, viene riconosciuta al teatro una funzione didattico-educativa e ha una grande utilità sia per la formazione dell’individuo che per lo sviluppo di competenze comunicative e relazionali, – sottolinea il vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Valentina Pulvirenti-. Grazie all’impegno di Carmela Borzì e del Servizio Diritto allo Studio, delle professionalità coinvolte e grazie alla partecipazione attiva dei dirigenti scolastici e dei docenti abbiamo le risorse giuste per far crescere di anno in anno questa manifestazione”.

Alla realizzazione del Festival “chi è di scena” contribuiscono il CSVE e la Giuria composta da professionisti volontari: Nino Leotta, autore regista studioso di teatro; Giusy Patanè, insegnante esperta in didattica teatrale; Cettina Stefano, insegnante di Arte appassionata di teatro; Cristina Torrisi giornalista e autrice; Alfio Vecchio, regista amatoriale.

Il festival “chi è di scena” nasce nella nostra prima esperienza amministrativa e adesso lo riprendiamo con entusiasmo, inserendolo nel mese dedicato ai giovani. E’ nostro primario obiettivo offrire ai nostri ragazzi sempre più possibilità di socializzazione e di formazione. Oggi allo stadio Aci e Galatea è iniziato Scuole in Sport e giovedì inizieremo con il Festival del teatro scolastico. Sarà un mese bellissimo per i nostri studenti, che potranno ritrovarsi insieme e potranno cimentarsi in attività importanti per il loro percorso di crescita fuori dalle aule, ma anche per le loro famiglie e per tutto il mondo della scuola che è parte fondamentale del tessuto sociale della nostra città”, dichiara il sindaco Roberto Barbagallo.

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Acireale: il “Concertone” dell’1 Maggio chiude ufficialmente l’edizione 2024 della “Festa dei Fiori”

Ad Acireale, dodici ore di musica, da mezzogiorno a mezzanotte: un “Concertone” che ha visto susseguirsi gruppi musicali e artisti unici nel proprio genere: i Lautari; Brigantini; Peppe Giuffrida; QBeta e BandaBardò&Cisco, tra gli altri, che hanno intrattenuto il folto pubblico presente in piazza Duomo.

Un evento musicale che ha chiuso ufficialmente l’edizione 2024 della “festa dei Fiori”.

“Sono state giornate intense e settimane organizzative interminabili – ha dichiarato il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo – Far ripartire una festa “cancellata” è sempre più difficile che crearne una nuova.

Abbiamo fatto del nostro meglio insieme alla Fondazione del Carnevale, agli assessori e ai consiglieri con cui condivido un percorso di crescita della nostra Città.

Spero che la Festa dei Fiori diventi un evento regionale fisso a prescindere delle amministrazioni che si succederanno nel tempo.

Continueremo con determinazione, su tutti i fronti, per portare crescita, sviluppo e migliorare la nostra Città.

Da oggi si riparte con la consapevolezza di vivere in una Città Bellissima”.

“ E’ stato bello vedere Acireale immersa nell’arte e nei fiori – ha dichiarato il presidente della Fondazione, Nando Ardita – Sono stati giorni intensi ma indimenticabili. Era questo il segnale che volevamo dare e ci siamo riusciti, Acireale ha tutte le carte in regola per tornare ad essere viva e apprezzata non solo dai nostri concittadini ma anche dai tanti visitatori, gli stessi che in questi giorni sono venuti a trovarci rimanendo particolarmente colpiti dalle opere dei nostri maestri del fiore, ma anche delle installazioni e gli addobbi floreali curati nei minimi dettagli dall’amministrazione comunale. Ringrazio quanti hanno dedicato le proprie energie alla riuscita dell’evento e arrivederci all’edizione 2025 della Festa dei Fiori di Acireale”.

E a proposito di arte, si è conclusa ieri, mercoledi 1 Maggio, la seconda edizione dell’estemporanea di pittura: “I Fiori tra il barocco acese”, organizzata dalle associazioni Switch on Art, CambioRotta in sinergia con la Fondazione del Carnevale.

La premiazione si è svolta nel pomeriggio al Palazzo del Turismo, sede della Fondazione. A vincere, in prima categoria, Valeria Sgroi, Maria Cristina Presti e Vincenza Russo mentre in Seconda Categoria rispettivamente Ambra Anna Santini, Letizia Messina e Emanuel Barbagallo.

A consegnare le targhe ai giovani vincitori è stato il presidente della Fondazione del Carnevale di Acireale, Nando Ardita e i membri del CdA della Fondazione.

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Castiglione di Sicilia: VI edizione dell’Asta dei Migliori Vini dell’Etna in occasione della festa della Madonna della Catena

Grande entusiasmo anche quest’anno a Castiglione di Sicilia per la VI edizione dell’Asta dei Migliori Vini dell’Etna, che si tiene in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna della Catena.

L’appuntamento è per Sabato 4 Maggio dalle ore 21:00 in Piazza Madonna della Catena, dove una serata di musica, cabaret e vino farà da cornice all’asta. Ruggero Sardo sarà il presentatore dell’evento, mentre ospiti d’eccezione saranno Carmelo Caccamo con la celebre “Signora Santina” e la band siciliana “Bellamorea”.

Più di trenta cantine hanno generosamente contribuito con le loro bottiglie pregiate, rendendo ancora una volta speciale l’evento organizzato dalla Parrocchia di Castiglione e dal Comitato della Festa.

La manifestazione mette insieme artisti siciliani con il rinomato “Vino dell’Etna”, conosciuto in tutto il mondo. Un evento solidale è “L’Asta dei Migliori Vini dell’Etna” e non è solo un momento di svago e convivialità, ma anche un’opportunità per sostenere iniziative importanti.

I fondi raccolti contribuiranno a sostenere i festeggiamenti in onore della Madonna della Catena e varie attività sociali dedicate ai ragazzi della comunità parrocchiale.

Grande partecipazione delle Cantine: infatti, il parroco don Orazio Greco sottolinea la loro grande generosità, consapevole del prestigio dei loro vini e del contributo sulla crescita turistico economica del borgo medievale.

Vini rossi, bianchi e rosati saranno i protagonisti dell’asta, con etichette prestigiose che saranno ufficialmente presentate durante la serata.

Conclude don Orazio: “Un’occasione da non perdere per gustare i migliori vini dell’Etna e vivere una serata indimenticabile all’insegna della musica, del cabaret e della solidarietà”.

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